Vaccinazione Eterologa Covid-19: Cos'è e Cosa Sappiamo

Vaccinazione Eterologa Covid-19: Cos'è e Cosa Sappiamo
Ultima modifica 18.06.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Che cos'è la Vaccinazione Eterologa?
  3. Perché fare la Vaccinazione Eterologa?
  4. Efficacia e Sicurezza della Vaccinazione Eterologa
  5. Conclusioni

Introduzione

Alla luce delle nuove segnalazioni di effetti avversi gravi - seppur molto rari - manifestatisi in seguito all'inoculazione del vaccino Vaxzevria (AstraZeneca), il Comitato tecnico scientifico (CTS) ha rafforzato la sua raccomandazione di somministrare tale vaccino  esclusivamente alle persone con più di 60 anni di età.

Vaccinazione eterologa Covid-19 Shutterstock

Per gli individui con meno di 60 anni di età che hanno già effettuato la prima dose di Vaxzevria, invece, il CTS ha raccomandato di effettuare la seconda dose con un vaccino ad mRNA, ricorrendo pertanto alla vaccinazione eterologa. Tali raccomandazioni sono state accolte dal Ministero della Salute che ha poi emesso un'ordinanza in merito.

Successivamente, in data 14 giugno 2021, l'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha approvato le decisioni di CTS e Ministero della Salute, puntualizzando come la seconda dose con un vaccino ad mRNA possa avvenire a distanza di 8-12 settimane dalla somministrazione del vaccino di AstraZeneca (il comunicato stampa di AIFA è consultabile cliccando qui).

Che cos'è la Vaccinazione Eterologa?

Quando si parla di vaccinazione eterologa ci si riferisce a un ciclo di vaccinazione misto, nell'ambito del quale le dosi necessarie a completare il ciclo stesso vengono effettuate con vaccini differenti che possono sfruttare tecnologie diverse.

VAccinazione eterologa Shutterstock

Solitamente, il ciclo vaccinale - che può comprendere due o più dosi ad intervalli di tempo ben definiti - viene completato con l'utilizzo del medesimo farmaco. Nella vaccinazione eterologa, invece, si utilizzano due farmaci diversi.

Nel caso specifico della vaccinazione contro COVID-19, il ciclo vaccinale misto viene adottato per quelle persone con meno di 60 anni di età che hanno già ricevuto la prima dose di Vaxzevria (AstraZeneca). Tali persone completeranno il ciclo di vaccinazione con la somministrazione di uno dei due vaccini ad mRNA ad oggi disponibili: Comirnaty di Pfizer/BioNTech o il vaccino di Moderna.

Per approfondire: Vaccino Anti COVID-19: le varie Tipologie e Come Funzionano

Perché fare la Vaccinazione Eterologa?

Cosa ha portato gli organi competenti ad adottare la Vaccinazione Eterologa contro COVID-19?

Prima di rispondere a questa domanda è necessario precisare che Vaxzevria è considerato un vaccino sicuro e che i rischi connessi alla sua somministrazione sono di molto inferiori a quelli che comporta la contrazione di forme gravi della malattia COVID-19. Nonostante ciò, durante gli approfondimenti effettuati dall'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) poco dopo le prime segnalazioni di effetti avversi gravi, sono emersi dei rischi derivanti dalla somministrazione del vaccino di AstraZeneca lievemente superiori per gli individui under 60; rischi che, tuttavia, non sono risultati tanto elevati da sconsigliare l'impiego di questo vaccino nei più giovani che rimane tuttora indicato per individui adulti di età pari o superiore ai 18 anni.

In seguito ai recenti avvenimenti nel nostro Paese, alla segnalazione di nuovi effetti avversi gravi (che rimangono comunque molto rari) e sulla base del miglioramento del quadro epidemiologico, il CTS ha deciso di rafforzare la raccomandazione alla somministrazione del vaccino di AstraZeneca solo in persone con più di 60 anni di età, consigliando la vaccinazione eterologa per coloro con meno di 60 anni che hanno già ricevuto la prima dose di Vaxzevria.

La decisione del CTS di ricorrere alla seconda dose con uno dei due vaccini ad mRNA disponibili è stata presa seguendo il principio della "massima cautela".

Efficacia e Sicurezza della Vaccinazione Eterologa

Quali Studi abbiamo a disposizione per determinare Sicurezza ed Efficacia della Vaccinazione Eterologa?

