Grasso localizzato: esistono integratori utili?
Ultima modifica 07.05.2024
INDICE
  1. Indice degli articoli sul grasso localizzato
  2. Recettori adrenergici
  3. Integratori utili: esistono?
  4. Consigli utili

Indice degli articoli sul grasso localizzato

Dopo un'esaustiva introduzione sulle cause e un'infarinatura generale sui rimedi, ci concentreremo ora su iperinsulinemia, sedentarietà e recettori adrenergici quali fattori chiave dell'adipe localizzato.

Abbiamo visto come un'alimentazione eccessiva in calorie rispetto ai fabbisogni – la quale determina sovrappeso di per sé – e, nel contempo, troppo ricca in carboidrati, possa avere un effetto lipogeno e spesso a carico dell'addome.

I soggetti stressati – che ricordiamo avere il cortisolo più elevato nel sangue – hanno anche più probabilità di eccedere con le calorie e i carboidrati e di conseguenza di andare incontro a sovrappeso e iperinsulinemia, in quanto involontariamente tentano di compensare lo stress assumendo molte calorie e carboidrati. Ciò aggrava ulteriormente la tendenza all'accumulo adiposo.

Per evitare ciò, si abbia premura anzitutto di praticare un'attività fisica costante e sufficientemente intensa, associata ad un'alimentazione equilibrata – suddivisa in 5/6 pasti giornalieri, ben ripartita tra in macronutrienti energetici e con il giusto apporto di calorie.

Nel caso non si vogliano contare le calorie, si consiglia di aumentare il consumo di fibre che, oltre ad abbassare la densità calorica dei cibi, modulano l'assorbimento dei nutrienti energetici moderando la velocità di innalzo della glicemia e dell'insulina. Perciò sì a verdura e cereali integrali.

È essenziale che, in caso di sovrappeso, l'alimentazione sia orientata a creare un deficit calorico sufficiente al dimagrimento. Anche questo migliorerà l'insulinemia generale.

È consigliato un consumo di circa 30 g / die di fibre, di cui almeno 10 g di tipo solubile.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/06/28/adipe-localizzato-iperinsulinemia-sedentarieta-recettori-adrenergici-orig.jpeg Shutterstock

Recettori adrenergici

Abbiamo visto che quando l'adrenalina viene rilasciata in circolo si lega ai recettori adrenergici. Se questi recettori fossero diffusi in maniera uniforme nel corpo, avremmo una lipolisi altrettanto uniforme; invece, a seconda del genotipo e dello stile di vita condotto nello sviluppo, non è normalmente così.

Non solo, ma i recettori adrenergici sono di diverso tipo: BETA1, BETA2, BETA3, ALPHA, per citarne alcuni; ognuno di questi ha dei compiti differenti, quindi produce delle reazioni differenti allo stimolo delle catecolamine.

I recettori BETA1 e BETA2, ben presenti nel cuore e nel cervello, reagiscono innescando un aumento della frequenza cardiaca e dell'eiezione, inducendo ansia e stato di attenzione, migliorando il controllo neuro-muscolare e aumentando la frequenza respiratoria.

I recettori BETA-3, invece, sono maggiormente deputati alla lipolisi, mentre quelli Alpha sono i "cattivi della storia", in quanto bloccano la lipolisi.

Risulta chiaro che, a seconda della distribuzione di questi recettori, sia in quantità che sensibilità, si ha un migliore o peggiore profilo di distribuzione adiposa. Resta ora da capire se e come sia possibile correggere la disomogeneità dei recettori adrenergici. Se sul genotipo non possiamo fare nulla, possiamo fare molto in termini di comportamento nell'età dello sviluppo.

Integratori utili: esistono?

Secondo alcuni sarebbe anche possibile trarre vantaggio da alcuni integratori alimentari, data ovviamente per scontata una dieta ipocalorica.

  • Caffeina: l'assunzione di due-tre caffè espressi amari al giorno, fuori pasto, stimola e "sviluppa" il sistema simpatico;
  • Beta-agonisti in generale da banco (blend con guaranà, alcaloidi del cacao, the verde ecc): i quali, applicati per diversi mesi, dovrebbero stimolare il sistema simpatico e portarlo a livelli preponderanti sul parasimpatico. Questi prodotti inducono una lipolisi generale. Attenzione però: i beta agonisti vanno bilanciati correttamente con i periodi di riposo, altrimenti possono portare a stress cronico;
  • Sinefrina: dovrebbe stimolare particolarmente i recettori BETA3; gli studi a riguardo effettuati sugli umani hanno dato risultati diversi rispetto a quelli sulle cavie;
  • Yohimbina: blocca i recettori alpha. Questo integratore dovrebbe essere efficace nel risolvere le adiposità localizzate adreno-dipendenti. Attenzione però: la sua libera vendita ha subìto fluttuazioni nel corso degli anni.

L'assunzione di uno o più degli integratori sopra menzionati andrebbe iniziata e continuata per due mesi di fila, al fine di uscire da stati di eccesso parasimpatico. Dopo di che è consigliabile assumerli due mesi sì e almeno due mesi no, al fine di non cadere nello stress cronico o nell'assuefazione.

I beta stimolanti sono controindicati nei soggetti ipertesi, cardiopatici, asmatici o aterosclerotici. Valutate con un dietista il vostro stato di fitness prima di intraprendere un'integrazione di questo tipo.

Consigli utili

I soggetti con prevalenza parasimpatica, devono – oltre naturalmente a verificare lo stato di salute della tiroide – uscire dalla loro condizione in maniera graduale, sotto la guida di un professionista della salute, il quale modificherà eventualmente:

  • quantità di calorie (riducendole)
  • quantità di carboidrati (quasi sempre riducendoli)
  • attività fisica (aumentandola)
  • Assunzione di integratori.