Importanza di una Dieta Corretta
Funzione preventiva della dieta per i bambini
Una dieta corretta garantisce al giovane organismo una crescita equilibrata e in salute.
I rischi di una dieta scorretta in età infantile sono diversi:
- Tendenza al sovrappeso e all'obesità, sia in epoca pediatrica che in età adulta
- Tendenza al sottopeso in epoca pediatrica
- Malnutrizione specifica o generalizzata, che si può manifestare tanto con il sottopeso quanto con il sovrappeso (quando si consumano solo cibi spazzatura poveri di vitamine e minerali della frutta e della verdura).
Curare l'alimentazione in questo periodo della vita è fondamentale per evitare che il sovrappeso o il sottopeso portino con sé problemi alla salute fisica e psicologica del bambino e del futuro adolescente.
Per i genitori diventa quindi estremamente importante monitorare, ed eventualmente correggere, le abitudini alimentari dei propri figli.
Il sovrappeso è l'obesità in età pediatrica sono correlati soprattutto alla contemporanea presenza di due fattori:
- Dieta scorretta, caratterizzata da un elevato consumo di cibi ipercalorici, ricchi di grassi e di zuccheri semplici
- Sedentarietà e riduzione del tempo dedicato all'attività fisica.
I primi provvedimenti da adottare saranno quindi rivolti alla riduzione dell'eccesso ponderale, ponendo particolare attenzione al consumo di zuccheri (dolciumi, bibite e succhi di frutta) e incentivando la pratica di un regolare esercizio fisico.
Sottopeso: quanto può essere nocivo per il bambino e per il futuro adulto?
Il sottopeso può essere nocivo per i bambini in accrescimento.
Questo perché indica spesso un rallentamento o semplicemente una lentezza dello sviluppo.
Sebbene non sia sempre patologico o pericoloso, in certi casi il sottopeso nasconde un'insufficienza nutrizionale generalizzata o specifica. E' quindi necessario rivolgersi a un medico per escludere il malassorbimento, anche patologico, o eventuali patologie endocrine.
Se è evidente un'inappetenza significativa, può essere d'aiuto aumentare il dialogo in famiglia, consumare i pasti assieme o al limite consultare uno psicologo specializzato per l'età infantile.
Sovrappeso e Obesità
Importanza del sovrappeso e dell'obesità infantile in Italia
Nota: Il peso e la statura dei soggetti in accrescimento viene stimato con il metodo dei percentili, non dell'indice di massa corporea (IMC o BMI), invece adottato per gli adulti.
L'obesità infantile è di certo la malattia pediatrica a sfondo nutrizionale più diffusa in Italia e negli altri paesi occidentali.
Se da un lato l'organismo in accrescimento si avvale di una maggiore capacità evolutiva/di adattamento rispetto a quello adulto, dall'altro il bambino/adolescente può “trascinarsi” dietro vari problemi o malattie acquisiti durante lo sviluppo. L'obesità è una di questi.
Si stima infatti che circa il 40% dei bambini e il 60% degli adolescenti obesi rimarrà tale anche in età adulta, con tutte le conseguenze negative del caso, che interessano:
- La salute psico-fisica del soggetto
- I costi sanitari della società.
Salute psicofisica dei bambini in sovrappeso oD obesi
I bambini affetti da sovrappeso od obesità hanno maggiori possibilità di ammalarsi, in età adulta o addirittura in età pediatrica, di:
- Patologie metaboliche
- Diabete mellito tipo 2
- Ipertrigliceridemia
- Ipercolesterolemia
- Ipertensione arteriosa
- Iperuricemia e attacchi gottosi
- Aterosclerosi, trombosi ed eventi cardio-cerebro-vascolari in genere (soprattutto in età adulta)
- Disturbi del comportamento alimentare - DCA (soprattutto dall'età adolescenziale in avanti)
Costo sociale dell'obesità
Il costo sociale dell'obesità è estremamente elevato.
In certe nazioni dell'Unione Europea raggiunge l'1% del PIL (prodotto interno lordo) e costituisce il 6% della spesa sanitaria diretta.
Statistica dell'obesità infantile
Osservando le recenti indagini epidemiologiche ufficiali al 2016, si osserva che nel Bel Paese:
- Il 9,8% dei bambini è affetto da obesità
- Il 20,9% è in sovrappeso.
Note: le zone maggiormente colpite sono al centro-sud e nella regione Campania si raggiunge una percentuale di sovrappeso pari al 50%.
- Tra i bambini delle scuole elementari (6-10 anni):
- il 24% è in sovrappeso
- il 12% mostra evidente obesità
Questi dati peggiorano anno dopo anno.
Fattori di Rischio
Famiglia
Iniziamo col precisare che, per un bambino, lo stato nutrizionale dei genitori è un fattore molto importante.
- Se uno dei genitori è obeso, il rischio per il bambino di diventare un adulto obeso aumenta del 40%
- Se entrambi i genitori sono in evidente sovrappeso tale rischio aumenta fino all'80%.
Un altro elemento estremamente indicativo, che offre un'immagine concreta, seppur raccapricciante, della tendenza educativa familiare, è data dalla valutazione dei genitori stessi nei confronti della prole.
- Circa il 40% delle madri di bambini affetti da sovrappeso/obesità NON ritiene che il proprio figlio abbia un peso eccessivo.
Considerazioni sull'obesità infantile
All'origine di questo aumento vertiginoso del sovrappeso e dell'obesità infantile potrebbe insistere una predisposizione genetica; tuttavia, tale evenienza corrisponde (in senso stretto) solo all'1% dei casi.
I dati in merito suggeriscono che è ancor più importante (99% dei casi) l'influenza delle cattive abitudini (stile di vita inteso come dieta e sport), trasmesse dai genitori e dalla collettività ai bambini e agli adolescenti.
Vediamo alcuni fattori di rischio estremamente importanti per l'insorgenza di sovrappeso e obesità infantile
Dieta
Anzitutto, bisogna tenere a mente che:
- Una dieta eccessiva nei primi due anni di vita causa
- Aumento di volume delle cellule adipose (ipertrofia)
- Aumento del numero delle cellule adipose (iperplasia) da adulti e, poiché sarà possibile ridurre le dimensioni delle cellule ma non eliminarle, conseguenti:
- Maggiore predisposizione all'obesità
- Difficoltà a scendere di peso o a mantenerlo nei limiti.
Inoltre:
- L'11% dei bambini non fa la prima colazione
- Il 28% consuma la prima colazione in maniera non adeguata
- L'82% fa una merenda a scuola qualitativamente NON corretta
- Il 23-25% dei genitori dichiara che i propri figli NON consumano giornalmente frutta e verdura
- Solo il 2% di tutti i bambini mangia più di 4 porzioni di frutta e verdura al giorno
- Il 41% beve quotidianamente bevande zuccherate
- Il 17% consuma più di una volta al giorno le bevande zuccherate
Attività fisica
- Solo il 10% dei bambini ha un livello di attività fisica raccomandato per la sua età
- Solo il 18% pratica sport solo un'ora alla settimana
- Il 50% trascorre più di 2 ore al giorno davanti al televisore o a videogiochi e ha un televisore in camera da letto.

La dieta gioca un ruolo importante nello sviluppo dell'obesità: oggi più che mai molti bambini mangiano male, consumano troppi grassi e preferiscono cibi con elevata densità calorica
Come Intervenire?
Considerazioni fondamentali
Cosa bisogna sapere prima di “mettere a dieta” i bambini?
Per trattare al meglio il sovrappeso e l'obesità nei bambini è necessario tenere in considerazione gli elementi (di varia natura) più importanti.
- Elementi gravidici
- Incidono molto sull'attitudine al sovrappeso del bambino: la malnutrizione in gravidanza, soprattutto al primo e al secondo trimestre, il diabete gestazionale o quello mellito tipo 2 preesistente aumentano le possibilità di obesità infantile.
- Elementi familiari:
- Come abbiamo detto all'inizio dell'articolo, il sovrappeso e l'obesità nel bambino piccolo possono aumentare il rischio di sviluppare patologie metaboliche e cardio-cerebro-vascolari, sia in giovane età che in fase adulta.
- Queste patologie hanno anche una base genetico - ereditaria e familiare, e tendono a trasmettersi con il passaggio generazionale.
- Per questo motivo l'obesità pediatrica ha un livello di gravità variabile, che aumenta se uno o più familiari di I o II grado soffrono di: obesità, diabete mellito tipo 2, dislipidemie, ipertensione arteriosa e cardiopatie insorte prima dei 55 anni.
- Bisogna anche ricercare fattori correlati di diverso genere, come i disturbi del comportamento alimentare (DCA) e le patologie tiroidee.
- Sembra avere un effetto negativo, e per questo rappresenta un fattore su cui lavorare, il livello culturale della madre o della nonna che gestiscono i pasti.
- Inoltre, contrariamente a quanto si possa credere, il sovrappeso e l'obesità infantile hanno una maggiore prevalenza nelle realtà sociali meno agiate e con risorse economiche limitate. Purtroppo, si tratta di un elemento impossibile da modificare, ma che inciderà notevolmente sulla terapia.
- Il margine di miglioramento dei bambini è strettamente vincolato alle abitudini di vita e alla disponibilità dei genitori/nonni/tutori ad applicare dei cambiamenti nella dieta e nello stile di vita.
- Elementi fisiologici:
- Il peso inadeguato del bambino alla nascita ha un'importanza primaria nella tendenza al sovrappeso
- Lo stesso vale per il tipo di allattamento (quello al seno è considerato protettivo) e la pratica di svezzamento (sono inopportune sia le forme precoci che tardive)
- La curva di crescita e lo sviluppo puberale offrono dei dati molto utili a comprendere l'assetto ormonale del soggetto in sovrappeso, che può evolvere più rapidamente o lentamente (in entrambi i casi, non si tratta di aspetti positivi)
- Elementi legati allo stile di vita:
- Peggiorano la situazione: la scarsa attitudine all'attività motoria e l'alta predisposizione a guardare la tv e a giocare con i videogames.
- Non sono di aiuto nemmeno le abitudini scorrette adolescenziali, come l'attitudine al fumo, all'alcol e alle droghe
- Elementi patologici:
- Il trattamento deve tenere anche in considerazione l'epoca di insorgenza dell'eccesso ponderale, che è tanto grave quanto precoce, ed eventuali tentativi fallimentari pregressi di dimagrimento (soprattutto correlati a quadri clinici di DCA).
Correggere la dieta dei bambini in sovrappeso
La dieta di molti bambini non è solo ricca di calorie, ma anche sbilanciata e piena di alimenti scadenti (junk food) che incidono pesantemente sulla qualità di vita e sulla morbilità futura.
La correzione di queste cattive abitudini alimentari è uno degli interventi migliori per diminuire la crescita dell'obesità nei nostri bambini e adolescenti.
I consigli dietetici utili in età pediatrica riflettono grossomodo quelli proposti alla popolazione generale.
Quando ci rivolgiamo a un bambino dovremmo evitare il termine “dieta”, che viene spesso inteso come una specie di azione punitiva.
Se il bambino mangia molto ed è normopeso, è importante non ostacolare l'assunzione di cibo, poiché un organismo in crescita ha effettivamente bisogno di elevate quantità di principi nutritivi.
In particolare:
- L'aumentato fabbisogno di alcuni nutrienti (calcio, ferro, vitamina D e proteine) dev'essere soddisfatto consumando un'ampia gamma di alimenti; nessuna integrazione è normalmente necessaria. Molti di questi nutrienti sono contenuti soprattutto negli alimenti di origine animale e privare il bambino di questi cibi (dieta vegana) significa creare un deficit nutrizionale che potrebbe interferire con il normale sviluppo. D'altra parte, però, non occorre dimenticare i pregi di frutta e verdura, spesso consumata malvolentieri dal bambino. Per rendere più appetibili questi alimenti è possibile ricorrere a centrifugati e frullati preparati in casa (solo se i vegetali crudi o cotti vengono sistematicamente rifiutati). Si consiglia invece di limitare il consumo di spremute e succhi di frutta industriali, in quanto troppo ricchi di zuccheri e spesso poveri di vitamine, fibre e sali minerali.
- Se il bambino si dimostra intollerante a latte e latticini è importante assicurare un adeguato apporto di calcio attraverso il consumo di acqua ricca di questo minerale e di alimenti che lo contengono in buone quantità, come per esempio verdure verdi (broccoli, cavolo), legumi (soia, ceci, fagioli rossi), noci e semi (semi di sesamo, semi di lino). Le bibite a base di cola possono influenzare negativamente il bilancio del calcio.
Se il bambino manifesta scarso appetito ed è normopeso (non in sottopeso), una volta escluse le cause patologiche, si consiglia di non obbligarlo a mangiare più del dovuto.
In questo modo si andrebbe infatti ad alterare il senso disazietà del bambino, che una volta cresciuto potrebbe mantenere l'attitudine a mangiare più del necessario.
Consigli Utili
Consigli utili per la dieta del bambino in sovrappeso
- Bonificare la casa da cibi "spazzatura" (soprattutto merendine, bibite zuccherate e dolci)
- Tenere il più a lungo possibile il bambino lontano dagli alimenti dal gusto molto dolce o molto salato, evitando di introdurli precocemente nell'alimentazione
- Educare il bambino a mangiare lentamente, poiché la prima digestione avviene in bocca
- Imporre al bambino il consumo di un abbondante colazione, secondo le regole della dieta mediterranea (cereali, latte o yogurt, frutta); ne gioveranno la sua salute, il suo umore e il suo profitto scolastico
- Quando si prepara lo zainetto, inserire anche una bottiglietta d'acqua, sia per abituare il bambino a bere frequentemente, sia per evitare il rischio disidratazione che nei bambini è superiore rispetto agli adulti
- Non utilizzare il cibo come mezzo di pressione (mangiare tutto ciò che c'è nel piatto), di ricompensa o consolazione (se fai il bravo ti compro il gelato)
- Evitare di trasformare il cibo in castigo o minaccia (andare a letto senza cena)
- Spegnere la tv durante i pasti e consumarli ad orari e luoghi prestabiliti (non dove e quando capita)
- Dedicare maggior tempo alla preparazione dei pasti e degli spuntini del proprio figlio, utilizzando prodotti il più possibile naturali, non confezionati; presentare i cibi con fantasia per soddisfare tutti i sensi del bambino
- Incoraggiare il bambino ad apprezzare i pasti forniti dalla mensa scolastica; se il proprio figlio non accetta il piatto che gli viene fornito, al termine del pasto avrà ancora fame e si sazierà con snack, brioches e merendine varie.
Frequenza di Consumo degli Alimenti
Frequenza di consumo degli alimenti nella dieta contro il sovrappeso
Carne | Preferibilmente 3 volte alla settimana, di cui 2 volte bianca (es. coniglio, pollo, tacchino) ed 1 volta rossa (es. manzo, cavallo, vitello) |
Pesce | 2 - 3 volte alla settimana, fresco o surgelato |
Uova | Non più di 3 -4 volte alla settimana di gallina - qualità A extra |
Legumi | Almeno 3 volte alla settimana secchi o surgelati: fave, ceci, lenticchie, piselli, fagioli, soia |
Cereali | Pasta, polenta, riso, farro, orzo, fiocchi d'avena ecc., raffinati o integrali |
Verdura | Non meno di 14 volte alla settimana (tutti i giorni) fresca di stagione o surgelata, da utilizzarsi cruda o cotta, scegliendo colori sempre diversi |
Frutta | Preferibilmente 14 volte alla settimana (tutti i giorni) di stagione, variando nella scelta qualità e colori |
Formaggi | Non più di 2 volte alla settimana, come secondo piatto |
Salumi | Non più di 1 volta alla settimana preferire prosciutto crudo magro, bresaola, prosciutto cotto senza polifosfati |
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