Venetoclax: come agisce? Indicazioni ed effetti collaterali

Che cos'è il Venetoclax?
Il venetoclax è un principio attivo antitumorale appartenente al gruppo degli inibitori di BCL-2 che trova impiego nel trattamento delle leucemie.
Da assumersi per via orale, il venetoclax si trova in una specialità medicinale avente nome commerciale Venclyxto®. Questo medicinale è classificato come farmaco di fascia H, rimborsabile solo in strutture ospedaliere, ambito nel quale viene di norma impiegato.

A cosa serve il Venetoclax?
Venetoclax indicazioni: per quali malattie si usa?
Come anticipato, il venetoclax viene utilizzato nella terapia di alcuni tipi di leucemia e, più nel dettaglio, esso è indicato per il trattamento di pazienti affetti da:
- Leucemia linfatica cronica (LLC), da solo o in associazione ad altri farmaci;
- Leucemia mieloide acuta (LMA), in associazione ad altri farmaci.
Avvertenze e precauzioni
Cosa bisogna sapere prima di utilizzare il Venetoclax
Prima di iniziare il trattamento a base di venetoclax, il medico deve essere informato se il paziente:
- Soffre di problemi renali, poiché vi è il rischio aumentato di andare incontro a sindrome da lisi tumorale;
- Soffre di problemi epatici, poiché ciò potrebbe comportare un aumento del rischio di comparsa di effetti indesiderati;
- Ha un'infezione, ha avuto un'infezione di lunga durata o ripetuta.
Inoltre, il medico può sottoporre il paziente ad analisi per valutare l'eventuale presenza di sindrome da lisi tumorale e, se necessario, prescriverà trattamenti specifici. A questo proposito, si sottolinea l'importanza di bere molta acqua - almeno 1,5-2 litri al dì - al fine di aiutare a rimuovere dal corpo i prodotti di degradazione delle cellule tumorali mediante l'urina e allo scopo di ridurre il rischio che si manifesti la sindrome da lisi tumorale.
NOTA BENE
- Il venetoclax NON deve essere usato in bambini e adolescenti, in quanto non è stato studiato in pazienti in queste fasce di età.
- Dopo l'assunzione di venetoclax potrebbero manifestarsi stanchezza e capogiri che influenzano le capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari.
Interazioni
Interazioni farmacologiche fra il Venetoclax e altri farmaci o prodotti
A causa delle possibili interazioni farmacologiche, il medico deve essere informato se il paziente sta assumendo, potrebbe assumere o ha recentemente assunto farmaci quali:
- Farmaci antimicotici come fluconazolo, itraconazolo, chetoconazolo, posaconazolo o voriconazolo;
- Farmaci antibiotici, come ciprofloxacina, claritromicina, eritromicina, nafcillina o rifampicina;
- Farmaci anticonvulsivi ed antiepilettici, quali sono la carbamazepina e la fenitoina;
- Farmaci per il trattamento delle infezioni da HIV, come l'efavirenz, l'etravirina, il ritonavir;
- Farmaci per il trattamento dell'angina o della pressione alta, come il diltiazem e il verapamil;
- Farmaci per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, quali statine, colestiramina, colestipolo, colesevelam;
- Bosentan, usato nel trattamento dell'ipertensione arteriosa polmonare;
- Modafinil, impiegato per trattare la narcolessia;
- Farmaci a base di erba di San Giovanni (iperico);
- Farmaci anticoagulanti, come warfarin e dabigatran;
- Digossina;
- Everolimus, un antitumorale;
- Sirolimus, un immunosoppressore.
Ad ogni modo, prima di iniziare la terapia con il venetoclax, il medico deve comunque essere informato se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si potrebbero assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, gli integratori alimentari, i prodotti omeopatici, ecc.
Venetoclax con cibi e bevande
Durante la terapia con venetoclax è necessario evitare il consumo di pompelmo, carambola e arance amare, dei succhi da essi ottenuti, dei prodotti che possono contenerli interi o come succhi e dei prodotti che possono contenerne derivati. Questo perché tali alimenti potrebbero incrementare la quantità di venetoclax nel sangue.
Effetti collaterali
Quali effetti indesiderati possono manifestarsi con l'assunzione del Venetoclax?
Il venetoclax, così come qualsiasi altro principio attivo, può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco, manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandone affatto.
Di seguito saranno riportati alcuni degli effetti indesiderati che potrebbero manifestarsi con l'utilizzo del venetoclax. Informazioni più specifiche sono riportate nel foglietto illustrativo del medicinale.
Il medico va subito allertato e l'assunzione del principio attivo sospesa nel caso in cui compaiano uno o più dei seguenti sintomi di sindrome da lisi tumorale:
- Febbre o brividi;
- Nausea o vomito;
- Confusione;
- Sensazione di mancanza di respiro;
- Irregolarità del battito cardiaco;
- Sensazione di stanchezza insolita;
- Dolori muscolari o fastidio alle articolazioni;
- Dolore addominale e distensione addominale;
- Urine di colore scuro o urine torbide;
- Crisi o convulsioni.
Allo stesso tempo, il medico va subito informato qualora compaiano sintomi di infezione, come:
- Febbre;
- Brividi;
- Debolezza o confusione;
- Tosse;
- Dolore durante la minzione o sensazione di bruciore durante l'emissione delle urine.
Effetti indesiderati molto comuni e comuni per i pazienti con leucemia linfatica cronica
- Diarrea o stitichezza;
- Stanchezza;
- Nausea o vomito;
- Polmonite;
- Infezione delle vie respiratorie superiori;
- Bassi livelli di globuli rossi e/o di linfociti;
- Aumento dei livelli di potassio e/o di fosfato;
- Aumento dei livelli di creatinina e/o di urea;
- Diminuzione dei livelli di calcio;
- Infezioni delle vie urinarie;
- Neutropenia febbrile;
- Sepsi.
Effetti indesiderati molto comuni e comuni per i pazienti con leucemia mieloide acuta
- Nausea o vomito;
- Diarrea;
- Diminuzione dell'appetito;
- Formazione di ulcere in bocca;
- Stanchezza o debolezza;
- Fiato corto;
- Infezioni dei polmoni, del sangue e/o delle urine;
- Capogiri o svenimento;
- Dolori articolari;
- Bassa pressione sanguigna;
- Sanguinamento;
- Dolore addominale;
- Perdita di peso corporeo;
- Mal di testa;
- Trombocitopenia;
- Neutropenia febbrile;
- Anemia;
- Aumento dei livelli di bilirubina totale;
- Abbassamento dei livelli di potassio;
- Calcoli biliari;
- Infezioni della cistifellea.
Sovradosaggio da Venetoclax
In caso di assunzione di dosi eccessive di venetoclax, è necessario informare immediatamente il medico o recarsi subito in ospedale, avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto.
Non esiste un antidoto specifico, pertanto, in presenza di sovradosaggio, i pazienti dovranno essere attentamente monitorati e dovranno ricevere i trattamenti di supporto necessari.
Meccanismo d'azione
Come agisce Venetoclax?
Il venetoclax è un potente e selettivo inibitore della proteina BCL-2, una proteina anti-apoptotica che risulta essere sovraespressa nelle cellule maligne della leucemia linfatica cronica e della leucemia mieloide acuta, dove esercita una mediazione nella sopravvivenza delle stesse cellule tumorali; inoltre, la BCL-2 è stata associata alla resistenza ai chemioterapici.
Andando a bloccare l'azione di tale proteina, pertanto, il venetoclax è in grado di eliminare le cellule cancerose e ridurne il numero; allo stesso tempo, contribuisce a rallentare il peggioramento della leucemia.
Dosaggio e modo d'uso
Come si somministra il Venetoclax?
Il venetoclax è disponibile in compresse per uso orale che devono essere deglutite intere con un bicchiere d'acqua. Il farmaco va assunto durante un pasto, ogni giorno alla stessa ora circa. Le compresse NON devono essere masticate, frantumate o rotte.
La posologia di venetoclax verrà stabilita dal medico (lo specialista) su base individuale per ciascun paziente, in funzione della forma di leucemia che si necessita trattare e a seconda che il principio attivo venga utilizzato in monoterapia o in terapia di associazione con altri farmaci.
Ad ogni modo, in linea generale, la terapia inizia con basse dosi di venetoclax che verranno gradualmente aumentate dal medico.
Durante i primi periodi di trattamento, quando la dose viene gradualmente aumentata, le compresse vanno prese al mattino, per agevolarsi ad effettuare le analisi del sangue, se necessario.
Si ricorda inoltre l'importanza di bere molta acqua per tutto il trattamento con il farmaco.
Per qualsiasi dubbio, rivolgersi al medico.
Gravidanza e allattamento
Il Venetoclax può essere utilizzato durante la gestazione e nelle madri che allattano al seno?
Il venetoclax NON deve essere usato durante la gravidanza poiché non vi sono studi di sicurezza su questa categoria di pazienti.
Le donne in età fertile in terapia con venetoclax, pertanto, devono utilizzare metodi contraccettivi altamente efficaci durante tutto il trattamento con il principio attivo e per almeno 30 giorni dopo averne sospeso l'uso. Se i mezzi contraccettivi utilizzati sono ormonali (pillola anticoncezionale o dispositivi ormonali), è necessario adottare un metodo contraccettivo di barriera (come il preservativo), poiché il venetoclax può influenzare l'effetto degli anticoncezionali ormonali.
Se durante la terapia con venetoclax dovesse insorgere una gravidanza, il medico va subito avvisato.
Non è noto se il venetoclax venga o meno escreto nel latte materno; per tale ragione, NON si deve allattare al seno durante il trattamento con il principio attivo.
Infine, si segnala che studi su animali hanno evidenziato che il venetoclax può provocare infertilità maschile, con conseguente ripercussione sulla capacità di avere figli. Prima di iniziare la terapia con il principio attivo, si consiglia pertanto si rivolgersi al medico per capire quali opzioni intraprendere per poter eventualmente concepire (conservazione dello sperma) dopo la terapia con il farmaco.
Controindicazioni
Quando il Venetoclax NON deve essere usato?
L'utilizzo del venetoclax è controindicato in tutti i seguenti casi:
- Allergia nota allo stesso venetoclax e/o ad uno o più degli eccipienti presenti nel medicinale che lo contiene;
- Nei pazienti con leucemia linfatica cronica che stanno assumendo uno o più dei farmaci qui sotto elencati quando iniziano il trattamento con il venetoclax e mentre la dose viene gradualmente aumentata, poiché possono manifestarsi effetti gravi e potenzialmente fatali:
- Antifungini quali itraconazolo, chetoconazolo, posaconazolo o voriconazolo;
- Claritromicina;
- Ritonavir.
- In pazienti che stanno assumendo farmaci o prodotti a base di iperico o erba di San Giovanni.
NOTA BENE
In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche del venetoclax e dei medicinali che lo contengono. Tuttavia, informazioni più specifiche e dettagliate sono presenti nel foglietto illustrativo del medicinale che lo contiene.
In caso di dubbi, rivolgersi al medico.