Paleo Dieta: Fa Male?
Ultima modifica 01.02.2022
INDICE
  1. Di Cosa si Tratta
  2. Regole
  3. Fa Male?
  4. Cosa Mangiare?
  5. Alimenti da Evitare
  6. Cos'altro c'è da sapere?

Di Cosa si Tratta

Paleodieta in breve

Sempre più spesso si sente parlare di paleodieta, un approccio alimentare teoricamente basato sul nostro corredo genetico.

L'uomo è comparso due milioni di anni fa ed è stato dimostrato che la sua composizione genetica, ad oggi, è cambiata meno dell'1%.

Per questo, l'ideatore dell'alimentazione paleolitica (dott. Loren Cordain dell'Università del Colorado) ipotizza che le "informazioni nutrizionali rimaste nella memoria del nostro codice genetico" siano identiche a quelle dell'era della pietra.

In altre parole, la nostra genetica è "uguale" a quella dell'uomo del paleolitico, e con essa le nostre necessità.

Vero in parte, questo concetto non tiene tuttavia in considerazione l'aspetto più importante, ovvero che: la biochimica, la biologia e la fisiologia rendono conto solo a sé stesse. Qualsiasi logica o teoria subordina, a conti fatti, a ciò che accade.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2022/02/03/paleo-dieta-in-cosa-consiste-e-controversie-orig.jpeg Shutterstock

L'evoluzione è sì un processo reale, ma non può essere usata come alibi.

Citando le parole di qualcun altro: "la natura se ne frega di quello che l'uomo crede; fa semplicemente il suo corso".

Pertanto, se in pochi millenni l'essere umano fosse diventato capace di digerire latte, cereali, tuberi e legumi; tanto meglio.

Esistono sicuramente intolleranze alimentari ed allergie a fattori nutrizionali in essi contenuti; così come, del resto, verso carne, pesce, molluschi, crostacei, frutta secca, frutta dolce e verdura.

Se in un futuro prossimo riuscissimo a sopravvivere facendo la fotosintesi clorofilliana, da buoni autotrofi, perché no.

Pertanto, se in pochi millenni l'essere umano fosse diventato capace di digerire latte, cereali, tuberi e legumi; tanto meglio.

Esistono sicuramente intolleranze alimentari ed allergie a fattori nutrizionali in essi contenuti; così come, del resto, verso carne, pesce, molluschi, crostace, frutta secca, frutta dolve e verdura.

Se in un futuro prossimo riuscissimo a sopravvivere facendo la fotosintesi clorofilliana, da buoni autotrofi, perché no.

Regole

La paleodieta impone di non calcolare l'apporto calorico, ma mangiare a sazietà, e di orientarsi verso la qualità (scegliere solo certi alimenti) e non verso la quantità.

Inoltre, Loren Cordain consiglia, nel suo libro, il rispetto di queste regole:

Nei paragrafi a seguire entreremo più nel dettaglio, ma non prima di chiarire se, nel pratico, la paleodieta faccia male oppure no.

Per approfondire: Esempio di Paleodieta

Fa Male?

Esattamente come qualsiasi altro sistema dietetico "alternativo", la paleodieta potrebbe nuocere alla salute solo se affrontata in maniera scriteriata, oppure in condizioni di malattia.

In sé e per sé, la dieta paleolitica potrrebbe sostenere ragionevolmente l'attività umana e senza alterazioni profonde dell'omeostasi.

Attenzione però! La paleodieta non si interpreta; per seguirla, bisogna attenersi a quanto suggerisce il criterio evoluitivo.

Quindi:

  • NO a patate, cereali, legumi, latte, derivati e oli da condimento, condimenti (olio, sale, pepe, burro, zucchero, aceto ecc.)
  • NO a qualsiasi cibo che abbia subito una lavorazione
  • SALTUARIAMENTE carne da grossi animali e pesci
  • Uova in LIBERTA'
  • Bere SOLO acqua
  • ESCLUSIVAMENTE frutta, verdura e semi oleosi di stagione e reperibili nell'habitat
  • Oltre alla carne muscolare, consumare anche frattaglie.

La paleo dieta non è innocua invece per i soggetti fragili, suschettibili o affetti da certe malattie. 

Rispetto ai criteri di equilibrio nutrizionale, la paleodieta è fortemente sbilanciata a favore di grassi e proteine - a seconda della scelta alimentare - il che significa che l'energia muscolare si sosterrà prevalentemente grazie alla beta-ossidazione degli acidi grassi, mentre i tessuti glucosio-dipendenti faranno fede sulla neoglucogenesi degli amminoacidi gluconeogenici e del glicerolo.

C'è inoltre da dire che la paleodieta sfrutta in maniera consistente la chetogenesi, sia da amminoacidi chetogenici, sia dall'incompleta ossidazione degli acidi grassi. Questi vengono parzialmente utilizzati a scopo energetico, mentre l'esubero è espulso dall'organismo.

Il soggetto sano - soprattutto se non deve affrontare consumi calorici elevati - è perfettamente in grado di produrre livelli sufficienti di glucosio e di fronteggiare la presenza di chetoacidi, consumandoli ed eliminandoli con le urine e il sudore.

Non tutti d'altro canto, hanno una piena efficienza epatica e renale. Parliamo ovviamente di persone malate - comprese quelle che non sanno d'esserlo - come chi presenta un'insufficienza d'organo, ma anche diabetici, iperinsulinemici, iperuricemici e tendenti alla litiasi renale da acido urico ecc.

In questi casi, la paleodieta può essere davvero pericolosa, ma non meno di qualsiasi altra dieta iperproteica e/o iperlipidica e/o ipoglucidica.

Inoltre, la paleodieta è assolutamen te sconsiglaita in gravidanza, allattamento, giovane età e in concomitanza di certe terapie farmacologiche - si consiglia di consultare il medico.

Sarebbe da evitare anche nella pratica di attività aerobica ad alto volume totale - corridori e nuotatori di fondo, ciclisti, triatleti ecc.

La paleo dieta è anche parecchio ricca di colesterolo anche se, a conti fatti, "dovrebbe" contenere un buon frazionamento degli acidi grassi. In teoria, quindi, con eccezione di chi tende ad avere il colesterolo alto, la paleo dieta non dovrebbe determinare aumenti smodati della colesterolemia - oppure, potrebbe aumentarla ma anche a vantaggio delle HDL.

Cosa Mangiare?

Vegetali non amidacei e pochissima frutta dolce, perchè ricchi di:

Carni prevalentemente da piccoli animaili (aviare e cunicole, o anche da invertebrati) e pesce costiero o di acqua dolce, perchè ricchi di:

Uova, perchè ottima fonte di proteine ad alto valore biologico, e vitamine di ogni genere.

Frutta a guscio, perchè ottima fonte di acidi grassi essenziali omega 6 e vitamine liposolubili.

Alimenti da Evitare

Sono da evitare tutti i cibi spazzatura e i prodotti industriali – tutti i dolcificanti – cibi con grassi idrogenati – gli oli raffinati – caffè – alcool – conservanti – coloranti.

Cos'altro c'è da sapere?

Come facciamo a sapere cosa mangiava l'uomo del passato?

Ciò è permesso dallo studio:

  • dei resti scheletrici;
  • della diversa usura dei denti, dovuta alla masticazione di animali o vegetali;
  • degli strumenti litici da esso fabbricati;
  • mediante censimento di resti animali e vegetali ritrovati in siti preistorici, che consentono di identificare le specie più presenti nella dieta dell'uomo paleolitico.

In base a questi sistemi di indagine, oggi possiamo comprendere l'evoluzione alimentare che va dai primi ominidi (4 milioni di anni fa, nell'Africa orientale, ove inizia la storia evolutiva umana) all'uomo contemporaneo.

Cosa sappiamo a riguardo

L'uomo ha trascorso più del 99% della propria esistenza sulla Terra praticando caccia, raccolta e pesca, privilegiando l'una o l'altra attività secondo le condizioni ambientali.

Parliamo, quindi, di un'alimentazione basata su carne, pesce, uova, semi, ortaggi e frutta di stagione.

Il dott. Loren Cordain dell'Università del Colorado ha quindi dedotto che quasi il 60% delle calorie derivava dall'ingestione di animali interi.

Nascita dell'Agricoltura e dell'Allevamento

Oggi, alcune tribù conservano ancora questa caratteristica, come gli aborigeni del deserto australiano, alcune tribù delle Filippine e gli indios della foresta amazzonica.

Circa 12.000 anni fa, questo corredo genetico formatosi in milioni di anni venne completamente stravolto da un cambiamento: la nascita dell'agricoltura e dell'allevamento.

Ciò ha permesso all'uomo di non migrare piu' con l'alternanza delle stagioni, conservando cibi per tutto l'anno come cereali, latte e derivati, definiti al giorno d'oggi, importanti o utili per una dieta equilibrata.

La critica

Per alcuni, gli alimenti nati e/o importati da questo periodo in poi andrebbero contro le nostre caratteristiche genetiche. Nella realtà dei fatti però, hanno consentito una vera e propria esplosione demografica e la selezione delle tribù che hanno saputo progredire a livello intellettivo, tecnologico e sociale.

E' un dato di fatto che, in Europa centrale - ad esempio - i conflitti tra i vari ceppi etnici siano stati decisi dalla disponibilità di latte, il quale ha permesso una maggior abbondanza nutrizionale, forza e capacità di procreazione degli uni, a discapito degli altri.

Questo "richiamo" agli albori è tuttavia, in parte, giustificato dal fatto che, al giorno d'oggi, gran parte di ciò che mangiamo è quasi spazzatura. La paleodieta impone di abbandonare gli alimenti altamente calorici e poveri di nutrienti, a favore di quelli ricchi di vitamine, sali minerali, proteine ecc.

Non è condivisibile, d'altro canto, il principio secondo il quale insista un contrasto tra pre e post agricoltura sul nostro corredo genetico; tantomeno il fatto che possa aver scatenato il cosidetto disinsulinismo o Sindrome X -  che, nel trascorrere del tempo, è in grado di generare ipertensione, obesità, iperlipidemiediabetemalattie cardiocircolatorie e altro ancora.

Ciò accade per colpa della sedentarietà e del sovrappeso, senza dubbio causati anche da una dieta basata su junk food - oltre che da une eccesso di comfort motorio - ma non dalla natura biologica di cereali, legumi, latte e derivati.

Questo lo dimostra la scienza, poiché le popolazioni più longeve al mondo consumano regolarmente questi pr