Dieta e calcoli renali: cosa mangiare e cosa evitare? Cosa bere per espellerli?

Dieta e calcoli renali: cosa mangiare e cosa evitare? Cosa bere per espellerli?
Ultima modifica 27.06.2022
INDICE
  1. Video
  2. Generalità
  3. Acqua
  4. Differenze nella Dieta
  5. pH delle Urine
  6. Carne e Pesce
  7. Verdura e Frutta
  8. Sale e Sodio
  9. Calcio e Vitamina D
  10. Alcool
  11. Dolci
  12. Potassio
  13. Vitamina C
  14. Alimenti Consigliati

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Generalità

Calcoli renali: la dieta è un fattore importante?

L'importanza della dieta per i calcoli renali è abbastanza relativa; infatti, per certi versi, il ruolo dell'alimentazione nella comparsa della litiasi non è ancora stato pienamente chiarito.
Quel che è certo, è che nessun tipo di calcolosi può essere ricondotto unicamente a un'alimentazione scorretta.

Dieta Calcoli Renali Shutterstock

Perché la dieta non è sempre il fattore più importante?

Il più delle volte, alla base dei calcoli renali esiste una predisposizione di origine genetica, una malattia o un disturbo predisponente.
Peraltro, i calcoli non sono tutti uguali. Ne esistono di vari tipi, ad esempio:

Anche per questo motivo, non può esistere una dieta precisa e universale per impedire la formazione dei calcoli renali.

Quali farmaci per sciogliere i calcoli renali?

Se stai leggendo questo articolo, è possibile che tu sia nel mezzo di una colica.

In tal caso, ti consigliamo di consultare il medico e bere abbondantemente; nel giro di un paio di giorni, il calcolo dovrebbe venire espulso autonomamente. Questo perché non esistono farmaci in grado di sciogliere i calcoli renali - al limite, potrebbe essere necessaria una terapia più invasiva.

Esistono tuttavia farmaci che possono rendere l'espulsione più agevole e meno dolorosa, come antinfiammatori e antispastici.

Proseguendo la lettura, potrai anche apprendere in che modo "prevenire" la formazione di altri calcoli renali.

Acqua

Importanza dell'acqua

Un'unica raccomandazione trova un consenso unanime da parte di medici e ricercatori: per contrastare la formazione dei calcoli renali è fondamentale mantenere idratato l'organismo, assumendo le giuste quantità di liquidi con la dieta.
Così facendo, le sostanze presenti nelle urine vengono maggiormente diluite, per cui minori sono le possibilità che precipitino e si aggreghino.
Naturalmente, è importante non esagerare: l'apporto idrico deve sempre essere proporzionato al tenore dell'alimentazione e all'attività fisica, e mai esagerato (oltre al rischio di squilibri idroelettrolitici, il conseguente iper-lavoro di filtrazione renale potrebbe danneggiare la funzionalità dei reni in individui predisposti).

Quanta acqua bisogna assumere

Il trattamento a base di acque minerali (trattamento idropinico) non può quindi essere protratto troppo a lungo o condotto con eccessiva leggerezza senza il preventivo consenso medico.
In genere, si consiglia un consumo di acqua pari a circa 2–3 litri al giorno (tra bevande e alimenti), in modo che il volume urinario sia di 2 litri nell'arco delle 24 ore.
Nel contempo, si raccomanda un generoso apporto di liquidi, soprattutto nei periodi critici, come dopo pasti abbondanti, durante la notte, in presenza di perdite idro-saline a livello gastrointestinale (diarrea, vomito) e in caso di eccessiva sudorazione nel corso di esercizi fisici o soggiorno in un clima eccessivamente caldo-umido. Attenzione anche ai viaggi lunghi, soprattutto in aereo.

Come valutare lo stato di idratazione?

In genere, urine di colore giallo molto pallido (da semi-trasparente a paglierino) sono spia di una corretta idratazione.
E' necessario aumentare l'apporto idrico se le urine appaiono di colore giallo scuro o marrone chiaro.

Cosa bere nella dieta per i calcoli renali?

bevande consigliate

Spesso, in presenza di calcoli renali si consiglia di preferire l'acqua alle altre bevande, scegliendo preferibilmente acque oligominerali o minimamente mineralizzate, in modo da contenere l'apporto di sodio e calcio, il cui aumento nelle urine può favorire la formazione di calcoli.

bevande da evitare

Caffè, tè e succhi di frutta (come il succo di pompelmo, di mela o di mirtillo rosso) sono alimenti ricchi di ossalati, per cui il loro consumo andrebbe limitato, soprattutto in presenza di calcoli da ossalato di calcio. Via libera, invece, a succo di limone e limonata, che come vedremo possono avere in molti casi un effetto benefico.

Contenuto di calcio: è importante nella scelta dell'acqua?

