Metodo Adamski: Come Funziona? Quali sono i Cibi Veloci e i Cibi Lenti?

Attenzione! L'articolo che seguirà ha puro e semplice scopo informativo. Il sito NON raccomanda di aderire al metodo Adamski, così come NON lo sconsiglia. È comunque bene sapere che i princìpi basilari di questo sistema non incontrano totalmente l'approccio medico-scientifico convenzionale. Tuttavia, trattandosi di un sistema "personalizzato", non è ci è possibile fare una valutazione oggettiva dell'equilibrio nutrizionale complessivo.
Il metodo Adamski è un sistema terapeutico di normalizzazione dell'attività digestiva, concepito da Frank Laporte Adamski - unico fondatore.

Non si tratta di una dieta dimagrante, ma di un protocollo che va a correggere gli errori alimentari individuali, inserendo anche interventi di "manipolazione" e non solo, utili a ripristinare una certa tranquillità viscerale.
In questo breve articolo cercheremo di spiegare meglio di cosa si tratta, basandoci esclusivamente sul materiale reperito tramite la sitografia ufficiale del metodo.
Chi è Frank Laporte-Adamski?
Frank Laporte-Adamski, 60 anni, Heilpraktiker, naturopata e fasciapulsologista, pratica il suo metodo in tutto il mondo da quasi 30 anni.
Autore dei suoi libri di riferimento "The Nutrition Revolution", "Digerisco" e "The Adamski's Diet", è iscritto all'ordine professionale dei Naturopati Ele.Na numero 107/1 (Italia), membro dell'Associazione Naturopati Practitioners numero 01153 (Inghilterra, 2001) e laureato Heilpratiker nr.266 (Germania, 1988).
Risiede in Italia da quasi 20 anni. Esercita anche nelle SPA di diversi hotel dove si pratica il suo metodo (dieta e manipolazione).
Cos’è
Il metodo Adamski consiste in una rettifica nutrizionale personalizzata, comunque basata sullo stile alimentare soggettivo.
I fondatori precisano che si tratta di un sistema dietetico lontano dal concetto di dieta dimagrante.
Il focus della strategia è di istaurare una corretta igiene alimentare, associata a specifiche tecniche manuali, fino ad ottenere la corretta regolazione dell'apparato digerente.
I risultati che il metodo Adamski mira ad ottenere sono:
- la normalizzazione del transito alimentare nel tubo digerente;
- una più efficacie espulsione delle tossine - e un minor accumulo delle stesse;
- una conseguente riduzione del volume viscerale-addominale.
Rispetto ai regimi alimentari più diffusi, basati su princìpi dietetici convenzionali come, ad esempio, la gestione delle porzioni e delle calorie, il metodo Adamski si concentra prevalentemente sulla velocità di transito, che può essere veloce oppure lenta.
Importanza del Tratto Digerente
L'apparato digerente è strettamente correlato allo stato di salute generale.
Anzitutto, si tratta del complesso anatomo-funzionale responsabile della digestione e dell'assorbimento nutrizionale.
Inoltre, sul piano neuro-endocrino, lo stomaco e l'intestino possono essere considerati alla stregua di un "secondo cervello".
Non di meno, il tratto del colon, anche grazie l'interazione della flora batterica fisiologica, interagisce col sistema immunitario potenziando o pregiudicando le difese naturali dai patogeni.
Per poter godere di una buona forma psico-fisica generale, risulta fondamentale non "intasare" e non "intossicare" gli organi digestivi.
È per questo che il metodo Adamski tenta di instaurare un adattamento alimentare mirato al miglior funzionamento digestivo, quale requisito indispensabile alla salute (sia nella prevenzione, sia nella terapia), alla funzionalità generale e anche all'umore.
Segmenti del Tubo Digerente: |
Al suo interno confluiscono altri organi e ghiandole: |
Esofago | |
Stomaco |
Il tratto genito-urinario: |
Duodeno | |
Piccolo intestino (tenue) |
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Grande intestino (crasso) |
Come avviene la digestione?
Transito
Il transito del cibo (trasformato prima in bolo, poi in chimo, in chilo e alla fine in feci) è uno spostamento "verticale", dalla bocca al retto, che permette al cibo di scendere lungo gli 8-10 metri del tubo digerente - attraverso vari organi responsabili della sua trasformazione, dissoluzione e filtraggio (per eliminare scorie e tossine.
Assorbimento
L'assorbimento è invece un'operazione "orizzontale", dall'interno del lume verso l'esterno - che poi, sarebbero i tessuti. Attraverso specifici meccanismi, vitamine, minerali, amminoacidi, glucidi e grassi di vario genere, passano nel sangue e/o nel sistema linfatico, per poi nutrire l'organismo.
Questo flusso orizzontale è tuttavia bidirezionale; ai fini digestivi, infatti, gli organi secernono appositi succhi ricchi di enzimi, sali, fattori acidi o basici - a seconda del momento digestivo. In determinate circostanze, la digestione funge quindi anche da via di espulsione - si pensi, ad esempio, all'escrezione dei sali biliari, ricchi di colesterolo.
Entrambe le funzioni, verticale e orizzontale, sono indissolubilmente legate tra loro. Quando il transito non è ben eseguito, l'assorbimento - o il riassorbimento, se prendiamo in considerazione anche la funzione colica di recupero dell'acqua - rimane pregiudicato e viceversa.
Una cattiva digestione, cioè un problema di transito, provoca effetti negativi in tutto il corpo.
Metodo Adamski: Come Funziona?
Il metodo Adamski tenta di ridurre il carico di lavoro dell'apparato digerente, armonizzando la dieta tramite la giusta scelta alimentare e instaurando un ordine ben preciso.
Esso introduce la differenziazione tra cibi veloci/acidi e cibi lenti/non acidi, che rappresenta l'aspetto più caratteristico del sistema. Attenzione però, paradossalmente, le qualificazioni di "veloce/acido" e "lento/non acido" non hanno nulla a che fare con il gusto del cibo né con il pH.
Le due categorie sono molto semplici da memorizzare e non hanno eccezioni - le vedremo meglio sotto.
Queste correzioni permettono di apprezzare risultati già nei primi 3-4 giorni.
Oltre che sulla rettifica dietetica, il metodo Adamski si basa anche su alcune tecniche manuali, come quella del riflesso addominale, che "dovrebbe" permettere di "smuovere" il deposito sulle pareti interne del tubo digerente e di rilassarlo.
Cibi veloci / acidi
Sono considerati cibi "veloci/acidi":
- frutta cruda, cotta, disidratata o candita;
- yogurt;
- alcune verdure (pomodori, peperoni, zucca, melone);
- peperoncino;
- miele.
Unica eccezione: l'aceto di vino e d'uva passita.
Cibi lenti / non acidi
Sono considerati cibi "lenti/non acidi":
- fonti amidacee (cereali, patate, pane, altri derivati ecc.);
- legumi - inclusa la soia e i suoi derivati;
- carne - evitare, comunque, quella di maiale, compresi i salumi;
- formaggi - non lo yogurt;
- prodotti della pesca;
- verdure - con eccezione di quelle sopra menzionate
- Semi oleosi e avocado;
- Uova.
Cibi neutri
Sono considerati cibi neutri":
- aceto;
- zucchero;
- latte vaccino - comunque sconsigliato;
- basilico, prezzemolo, rosmarino;
- aglio, cipolla, scalogno, melanzane;
- birra e vino rosso;
- caffè;
- Capperi;
- Cioccolato fondente;
- Pepe;
- Olio.
Regole generali del metodo Adamski
- Creare sempre l'associazione di: cibi veloci o lenti ai neutri; mai veloci e lenti;
- Consumare cibi veloci dopo 4-5 ore dai lenti e questi ultimi a 1-1,5 ore dai veloci;
- Evitare la frutta e tè verde al mattino;
- Evitare il glutammato;
- Inserire i semi germogliati nei pasti.
Cosa evitare nel metodo Adamski
I seguenti sono esempi di associazioni "sbagliate" secondo il metodo Adamski:
- Non condire con limone carne, pesce e verdura;
- Non associare caffè e latte;
- Evitare fette biscottate e marmellata;
- Evitare la caprese: pomodori e mozzarella;
- Volendo mangiare la pizza, l'unica soluzione è senza pomodoro, con mozzarella e verdure;
- Evitare prosciutto crudo e melone;
- Evitare la pasta al pomodoro;
- Evitare frutta, pomodori e peperoni ai pasti principali.
Le tecniche manuali di Adamski
Oltre all'adattamento alimentare, Frank Laporte Adamski offre diverse tecniche manuali per accelerare e accompagnare il trattamento dell'apparato digerente.
Queste tecniche manuali sono finalizzate principalmente a "manovrare" 5 punti nell'addome, per facilitare il transito e mobilitare i depositi attraverso un meccanismo riflesso e aromaterapia, per liberare meglio il tubo digerente.