Pigmentazione Cutanea: da cosa dipende ed effetti della luce solare
Introduzione
La pigmentazione cutanea è un tratto caratteristico e distintivo di ciascun individuo.
Infatti, tralasciando le differenze esistenti fra le diverse etnie, ogni persona possiede una propria tonalità della pelle, variabile in funzione della qualità, quantità e della distribuzione al suo interno dei pigmenti melaninici, composti ritenuti i principali responsabili del colore della pelle.
Come si vedrà nel corso dell'articolo, quantità e qualità della melanina sono anche influenzate da una componente genetica; inoltre, anche altri fattori possono contribuire a conferire alla pelle diverse colorazioni.
Melanociti e melanina
Pigmentazione Cutanea: ruolo dei melanociti e della melanina
I melanociti sono le cellule responsabili della sintesi della melanina. Si tratta di cellule dendritiche presenti a livello dello strato basale dell'epidermide.
I dendriti dei melanociti si estendono verso la superficie esterna della pelle, entrando in contatto con diversi cheratinociti; ciò permette il trasferimento del pigmento (la melanina, appunto) all'interno di questi ultimi.
La produzione della melanina avviene nei melanociti all'interno di organelli specifici: i melanosomi. Una volta che il pigmento è stato sintetizzato, attraverso i dendriti dei melanociti, i melanosomi migrano verso i cheratinociti (che li fagocitano) e si dispongono intorno al loro nucleo.
Per maggiori informazioni, leggi anche: Colore della Pelle e MelaninaTipi di melanina e ruolo nella determinazione della colorazione cutanea
La melanina è un pigmento di cui esistono diverse forme; difatti - anche se ciò non avviene mai nel linguaggio comune - sarebbe meglio parlare di "melanine", utilizzando quindi il termine al plurale e non al singolare.
Ad ogni modo, le forme di melanina responsabili della pigmentazione cutanea - ma anche della pigmentazione dei peli e dei capelli - sono: l'eumelanina (pigmento scuro, nero o marrone) e la feomelanina (pigmento più chiaro, giallo o rosso).
Le nostre cellule contengono entrambi questi tipi di melanina; il colore della pelle e dei capelli varia da individuo a individuo in funzione della quantità di pigmento contenuto e del rapporto esistente tra feomelanina ed eumelanina all'interno delle cellule.
Fattori implicati nella pigmentazione cutanea
Quali sono i fattori che determinano il colore della pelle?
Come precedentemente accennato, la melanina è considerata la principale responsabile della pigmentazione cutanea. Tuttavia, è doveroso precisare che i fattori genetici individuali giocano un ruolo importante nella determinazione del grado di pigmentazione della pelle, sia costituzionale che indotta (ad esempio, dall'esposizione alla luce solare e ai raggi UV). Le principali differenze citogenetiche tra i diversi individui riguardano dimensione, forma e numero dei melanosomi, rapporto fra feomelanina ed eumelanina in essi contenute e loro distribuzione nei cheratinociti.
Oltre a quanto appena detto, la pigmentazione cutanea è altresì influenzata da:
- Emoglobina contenuta dei globuli rossi;
- Vasi sanguigni e ossigenazione del sangue;
- Carotene e carotenoidi, pigmenti giallo-arancioni normalmente assunti con la dieta. In dosi elevate, tendono ad accumularsi nell'ipoderma, conferendo alla pelle un colorito tendenzialmente giallastro.
- Cheratina contenuta nei cheratinociti, conferisce alla pelle un colore di base giallo-bianco variabile in funzione dello spessore dello strato corneo.
Effetti della luce solare
Effetti della luce del sole sulla pigmentazione cutanea
In risposta all'esposizione alla luce del sole e ai raggi UV, si assiste all'iscurimento della pelle, fenomeno imputabile all'aumento della melanogenesi. Difatti, ogni melanocita - se opportunamente stimolato dalle radiazioni UV - è in grado di incrementare la sintesi di melanina e di trasferire questo pigmento a numerosi cheratinociti, dando così origine alla caratteristica colorazione scura che appare in seguito all'esposizione solare, meglio nota come abbronzatura.
In seguito all'esposizione ai raggi ultravioletti - siano essi naturali (luce del sole) o artificiali (lampade abbronzanti) - i melanociti diventano più grandi, mentre i dendriti crescono in lunghezza e si estendono tutt'intorno ai cheratinociti.
Non bisogna però dimenticare che l'abbronzatura derivante da questi processi - oggi sinonimo di bellezza - rappresenta un meccanismo di difesa messo in atto dalla pelle per proteggersi dai danni indotti dalla luce solare e dai raggi UV. Non è un caso, infatti, che in seguito alla sintesi della melanina all'interno dei melanosomi e al loro trasferimento nei cheratinociti, essi si dispongano intorno al nucleo di questi ultimi, creando una sorta di "mantello" il cui compito è quello di proteggere il delicato materiale genetico dalle radiazioni del sole e dai raggi UV.
L'incremento della pigmentazione cutanea, pertanto, rappresenta uno dei diversi meccanismi protettivi attuato dall'organismo al fine di proteggersi dai danni che le radiazioni ultraviolette sono in grado di provocare.
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