Precisiamo fin da subito che, più della qualità, è importante valutare la quantità di acqua e liquidi assunti con la dieta (brodo, tisane, succhi di frutta ecc).
Nonostante alcuni studi abbiano dimostrato che anche le acque minerali ricche di calcio possono costituire un fattore protettivo, in presenza di calcolosi si consiglia in genere l'utilizzo di acque minimamente mineralizzate che, in quanto povere di sali minerali, favoriscono la diuresi e facilitano l'espulsione di piccoli calcoli renali.

Cosa bere per espellere i calcoli renali?

Per promuovere l'espulsione dei calcoli renali si può ricorrere al cosiddetto "colpo d'acqua", che consiste semplicemente nel bere un litro e mezzo d'acqua a stomaco vuoto, in modo da ottenere un rapido e potente flusso d'urina.

Differenze nella Dieta

Perché non esiste una dieta uguale per tutti?

Oltre alla ridotta assunzione di liquidi, alcune abitudini alimentari possono favorire la comparsa di calcoli renali in individui predisposti.
A tal proposito, è innanzitutto necessario stabilire con certezza quale tipologia di calcoli affligge il paziente, dal momento che le misure dietetiche utili a prevenire certi tipi di calcoli possono risultare controindicate dinanzi a calcolosi di origine diversa; come abbiamo detto in premessa, i calcoli non sono tutti uguali.
Altre volte, come in presenza di calcoli di struvite che complicano le infezioni urinarie ricorrenti, la dieta ha scarso effetto preventivo; in quest'ultimo caso, ad esempio, diviene indispensabile un trattamento antibiotico.

Obbiettivi della dieta contro i calcoli renali

La dieta per i calcoli renali si prefigge essenzialmente tre obiettivi:

  • Aumentare il grado di diluizione di tali sali
  • Aumentare l'apporto delle sostanze, come ad esempio l'acido citrico, che possono inibirne la formazione
  • Ridurre i fattori che predispongono la precipitazione dei sali responsabili della formazione del calcolo.

Per quanto esposto, le variazioni dietetiche devono sempre essere prescritte e monitorate dal medico curante, che conoscendo "l'identikit chimico" dei calcoli renali può stabilire la dieta più indicata.

pH delle Urine

Cosa c'entra il pH delle urine?

Urine acide sono associate a calcoli di cistina, xantine e acido urico, mentre in presenza di urine basiche aumenta il rischio di concrezioni renali di fosfato di calcio, calcio carbonato, magnesio fosfato e struvite.
I calcoli di ossalato di calcio, quelli più comuni (60 % dei casi), si sviluppano maggiormente in ambienti urinari neutri o alcalini.

Influsso della dieta sul pH delle urine

Per quanto riguarda l'influenza della dieta sul pH urinario, si hanno tipicamente urine acide nelle diete ricche di carne, specie se conservata, e urine alcaline nelle diete vegetariane o più in generale ricche di verdura e frutta (ad eccezione di prugne e mirtilli).
Il succo dei limoni e il citrato di potassio sono due degli alcalinizzanti urinari più utilizzati, e come tali risultano particolarmente indicati in presenza di calcoli di cistina e acido urico. In questi casi, le urine vengono alcalinizzate fino a valori di pH vicini alla neutralità (6,5-7).
Superati valori di 7,5 aumenta il rischio di calcoli renali di fosfato di calcio, calcio carbonato, magnesio fosfato e struvite. In questi casi, l'alcalinizzazione delle urine finirebbe quindi col peggiorare il quadro clinico del paziente.

Carne e Pesce

Carne e pesce nella calcolosi renale da acido urico

Una dieta ricca di carne conduce più frequentemente a una calcolosi renale di tipo urico.
Per l'eccessivo consumo di proteine, infatti, l'urina diviene più acida e aumenta la quota di eliminazione di calcio e acido urico, mentre si abbassa quella dei citrati (sostanze che impediscono la precipitazione di questi sali).
Nel caso vi sia una predisposizione a calcoli renali di origine urica (accumulo di acido urico) vanno limitati tutti quegli alimenti ricchi di purine come: acciughe, aringhe, sardine, crostacei, fegato, animelle, rognoni, cuore, selvaggina, oche e piccioni.
Va invece incoraggiata l'assunzione di alcalinizzanti urinari come il citrato di potassio e il magnesio citrato. Infatti, la solubilità dell'acido urico aumenta in misura sensibile con l'alcalinizzazione del pH delle urine, al punto che a volte la sola terapia medica con alcalinizzanti urinari è capace di dissolvere calcoli esclusivamente composti da acido urico.
Viceversa, in presenza di urine acide, l'acido urico tende a precipitare.

