Trapianto Polmone: Indicazioni e Tecniche Chirurgiche

Ultima modifica 14.09.2018

Indicazioni e Controindicazioni

Indicazioni generali

  • Malattia polmonare in stadio avanzato con ridotta speranza di sopravvivenza (tasso di sopravvivenza stimato a 5 anni inferiore al 50%)
  • Nessuna alternativa terapeutica
  • Stabilità sociale e psichiatrica
  • Età inferiore ai 60-65 anni
  • Scarsa qualità di vita, forte motivazione

Assolutamente controindicato:

  • Abuso di droghe, fumatore
  • Mancata osservanza al trattamento
  • Insufficienza di altri organi per esempio fegato, reni (per trapianto di polmone singolo)
  • Infezione sistemica
  • Malignità in atto (con recidive inferiori ai 2 anni)
  • Obesità morbosa
  • Malattia coronarica o riduzione della funzionalità del ventricolo sinistro

Controindicazioni relative:

  • Colonizzazione da B. cepacia senza una terapia antibiotica (inclusa la prova combinata)
  • Diverticolosi
  • Età superiore ai 60 anni
  • Obesità (IMC>27 Kg/m2)
  • Ventilazione assistita con sedazione
  • Scarsa funzionalità muscolare
  • Ritrapianto
  • Grave osteoporosi con fratture multiple della colonna vertebrale
  • Malattie sistemiche

Lista d'attesa

I candidati idonei al trapianto di polmone vengono inseriti in lista d'attesa; l'Organizzazione Europea (ET) assegna gli organi a seconda del periodo d'attesa. In determinate circostanze, inoltre, un comitato ET indipendente, può decidere, a seconda delle urgenze, le priorità di trapianto. Il periodo medio d'attesa dei pazienti insriti in questa lista della ET è poco meno di due anni. Periodo, questo, che dovrebbe essere impiegato per migliorare attivamente la condizione del candidato, per esempio la dieta, lo stato muscolare o di vaccinazione.

Procedura di trapianto

Le procedure chirurgiche disponibili sono di tre tipi:

  1. Il trapianto di polmone singolo (SLTx): un polmone viene trapiantato, l'altro no. Si attua frequentemente in pazienti anziani e nelle malattie polmonari che provochino fibrosi. L'intervento dura circa 2 ore.
  2. Il trapianto di polmone bilaterale (DLTx): tutte e due i polmoni sono trapiantati in modo sequenziale. Viene utilizzato obbligatoriamente qualora siano presenti brochiectasie diffuse (dilatazioni irreversibili di una o più porzioni dell'albero bronchiale, all'interno delle quali, molto frequentemente, colonizzano batteri che causano infezioni), in quanto, se si trapiantasse solo un polmone, quello residuo potrebbe rappresentare una possibile fonte d'infezione. Inoltre, questa tecnica chirurgica viene attuata nell'ipertensione polmonare. L'intervento dura circa 3-4 ore.
    3. Il Trapianto cuore-polmone (HLTx): il cuore ed entrambi i polmoni del donatore sono trapiantati in blocco. Viene preferito nelle malattie cardiache congenite, o qualora vi sia la presenza concomitante di una malattia polmonare e cardiaca progressive.

Risultati

Negli ultimi anni, i risultati provenienti dai grossi centri (ovvero quelli che effettuano con regolarità più di 20 trapianti di polmone l'anno) segnalano un tasso di sopravvivenza a 5 anni di oltre il 60% e un tasso di sopravvivenza a 10 anni superiore al 40%. Nei primi 3 mesi dal trapianto polmonare la mortalità si aggira attorno al 15%. Dopo il primo periodo pre-operatorio, la mortalità dei riceventi è del 5% all'anno.

Da un anno dal trapianto, le maggiori cause di morte sono rappresentate dal rigetto cronico e dalle infezioni. Il livello delle prestazioni cardiopolmonari migliora, anche se, tuttavia, rimane inferiore a quello previsto per individui sani della stessa età. In generale, dopo il trapianto, la qualità della vita migliora ed i disturbi della salute si riducono. Inoltre, se non si verificano complicazioni come il rigetto cronico, si possono ancora avere altri miglioramenti col passare degli anni.


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