Erbe e piante medicinali, quali controindicazioni?

Ultima modifica 25.02.2019

I supplementi a base di erbe e piante medicinali stanno divenendo sempre più popolari, sulla scia di un diffuso interesse verso tutto ciò che è naturale. Anche se viene spesso infangata dagli enormi interessi commerciali che ruotano intorno ad essa, la fitoterapia - cioè l'insieme delle conoscienze che permettono di impiegare i diversi vegetali a scopi terapeutici - è una scienza seria e credibile, con i suoi pregi ed i suoi limiti. Tra questi il fatto che molti prodotti di derivazione erboristica presentano delle controindicazioni che ne sconsigliano l'impiego in presenza di determinate patologie.

Erbe e piante medicinaliPer conoscere il grado di sicurezza di erbe e piante medicinali occorre valutare tre elementi: il tipo di prodotto utilizzato, lo stato di salute attuale e pregresso dell'utilizzatore e l'eventuale, contemporanea, assunzione di farmaci o di altri prodotti di derivazione erboristica.
Questo perché alcune piante medicinali contengono princìpi attivi che possono influenzare le funzioni corporee in maniera simile ad un farmaco. Alcune di esse, per esempio, vengono commercializzate solamente in farmacia, mentre altre sono ingrediente comune di prodotti farmaceutici e di integratori alimentari. Questi ultimi, anche se generalmente dotati di una attività più blanda, possono essere potenzialmente pericolosi per determinate categorie di persone. Le erbe e le piante medicinali dotate di proprietà dimagranti possono, per esempio, risultare pericolose per i cardiopatici (è il caso del guaranà , erba mate ed arancio amaro) e per chi soffre di ipertiroidismo (alghe ricche di iodio, come il fucus o la laminaria). Molti prodotti dietetici possono interferire con l'attività di vari farmaci, sommandosi ad essi o diminuendone l'assorbimento e l'effetto terapeutico.
Per tutti questi motivi è molto importante un consulto medico preventivo per accertarsi che non vi siano controindicazioni al loro impiego. Una volta ottenuto il nulla osta è importante orientarsi verso prodotti che contengono una sola o poche erbe o piante medicinali, standardizzate nei princìpi attivi che le caratterizzano (i dosaggi dovrebbero essere riportati in etichetta). Questo aspetto è fondamentale perché rappresenta l'unico elemento sul quale basarsi per valutare la qualità di un prodotto. Il contenuto in princìpi attivi di una pianta varia infatti in relazione a numerosi fattori, come le condizioni ambientali in cui viene coltivata, le stesse tecniche di coltivazione, il periodo di raccolta, la metodica di conservazione e la tipologia di lavorazione. Se si considerano tutti questi elementi è facile immaginare il grado di diversità presente tra prodotti di alto e basso livello qualitativo. In alcuni di questi, provenienti da Paesi extracomunitari, sono state addirittura rilevate tracce di sostanze tossiche, farmaci e pesticidi.