Ultima modifica 28.02.2020

Generalità

Il vaccino meningococco C è è una vaccinazione non obbligatoria che garantisce l'immunità nei confronti della meningite provocata dal batterio meningococco C.
Somministrato per via intramuscolo attraverso 1-2 dosaggi a seconda dell'età del ricevente, il vaccino meningococco C è una pratica efficace e ben tollerata; è raro, infatti, che fallisca o sia responsabile di effetti collaterali. 

Cos'è il vaccino meningococco C?

Vaccino Meningococco CIl vaccino meningococco C, noto anche come vaccinazione anti-meningococcica C, è il preparato vaccinale che previene la meningite dovuta al batterio meningococco C; quest'ultimo rappresenta un sottotipo (o sierotipo) della famosa specie batterica conosciuta come Neisseria meningitidis.
Per chi abita in Italia, esistono varie formulazioni di vaccino meningococco C; tra queste formulazioni, le più note e somministrabili a un'ampia fascia di popolazione sono Meningitec e Menjugate, le quali rientrano entrambe nell'elenco dei cosiddetti vaccini coniugati.


Breve ripasso di cos'è un vaccino coniugato

I vaccini coniugati sono particolari vaccini che, oltre a contenere una frazione polisaccaridica dell'agente infettivo dal quale devono proteggere, possiedono anche una componente proteica – chiamata proteina carrier – che serve a migliorare l'efficacia delle preparazioni, al momento del loro utilizzo.
Tale composizione garantisce ai vaccini coniugati la possibilità di generare anticorpi ad alta affinità (cioè molto efficienti) e la cosiddetta memoria immunologica (che permette all'organismo di “ricordare” a lungo termine come difendersi dall'agente infettivo da cui il vaccino deve proteggere).

Cosa sono la meningite e la meningite da meningococco C?

Il termine meningite identifica un processo infiammatorio a carico delle meningi; in numero di 3, le meningi sono le membrane che rivestono e proteggono l'encefalo e il midollo spinale, ossia le due componenti principali del sistema nervoso centrale dell'essere umano.
Le possibili cause di meningite sono numerose; a provocare, infatti, l'infiammazione delle meningi possono essere agenti infettivi, quali virus, batteri o funghi, lesioni fisiche con interessamento del sistema nervoso centrale, alcuni tipi di farmaci, alcuni tumori al cervello e certe malattie sistemiche.


Curiosità: cosa s'intende per meningite infettiva?

In ambito medico, una meningite dovuta a un agente infettivo - sia quest'ultimo un virus, un batterio o un fungo - prende il nome di meningite infettiva.

Le meningiti infettive sono, in assoluto, gli episodi di infiammazione delle meningi più comuni e interessanti dal punto di vista clinico.

MENINGITE DA MENINGOCOCCO C

La meningite da meningococco C è uno dei più importanti esempi di meningite batterica; le meningiti batteriche sono condizioni molto temute e costituenti un serio pericolo per l'essere umano, in quanto possono dare luogo a conseguenze gravi e talvolta mortali (es: setticemia, encefalite e/o mielite).
Meningococco CAggressiva e potenzialmente letale, la meningite da meningococco C può colpire chiunque, ma – come dimostrano le statistiche – presenta un interesse particolare per neonati, bambini piccoli (di età non superiore ai 5 anni), adolescenti, soggetti immunodepressi (ossia le persone con un sistema immunitario poco efficiente) e, infine, individui con malattie come diabete, talassemia, malattie epatiche gravi ecc.
Secondo le più importanti ricerche statistiche, la meningite da meningococco C è una delle forme di meningite batterica più diffuse in Europa.


Curiosità: quali sono i sottotipi di Neisseria meningitidis più importanti per l'essere umano?

Secondo gli studi più recenti, esistono 13 sottotipi (o sierotipi) di Neisseria meningitidis; di questi sottotipi, i più importanti per l'essere umano, in quanto possono provocare malattie gravi come la meningite, sono: il meningococco A, il meningococco B (si veda vaccino meningococco B), il già citato meningococco C, il meningococco W135 e il meningococco Y.

Indicazioni

Il vaccino meningococco C è una pratica raccomandata a tutti i soggetti a rischio; tra quest'ultimi, figurano: i neonati, i bambini di età inferiore ai 5 anni, gli immunodepressi (es: malati di AIDS), i portatori di malattie croniche che favoriscono l'insorgenza di infezioni (es: diabetici, malati di fegato ecc.) e tutti coloro che, per i motivi più vari, devono recarsi nei Paesi in cui la meningite da meningococco C è un'infezione assai diffusa.
Per ovvi motivi, tra i soggetti a rischio, quelli che suscitano il maggiore interesse e che rappresentano la porzione più numerosa sono i neonati e i bambini.

Modalità di somministrazione in bambini, adolescenti e adulti

La modalità di somministrazione del vaccino meningococco C è una soltanto e consiste nella cosiddetta iniezione intramuscolo profonda.
Per quanto riguarda la sede di tale iniezione, questa varia in relazione all'età del soggetto sottoposto a vaccinazione; infatti, se per i neonati sotto i 12 mesi, consiste nella porzione antero-laterale della coscia, per i bambini dai 12 mesi in su, per gli adolescenti e gli adulti consiste nella regione deltoidea della spalla.

Dosaggio in giovani e giovanissimi

Nei soggetti di giovane età (neonati e bambini), la somministrazione delle due formulazioni più note del vaccino meningococco C, ovverosia Meningitec e Menjugate, varia in relazione all'età; nello specifico:

  • Per i soggetti giovani di età compresa tra i 2 e i 12 mesi, la somministrazione delle suddette formulazioni prevede due dosaggi, da effettuare a distanza di almeno due mesi l'uno dall'altro, e un richiamo all'età di 5 anni;
  • Per i soggetti giovani di età superiore ai 12 mesi, la somministrazione delle suddette formulazioni prevede un solo dosaggio, senza alcun dosaggio.

Dosaggi in adolescenti e adulti

Per quanto concerne gli adolescenti e i soggetti adulti, la somministrazione delle “solite” due formulazioni del vaccino meningococco C prevede un solo dosaggio, senza alcun richiamo, esattamente come i bambini di età superiore ai 12 mesi.


Tabella. Riepilogo dei dosaggi del vaccino meningococco C in base alle fasce d'età.
Fascia d'età Numero di dosaggi Intervallo di tempo tra un dosaggio e l'altro Richiamo?
2-12 mesi 2 Almeno due mesi Sì, in genere al 5 anno di vita
12 mesi, adolescenza ed età adulta 1                     
No

Vaccino meningococco C negli adulti: quando è consigliato?

I medici raccomandano il vaccino meningococco C in età adulta, quando:

  • Sussiste uno stato di immunodepressione (ossia una situazione in cui le difese immunitarie sono più deboli del normale);
  • È presente una malattia, come per esempio il diabete o la talassemia, che favorisce l'insorgenza di infezioni;
  • Sussiste il desiderio o la necessità di recarsi in una regione del Mondo, in cui la meningite da meningococco C è abbastanza diffusa (quindi c'è un rischio non trascurabile di contrarla, anche da parte di un individuo sano e con un sistema immunitario efficiente).

Vaccino meningococco C e obbligatorietà in Italia

In Italia, sulla base di quanto dichiara la nuova legge relativa ai vaccini obbligatori, il vaccino meningococco C non è una pratica obbligatoria, ma soltanto raccomandata.
In merito a tale argomento, è utile ricordare per esteso quanto afferma la suddetta legge, entrata in vigore il 28 Luglio 2017: “ Sono gratuitamente e attivamente offerte dalle Regioni le seguenti vaccinazioni:

  • La vaccinazione anti-meningococcica B
  • La vaccinazione anti-meningococcica C
  • La vaccinazione anti-pneumococcica
  • La vaccinazione anti-rotavirus

Tali vaccinazioni sono offerte dalle Regioni e dalle Province autonome, in base alle indicazioni del calendario vaccinale relativo all'anno di nascita. Quindi:

  • Ai nati dal 2017 sono offerte gratuitamente le vaccinazioni anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-pneumococcica e anti-rotavirus
  • Ai nati dal 2012 al 2016 sono offerte gratuitamente le vaccinazioni anti-meningococcica C e anti-pneumococcica”

Per maggiori informazioni sui vaccini obbligatori nei bambini, si invitano i lettori a consultare questo articolo.

Composizione

Come ogni vaccino, anche il vaccino meningococco C contiene una componente definita “attiva”, che nel caso specifico serve a garantire l'immunità nei confronti della meningite provocata dal meningococco C, e una componente classificata come “ausiliaria”, che consiste nei cosiddetti eccipienti.

Componente attiva: cosa contiene?

La componente attiva (o principio attivo) del vaccino meningococco C contiene 2 elementi coniugati tra loro, che sono:

  • L'antigene polisaccaridico della parete del meningococco C e
  • La proteina CRM 197 del Corynebacterium diphtheriae.

Relativamente a questi 2 elementi, è importante precisare che:

  • Entrambi hanno subìto un trattamento in laboratorio, tale per cui non sono in grado in alcun modo di provocare le malattie infettive corrispondenti all'agente patogeno di appartenenza (meningite, per quanto concerne il meningococco C, e difterite, per quanto riguarda Corynebacterium diphtheriae).
  • La proteina CRM 197 del Corynebacterium diphtheriae non protegge dalla difterite. Per prevenire l'insorgenza di quest'ultima serve un altro tipo di vaccino (es: vaccino esavalente).

Componente ausiliari: quali sono gli eccipienti?

Gli eccipienti sono sostanze che completano una preparazione farmaceutica, senza però aver alcun ruolo terapeutico.
Nelle più comuni formulazioni del vaccino meningococco C, gli eccipienti principali sono:

Si ricorda che…

Gli eccipienti presenti nelle preparazioni farmacologiche non sono trascurabili, in quanto possono essere causa di reazioni allergiche.

Funzionamento

Il vaccino meningococco C protegge dalla meningite provocata dal meningococco C, perché, nella persona a cui è iniettato, stimola il sistema immunitario a produrre gli anticorpi contro il suddetto agente infettivo batterico (ossia il meningococco C).

Effetti avversi

Il vaccino meningococco C è ben tollerato; tuttavia, può capitare che, in determinati soggetti, dia luogo a problematiche qualificabili con l'appellativo di effetti collaterali o effetto avversi.
Tra i possibili effetti collaterali del vaccino meningococco C, figurano:

  • Febbre nelle prime 24 ore successive all'iniezione vaccinale. Di scarsa rilevanza clinica e di breve durata, rappresenta il più comune effetto collaterale del vaccino meningococco C;
  • Arrossamento, dolore, gonfiore e/o indurimento in corrispondenza della sede d'iniezione. Se hanno luogo, questi disturbi si presentano generalmente entro 48 dalla realizzazione del vaccino;
  • Irritabilità;
  • Stanchezza e/o sonnolenza;
  • Diarrea e vomito. Sono più frequenti nei neonati;
  • Cefalea;
  • Vertigini;
  • Dolori articolari e/o muscolari;
  • Senso di svenimento e/o vertigini;
  • Reazione allergica nei confronti di una delle componenti vaccinali. Più che un effetto collaterale, è una complicanza, che, fortunatamente, ha luogo assai di rado.
    In genere, i soggetti con un'allergia al vaccino meningococco C manifestano tale problematica con sintomi e segni caratteristici, dopo poche decine di minuti dal momento dell'iniezione.
Tabella. Gli effetti collaterali del vaccino meningococco C, dai più comuni e ai meno comuni.
Frequenza Effetti avversi
Molto comuni (1 persona ogni 10)
  • Dolore, indurimento, arrossamento e/o gonfiore, in corrispondenza del sito di iniezione
  • Cefalea
  • Irritabilità, sonnolenza e/o stanchezza nei bambini molto piccoli
Comuni (da 1 persona ogni 10 a 1 persona ogni 100)
Poco comuni (meno di 1 persone ogni 10.000)

Sintomi e segni delle reazioni allergiche provocate dal vaccino meningococco C

Un'eventuale reazione allergica nei confronti del vaccino anti-meningococco C può determinare sintomi e segni quali:

Controindicazioni

Nelle sue versioni più impiegate, il vaccino meningococco C presenta alcune controindicazioni; infatti, non è adatto a:

  • Gli individui con un'allergia nei confronti di una delle componenti vaccinali;
  • Gli individui con una malattia infettiva in atto. Si tratta di un divieto temporaneo, che termina al momento della guarigione dalla suddetta malattia infettiva;
  • Gli individui con una sindrome febbrile in atto. Anche questa è una controindicazione temporanea, che termina con la risoluzione della febbre.

Vaccino meningococco C e gravidanza

Anche se sono necessari ulteriori studi, la gravidanza non sembra rappresentare una controindicazione all'esecuzione del vaccino meningococco C.
A ogni modo, è buona norma che una donna incinta desiderosa di sottoporsi al vaccino chieda consigli, in merito alla sua volontà, sia al proprio medico curante che al ginecologo che l'ha in cura.

Risultati

Gli studi condotti finora indicano che, nelle sue formulazioni più comuni, il vaccino meningococco C è significativamente efficace; in altri termini, è in grado di proteggere dal batterio in modo più che soddisfacente.

Quali sono i limiti del vaccino meningococco C?

Complice la scarsa attività e funzionalità del sistema immunitario, negli individui immunodepressi (es: malati di AIDS, persone che assumono farmaci immunosoppressori, individui sottoposti a chemioterapia ecc.), il vaccino meningococco C potrebbe risultare inefficace.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza