Tumore al Polmone: cause, sintomi, diagnosi e sopravvivenza

Tumore al Polmone: cause, sintomi, diagnosi e sopravvivenza
Ultima modifica 05.07.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Epidemiologia
  4. Cause
  5. Tipi di Tumore
  6. Mutazioni
  7. Sintomi e Complicanze
  8. Diagnosi
  9. Terapia
  10. Prognosi
  11. Prevenire
  12. Altri articoli sul 'Tumore al Polmone'

Generalità

Il tumore al polmone è tra le neoplasie più diffuse e tra le principali cause di decesso per cancro.

Esistono due tipologie principali di tumore al polmone: il tumore polmonare a piccole cellule, che rappresenta una minoranza di tutti i casi clinici, e il tumore polmonare non a piccole cellule, che costituisce invece gran parte di tutti i casi clinici.

Il più importante fattore di rischio per la neoplasia è il fumo di sigaretta: fumare ed essere esposti al cosiddetto fumo passivo sono due circostanze che aumentano drasticamente la probabilità di sviluppare un tumore polmonare.
Occorre precisare, tuttavia, che chiunque può sviluppare un tumore polmonare, anche i non fumatori.

Il tumore al polmone è una malattia subdola, che si manifesta in modo evidente solo quando è a uno stadio avanzato.
Questa manifestazione ritardata ne ostacola la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo.

Non a caso, la prognosi è spesso infausta e il tasso medio di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi varia dal 16% negli uomini al 23% nelle donne.

Cos'è

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Per tumore al polmone si intende generalmente qualsiasi neoplasia maligna primaria che scaturisce dalla proliferazione incontrollata di una cellula dei bronchi, dei bronchioli o degli alveoli.

Anche noto come tumore polmonare o cancro del polmone, il tumore al polmone è una patologia grave, che in tutto il Mondo rappresenta una delle principali cause di morte per cancro.

Tumore al Polmone Secondario

In senso più esteso, l'espressione tumore al polmone comprende anche le neoplasie di tipo secondario, ossia quelle dovute alla diffusione a livello polmonare di metastasi provenienti da altri tumori.

I polmoni sono tra gli organi più colpiti da metastasi.

Polmoni: un breve ripasso

I polmoni sono organi vitali.

Essi, infatti, sono deputati alla respirazione, cioè quel processo tramite il quale l'essere umano immette ossigeno nel circolo sanguigno (ossigeno che si trova nell'aria inspirata) e, contemporaneamente, si libera dell'anidride carbonica prodotta dall'organismo (con l'espirazione espelle aria ricca di CO2).

Il polmone è un organo pari, spugnoso, situato a livello del torace e protetto dalla gabbia toracica; è a stretto contatto con il cuore, con il quale è anche in comunicazione tramite le arterie polmonari (che trasportano ai polmoni il sangue da ossigenare) e le vene polmonari (che riportano il sangue ossigenato al cuore, affinché quest'ultimo lo diffonda a organi e tessuti).

Epidemiologia

Quanto è diffuso il Tumore al Polmone?

In Europa, il tumore al polmone è, per incidenza, la seconda neoplasia più diffusa tra gli uomini (dopo il tumore alla prostata) e la terza tra le donne (dopo il tumore al seno e il tumore al colon-retto).
A ciò si aggiunga che, nei Paesi industrializzati, risulta essere nel podio delle neoplasie più comuni.

Secondo i dati AIRTUM (Associazione Italiana Registro Tumori), le nuove diagnosi di tumore polmonare relativamente al 2020 sono state 40.800, di cui 27.500 erano pazienti uomini (questo dato rappresentava il 14,1% di tutte le diagnosi di tumore nella popolazione maschile) e 13.500 erano pazienti donne (questo dato costituiva, invece, il 7,3% di tutte le diagnosi di tumore nella popolazione femminile).

Gli studi epidemiologici più attuali riportano alcuni numeri interessanti:

  • 1 uomo su 10 sviluppa tumore al polmone;
  • 1 donna su 35 sviluppa tumore al polmone;
  • 1 uomo su 11 rischia di morire per la malattia;
  • 1 donna su 45 rischi di morire per la malattia.

Nei Paesi industrializzati, Italia compresa, il tumore al polmone rappresenta una delle principali cause di morte.

Nel nostro Paese, è la prima causa di decesso per tumore nella popolazione maschile (seguono il tumore del colon-retto e quello della prostata) e la seconda, sempre per tumore, nelle donne (dopo il tumore al seno).

Sempre in Italia, annualmente, è causa di morte per 34.000 italiani.

Lo sapevi che…

AIRTUM ha osservato che, negli ultimi anni, l'incidenza del tumore al polmone tra gli uomini è moderatamente diminuita, mentre l'incidenza tra le donne è sensibilmente aumentata: il motivo di ciò è da ricercarsi nel fatto che l'abitudine al fumo è calata leggermente tra gli uomini, mentre è aumentata in modo importante tra le donne.

Cause

I tumori, compreso il tumore al polmone, insorgono per effetto di una somma di mutazioni del DNA.

In particolare, sono mutazioni che interessano quei geni che, in condizioni normali, producono proteine coinvolte nella crescita e nella proliferazione cellulare, nei meccanismi di riparazione cellulare o nella morte programmata (apoptosi).

Sviluppando mutazioni, queste proteine regolatrici cominciano a funzionare male e falliscono nel loro scopo; ne consegue che le cellule coinvolte crescono e proliferano in modo incontrollato, non riescono a riparare i danni al DNA (motivo per cui le mutazioni continuano ad accumularsi) o diventano incapaci di avviare l'apoptosi quando dovrebbero.

Tutto ciò spiega perché i processi neoplastici si caratterizzino per lo sviluppo e l'accrescimento senza controllo di masse di cellule aberranti.

Le mutazioni si formano nel corso della vita, in parte come conseguenza dell'esposizione ad agenti cancerogeni e in parte come effetto dell'invecchiamento e di altri fattori (es: predisposizione genetica).

Non è un caso che i tumori si osservano più spesso in persone che hanno superato i 40-50 anni (per accumulare mutazioni occorre tempo).

Cosa provoca il Cancro ai Polmoni?

Fumo di sigaretta Shutterstock

Fumo di sigaretta

Il principale fattore di rischio per il tumore al polmone è il fumo di sigaretta: avere l'abitudine di fumare, ma anche essere esposti giornalmente al cosiddetto fumo passivo, sono fortemente associati alla comparsa del cancro polmonare.

Non c'è dubbio che fumare per tanto tempo e fumare tante sigarette al giorno aumentano la probabilità di ammalarsi.

Tra le due circostanze, tuttavia, sembra avere un impatto maggiore la prima, cioè la quantità di tempo durante la quale si è fumato; nella pratica, questo vuol dire che è più a rischio il fumatore di lunga data che consuma un pacchetto al giorno per tutta la vita, rispetto al fumatore che consumato due pacchetti al giorno per un lasso di tempo contenuto.

Alcuni numeri relativi al ruolo ricoperto dal fumo nell'insorgenza del tumore al polmone parlano chiaro:

  • I fumatori presentano un rischio di ammalarsi di tumore al polmone che è almeno 14 volte superiore rispetto ai non fumatori; tale rischio può arrivare fino a 20 volte quando il fumatore consuma più di 20 sigarette al giorno.
  • Il fumo di sigaretta è implicato in 8-9 casi di tumore al polmone su 10; questo significa che l'80-90% dei malati di cancro polmonare è composto da fumatori.

A conclusione, è giusto precisare anche che chiunque può ammalarsi di tumore al polmone, anche coloro che non hanno mai fumato in vita (chiaramente, il rischio che ciò accada è inferiore).

I cancerogeni riconosciuti del fumo di sigaretta sono gli idrocarburi aromatici policiclici, la formaldeide, il benzene, l'acetaldeide, le nitrosamine specifiche del tabacco e l'arsenico.

Esposizione professionale a Cancerogeni Chimici

Amianto (anche noto come asbesto), radon e i metalli pesanti sono sostanze cancerogene e comprovati fattori di rischio per il tumore polmonare.

La possibilità di essere esposti a questi cancerogeni riguarda certe attività lavorative; pertanto, si sta parlando di un rischio professionale che interessa solo una parte ben specifica della popolazione.

Inquinamento Ambientale

Esiste una relazione tra inquinamento ambientale e infiammazione dei polmoni.
Questa evidenza ha portato gli esperti a ipotizzare che lo smog possa contribuire in qualche modo allo sviluppo del tumore polmonare.

Da uno studio condotto per 13 anni, in 9 Paesi e su circa 300.000 persone, è emersa una relazione tra livello di polveri sottili e numero di casi di tumore al polmone.

Familiarità e Predisposizione Genetica

Le persone con genitori o fratelli che si sono ammalati di cancro del polmone presentano un rischio maggiore di sviluppare la medesima malattia.

Questa evidenza si spiega con quanto detto qualche riga sopra: alcuni individui presentano una predisposizione genetica alla neoplasia, probabilmente connessa a un già avviato processo mutazionale.

Malattie Polmonari preesistenti

Gli adenocarcinomi polmonari (una varietà particolarmente comune di tumore del polmone) insorgono molto spesso vicino ad aree di cicatrizzazione tissutale, formatesi per esempio a causa della tubercolosi o per la presenza di corpi estranei metallici; questo ha indotto gli esperti a ritenere possibile un'associazione tra le due condizioni.

Inoltre, sono da segnalare le evidenze relative a un collegamento tra il cancro del polmone e la presenza di patologie quali fibrosi polmonare e BPCO.

Radioterapia

La radioterapia impiegata nel trattamento dei linfomi polmonari può favorire, involontariamente, la comparsa di mutazioni associate ai tumori polmonari più classici: è fondamentalmente un rischio della terapia.

Tipi di Tumore

La medicina distingue due tipologie principali di tumore al polmone, entrambe con origine dal tessuto epiteliale dell'organo: si tratta del tumore polmonare a piccole cellule (detto anche microcitoma o SCLC) e del tumore polmonare non a piccole cellule (o NSCLC).

Il 95% circa dei casi di cancro del polmone ricade in una di queste due categorie tumorali.

Nell'esigua percentuale restante rientrano tutti quei tumori del polmone che originano da tessuti diversi dall'epiteliale; alcuni esempi sono il carcinoide polmonare (di origine neuroendocrina), il già citato linfoma polmonare (di origine linfatica) e il mesotelioma pleurico.

Sviluppando da una cellula epiteliale i tumori SCLC e NSCLC sono esempi di carcinoma; non a caso, sono detti anche, rispettivamente, carcinoma polmonare a piccole cellule e carcinoma polmonare non a piccole cellule.

Tumore Polmonare a Piccole Cellule

Tra le due varianti principali, è la meno comune: solo un 10-15%, infatti, dei casi di tumore al polmone è del tipo a piccole cellule.

Si sviluppa tipicamente nei bronchi di diametro maggiore, è costituito da cellule di piccole dimensioni e colpisce in genere i fumatori (è molto raro tra i non fumatori).

È una neoplasia che si diffonde molto rapidamente, il che rende la prognosi spesso infausta (soprattutto se confrontata con quella del tumore non a piccole cellule).

Tumore Polmonare Non a Piccole Cellule

È la tipologia di tumore al polmone in assoluto più diffusa: l'85% dei casi clinici, infatti, è del tipo non a piccole cellule.

Il tumore polmonare non a piccole cellule è ampiamente variegato; i medici riconoscono tre sottotipi tumorali: il carcinoma spinocellulare (o squamocellulare o a cellule squamose), l'adenocarcinoma e il carcinoma a grandi cellule.

Carcinoma Spinocellulare del Polmone

Costituisce il 30% di tutti i casi di tumore polmonare non a piccole cellule.

Origina dai tessuti epiteliali che rivestono i bronchi di medio-grosso calibro.

Colpisce in genere i fumatori.

È il sottotipo con la prognosi migliore.

Adenocarcinoma Polmonare

Rappresenta il 50% di tutti i casi di tumore polmonare non a piccole cellule.

Origine dai tessuti epiteliali che rivestono i bronchi di diametro minore.

Tra i sottotipi di tumore non a piccole cellule, è quello che si può riscontrare più spesso anche in chi non ha mai fumato; diverse evidenze, infatti, suggeriscono una correlazione tra l'adenocarcinoma polmonare e la presenza a livello del polmone di tessuto cicatriziale dovuto a una precedente infezione tubercolare o a una pleurite.

Carcinoma Polmonare a Grande Cellule

È il sottotipo meno frequente (solo un 10% dei casi).

Può originare in varie aree del polmone e, in genere, presenta una diffusione e un accrescimento molto rapidi.

Per approfondire: Tumore Polmonare Non a Piccole Cellule: cause, sintomi e terapia

Mutazioni

Analisi Molecolare del Tumore al Polmone

I tumori del polmone si verificano quando si accumulano mutazioni in geni che controllano il meccanismo di crescita e divisione cellulare o il processo di morte cellulare programmata (apoptosi).

L'accumulo di mutazioni compromette la funzionalità di questi geni particolari (per esempio, li rende sempre attivi); di conseguenza, le cellule coinvolte – nella fattispecie quelle del tessuto polmonare – crescono, proliferano e si dividono in modo incontrollato, anche quando sono aberranti, dando così origine a masse tumorali.

Le analisi molecolari sulle persone affette da tumore al polmone riportano che le alterazioni più frequentemente riscontrate sono a carico di:

  • EGFR
  • KRAS
  • HER2/neu
  • ALK
  • MET
  • ROS1
  • BRAF
  • RET
  • NTRK
  • PIK3CA

Un aspetto interessante da segnalare è la correlazione tra il tipo di tumore polmonare e la sede della mutazione (ossia il gene coinvolto): per esempio, mutazioni in KRAS e in EGFR sono molto frequenti nei malati di adenocarcinoma polmonare, il più diffuso tumore polmonare non a piccole cellule; seppur in misura minore, anche HER2, ALK, BRAF, ROS1 e RET sono associati all'adenocarcinoma; MET al carcinoma spinocellulare e, ancora, all'adenocarcinoma.

Lo studio di come funzionano questi geni una volta mutati si sta rilevando utile in campo terapeutico: senza troppi dettagli e semplificando al massimo il concetto, sono in corso, infatti, esperimenti su farmaci che intervengano contro quei geni malfunzionanti, in modo ripristinare la corretta funzionalità.

Sintomi e Complicanze

Come si manifesta il Tumore al Polmone?

Il tumore al polmone è una patologia subdola, in quanto nelle sue prime fasi è asintomatica, ossia non causa sintomi; questo spiega perché la diagnosi è spesso tardiva (quando la neoplasia è già in fase avanzata) e fortuita (scoperta per caso, a seguito di esami eseguiti per altri motivi).

La sintomatologia si rende evidente quando la condizione è progredita ed è, appunto, a uno stadio avanzato.

Sintomi e segni del Tumore al Polmone

Entrando nello specifico, ecco i sintomi e segni più comuni del tumore al polmone:

Tumore al Polmone e Metastasi

Nelle sue fasi più avanzate, il tumore al polmone è in grado di diffondere metastasi; questo significa che, attraverso il sangue, la linfa o per contiguità, è capace di disseminare le proprie cellule tumorali in altri organi o tessuti del corpo umano (pleura, diaframma, fegato, cervello, surreni, reni, pancreas, ossa, milza, cute), causando in queste sedi la formazione di neoplasie maligne secondarie.

Un tumore al polmone metastatico è tipicamente associato a una prognosi infausta, poiché le neoplasie secondarie derivanti sono difficilmente curabili e il quadro di salute generale del paziente è fortemente compromesso.

Complicanze del Tumore al Polmone

Per via dell'effetto massa, il tumore al polmone può ostruire il flusso d'aria attraverso le vie aeree; questo contribuisce alla sensazione di fiato corto e al dolore al petto.

Inoltre, la neoplasia tende a provocare emorragie polmonari o bronchiali, il che giustifica la presenza di sangue nel catarro ed emottisi.

Può indurre versamento pleurico, ovvero accumulo di liquido nello spazio pleurico (tra polmoni e torace); anche il versamento pleurico concorre alla sensazione di fiato corto.

Infine, quando il tumore è a uno stadio avanzato, i pazienti manifestano una serie di ulteriori sintomi (in aggiunta ai classici), i quali sono diretta conseguenza delle metastasi diffuse nei vari organi: per esempio, le metastasi epatiche causano dolore addominale, ittero, disturbi gastrointestinali; quelle cerebrali sono responsabili di mal di testa, vertigini, stato confusionale, afasia e coma; ecc.

Diagnosi

Come si scopre un Tumore ai Polmoni?

Indispensabili all'individuazione del tumore al polmone sono gli esami di diagnostica per immagini (es: radiografia del torace) e la biopsia.

Ma quando e perché si arrivano a prescrivere questi esami?

I medici ritengono necessari le suddette indagini quando:

  • Da un esame obiettivo completo e una minuziosa anamnesi emerge che il paziente manifesta sintomi altamente sospetti e presenta fattori di rischio per la neoplasia;
  • Specifici esami del sangue hanno escluso che i sintomi siano dovuti unicamente a un'infezione.

Come spesso accade, pertanto, la diagnostica per immagini e la biopsia vanno a completare un percorso diagnostico già ben avviato e fortemente sospetto.

Diagnostica per Immagini nel Tumore al Polmone

La diagnostica per immagini nell'individuazione del tumore al polmone può comprendere:

Queste indagini forniscono immagini degli organi interessati dalla neoplasia (quindi consentono di individuare la massa tumorale) e, nel caso della PET, permettono di individuare eventuali metastasi.

Biopsia e Test Molecolari nel Tumore al Polmone

La biopsia consiste nel prelievo e nell'analisi in laboratorio di un campione di tessuto tumorale.

Strategie di prelievo

Le strategie per il prelievo sono diverse: agoaspirato, broncoscopia e chirurgia toracoscopica; è il medico a stabilire la modalità di raccolta, anche in funzione di quanto emerso con la diagnostica per immagini.

Analisi di laboratorio

Le analisi di laboratorio comprendono l'esame istologico (o analisi istologica) e l'analisi molecolare (o analisi dei biomarcatori tumorali).

Il primo – l'esame istologico – studia le caratteristiche cellulari della neoplasia, fornendo informazioni relative allo stadio e al grado (due indicatori della gravità e dell'avanzamento del tumore); sulla conoscenza di quanto grave è il tumore si basa l'intero piano terapeutico.

La seconda – l'analisi molecolare o dei biomarcatori – permette di sapere quali alterazioni del DNA caratterizzano la neoplasia; si ricorda che i geni più spesso implicati nei tumori polmonari sono EGFR, KRAS, ALK, MET, BRAF, HER2, ROS1, RET, NTRK e PIK3CA.
Come anticipato, l'analisi dei biomarcatori contribuisce ulteriormente alle scelte terapeutiche.

Terapia

Come si cura il Cancro ai Polmoni?

Premessa: questo articolo riprende soltanto i punti principali della terapia per il tumore polmonare; per maggiori informazioni, infatti, si consiglia la lettura dell'approfondimento riportato a fine capitolo.

Il trattamento del tumore al polmone varia in funzione di fattori quali:

  • Tipo di neoplasia polmonare (tumore a piccole cellule o tumore non a piccole cellule?);
  • Dimensioni e posizione della massa tumorale;
  • Stadio e grado del tumore;
  • Stato di salute generale del paziente.

Attualmente, tra le opzioni terapeutiche per la gestione/cura del cancro del polmone figurano:

Chirurgia

La chirurgia consiste nella rimozione della massa tumorale ed eventualmente dei linfonodi limitrofi raggiunti dalle cellule tumorali.

Se la neoplasia è molto piccola e confinata al polmone, questo approccio può essere attuato da solo.

Se invece il tumore è in fase avanzata, è prassi una sua combinazione con chemioterapia e/o radioterapia (le quali, a seconda dei casi, possono precedere o seguire l'intervento chirurgico).

Chemioterapia

La chemioterapia può trovare impiego:

  • Prima o dopo la chirurgia, se il tumore è in fase avanzata ma operabile;
  • Da sola o in combinazione alla sola radioterapia, se il tumore non è operabile;
  • Come cura palliativa.

Radioterapia

La radioterapia può trovare impiego:

  • Prima o dopo la chirurgia, se il tumore è in fase avanzata ma operabile;
  • In combinazione alla sola chemioterapia, se il tumore non è operabile;
  • Come cura palliativa.

Immunoterapia

È un trattamento innovativo, che i medici applicano solitamente quando il tumore polmonare è in fase avanzata e diffuso in altri organi e tessuti.

Terapia Mirata

Altro trattamento innovativo, risulta utile nei pazienti con tumore polmonare avanzato o frutto di recidive.

La terapia mirata è applicabile soltanto in casi selezionati, in particolare quelli sostenuti da specifiche mutazioni del DNA (ecco perché è importante anche l'analisi molecolare del tumore).

Per approfondire: Cure e Trattamenti per il Tumore al Polmone

Prognosi

Il tumore al polmone ha solitamente una prognosi infausta, questo perché la diagnosi è spesso tardiva (a causa della mancanza di sintomi in fase iniziale).

Sopravvivenza nel Tumore al Polmone

In Italia, le fonti più autorevoli in materia riportano che il tasso medio di sopravvivenza a 5 dalla diagnosi di un tumore al polmone è:

  • Del 16% nella popolazione dei pazienti uomini;
  • Del 23% nella popolazione dei pazienti donne.

Tasso di Sopravvivenza in caso di Tumore Polmonare a Piccole Cellule

Secondo quanto riportato da msdmanuals.com, il tumore polmonare a piccole cellule presenta una prognosi complessiva sfavorevole e un tasso medio di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di circa il 20%.

Nel sito si legge anche che:

  • Il tempo mediano di sopravvivenza per i pazienti con questa forma di tumore polmonare è circa 20 mesi;
  • Il tasso di sopravvivenza in caso di malattia avanzata è, a 5 anni dalla diagnosi, inferiore all'1%.

Tasso di Sopravvivenza in caso di Tumore Polmonare Non a Piccole Cellule

Il sito cancer.net riporta che il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di un tumore polmonare non a piccole cellule è:

  • Del 63%, quando la neoplasia è localizzata (cioè non si è diffusa al di fuori del polmone);
  • Del 35%, quando il tumore è regionale (cioè si è diffuso nei linfonodi limitrofi);
  • Del 7%, quando la neoplasia è metastatico.

Inoltre, msdmanuals.com aggiunge anche che, in media, i pazienti con una forma grave e metastatica della malattia, sopravvivono 6 mesi in assenza di cure e 9 mesi se sottoposti a terapia.

Prevenire

Come Prevenire il Cancro ai Polmoni?

Senza dubbio, non fumare ed evitare l'esposizione al fumo passivo sono le principali contromisure al tumore del polmone.

Inoltre, alcune evidenze suggeriscono che una dieta sana ed equilibrata, e un esercizio fisico regolare riducono il rischio di sviluppare tumori polmonari.

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