Carne e pesce nella calcolosi renale da fosfati di calcio

Per contro, e qui troviamo l'ennesimo invito a valutare con il medico ed eventualmente con il dietologo la dieta più indicata in presenza di calcoli renali, l'alcalinizzazione eccessiva delle urine (pH > 7) facilita la precipitazione dei fosfati di calcio.

Carne e pesce nella calcolosi renale da cistina

Essendo ricchi di metionina (un aminoacido precursore della cistina), i prodotti ricchi di proteine andrebbero limitati anche in presenza di calcoli renali di origine cistinica, che allo stesso modo giovano - in ottica preventiva e terapeutica - dell'alcalinizzazione urinaria.

Verdura e Frutta

La verdura fa bene o fa male per i calcoli renali?

Frutta e verdura aumentano l'eliminazione di citrati, sostanze molto efficaci nell'impedire la formazione dei calcoli.
Per questo motivo, il succo di limone - che contiene circa il 5-7% di acido citrico - è l'alimento ideale per chi soffre di calcoli renali (anche se, per il rischio di alcalinizzare troppo le urine, andrebbe limitato in presenza di calcoli di fosfato di calcio, calcio carbonato, magnesio fosfato, struvite od ossalato di calcio).
Tuttavia non bisogna dimenticare che gli alimenti di origine vegetale sono anche ricchi di ossalati.

Gli ossalati predispongono alla calcolosi renale?

Un eccesso di acido ossalico nella dieta si è dimostrato particolarmente dannoso, in quanto favorisce la sintesi di calcoli renali di ossalato di calcio.

Fonti alimentari di ossalato di calcio

L'ossalato di calcio si trova un po' dappertutto, ma alcuni alimenti ne sono particolarmente ricchi: cioccolata, nocciole, coca cola e bevande gassate in genere, succhi di frutta, the, cavoli, piselli, asparagi, spinaci e rabarbaro.

Ossalati della verdura: peggioramento DI certi calcoli renali

Alcune verdure, come bietole, barbabietole, spinaci e prezzemolo, sono particolarmente ricche di ossalati, per cui l'ingestione di quantitativi elevati di tali alimenti potrebbe favorire la comparsa di calcoli di ossalato di calcio.
In condizioni normali, circa il 20% dell'ossalato urinario proviene dalla dieta.
Il suo assorbimento intestinale aumenta in corso di malattie infiammatorie enteriche, in cui sono compresi morbo di Crohn, colite ulcerosa e altri disordini meno frequenti.

Ruolo della dieta povera di ossalati

Bisogna sottolineare che in caso di iperproduzione fisiologica di ossalato, ridurre il consumo di questi alimenti che ne sono ricchi previene sì i calcoli renali, ma lo fa soltanto in maniera marginale.
Ciò che quindi conta, ancora una volta, non è tanto l'introduzione complessiva di ossalati, quanto piuttosto il grado di assorbimento intestinale, la sintesi endogena e la relativa quantità di liquidi presenti nella dieta.
Ad ogni modo, in presenza di questo tipo di calcolosi, è importante limitare il consumo di questi alimenti, oppure introdurli insieme a una fonte di calcio (integratori o latticini) in modo da ridurne l'assorbimento intestinale.

Ridurre le verdure per diminuire gli ossalati: effetti collaterali

Riduzione dell'acido folico

Per l'apporto di acido folico, che contribuisce a soddisfare le necessità nutrizionali delle donne incinte e forse a prevenire il rischio cardio-vascolare associato ad iperomocisteinemia, una riduzione del consumo di questi alimenti potrebbe comunque non essere consigliabile dal punto di vista medico.

Riduzione della vitamina K

Analogo discorso per l'apporto di vitamina K in pazienti che assumono farmaci anticoagulanti come il coumadin.
Da qui l'importanza e l'assoluta necessità di discutere preventivamente con il proprio medico qualsivoglia modifica dietetica in ottica preventiva, evitando qualsiasi estremizzazione dei concetti esposti nell'articolo.

Nutrienti che ostacolano la formazione di calcoli di ossalato di calcio

frutta e verdure

L'assunzione di alimenti ricchi di acido citrico o di potassio citrato sembra utile per ridurre la formazione di calcoli di ossalato di calcio nelle urine: il citrato, infatti, si salifica con il calcio riducendo la quota libera del minerale nelle urine.

ruolo dell'acido fitico

In presenza di calcolosi delle vie urinarie è sconsigliata una dieta ricca di scorie, in quanto l'acido fitico contenuto negli alimenti di origine vegetale (verdura, frutta e cereali integrali ) si lega con il calcio formando composti insolubili e non assorbibili.

Sale e Sodio

Effetti negativi del sale e del sodio

Sale, sodio e calcoli da ossalato di calcio

Una dieta ricca di sale, e più in generale di sodio, aumenta l'escrezione urinaria di calcio e riduce il pH delle urine e l'escrezione di citrato, favorendo così la formazione dei calcoli renali di ossalato di calcio.
Per questo motivo, e per non aumentare il rischio di altre spiacevoli condizioni (ipertensione, osteoporosi), si consiglia di assumere non oltre 6-8 grammi di sale al giorno.

Alimenti da evitare

In particolare, è bene fare attenzione a cibi sotto sale, salumi, formaggi, conserve, snack e altri cibi confezionati, in quanto fonti "nascoste" ma molto importanti di sodio (vedi: il sale fa male?).

Calcio e Vitamina D

Il giusto apporto di calcio è benefico

Il ruolo del calcio nella formazione dei calcoli renali è stato da sempre oggetto di numerosi studi e ricerche.
Oggi si è giunti alla conclusione che nella popolazione sana una dieta ricca di calcio non solo non predispone alla calcolosi delle vie urinarie, ma può addirittura prevenirla, riducendo l'assorbimento di acido ossalico.
Viene perciò raccomandato un apporto giornaliero di 1200 mg di calcio di cui 800 mg forniti da latticini.

eccesso di Vitamina D: un fattore predisponente

Un eccesso di vitamina D nella dieta - molto difficilmente realizzabile con la sola alimentazione - favorisce l'assorbimento intestinale di calcio, causando ipercalcemia (eccesso di calcio nel sangue) e ipercalciuria (eccesso di calcio nelle urine).
Tale evenienza potrebbe verificarsi in un paziente che assume regolarmente integratori di calcio e vitamina D per combattere o prevenire l'osteoporosi.

Alcool

Effetto benefico dell'alcol

L'escrezione renale di acido urico e ossalati è diminuita dal consumo di alcool.
Ciò lascia dedurre che un consumo moderato di bevande alcoliche (1-3 unità al giorno) possa esercitare un effetto benefico sulla prevenzione dei calcoli renali.

Effetti collaterali del'abuso di alcol

D'altro canto, non bisogna dimenticare che l'alcol etilico in eccesso predispone sensibilmente alla disidratazione. Come abbiamo già visto, un organismo disidratato è più soggetto alla formazione di calcoli renali.

Dolci

L'eccesso di zuccheri contenuti nei dolci aumenta il rischio di calcoli renali

Un consumo smisurato di zuccheri con la dieta aumenta l'eliminazione di calcio nell'urina, di conseguenza il rischio che si formino dei calcoli.
Inoltre, alcuni ingredienti tipici dei dolci (cacao) sono particolarmente ricchi di ossalato.

Potassio

Il potassio ha un effetto benefico sui calcoli di calcio

Secondo alcuni Autori, gli alimenti ricchi di potassio (fagioli, albicocche, piselli, patate, aglio e frutta secca) ridurrebbero l'escrezione urinaria di calcio senza interferire con l'assorbimento intestinale dello ione.

Vitamina C

Eccesso di vitamina C e rischio di calcoli renali

Anche un eccesso di vitamina C (o acido ascorbico) nella dieta sembra favorire la sintesi di calcoli renali, a causa dell'aumentata produzione endogena di ossalati.
Per tale ragione, specie se si ha una storia di calcolosi alle spalle, si raccomanda in genere di limitare l'apporto dietetico complessivo di vitamina C (dieta più eventuali supplementi) a non più di 1 g al giorno.

carenza di piridossina

Il rischio che la vitamina C possa metabolizzare in ossalati è superiore in carenza di piridossina (vitamina B6), come può succedere in caso dicoliti con diarree ricorrenti.
Prima dell'assunzione di supplementi a base di vitamina C, quindi, i portatori di calcoli di ossalato di calcio dovrebbero eseguire ulteriori accertamenti medici.

Alimenti Consigliati

  • LIMONE E SPREMUTE DI AGRUMI: l'acido citrico contenuto in questi alimenti può essere particolarmente utile ai pazienti affetti da calcoli di acido urico, perché aumenta il pH urinario e l'escrezione di citrato, fattori che riducono la formazione di cristalli sia di acido urico che di cistina. Per quanto esposto nel corso dell'articolo, il consumo di succo di limone a scopo terapeutico può essere controindicato in presenza di calcolosi calciche, che si sviluppano maggiormente in ambienti urinari neutri o alcalini.
  • CIPOLLA: ha un potente effetto diuretico e favorisce l'eliminazione dell'acido urico.
  • PREZZEMOLO: stimola l'appetito e la digestione, favorisce la diuresi eliminando piccoli calcoli renali (renella).
  • SEDANO: ha proprietà diuretiche, con un'efficace azione drenante sul fegato e sulle vie respiratorie; è pertanto utile in caso di calcoli renali e insufficienze epatiche.
  • CARCIOFO, CAVOLO, MELA E ORTICA: aumentano l'escrezione di urina.

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Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer