Statistiche sull'obesità infantile in Italia
A cura del Dr. Davide Sganzerla
In Italia sono molti i bambini e gli adolescenti che lamentano un cattivo rapporto con la bilancia; il riscontro statistico non lascia dubbi: sovrappeso ed obesità in età evolutiva non sono certo un fenomeno raro. Nel nostro Paese, infatti, nel 1999-2000, la percentuale di bambini ed adolescenti in sovrappeso raggiungeva circa il 20%, mentre era pari al 4% la quota degli obesi.
Il problema interessa soprattutto la fascia di età 6-13 anni, e predilige i maschi rispetto alle femmine. (Giordani, 2002).
Questi dati, risultati dall'indagine Multiscopo del 2000 condotta dall'Istituto Nazionale di Statistica (Istat), riportano le percentuali di sovrappeso ed obesità infantile ed adolescenziale in Italia secondo gli standard internazionali proposti dall'International Obesity Task Force.
Nel nostro Paese, la Regione con la più alta presenza di bambini ed adolescenti con eccesso di peso spetta alla Campania, col 36%, mentre la Valle d'Aosta è la Regione con la minor presenza di bambini in sovrappeso ed obesi (14,3%). Osservando i dati, si nota come il problema dell'obesità infantile peggiori scendendo dal nord al sud del Paese. (Giordani, 2002).
Per ciò che riguarda i principali fattori di rischio dell'eccesso di peso tra i ragazzi con età compresa tra i 6 ed i 17 anni, nell'analisi sono stati presi in considerazione la familiarità (sia nella sua componente genetica che in quella ambientale), la sedentarietà come stile di vita ed infine lo status socio - economico (in particolare il livello di istruzione della madre ed il giudizio sulle risorse economiche della famiglia).
Per quanto riguarda il primo fattore, è emerso che avere uno o più genitori con eccesso di peso comporta un maggior rischio per bambini e adolescenti di avere lo stesso problema. Più precisamente, dall'indagine Istat risulta che in presenza di entrambi i genitori in sovrappeso od obesi, la percentuale di ragazzi che presentano lo stesso disturbo nella fascia di età esaminata è di circa il 34%, mentre la quota scende al 18% se nessuno dei due genitori lamenta un eccesso di peso. La percentuale è di circa il 25% se a pesare troppo è solo la mamma (25,4%) o solo il papà (24,8%). Inoltre, se in famiglia c'è almeno un adulto obeso, senza tener conto del grado di parentela, i bambini tra i 6 ed i 13 anni con problemi di peso sono ben il 42,1%. (Giordani, 2002).
Per quanto riguarda gli stili di vita, una delle maggiori cause di obesità e sovrappeso infantile è la sedentarietà, tanto che si tende sempre più a dare maggior importanza al basso dispendio energetico (conseguente ad una vita sedentaria senza nessuna attività fisico-sportiva), rispetto all'assunzione di cibi molto calorici. (Giordani, 2002).
Considerando lo status socio-economico, ed in particolare il titolo di studio della madre, dai dati emerge che il rischio di obesità infantile è superiore quando la madre ha la licenza elementare o nessun titolo di studio (25,9% di bambini e adolescenti con eccesso di peso), mentre risulta inferiore quando il titolo di studio della genitrice è una laurea o un diploma di scuola media superiore (22,5%).
La percentuale di ragazzi obesi o in sovrappeso si attesta al 25,1% nel caso in cui la madre sia in possesso di una licenza di scuola media inferiore. (Giordani, 2002).

Infine, sempre in tema di status socio-economico, se si osserva la fig.6 si evince come la percentuale dei ragazzi tra i 6 ed i 17 anni di età con eccesso di peso sia:
del 26,6% nel caso in cui il giudizio sulle risorse economiche della famiglia è negativo;
del 23,1% quando le disponibilità economiche familiari vengono considerate ottime o comunque adeguate. (Giordani, 2002).