Tiosolfato di Sodio come Farmaco: A Cosa Serve?

Tiosolfato di Sodio come Farmaco: A Cosa Serve?
Ultima modifica 24.09.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. A Cosa Serve
  3. Avvertenze e Precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti Collaterali
  6. Come Agisce
  7. Dosaggio e Modo d'uso
  8. Gravidanza e Allattamento
  9. Controindicazioni

Generalità

Cos'è il Tiosolfato di Sodio e Caratteristiche generali

Il tiosolfato di sodio - formula chimica Na₂S₂O₃ - è un composto inorganico impiegato in diversi ambiti, compreso quello medico-farmaceutico.

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Tiosolfato di Sodio - Struttura Chimica

Si tratta del sale sodico dell'acido tiosolforico che, a temperatura ambiente, si presenta come un solido incolore e inodore.

Anche noto come sodio tiosolfato, o più semplicemente tiosolfato, questo composto viene utilizzato anche in ambito medico per il trattamento dell'avvelenamento da acido cianidrico o da cianuri. Difatti, lo si può trovare all'interno di medicinali aventi indicazioni terapeutiche di questo tipo. In questo articolo ci occuperemo proprio di questa tipologia d'impiego.

Lo sapevi che…

Il tiosolfato di sodio viene utilizzato anche per allontanare l'eccesso di ipoclorito all'interno delle acque (ad esempio, quelle destinate a riempire laghetti ed acquari, in quanto l'ipoclorito potrebbe risultare dannoso per gli animali che vi soggiornano) e in ambito fotografico durante lo sviluppo delle pellicole.

Esempi di Medicinali contenenti Tiosolfato di Sodio

  • Sodio Tiosolfato Monico®
  • Sodio Tiosolfato S.A.L.F.®

A Cosa Serve

Indicazioni Terapeutiche del Tiosolfato di Sodio: per cosa si usa?

Come accennato, i medicinali che contengono il sodio tiosolfato vengono usati come antidoto contro l'avvelenamento da acido cianidrico e cianuri, ma non solo.

Difatti, questo principio attivo trova impiego anche:

Avvertenze e Precauzioni

Cosa bisogna sapere prima di assumere il Tiosolfato di Sodio

Il sodio tiosolfato può essere somministrato solo sotto lo stretto controllo del medico.

Va usata cautela nella somministrazione dei medicinali che lo contengono poiché il tiosolfato di sodio può causare ipovolemia (diminuzione del volume di sangue) dovuta ad un aumento dell'escrezione di urina (effetto diuretico osmotico).

Nota Bene

Poiché i medicinali a base del principio attivo in questione contengono un'importante quantità di sodio, bisogna prestare attenzione nella somministrazione a pazienti con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.

Interazioni

Interazioni Farmacologiche fra il Tiosolfato di Sodio e Altri Farmaci

Prima di iniziare il trattamento con tiosolfato di sodio, sarebbe bene informare il medico se si stanno assumendo o sono stati recentemente assunti farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, ecc.

Poiché il sodio tiosolfato esercita un'azione chelante, può interagire con metalli o altri ioni (è in grado di chelarli).

Effetti Collaterali

Quali Effetti Indesiderati può causare il Tiosolfato di Sodio?

Il tiosolfato di sodio, come del resto qualsiasi altro farmaco, può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Difatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandone affatto.

Ad ogni modo, dopo la somministrazione del sodio tiosolfato potrebbero manifestarsi i seguenti effetti indesiderati, la cui frequenza non è tuttavia nota:

Sovradosaggio da Tiosolfato di Sodio

Poiché il sodio tiosolfato deve essere somministrato solo da personale specializzato, il sovradosaggio è un'evenienza improbabile.

Ad ogni modo, in caso d'iperdosaggio (concentrazione nel sangue di 20 mg per 100 ml) può esserci pericolo di vita. In caso di somministrazione di dosi eccessive, si può valutare l'emodialisi per cercare di allontanare il principio attivo dall'organismo.

Come Agisce

Come Funziona il Tiosolfato di Sodio e con quale Meccanismo d'Azione agisce?

Il tiosolfato di sodio è un antidoto per l'avvelenamento da cianuri in quanto capace di agire come substrato dell'enzima rodanasi, presente in molti tessuti e in particolar modo nel fegato. Tale enzima catalizza la conversione del cianuro in tiocianato (un composto relativamente non tossico e ritenuto innocuo) che verrà poi escreto dall'organismo attraverso le urine.

Il principio attivo è efficace nella profilassi della nefropatia da cisplatino in quanto capace di concentrarsi selettivamente nelle urine dove forma un complesso con il suddetto antitumorale (complesso tiosolfato-cisplatino) non tossico per le cellule sia sane che malate.

Lo stesso meccanismo d'azione che porta alla formazione di complessi con antitumorali è alla base dell'attività come desensibilizzante nello stravaso di farmaci chemioterapici.

Dosaggio e Modo d'uso

Quando e Quanto Tiosolfato di Sodio assumere

Il tiosolfato di sodio, come già ribadito più volte, deve essere somministrato da personale specializzato attraverso un'infusione endovenosa molto lenta.

Il sodio tiosolfato è disponibile in forma di concentrato per soluzione per infusione 1 g/10 ml.

Di seguito riporteremo le dosi abitualmente utilizzate; ad ogni modo, i dati riportati hanno solo fine illustrativo.

Antidoto nell'Avvelenamento da Cianuri

In caso di sospetto avvelenamento da cianuri - per ingestione o inalazione - la somministrazione del sodio tiosolfato deve essere fatta il più rapidamente possibile.

Adulti

La dose raccomandata negli adulti è di 12,5 g opportunamente diluiti in 250 ml di soluzione di sodio cloruro 0,9% o glucosio 5%, per infusione lenta in vena nell'arco di 10-30 minuti in seguito a 300 mg di sodio nitrito.

Il paziente verrà tenuto sotto osservazione per 24-48 ore in seguito alla somministrazione.

In caso di recidive da avvelenamento, si deve ripetere la somministrazione di metà dose sia di sodio tiosolfato che di sodio nitrito.

Il sodio tiosolfato può essere somministrato contemporaneamente ad una soluzione di idrossicobalamina (altro antidoto usato per gli avvelenamenti da cianuro), ma - a causa delle incompatibilità chimiche fra questi principi attivi - in una sede di somministrazione differente, ad un dosaggio di 5 g opportunamente diluiti in 250 ml di soluzione di sodio cloruro 0,9% o glucosio 5%.

Se necessario, in caso di eventuali recidive da avvelenamento, la somministrazione di sodio tiosolfato e idrossicobalamina può essere ripetuta.

Bambini

La dose raccomandata è di 412,5 mg per kg di peso corporeo (0,7 g per m² di superficie corporea), opportunamente diluiti in 100 ml di soluzione di sodio cloruro 0,9% o glucosio 5%, da somministrarsi sempre attraverso una infusione endovenosa lenta (0,625-1,25 g/min).

Non superare i 12,5 g.

Il medico può regolare la dose iniziale di sodio tiosolfato in base ai livelli di emoglobina nel sangue. Di seguito riportiamo le dosi raccomandate di principio attivo in relazione all'emoglobina del bambino:

  • 8 g di emoglobina: 275,0 mg di sodio tiosolfato per ogni kg di peso corporeo;
  • 10 g di emoglobina: 337,5 mg di sodio tiosolfato per ogni kg di peso corporeo;
  • 12 g di emoglobina: 412,5 mg di sodio tiosolfato per ogni kg di peso corporeo;
  • 14 g di emoglobina: 487,5 mg di sodio tiosolfato per ogni kg di peso corporeo.

Anche per quel che riguarda l'uso pediatrico, è possibile somministrare il tiosolfato di sodio contemporaneamente ad una soluzione di idrossicobalamina, ma attraverso una sede di somministrazione differente e ad un dosaggio di 50-100 mg/kg opportunamente diluiti.

Se necessario, in caso di eventuali recidive da avvelenamento, la somministrazione di sodio tiosolfato e idrossicobalamina può essere ripetuta.

Prevenzione della Nefropatia da Cisplatino

La dose raccomandata nei pazienti adulti è di 9 g per m² di superficie corporea in bolo, seguiti da un'infusione continua (per 6 ore) per via endovenosa di 1,2 g/m² per ora.

Desensibilizzazione nello Stravaso di Medicinali Chemioterapici

In questi casi, al paziente verrà iniettata direttamente nella sede dello stravaso una soluzione contenente 400 mg/10 ml (corrispondenti a 4 ml di soluzione di sodio tiosolfato 1 g/10 ml) aggiunti a 6 ml di acqua per preparazioni iniettabili.

Gravidanza e Allattamento

Il Tiosolfato di Sodio può essere usato durante la Gestazione e l'Allattamento al Seno?

Il sodio tiosolfato può essere utilizzato in gravidanza e durante l'allattamento al seno solo se il medico lo ritiene assolutamente necessario, solo sotto il suo stretto controllo e solo dopo un'attenta valutazione del rapporto fra i benefici attesi per la madre e i rischi per il feto o per il lattante.

Controindicazioni

Quando il Tiosolfato di Sodio NON deve essere usato

L'utilizzo del sodio tiosolfato e dei medicinali che lo contengono è controindicato in caso di allergia nota allo stesso principio attivo e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale che si deve assumere.

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista