Vi siete accorti che il giorno dopo aver mangiato la pizza pesate di più? Ecco perché…
Guarda il video
In ambito nutrizionale, la pizza è l'alimento tipico italiano più controverso.
Questo perché si tratta di una ricetta a medio-alta densità calorica, anche se, ovviamente, tale caratteristica dipende anzitutto da come e quanto la si condisce.
A dirla tutta, però, ciò che ostacola maggiormente il consumo di pizza nei regimi dietetici controllati non è la sua densità energetica, ma piuttosto la porzione media alla quale siamo abituati.
In questo breve articolo parleremo di come la pizza influenza il peso corporeo e di come prevenire il fenomeno.
Non pesatevi mai il giorno dopo aver mangiato la pizza!
Prima di tutto: non pesatevi mai il giorno dopo aver mangiato la pizza!
Si tratta di un atto inutilmente autolesionistico, che porta solo a emozioni negative da evitare più possibile.
Mangiare pizza porta sempre ad un "rimbalzo di peso", cioè della massa complessiva del corpo, che tende a permanere anche molte ore o giorni.
Al contrario, se risultasse proprio necessario pesarsi – ovvero, se ve lo chiede il professionista di fiducia, in caso si stia ancora monitorando l'idoneità del taglio calorico – l'operazione andrebbe fatta almeno due o, meglio, tre giorni dopo il ripristino dell'alimentazione ordinaria.
Per fare un esempio: se mangiassi la pizza di sabato sera, e fosse indispensabile pesarsi, sarebbe opportuno farlo quantomeno al martedì mattina.
Cerchiamo di capire ora "perché" mangiando la pizza si assiste a questo fenomeno.
Perché la pizza fa pesare di più? Si tratta di grasso?
No, non si tratta solo di grasso!
O meglio: come per qualsiasi eccesso calorico, una parte dell'energia assunta con la pizza va indubbiamente a finire nell'adipe (nell'ordine di qualche decina di grammi al massimo); tuttavia, si tratta per lo più di "altro"...
L'aumento di peso dipende soprattutto da due ragioni:
- Una pizza piccola pesa mediamente 300 g, mentre una grande circa il doppio (600 g); una pizza gigante, ad esempio doppio impasto, sfiora il chilogrammo di peso. Fino all'evacuazione intestinale, tutto questo rimane all'interno dell'organismo.
Nota: chi non creda che tale stima sia corretta deve pensare che la sola pallina di pasta ha un peso di pressappoco 200 g, sulla quale va aggiunto il pomodoro, la mozzarella ecc.;
- La pizza è ricca di carboidrati, cioè ha un alto carico glicemico. I carboidrati sono macronutrienti energetici che possono essere parzialmente stoccati sotto forma di glicogeno all'interno dei muscoli e del fegato. Questo processo, tuttavia, usa una cospicua quantità di acqua. Anche se sono già piene a livelli fisiologici, i grossi carichi glicemici tendono a "forzarle" in misura variabile.
Chi aumenta di più dopo la pizza?
Potrà sembrare strano, ma non tutti aumentano di peso allo stesso modo dopo la pizza.
Paradossalmente, chi "soffre" maggiormente i grossi carichi glicemici improvvisi è proprio chi si trova a dieta! In particolare, chi segue una dieta low-carb.
Questo perché, seguendo una dieta ipocalorica dimagrante, soprattutto con pochi carboidrati, le riserve di glicogeno tendono a svuotarsi.
Ovviamente, questo processo catabolico ha un limite quantitativo, oltre il quale l'organismo non può permettersi di andare; soprattutto per quanto riguarda le riserve epatiche, che hanno il ruolo di mantenere stabile la glicemia.
Sono però le riserve muscolari ad impattare maggiormente sulla massa complessiva; questo significa che, più severo è il taglio calorico, maggiore sarà il "rimbalzo di peso" post-pizza. Stesso discorso per gli sportivi e gli amanti del fitness – che, grazie agli allenamenti, ossidano intensamente queste riserve.
La situazione tende poi a normalizzarsi nell'arco di poco tempo, necessario a riportare le riserve di glicogeno ai livelli pre-pizza.
Attenzione però! Questo non significa che, nel frattempo, non si dimagrisce! In dieta ipocalorica l'organismo continuerà a ossidare gli acidi grassi adiposi, ma anche una parte del famoso glicogeno di cui sopra.
Consigli utili per non aumentare di peso dopo la pizza
Partiamo dal presupposto che, nel contesto di una dieta equilibrata, una pizza ogni tano non ha mai ucciso nessuno! Anzi, un alimento "confortevole" ogni tanto può fare solo bene alla mente!
Ad ogni modo, volendo essere "meticolosi", è possibile gestire l'alimentazione in modo che questo alimento impatti meno sia sul bilancio calorico, sia sul peso – anche se, come abbiamo detto, si tratta di un aspetto transitorio.
Vediamo come:
- Scegli una pizza con pochi alimenti grassi: è infatti l'associazione di grossi carichi glicemici ad elevati livelli di lipidi a risultare più dannoso per il bilancio energetico. Condiscila con poca mozzarella, non aggiungere formaggi o salumi "impegnativi", e il gioco è fatto!
- Evita gli aperitivi, le bevande zuccherate, la birra, gli snack fritti prima o dopo la pizza e i dolci a fine pasto; la pizza è, di per sé, indubbiamente sufficiente!
- Se la mangi a cena, nel pranzo precedente, scegli un secondo piatto abbinato a un contorno; al limite, con una singola fetta di pane*. Viceversa, se la mangi a pranzo, alleggerisci i carboidrati della cena;
*Stiamo ovviamente facendo degli esempi. Le porzioni si stimano in base al fabbisogno, e dipendono anche dalla distribuzione degli altri pasti. Se ti alleni duramente, è possibile che ti possa permettere un apporto calorico superiore all'esempio riportato. Consulta il tuo professionista di fiducia.