Cattiva digestione e abitudini comportamentali
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Masticazione e dispepsia
Chi l'ha detto che chi è svelto a mangiare è svelto a lavorare? Alla luce delle moderne conoscenze chi è svelto a mangiare tende a dormire invece di lavorare!La prima digestione, si sa, avviene in bocca. Ecco perché mangiare di fretta senza masticare a lungo il cibo è spesso causa di problemi digestivi.
Inoltre tale comportamento impedisce di assaporarne a fondo gusto ed aromi, portando inevitabilmente a mangiare più del necessario. Il conseguente eccesso calorico è proprio una delle più comuni cause d'insorgenza dei problemi digestivi.
Bisogna poi considerare che anche la digestione, al pari di qualsiasi altra attività dell'organismo, richiede energia che viene per forza di cose sottratta ad altre funzioni metaboliche in quel momento meno importanti. Non a caso durante l'attività digestiva aumenta l'afflusso di sangue all'apparato digerente in modo proporzionale alla difficoltà del processo digestivo. Stanchezza e sonnolenza al termine di un pasto sono proprio i sintomi di una diminuzione di sangue ed ossigeno al cervello a favore dello stomaco e di altri organi che formano l'apparato digerente.
E se proprio il nostro lavoratore fosse così volenteroso da iniziare a lavorare subito dopo il pasto il suo rendimento sarebbe comunque inferiore. Per favorire la digestione bisogna dunque mangiare in totale tranquillità, magari facendo due chiacchiere e mantenendo la condizione di rilassamento per almeno mezzora dopo la fine del pasto.
Tempi di Digestione
Non tutti gli alimenti richiedono gli stessi tempi di digestione.
Quantità (g) |
ALIMENTI | PERMANENZA NELLO STOMACO | Quantità (g) |
ALIMENTI | PERMANENZA NELLO STOMACO |
100-200 200 200 200 200 200 100-200 200 100 |
Acqua pura
Birra Latte bollito Uovo fresco |
30'-2h |
250 250 160 100 100 100 200 150 150 150 |
Pollo bollito
Arrosto di vitello Bistecca arrosto Filetto arrosto Salmone bollito Insalata di cetrioli Patate in insalata |
3-4 h |
Quantità (g) |
ALIMENTI | PERMANENZA NELLO STOMACO | Quantità (g) |
ALIMENTI | PERMANENZA NELLO STOMACO |
200 300-500 150 150 150 150 150 150 150 150 |
Caffè con panna
Cacao con latte Birra Cavoli bolliti Carote bollite Lattuga bollita Patate |
2-3 h |
250 259 250 250 150 |
Filetto di manzo arrosto
Bistecca arrosto Lepre arrosto Anitra arrosto Fagiolini bolliti |
4,5 |
Stress e Fattori Emotivi
Se vivere d'amore, come si dice ironicamente ad una persona che ha poco appetito, è fisiologicamente impossibile, avvertire un forte nodo allo stomaco in conseguenza di una forte emozione è una situazione in cui tutti, almeno una volta nella vita, si sono trovati.
Purtroppo tali stati d'animo non sempre sono così piacevoli come la nascita di un nuovo amore. Ansia, stress, insoddisfazione e collera trattenuta sono senza dubbio alcune delle componenti più influenti sui processi digestivi. In queste situazioni lo stomaco funge da vero e proprio accumulatore di tensione, interferendo pesantemente nella normale digestione. In alcune persone predisposte tali problemi si accompagnano a disturbi alimentari anche piuttosto seri come l'anoressia o la bulimia.
Lavoro e Digestione
Le abitudini lavorative di un soggetto possono incidere fortemente sulla digestione degli alimenti. Se per esempio pensiamo a stress, a pranzi veloci di scarsa qualità, a cene troppo abbondanti o alla mancanza di orari fissi in cui consumare i pasti, possiamo facilmente immaginare come questi fattori siano spesso causa di dispepsia.
Per tenere sotto controllo la situazione è bene scegliere con criterio i cibi da consumare in pausa pranzo, eventualmente valutando la possibilità di portarseli da casa. A tal proposito si consiglia la lettura dei seguenti articoli: dieta e ristorante; dieta e mensa.
Come abbiamo avuto modo di ricordare più volte in questo articolo, è altresì importante consumare i pasti con calma, possibilmente seduti, concedendosi almeno 20-30 minati di relax prima di riprendere il lavoro.
Conoscere il proprio Corpo
L'ultimo, ma non certo meno importante, criterio in grado di influenzare la digestione riguarda l'efficacia del proprio apparato digestivo. Tutti i fattori esaminati sinora hanno infatti una forte componente soggettiva. Tanto per citare un esempio, una combinazione alimentare sfavorevole per alcuni potrebbe essere ben digeribile per altri.
Per regolarizzare la propria digestione occorre dunque imparare ad ascoltare il proprio corpo, facendo tesoro dei segnali che esso ci invia.
Sedentarietà e ridotta attività fisica
L'attività fisica è considerata un importante mezzo di prevenzione e cura per la dispesia. Un po' di moto migliora infatti la funzionalità dell'apparato digerente ed aiuta a mantenere sotto controllo il peso corporeo. Pare tuttavia che certi sport come la corsa, il sollevamento persi e l'hockey a causa dell'elevata tensione e pressione intraddominale, siano indirettamente causa di reflusso esofageo, quindi di cattiva digestione.