Collutorio: a cosa serve e come si usa?
Ultima modifica 09.02.2024
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INDICE
  1. Cos'è e A Cosa Serve
  2. Collutori alla Clorexidina (0,12 - 0,2%)
  3. Altri tipi di Collutorio

Cos'è e A Cosa Serve

Cos'è il Collutorio?

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Il collutorio è un prodotto in soluzione utilizzato come supporto ai normali metodi di igiene orale (spazzolinodentifricio e filo interdentale).

Nonostante i messaggi pubblicitari ne sottolineino insistentemente l'utilità nella prevenzione della placca, e nel trattamento di particolari condizioni del cavo orale, come gengivitiafte ed alito cattivo, il collutorio è uno strumento puramente ausiliario.

L'utilizzo del solo collutorio, infatti, non è sufficiente per ottenere un'adeguata igiene orale, né tanto meno per rendere più bianchi i propri denti. Anzi, se prendiamo l'esempio dei collutori a base di clorexidina (tipi di collutorio consigliati in presenza di gengiviti croniche, patologie cariose molto aggressive o problemi importanti del parodonto) si scopre che questi si associano molto spesso alla presenza di macchie marroni ai denti ed alla lingua.
Trattasi comunque di macchie superficiali, facilmente eliminabili durante l'igiene ambulatoriale.
Analogo discorso per i collutori a base di fluoruro amminico e fluoruro stannoso.

Cosa Contiene

Ingredienti comuni ai vari collutori sono ovviamente l'acqua ed i dolcificanti acariogeni, come xilitolo (che esplica anche una lieve attività antibatterica), sorbitolosucralosio e saccarina sodica.

Talvolta, soprattutto nei collutori commerciali, sono presenti anche una significativa quantità di alcool, usato soprattutto per esaltare il sapore del prodotto più che per le reali proprietà antibatteriche, particolarmente contenute alle concentrazioni usate. L'alcool può invece avere un effetto irritante sulla mucosa orale.

Collutorio: Categorie principali

In linea generale, i collutori si possono distinguere in due categorie: 

  • Collutori medicati (venduti solo in farmacia) e
  • Collutori cosmetici (venduti liberamente).

I primi contengono sostanze chimiche a potente azione antibatterica (principalmente clorexidina), mentre nei secondi è preponderante la presenza di fluoro, che per la sua capacità di favorire la riparazione delle microlesioni dello smalto, è considerato un efficace agente contro la carie.

Collutori alla Clorexidina (0,12 - 0,2%)

Questi collutori sono prescritti per il controllo chimico della patina batterica; la clorexidina, infatti, rappresenta un agente antisettico molto efficace, perché in grado di distruggere tutti i batteri presenti nel cavo orale con un effetto prolungato. Non a caso, è considerata l'agente chimico disinfettante, antiplacca per eccellenza.

La potenza antibatterica della clorexidina, tuttavia, si accompagna ad effetti collaterali importanti, che impongono un utilizzo ponderato del collutorio: non più di due volte al giorno per periodi di due tre settimane, e solo su prescrizione del dentista.
Un uso inappropriato crea resistenza batterica ed infiammazione delle mucose; come ricordato, tende a macchiare i denti e, se usato per lunghi periodi in sostituzione dello spazzolino e del filo interdentale, risulta inefficace o addirittura dannoso, soprattutto perché sovverte l'equilibrio ecologico della flora batterica orale.

NOTA BENE: la clorexidina ha come effetto collaterale il fenomeno della pigmentazione del tartaro e della placca batterica adesa alla superficie dei denti.

Per approfondire: Collutorio alla clorexidina Per approfondire: Collutorio per Gengive Infiammate: 5 Migliori secondo le Recensioni Amazon

Altri tipi di Collutorio

Collutori con Triclosan

Al pari della clorexidina, il triclosan è un antisettico chimico particolarmente utile per la sua azione antiplacca, anche in presenza di gengivite. Maggiore sembra tuttavia il rischio di effetti collaterali, tanto che in alcuni Paesi è stato bandito.

Collutori con oli essenziali

Anche gli oli essenziali hanno un ottimo potere battericida, comunque limitato se si considerano le concentrazioni utilizzabili nei comuni collutori. Gli oli essenziali sono spesso aggiunti per l'azione antialitosica, rinfrescante, leggermente anestetica e di richiamo sul consumatore. Un ingrediente universalmente impiegato è l'olio essenziale di menta piperita, insieme al mentolo ed al timolo. Altri oli essenziali di comune riscontro nei collutori sono quelli di salvia, limoneanicecannella, garofano e mirra.

Collutori a base di esetidina

L'esetidina è un agente anestetico locale, astringente, antiplacca e deodorante; utilizzato per il trattamento di faringiti (mal di gola), laringiti, gengiviti, stomatiti ulcerose e tonsilliti.

Collutori con fluoro e derivati, come fluoruro amminico e fluoruro stannoso

Più che per le blande proprietà antibatteriche, i collutori con fluoro sono usati soprattutto per rimineralizzare i denti e prevenire carie ed eccessiva sensibilità dentale. Se usati in eccesso, tuttavia, questi colluttori possono causare fluorosi, con un paradosso effetto demineralizzante ed erosivo.

Collutori commerciali

Indipendentemente dagli ingredienti, di norma, in presenza di un disturbo del cavo orale è molto importante sottoporlo all'attenzione di un dentista per individuarne le cause e scegliere eventualmente il collutorio più adatto alle proprie esigenze.

Prosegui con la lettura di Collutorio: Guida all'Uso e alla Scelta del Collutorio
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