Vandetanib: A Cosa Serve ed Effetti Collaterali

Vandetanib: A Cosa Serve ed Effetti Collaterali
Ultima modifica 24.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. A Cosa Serve
  3. Avvertenze e Precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti Collaterali
  6. Come Agisce
  7. Dosaggio e Modo d'uso
  8. Gravidanza e Allattamento
  9. Controindicazioni

Generalità

Il vandetanib è un principio attivo antitumorale appartenente alla classe degli inibitori della crescita tumorale.

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Vandetanib - Struttura Chimica

Somministrato per via orale, il vandetanib è disponibile in Italia all'interno di un'unica specialità medicinale avente nome commerciale Caprelsa®. Si tratta di un farmaco ospedaliero (fascia H) esitabile in farmacia dietro presentazione di apposita ricetta medica non ripetibile limitativa (RNRL - farmaci vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti).

A Cosa Serve

Indicazioni Terapeutiche del Vandetanib: per cosa si usa?

Il vandetanib è un antitumorale utilizzato per il trattamento del carcinoma midollare della tiroide che non può essere trattato chirurgicamente o che ha metastatizzato (ossia, si è diffuso in altre parti del corpo). Il principio attivo può essere impiegato sia in pazienti adulti che nei bambini dai 5 anni di età in su.

Avvertenze e Precauzioni

Cosa bisogna sapere prima di assumere il Vandetanib

L'assunzione del vandetanib potrebbe aumentare la sensibilità al sole dei pazienti con conseguente insorgenza di scottature. Per tale ragione, durante il trattamento con il farmaco è opportuno utilizzare filtri solari adeguati e indumenti protettivi.

Inoltre, quando ci si sottopone al trattamento con vandetanib, è opportuno eseguire analisi del sangue - per tenere sotto controllo i livelli di potassio, magnesio e ormone stimolante - ed effettuare esami come l'elettrocardiogramma (ECG) per monitorare l'attività elettrica del cuore. Più precisamente, tali analisi ed esami devono essere fatti:

  • Prima di iniziare il trattamento con il vandetanib;
  • Regolarmente durante il trattamento;
  • Una, tre e sei settimane dopo l'inizio del trattamento con il principio attivo;
  • Dodici settimane dopo l'inizio del trattamento;
  • Successivamente, ogni tre mesi;
  • Se il medico cambia la dose di farmaco somministrato;
  • Se il paziente inizia a prendere farmaci che hanno attività sul cuore;
  • Ogniqualvolta viene consigliato dal medico.

Infine, si ricorda che l'assunzione del vandetanib può causare effetti indesiderati in grado di alterare le capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari (ad esempio, stanchezza, debolezza, vista annebbiata, ecc.). Pertanto, si raccomanda di usare cautela.

Interazioni

Interazioni Farmacologiche fra il Vandetanib e Altri Farmaci

A causa delle possibili interazioni farmacologiche, prima di iniziare il trattamento con vandetanib, è necessario informare il medico se si stanno assumendo i seguenti medicinali:

Ad ogni modo, è molto importante informare il medico se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si intende assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici e i prodotti omeopatici.

Effetti Collaterali

Quali Effetti Indesiderati può causare il Vandetanib?

Il vandetanib, come qualsiasi altro farmaco, può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Difatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandoli affatto.

Alcuni effetti indesiderati indotti dal vandetanib richiedono l'intervento immediato del medico; essi consistono in:

Effetti indesiderati molto comuni e comuni

Fra gli effetti indesiderati che più comunemente potrebbero manifestarsi durante l'assunzione di vandetanib, ritroviamo:

Effetti indesiderati non comuni

Fra gli effetti indesiderati che possono manifestarsi meno comunemente durante il trattamento con vandetanib, invece, ritroviamo:

Esami ed analisi

Dagli esami e dalle analisi prescritti dal medico possono essere evidenziati i seguenti effetti indesiderati:

Nota: quelli sopra indicati sono solamente alcuni degli effetti indesiderati che possono manifestarsi durante il trattamento con il vandetanib. Per maggiori informazioni, si rimanda alla lettura del medicinale che si deve assumere.

Sovradosaggio da Vandetanib

In caso di sovradosaggio da vandetanib è necessario contattare subito il medico o rivolgersi al più vicino pronto soccorso, avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto. Non esiste un antidoto specifico, pertanto, il trattamento sarà solo sintomatico e di supporto.

Come Agisce

Come Funziona il Vandetanib e con quale Meccanismo d'Azione agisce?

Il vandetanib è un potente inibitore del recettore-2 del fattore di crescita dell'endotelio vascolare (VEGFR-2), del recettore per il fattore di crescita epidermico (EGFR) e del gene RET tirosin-chinasico, oltre ad essere anche un inibitore sub-micromolare del recettore-3 tirosin-chinasico dell'endotelio vascolare. Il tutto si traduce nella capacità del principio attivo di inibire l'angiogenesi, ossia di rallentare la crescita di nuovi vasi sanguigni nel tumore. Come conseguenza, il sangue non riesce a raggiungere in maniera sufficiente le cellule tumorali, interrompendone il nutrimento e il rifornimento di ossigeno.

Il vandetanib può anche agire direttamente sulle cellule tumorali uccidendole o rallentandone la crescita.

Dosaggio e Modo d'uso

Come si Usa il Vandetanib e in quale Dosaggio?

Il vandetanib è disponibile in forma di compresse per uso orale che dovrebbero essere deglutite intere. Se s'incontrano difficoltà nel deglutire la compressa, questa può essere mescolata con acqua come di seguito descritto:

  • Prendere mezzo bicchiere di acqua naturale (non frizzante). Utilizzare solo acqua e non usare altri liquidi;
  • Mettere la compressa nell'acqua;
  • Mescolare il contenuto fino a quando la compressa si sarà dispersa nell'acqua. Questa operazione può richiedere circa 10 minuti;
  • Bere subito il liquido;
  • Per assicurarsi che non sia rimasto altro farmaco, riempire nuovamente il bicchiere a metà con acqua e bere subito il contenuto.

La dose di vandetanib raccomandata è di 300 mg da assumersi ogni giorno alla stessa ora, indifferentemente, con o senza cibo.

La dose di vandetanib da somministrare ai bambini, invece, varia in funzione dell'altezza e del peso corporeo del bambino. In qualsiasi caso, non si deve superare la dose massima giornaliera di 300 mg di principio attivo ed è fondamentale attenersi allo schema posologico definito dal medico.

Dimenticanza di una dose di Vandetanib

In caso di dimenticanza di una dose:

  • Se mancano 12 ore o più all'assunzione della dose successiva: prendere la compressa dimenticata appena ci si ricorda. Dopodiché, prendere la dose successiva alla solita ora.
  • Se mancano meno di 12 ore all'assunzione della dose successiva: saltare la compressa dimenticata e prendere la compressa successiva alla solita ora.

NON prendere una dose doppia (due compresse contemporaneamente) per compensare la dimenticanza. In caso di dubbi, contattare il medico.

Gravidanza e Allattamento

Il Vandetanib può essere usato durante la Gestazione e l'Allattamento al Seno?

Il vandetanib può nuocere al feto, per questa ragione, le donne in gravidanza devono informare il medico della loro condizione prima di iniziare ad assumere il medicinale.

Le donne in età fertile devono adottare adeguati metodi contraccettivi per evitare l'insorgenza di gravidanze per tutta la durata del trattamento con vandetanib e per almeno quattro mesi dal termine dello stesso.

Le madri che allattano al seno NON devono assumere il vandetanib.

Controindicazioni

Quando il Vandetanib NON deve essere usato

L'impiego del vandetanib non deve essere effettuato in tutti i seguenti casi:

  • Allergia nota allo stesso principio attivo e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale a base di vandetanib che si deve assumere;
  • In pazienti con sindrome del QT lungo;
  • Nelle madri che allattano al seno;
  • In pazienti in terapia con:

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista