Tosse Persistente: Cause e Cure
Ultima modifica 18.12.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Che cos'è
  3. Tipi di Tosse
  4. Cause
  5. Sintomi Associati
  6. Quando Preoccuparsi
  7. Diagnosi
  8. Cura

Generalità

Si definisce tosse persistente la tosse avente una durata superiore alle tre settimane.

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Come qualsiasi altro tipo di tosse, anche la tosse persistente rappresenta un meccanismo di difesa attuato dall'organismo nel tentativo di proteggere le vie aeree da sostanze estranee e/o irritanti, dall'attacco di agenti patogeni, ecc. Più precisamente, si tratta di un sintomo che può essere scatenato da una grande varietà di cause e che non deve mai essere sottovalutato, in particolare quando assume il carattere di tosse persistente - o peggio, di tosse cronica - in quanto potrebbe essere indice di patologie più o meno gravi non ancora diagnosticate.

Che cos'è

Che cos'è la Tosse Persistente?

La tosse persistente si definisce tale quando possiede una durata superiore alle tre settimane. Per essere più precisi, questo particolare sintomo viene considerato persistente quando continua a manifestarsi per un tempo compreso fra le tre e le otto settimane.

Quando la durata è inferiore alle tre settimane, si parla di tosse acuta; al contrario, quando il sintomo in questione persiste per un periodo superiore alle otto settimane, si parla di tosse cronica. Se non adeguatamente trattata, la tosse persistente può facilmente evolvere verso una forma cronica, inficiando notevolmente sulla qualità della vita del paziente.

Tipi di Tosse

Tipologie di Tosse Persistente

Una tosse persistente può essere sostanzialmente di due tipi:

  • Grassa: anche conosciuta come tosse persistente produttiva, è caratterizzata dalla presenza di catarro (espettorato) le cui caratteristiche possono variare in funzione della causa che l'ha scatenata.
  • Secca: si tratta di un tipo di tosse molto fastidioso in cui non vi è alcuna produzione di catarro, quindi non vi è alcun tipo di espettorazione.

In funzione del momento della giornata nel quale il sintomo si manifesta, è altresì possibile distinguere:

  • Tosse persistente diurna: si manifesta prevalentemente o esclusivamente durante il giorno.
  • Tosse persistente notturna: tende a manifestarsi quasi esclusivamente durante il riposo notturno.

L'insorgenza di un tipo di tosse persistente piuttosto di un altro dipende sostanzialmente dalle cause che danno origine al sintomo. Naturalmente, per poter istituire un'idonea terapia, è assolutamente necessario individuare quale tipologia di tosse persistente affligge il paziente.

Cause

Quali sono le cause di Tosse Persistente?

Come accennato, le cause che portano alla comparsa di una tosse persistente possono essere molteplici e avere diversa origine e natura. Di seguito, verranno elencate quelle più comuni e diffuse.

  • Patologie di natura infettiva, come:
    • Influenza: malattia tipicamente causata da infezioni virali che possono dare origine ad una tosse autolimitante (tende a risolversi nel giro di due settimane), oppure a una tosse persistente, solitamente - ma non esclusivamente - di tipo secco;
    • Tubercolosi: è una patologia provocata dal batterio Mycobacterium tuberculosis; si caratterizza per la comparsa di una tosse persistente sia diurna che notturna associata ad emottisi (emissione di sangue con la tosse).
    • Polmoniti e pleuriti: sono patologie infiammatorie che interessano polmoni e pleura e possono essere causate da microorganismi di vario tipo. Generalmente provocano una tosse persistente secca che, con il passare del tempo, evolve verso una forma grassa con produzione di catarro.
    • Bronchiectasie: si tratta di condizioni patologiche caratterizzate da un'eccessiva dilatazione delle vie aeree causata dalla formazione di tappi di muco, a loro volta, dovuti alla presenza di infezioni. Possono causare tosse persistente di tipo grasso.
  • Broncopneumopatia Cronico Ostruttiva (BPCO): principalmente causata dal tabagismo, la BPCO si caratterizza per uno stato infiammatorio cronico dell'albero bronchiale al quale si associa la comparsa di svariati sintomi, fra cui una tosse persistente di tipo grasso che tende a manifestarsi soprattutto al mattino, dopo il risveglio.
  • Asma: è una patologia infiammatoria di tipo cronico che interessa i bronchi. Provoca una tosse persistente generalmente stizzosa, che tende a manifestarsi soprattutto durante la notte o al risveglio.
  • Fibrosi cistica: è una malattia autosomica recessiva caratterizzata dall'intasamento delle vie respiratorie da parte di un muco denso e viscoso. Provoca una tosse persistente con produzione di espettorato.
  • Reflusso gastroesofageo: il reflusso gastroesofageo consiste nella risalita dei fluidi acidi contenuti nello stomaco verso l'esofago. La presenza di questa condizione può portare alla comparsa di una tosse persistente notturna che tende a cronicizzare se il disturbo non viene trattato (tosse da reflusso). Il sintomo è scatenato dall'azione irritante esercitata dai fluidi gastrici durante la loro risalita dallo stomaco.
  • Insufficienza cardiaca: si tratta di una condizione nell'ambito della quale il cuore non riesce a pompare la giusta quantità di sangue necessaria all'organismo per lo svolgimento delle normali attività fisiologiche. Può causare diversi sintomi, fra cui la tosse persistente.
  • Tumori polmonari e delle vie aeree: sono patologie neoplastiche di natura maligna che interessano l'apparato respiratorio. Possono causare una tosse persistente che tende a cronicizzare e a variare le sue caratteristiche (intensità, presenza di espettorato, ecc.) man mano che il tumore cresce e si espande.
  • Esposizione continua a sostanze irritanti, come, ad esempio, il fumo di sigaretta o altre sostanze presenti in particolari luoghi di lavoro (gas, aerosol, polveri, ecc.).

Sintomi Associati

Quali Sintomi possono Manifestarsi in Associazione alla Tosse Persistente?

La sintomatologia che accompagna la tosse persistente varia in funzione della causa che l'ha originata. Ad ogni modo, fra i sintomi che più frequentemente possono associarsi alla tosse con durata superiore alle tre settimane, ricordiamo:

  • Febbre (tipica, ma non esclusiva, delle patologie di natura infettiva);
  • Congestione nasale e rinorrea (si tratta di sintomi che possono manifestarsi sia in presenza di malattie influenzali, sia in presenza di allergie);
  • Dolori muscolari e osteoarticolari (tipici dell'influenza);
  • Mal di gola (sintomo tipico delle infezioni delle vie aeree);
  • Raucedine (può derivare dal continuo riflesso tussigeno che si protrae per settimane);
  • Ingrossamento dei linfonodi del collo;
  • Caviglie e gambe gonfie (sintomo tipico dell'insufficienza cardiaca);
  • Tachicardia e cardiopalmo;
  • Perdita di peso involontaria;
  • Sintomi gastrointestinali, come, ad esempio, acidità e dolore di stomaco (potrebbero essere dovuti alla presenza di reflusso gastroesofageo);
  • In caso di tosse persistente con catarro, presenza di sangue - in tracce o in grandi quantità - nell'espettorato (è un sintomo piuttosto severo che può essere indice di svariate patologie, come gravi infezioni - tubercolosi - e tumori polmonari o delle vie aeree).

Naturalmente, quelli sopra riportati sono solo alcuni dei moltissimi sintomi che possono insorgere in associazione o in seguito alla comparsa di tosse persistente. La sintomatologia può essere molto più ampia e può variare da paziente a paziente.

Quando Preoccuparsi

Quando Preoccuparsi e quando Rivolgersi al Medico?

In linea generale, in presenza di tosse persistente è sempre necessario rivolgersi al medico per individuare quale disturbo l'ha provocata.

Difatti, quando il sintomo permane per diverse settimane, significa che vi è una causa di base non ancora identificata o non adeguatamente trattata che persiste - o peggio, si complica - con il passare del tempo.

Nel momento in cui ci si reca dal medico, oltre a fornire indicazioni sul tipo di tosse manifestato, è molto importante riferire di qualsiasi altro sintomo presente. Solo in questo modo, infatti, il medico sarà in grado di effettuare un'accurata diagnosi.

Diagnosi

Come si Effettua la Diagnosi di Tosse Persistente?

La diagnosi di tosse persistente è relativamente semplice, dal momento che questo sintomo viene considerato tale quando la sua durata supera le tre settimane. Più difficile può essere, invece, la determinazione della causa che ha originato la tosse in questione. In tal senso, può rivelarsi particolarmente utile conoscere:

  • Quale tipo di tosse persistente affligge il paziente (grassa o secca);
  • Quando il sintomo si manifesta (tosse persistente diurna o notturna);
  • Se il sintomo si manifesta quando ci si trova in una determinata posizione (ad esempio, posizione distesa nel caso della tosse da reflusso) o quando si compie una determinata azione o attività (ad esempio, quando si fuma, quando ci si alza in piedi, ecc.);
  • Quali altri sintomi compaiono in associazione alla tosse persistente (ad esempio, febbre, mal di gola, catarro di colore verde o giallo, catarro con sangue, ecc.);
  • In presenza di catarro, colore e consistenza dello stesso (ad esempio, il catarro denso e di colore giallo-verde è tipico delle infezioni, il catarro bianco e schiumoso è tipico della BPCO e così via).

Oltre alla raccolta dei dati anamnestici, il medico può effettuare indagini più approfondite per indagare la causa scatenante la tosse persistente servendosi di mezzi come le analisi del sangue, la TAC, la risonanza magnetica, l'elettrocardiogramma, la gastroscopia o le visite specialistiche (ad esempio, visita gastroenterologica, visita otorinolaringoiatrica, visita cardiologica, ecc.).

Ovviamente, la scelta di effettuare un determinato tipo di analisi, di esame diagnostico o di visita specialistica piuttosto di un altro spetta solo al medico e dipende dal sospetto diagnostico da esso formulato sulla base dell'anamnesi e della visita medica effettuata sul paziente.

Cura

Cura e Trattamento della Tosse Persistente

Poiché la tosse persistente è un sintomo a tutti gli effetti, la sua completa risoluzione dipende dalla cura della malattia o del disturbo che l'ha provocata (ad esempio, somministrazione di antiasmatici in presenza di asma; somministrazione di gastroprotettori e antiacidi in caso di tosse da reflusso; somministrazione di antibiotici in presenza di infezioni batteriche; terapia chirurgica, radioterapia e/o chemioterapia in presenza di tumori; ecc.).

Una volta eliminato il fattore scatenante, difatti, la tosse persistente dovrebbe scomparire.

Tuttavia, in alcuni casi - oltre alla terapia volta all'eliminazione della causa scatenante - il medico può decidere di prescrivere farmaci per il trattamento sintomatico della tosse persistente, allo scopo di conferire sollievo al paziente da questo fastidioso e insistente sintomo.

Chiaramente, il trattamento varia in funzione del tipo di tosse manifestata dal paziente.

Tosse Persistente Secca

Per trattare la tosse persistente di tipo secco, è possibile ricorrere all'uso dei cosiddetti farmaci antitussivi o sedativi della tosse, che dir si voglia. Si tratta di principi attivi capaci di "spegnere" il riflesso tussigeno direttamente a livello centrale dove questo origina (centro nervoso della tosse). Fra questi, ricordiamo:

Tosse Persistente Grassa

Per il trattamento della tosse persistente grassa è necessario ricorrere a farmaci che siano in grado di facilitare l'espulsione del catarro. Per tale ragione, in simili situazioni si ricorre all'uso di principi attivi dotati di azione espettorante, mucolitica e mucoregolatrice, fra cui ricordiamo:

Il catarro che caratterizza la tosse persistente di tipo grasso deve essere necessariamente espulso; in nessun caso, pertanto, si può ricorrere all'uso di farmaci sedativi come avviene per la tosse persistente secca.

Ad ogni modo, per informazioni più approfondite circa i possibili trattamenti della tosse, si consiglia la lettura dell'articolo dedicato: Calmare la Tosse.

Nota Bene

Benché molti dei suddetti farmaci siano inquadrati come farmaci senz'obbligo di prescrizione (SOP) o come farmaci da banco (OTC) - quindi, come farmaci acquistabili liberamente in farmacia o parafarmacia - prima di utilizzarli, è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico di fiducia. Difatti, anche se per la dispensazione di simili medicinali non è necessario presentare la ricetta medica, ciò non significa che essi siano privi di controindicazioni o effetti collaterali. Inoltre, il loro uso non sempre è indicato e la possibilità di ricorrere o meno ad una terapia sintomatica dipende dalla causa che ha dato origine al sintomo (ad esempio, in caso di tosse da reflusso, il trattamento sintomatico è del tutto inutile).

Infine, ricordiamo nuovamente che, in qualsiasi caso, il consulto del medico è sempre necessario in presenza di tosse persistente,  giacché - come visto in precedenza - potrebbe essere spia di patologie di diverso tipo, alcune delle quali anche molto gravi.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista