La dieta del gruppo sanguigno è una strategia alimentare coniata dal naturopata Peter J. D'Adamo che "dovrebbe" favorire il dimagrimento e migliorare lo stato di salute generale.
Il concetto di base è semplice:
Ad ogni gruppo sanguigno (rispettivamente 0, A, B o AB) corrisponderebbero differenti caratteristiche metaboliche. D'Adamo sostiene che, a seguito di ogni pasto, si verifichino particolari reazioni biochimiche tra nutrienti ed organismo (positive o negative). È quindi deducibile la dieta debba rispettare tale attitudine, prediligendo certi cibi ed escludendone altri.
In questo breve articolo cercheremo di capire meglio cosa mangiare e cosa evitare in base al proprio gruppo sanguigno e, soprattutto, quanto (se) è attendibile questo sistema.
Fa dimagrire?
Non esistono prove a sostegno di questa teoria.
Ciò non significa che "non faccia dimagrire". Il calo ponderale rispetta un principio molto semplice, ovvero quello del bilancio energetico negativo (introdurre meno calorie di quelle consumate). Come avviene per molti altri "sistemi modaioli", l'esclusione di certi prodotti – o addirittura di intere categorie alimentari – determina spesso involontariamente un taglio calorico sulla dieta.
Ed è pure vero che ad una riduzione del tessuto adiposo in eccesso corrisponde un miglioramento di vari parametri metabolici (glicemia, colesterolemia, pressione ecc.); ma ciò, tuttavia, avverrebbe con qualsiasi altra dieta dimagrante.
Ciò confuta la teoria secondo la quale una dieta gestita in base al proprio gruppo sanguigno potrebbe ottimizzare lo stato di salute generale indipendentemente dal bilancio calorico e dalla pratica di attività fisica.
Cosa mangiare in base al gruppo sanguigno?
Nella dieta del gruppo sanguigno, chiunque dovrebbe evitare i cibi processati – ricchi di zuccheri aggiunti, farine raffinate, grassi idrogenati o bifrazionati ecc.
Cosa mangiare con il gruppo sanguigno 0?
Con il gruppo sanguigno di tipo 0 la dieta dovrebbe ricca di:
- Alimenti proteici, quindi soprattutto di carne magra (ad es. pollame) e pesce;
- Verdure.
Cosa non mangiare o cosa limitare con il gruppo sanguigno 0?
Con il gruppo sanguigno di tipo 0 la dieta dovrebbe povera di:
Nota: D'Adamo suggerisce anche vari integratori contro alcune problematiche intestinali tipiche di questi soggetti.
Cosa mangiare con il gruppo sanguigno A?
- Frutta e verdura
- Fagioli;
- Legumi;
- Cereali integrali.
Meglio se tutto tendenzialmente biologico e fresco.
Cosa non mangiare o cosa limitare con il gruppo sanguigno A?
- Carne, di ogni tipo.
Nota: D'Adamo afferma che le persone con sangue di tipo A abbiano un sistema immunitario ipersensibile.
Cosa mangiare con il gruppo sanguigno B?
- Verdure;
- Uova;
- Alcune carni e latticini a basso contenuto di grassi – ma non il pollo.
Cosa non mangiare o cosa limitare con il gruppo sanguigno B?
Cosa mangiare con il gruppo sanguigno AB?
- Tofu;
- Frutti di mare;
- Latticini;
- Verdure.
Cosa non mangiare o cosa limitare con il gruppo sanguigno AB?
- Caffeina;
- Alcol;
- Carni affumicate o insaccate.
Nota: D'Adamo sostiene che le persone con sangue di tipo AB tendano ad avere un basso livello di acido nello stomaco.
Anche l'allenamento dovrebbe essere specifico?
Questo sistema suggerisce che anche l'allenamento dovrebbe essere gestito in base alla specificità del gruppo sanguigno.
Ad esempio, suggerisce:
- Yoga o tai chi per il gruppo sanguigno tipo A;
- Vigorosi esercizi aerobici (jogging o ciclismo), fino a un'ora al giorno, per il tipo 0, ecc.
E' affidabile?
In merito alla dieta del gruppo sanguigno potremmo concludere che:
la sua ipotetica validità nel promuovere lo stato di salute generale (digestione, metabolismo ecc.), in maniera indipendente dal dimagrimento o dall'attività motoria, non è supportata da alcuna prova scientifica.
Nel 2013, un'importante revisione sistematica ha concluso che non esistono prove a sostegno dei benefici delle diete dei gruppi sanguigni.
La dieta del gruppo sanguigno potrebbe favorire la perdita di peso, ma essa non si collega in alcun modo al tipo di gruppo.
Si tratta, inoltre, di un regime alimentare molto "rigido", e che richiede un alto livello di sforzo e sacrificio.
Di base, non sembra tenere conto di condizioni soggettive e nemmeno di patologie preesistenti – o meglio, non se ne parla con sufficiente attenzione. Malattie come il diabete, l'ipertensione e l'ipercolesterolemia, invece, dovrebbero essere tenuto sotto stretto controllo nutrizionale.
Imponendo di mangiare cibi molto specifici in base al gruppo sanguigno, non lascia spazio ai gusti personali. Esistono suggerimenti specifici addirittura sui condimenti e sulle spezie da preferire.
Prediligendo i prodotti biologici rispetto a quelli tradizionali, aumenta sensibilmente il costo della dieta complessiva.
Richiede, inoltre, l'assunzione di integratori alimentari.