Videochat: Quali Effetti Psicologici?

Videochat: Quali Effetti Psicologici?
Ultima modifica 29.03.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Le videochat sono sempre più usate
  3. Studio sugli effetti psicologici delle videochat
  4. Videochat, i quattro motivi per cui sono psicologicamente faticose
  5. 1. Contatti visivi troppo ravvicinati e prolungati con un'altra persona
  6. 2. Vedere se stessi costantemente in tempo reale
  7. 3. Mobilità ridotta
  8. 4. Alto carico cognitivo

Introduzione

La pandemia sta generando molte conseguenze e non tutte riguardano l'ambito sanitario. Anche la vita professionale sta subendo un forte impatto. Nell'ultimo anno, infatti, riunioni, conferenze, incontri sono stati sostituiti quasi in toto dalle videochat, incontri virtuali via Zoom e altre piattaforme simili. Per questo, gli esperti parlano anche di Zooming, che significa proprio comunicare con Zoom o con altre piattaforme. Per quanto rappresentino validi sostituti, le riunioni da remoto nascondono qualche insidia. Non solo fisica, ma anche psicologica. Un eccesso di videochat, infatti, sembra causare una stanchezza psicologica da non trascurare.

Le videochat sono sempre più usate

Da un anno a questa parte, le videochat sono diventate ormai parte della quotidianità di molte persone. Per motivi lavorativi in primis, ma non solo. In tanti casi, infatti, gli incontri virtuali sono l'unica possibilità anche per "vedere" amici e famigliari, poiché i protocolli di distanziamento sociale stanno tenendo le persone fisicamente separate. Il risultato è che spesso si esagera. Proprio alla luce del recente boom delle videoconferenze, il professore di comunicazione Jeremy Bailenson, direttore fondatore dello Stanford Virtual Human Interaction Lab (VHIL), ha condotto un'analisi, pubblicata sulla rivista Technology, Mind and Behavior, con lo scopo di esaminare le conseguenze psicologiche del trascorrere ore al giorno su queste piattaforme. È emerso che l'uso delle videochat può causare una fatica psicologica non indifferente.

Studio sugli effetti psicologici delle videochat

Nella sua disamina sulla fatica da Zoom da una prospettiva psicologica, Bailenson ha identificato quattro conseguenze delle videochat prolungate che, secondo lui, contribuiscono alla sensazione comunemente nota come "affaticamento da zoom". Bailenson ha sottolineato che il suo obiettivo non è sicuramente quello di diffamare una particolare piattaforma di videoconferenza (e altri strumenti simili), che fra l'altro lui apprezza e utilizza regolarmente. Il suo intento è evidenziare una tesi in cui crede molto e in cui credono molti altri scienziati: cioè come le attuali implementazioni delle tecnologie di videoconferenza siano estenuanti. Non solo. Nel suo articolo, il ricercatore suggerisce anche alcune modifiche all'interfaccia, molte delle quali sono semplici da implementare, e fornisce suggerimenti ai consumatori e alle organizzazioni su come sfruttare le attuali funzionalità delle videoconferenze per ridurre l'affaticamento.

Videochat, i quattro motivi per cui sono psicologicamente faticose

Ecco i quattro motivi principali per cui, secondo lo studio, le videochat affaticano le persone.

1. Contatti visivi troppo ravvicinati e prolungati con un'altra persona

Sia la quantità di contatto visivo tipica delle videochat sia le dimensioni dei volti sugli schermi sono innaturali. In una riunione normale, le persone alternano momenti in cui guardano l'oratore a momenti in cui prendono appunti e/o in cui rivolgono lo sguardo altrove. Ma durante le videochat tutti guardano tutti, sempre. Anche chi non parla guarda i volti degli altri e viene fissato a sua volta. Ecco perché la quantità di contatto visivo è notevolmente aumentata. Non bisogna dimenticare che l'ansia di parlare in pubblico è molto diffusa. "Quando sei in piedi e tutti ti fissano è un'esperienza stressante" ha spiegato Bailenson. Ebbene, durante le videochat è come se tutti fossero in piedi davanti al pubblico.Un'altra fonte di stress è che, a seconda delle dimensioni del monitor, i volti possono apparire molto grandi. In generale, per la maggior parte delle configurazioni, quando si è collegati virtualmente i volti sono in una dimensione che simula uno spazio personale che normalmente si vive quando si è con qualcuno intimamente. Quando il volto di qualcuno è così vicino al proprio nella vita reale, il cervello lo interpreta come una situazione intensa che porterà all'accoppiamento o al conflitto. Quando si usa Zoom per molte, molte ore è come se si fosse sempre in questo stato di eccitazione.


Soluzione:
fino a quando le piattaforme non cambieranno la loro interfaccia, Bailenson consiglia di togliere l'opzione a schermo intero e di diminuire le dimensioni della finestra relativa al monitor, per ridurre al minimo le dimensioni del viso e di utilizzare una tastiera esterna per consentire un aumento della bolla di spazio tra se stessi e la griglia.

2. Vedere se stessi costantemente in tempo reale

La maggior parte delle piattaforme video mostra un quadrato con l'immagine della persona. Ma questo è innaturale. Nel mondo reale, un soggetto non vede le sue espressioni mentre parla con le persone, prende decisioni, dà feedback, riceve feedback. Alcuni studi dimostrano che quando si vede un riflesso di se stessi si è più critici nei propri confronti. E ora molti si vedono nelle videochat per molte ore ogni giorno. "È faticoso per noi. È stressante. E ci sono molte ricerche che dimostrano che ci sono conseguenze emotive negative nel vedersi allo specchio".

 

Soluzione: Bailenson consiglia alle piattaforme di modificare la pratica predefinita di trasmettere il video sia a se stessi sia agli altri, permettendo solo l'invio agli altri. Nel frattempo, gli utenti dovrebbero utilizzare il pulsante "Nascondi auto-visualizzazione".

3. Mobilità ridotta

Le conversazioni telefoniche di persona e via telefono consentono di camminare e muoversi. Ma con le videochat, generalmente bisogna rimanere nello stesso punto per poter essere inquadrati. Il movimento è limitato in modi che non sono naturali. Muoversi non è utile solo a livello fisico. Secondo un nuovo filone di ricerca quando le persone si muovono, ottengono anche migliori risultati cognitivi.

 

Soluzione: Bailenson consiglia di predisporre meglio la stanza in cui stanno effettuando le videochat, per esempio posizionando in maniera diversa la videocamera e usando una tastiera esterna, in modo da migliorare la flessibilità. Un suggerimento pratico? Sistemare la videocamera esterna più lontana dallo schermo, in modo da avere la possibilità di camminare e scarabocchiare nelle riunioni virtuali proprio come in quelle reali. Sì anche a spegnere periodicamente il video durante le riunioni per concedersi un breve riposo visivo.

4. Alto carico cognitivo

Nell'interazione faccia a faccia, la comunicazione non verbale è abbastanza naturale e ognuno fa e interpreta in modo naturale gesti e segnali non verbali inconsciamente. Ma nelle videochat occorre lavorare di più per inviare e ricevere segnali. Bisogna assicurarsi che la propria testa sia inquadrata al centro del video. Se si vuole mostrare a qualcuno che si è d'accordo con lui, occorre fare un cenno esagerato o alzare il pollice. Ciò aggiunge carico cognitivo poiché si utilizzano calorie mentali per comunicare. I gesti potrebbero anche significare cose diverse in un contesto di riunione video.

Soluzione: durante lunghi periodi di riunioni, concedersi una pausa "solo audio". "Non si tratta semplicemente di spegnere la fotocamera per prendersi una pausa dal dover essere attivi in ​​modo non verbale, ma anche di allontanare il corpo dallo schermo in modo che per alcuni minuti non sia soffocato da gesti che sono percettivamente realistici, ma socialmente privi di significato".