Il CTS, tuttavia, non ha basato la sua decisione solo sull'andamento epidemiologico e sul principio di massima cautela, ma l'ha giustificata anche in relazione ai dati derivanti da due studi clinici: lo studio condotto in Spagna "CombiVacS" e lo studio condotto nel Regno Unito "Com-COV". Entrambi gli studi sono stati condotti su partecipanti che hanno ricevuto la prima dose di Vaxzevria e la seconda dose di Comirnaty (Pfizer/BioNTech).

Studio CombiVacS

I ricercatori che hanno condotto lo studio clinico in fase 2 CombiVacS hanno pubblicato, a fine maggio, una versione preliminare della ricerca in cui si segnala che, dopo la seconda dose effettuata con un vaccino diverso (Comirnaty) da quello somministrato nella prima dose (Vaxzevria), i partecipanti allo studio (tutti con meno di 60 anni di età) hanno sviluppato livelli più alti di anticorpi contro SARS-CoV-2 rispetto al gruppo di controllo che non ha ricevuto la vaccinazione eterologa.

Tuttavia, nonostante sembri che la vaccinazione eterologa possa indurre una risposta immunitaria più marcata rispetto a quella indotta dalla vaccinazione omologa con Vaxzevria, sono necessari ulteriori approfondimenti. Inoltre, non è ancora chiaro se la risposta immunitaria indotta dalla vaccinazione eterologa possa essere più rilevante di quella ottenuta dalla vaccinazione omologa con vaccini ad mRNA.

Studio Com-COV

Lo studio condotto nel Regno Unito ha indagato anch'esso gli effetti della vaccinazione eterologa effettuata con prima dose a base di Vaxzevria e seconda dose a base di Comirnaty, ma su un numero inferiore di partecipanti rispetto a quello spagnolo.

Ad ogni modo, anche in questo caso i ricercatori hanno segnalato una risposta immunitaria significativa, mettendo comunque in guardia da eccessivi entusiasmi e invitando alla cautela in attesa di ottenere più dati.

Lo studio, inoltre, ha messo in evidenza una maggior ricorrenza di effetti indesiderati in seguito a vaccinazione eterologa, benché si tratti di effetti normalmente segnalati con la somministrazione dei vaccini, quali dolore in corrispondenza del sito di iniezione, febbre, dolori muscolari, spossatezza e mal di testa. L'aumento dell'insorgenza di tali effetti potrebbe essere indice di una maggior riposta immunitaria (effetto booster), ma il ridotto numero di partecipanti allo studio non consente di trarre conclusioni in questo senso.

Sicurezza della Vaccinazione Eterologa

Dagli studi attualmente disponibili e dai dati ottenuti da altri Paesi che hanno adottato la vaccinazione eterologa non sembrano emergere problemi relativi alla sicurezza, tuttavia, le informazioni ad oggi disponibili risultano ancora limitate e non è possibile arrivare a conclusioni certe.

Va precisato, inoltre, che i suddetti test hanno valutato sicurezza ed efficacia della vaccinazione eterologa in condizioni controllate e con meno variabili rispetto a quanto avviene all'interno di ciascuna comunità in cui entrano in gioco numerosi altri fattori. Per altro, l'EMA non si è espressa sulla decisione dell'Italia e di altri Paesi di effettuare la vaccinazione eterologa e gli stessi produttori di vaccini non hanno dato indicazioni in merito ad efficacia e sicurezza di cicli vaccinali effettuati con farmaci diversi.

Attenzione alle Fake News

Sebbene, come accennato, quelli finora disponibili siano studi preliminari e condotti su un ridotto numero di pazienti, non si è fatta attendere la circolazione di fake news sulla vaccinazione eterologa.

Una di queste riguarda il "mescolare" i due vaccini. A tal proposito è fondamentale precisare che le due dosi di vaccino - anche se effettuate con farmaci differenti - non si mischiano fra loro, in quanto fra prima e seconda somministrazione intercorre un periodo di tempo tale per cui, al momento della seconda inoculazione, i componenti del primo vaccino somministrato non sono più presenti all'interno dell'organismo. A questo proposito, è ulteriormente necessario precisare che nonostante ciò, la risposta immunitaria innescata dalla prima dose permane anche quando i componenti inoculati sono già stati eliminati dall'organismo.

Conclusioni

I dati finora raccolti sulla vaccinazione eterologa sembrano essere incoraggianti e promettenti sia dal punto di vista dell'efficacia che della sicurezza. Tuttavia, è ancora troppo presto per trarre conclusioni e fare affermazioni certe poiché i dati sono limitati, gli studi condotti interessano pochi individui e sono preliminari. La situazione, pertanto, resta in evoluzione.

 

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista