Tilt Test: cos'è e a cosa serve? Dove farlo?

Tilt Test: cos'è e a cosa serve? Dove farlo?
Ultima modifica 07.11.2023
INDICE
  1. Che cos'è e in cosa consiste il Tilt Test?
  2. A cosa serve il Tilt Test?
  3. Dove si fa il Tilt Test?
  4. Come si esegue il Tilt Test?
  5. Quanto tempo dura il Tilt Test?
  6. Possibili effetti collaterali
  7. Interpretazione dei risultati
  8. Controindicazioni

Che cos'è e in cosa consiste il Tilt Test?

Anche noto come "test del tavolo inclinato", "test di stimolazione ortostatica passiva" o TTT (dall'inglese Tilt Table Test), il tilt test è un esame diagnostico che permette un monitoraggio continuo della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca del paziente durante il passaggio da una posizione orizzontale ad una posizione quasi del tutto verticale. In altre parole, con il tilt test è possibile valutare come il paziente risponde al passaggio dal clinostatismo all'ortostatismo e come tale passaggio influisce sulla sua pressione sanguigna e sulla frequenza cardiaca.

Questo esame viene utilizzato soprattutto per la valutazione delle sincopi da cause non note, benché venga svolto anche per la diagnosi di forme sintomatiche di ipotensione ortostatica e per la diagnosi di alcune forme di disfunzione autonomica (disautonomia).

Per poter monitorare costantemente la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e altri parametri vitali del paziente durante il passaggio dalla posizione orizzontale a quella semi-verticale e per poterne valutare le alterazioni, l'esame viene condotto su un particolare letto basculante appositamente realizzato per questo tipo di utilizzo. In alcuni casi, è altresì prevista la somministrazione di farmaci allo scopo di indurre la sincope nel paziente.

Anche se considerato efficace e generalmente affidabile, il tilt test può produrre risultati falsi positivi, così come potrebbe portare alla comparsa di alcune fastidiosi effetti collaterali.

Tilt Table Test Shutterstock

A cosa serve il Tilt Test?

Tilt Table Test: quando si fa e perché?

Il tilt test viene impiegato soprattutto per la valutazione delle sincopi da cause sconosciute (in altri termini, per la valutazione degli svenimenti inspiegabili) e, in particolare, per la diagnosi delle sincopi neuro-mediate, fra cui ritroviamo le sincopi vasovagali. Grazie alla sua esecuzione, infatti, è possibile riprodurre le condizioni che danno origine ad una sincope monitorando continuamente i parametri vitali del paziente, quali sono la frequenza e il ritmo cardiaci e la pressione sanguigna.

Il tilt test può essere altresì utilizzato:

  • Nella diagnosi di forme sintomatiche di ipotensione ortostatica;
  • Quando si sospettano forme di sindrome da tachicardia ortostatica posturale o di pseudosincope psicogena.

È comunque doveroso precisare che - benché considerato come un esame abbastanza sicuro - il tilt test dovrebbe essere effettuato solo quando gli esami diagnostici "tradizionali" - come, ad esempio, ecocardiogramma, elettrocardiogramma, Holter cardiaco, TAC encefalica, ecc. - non hanno portato a risultati soddisfacenti e non hanno permesso al medico di giungere ad una diagnosi certa.

Tilt test Shutterstock

Dove si fa il Tilt Test?

Vista la necessità di continuo monitoraggio del paziente e visto lo scopo dell'esame (simulare ciò che avviene durante la sincope), il tilt test può essere eseguito solo in ospedale o in cliniche autorizzate da personale medico-sanitario specializzato.

Come si esegue il Tilt Test?

Per poter svolgere l'esame, il paziente viene fatto accomodare su un particolare letto basculante (tilt table) e assicurato a quest'ultimo grazie ad apposite fasce avvolgenti, indispensabili per sostenere l'individuo in caso di perdita di coscienza.

Nel momento in cui viene prescritta l'esecuzione di questo esame, se si stanno seguendo terapie farmacologiche, è necessario informarne preventivamente il medico il quale comunicherà al paziente se è il caso di sospendere o meno l'assunzione dei medicinali prima del test e con quanto anticipo.

Inoltre, è molto importante che il paziente comunichi al medico se è affetto da particolari malattie, quali:

In qualsiasi caso, a scopo precauzionale, è bene informare il medico se si soffre di qualsiasi tipo di disturbo o patologia, anche se non riportato nel soprastante elenco.

Preparazione: cosa fare prima del Tilt Test?

L'esecuzione del tilt test richiede un minimo di preparazione. Nel dettaglio, è richiesto al paziente di non mangiare e di non bere per almeno 2-4 ore prima del test; tuttavia, nella maggioranza dei casi - soprattutto se l'esame viene effettuato al mattino - il medico richiede il digiuno del paziente fin dalla sera precedente.

Per l'esecuzione dell'esami è consigliato avere un abbigliamento comodo (ad esempio, tuta). Inoltre, è preferibile essere accompagnati da qualcuno.

Esecuzione dell'esame

Per eseguire il tilt test, il paziente viene innanzitutto fatto accomodare sul letto basculante ed assicurato ad esso mediante le apposite fasce avvolgenti che si trovano a livello del torace e dell'addome. Il letto, inoltre, è dotato anche di un appoggio per i piedi. Grazie a quest'ultimo e alla capacità di ruotare, il letto motorizzato impiegato per l'esecuzione dell'esame è in grado di simulare il passaggio dal clinostatismo all'ortostatismo, ma senza l'effetto della contrazione isometrica dei muscoli delle gambe (che si verifica di norma quando il paziente si trova in piedi).

Prima dell'inizio dell'esame vero e proprio si applicano sul paziente tutti gli elettrodi necessari per la registrazione continua della pressione arteriosa, dell'elettrocardiogramma (ECG), della saturazione di ossigeno, della frequenza respiratoria e, se necessario, dell'elettroencefalogramma (EEG).

In alcuni casi, è previsto anche l'inserimento di un accesso endovenoso che permette una rapida somministrazione di farmaci in caso di necessità.

Tilt test 3 Shutterstock

Una volta concluse le operazioni preliminari di cui sopra, il tilt test vero e proprio può essere iniziato. Esso si compone di diverse fasi che, di seguito, verranno elencate e brevemente descritte:

  • Fase basale: il letto basculante rimane in posizione orizzontale - quindi il paziente rimane in posizione supina - per circa 5 minuti. Nel frattempo, i parametri vitali vengono continuamente monitorati.
  • Fase passiva: il letto basculante viene inclinato di circa 60°-70° (secondo alcune fonti, l'inclinazione può arrivare fino ad 80°), in modo tale da far assumere al paziente una posizione semi-verticale. Questa posizione viene generalmente mantenuta per 20-30 minuti. Tuttavia, secondo alcune delle fonti consultate, il tempo di permanenza a questa inclinazione può essere aumentato fino ad un massimo di 45 minuti.
  • Fase potenziata farmacologicamente: questa terza fase non sempre viene messa in pratica; sarà il medico a stabilire caso per caso se è necessario procedere ulteriormente o meno. Ad ogni modo, in questa fase il letto rimane inclinato come nella fase passiva e al paziente viene somministrato un farmaco per innescare il riflesso sincopale. Generalmente, si ricorre all'uso di nitroglicerina per via sublinguale (è un vasodilatatore), oppure alla somministrazione d'isoproterenolo per via endovenosa (è un farmaco stimolante la frequenza cardiaca). Dopo la somministrazione del farmaco, la posizione semi-verticale viene mantenuta per altri 15 minuti circa.

Curiosità

Quando si utilizza l'isoproterenolo, solitamente, se ne somministra una dose tale da indurre un incremento della frequenza cardiaca di 20 battiti al minuto.

Il tilt test viene considerato come concluso quando si verifica uno dei seguenti eventi:

  • Si manifesta la sincope;
  • Si manifestano alterazioni significative della pressione arteriosa e/o della frequenza cardiaca tali da permettere l'esecuzione di una diagnosi;
  • Tutte le fasi del test sono state portate a compimento senza ottenere risposte significative da parte del paziente (alterazioni nell'ECG, alterazioni della pressione, induzione della sincope, ecc.).

Nota Bene

Se il paziente perde di coscienza durante l'esecuzione del test, anche se non sono state completate tutte le fasi, l'esame viene interrotto immediatamente. Ad esempio, se si verifica sincope durante la fase passiva, l'esame è considerato concluso e non si procede con la fase potenziata farmacologicamente. In simili situazioni, il lettino viene riportato in posizione orizzontale e, solitamente, il paziente riprende conoscenza nel giro di breve. In caso di complicanze, il personale medico-sanitario presente sarà comunque pronto ad intervenire.

Quanto tempo dura il Tilt Test?

Indicativamente, tenendo in considerazione tutte le fasi preliminari, il tempo necessario per eseguire l'esame vero e proprio, l'interpretazione dei risultati e la stesura del referto, il tilt test ha una durata di circa 90 minuti, benché possa esserci una certa variabilità. Tale tempo, inoltre, è destinato a incrementare qualora si verifichi la sincope, poiché il paziente necessiterà di un po' di tempo per riprendersi.

Possibili effetti collaterali

Anche se considerato come un esame diagnostico sicuro, durante l'esecuzione del tilt test potrebbero insorgere effetti indesiderati e complicazioni fastidiosi per il paziente, alcuni dei quali possono perdurare anche dopo il termine dell'esame.

Chiaramente, è possibile che si manifesti la sincope, d'altro canto lo scopo del test è proprio quello di simulare le condizioni in cui avviene la perdita di coscienza.

Inoltre, potrebbero anche insorgere i seguenti effetti collaterali, sia prima della sincope vera e propria che come unica manifestazione:

In alcuni pazienti si potrebbe manifestare cefalea dopo l'assunzione della nitroglicerina durante la terza fase dell'esame, quando eseguita. Ad ogni modo, ogni individuo è a sé e risponde in maniera soggettiva sia all'esecuzione dello stesso esame che alla somministrazione di eventuali farmaci.

Nonostante ciò, visti i possibili effetti indesiderati che possono manifestarsi e che potrebbero perdurare anche dopo il termine del tilt test, si ribadisce l'importanza di farsi accompagnare da qualcuno quando ci si deve sottoporre all'esame. La guida di veicoli, pertanto, andrebbe evitata.

Lo sapevi che…

Alcuni dei suddetti sintomi fanno parte della sintomatologia prodromica tipica della sincope vasovagale. Per maggiori informazioni, si consiglia la lettura dell'articolo dedicato: Sincope Vasovagale.

Interpretazione dei risultati

L'interpretazione dei risultati del test deve essere effettuata dal medico sulla base dei dati ottenuti dagli elettrodi posizionati sul paziente e, quando si verifica, sulla base dei dati raccolti durante l'insorgenza della sincope.

In qualsiasi caso, il tilt test può essere considerato positivo o negativo:

  • Il tilt test è negativo quando il paziente non manifesta sintomi di alcun tipo e quando i valori di pressione sanguigna e frequenza cardiaca non subiscono alterazioni significative.
  • Il tilt test è positivo se si verifica la sincope e/o se si verificano brusche diminuzioni della pressione sanguigna (ipotensione) e/o della frequenza cardiaca (bradicardia).

Alcuni pazienti potrebbero sviluppare risposte differenti da quelle sopra riportate, determinando comunque positività al test. Ad esempio, alcuni di essi sviluppano solamente una riduzione della frequenza cardiaca; mentre altri potrebbero mostrare solo una riduzione della pressione arteriosa.

In altri pazienti ancora, invece, potrebbero verificarsi risposte che suggeriscono diagnosi alternative:

  • Graduale diminuzione della pressione arteriosa sistolica e diastolica con variazione modesta della frequenza cardiaca (pattern disautonomico);
  • Significativo incremento della frequenza cardiaca (aumento superiore ai 30 battiti al minuto) con modesta variazione della pressione arteriosa (sindrome della tachicardia posturale ortostatica).

Ad ogni modo, in funzione dei risultati ottenuti e dei dati raccolti in sede d'esame, il medico potrebbe riuscire a produrre una diagnosi, così come potrebbe suggerire di effettuare ulteriori test ed analisi.

Tilt test 4 Shutterstock

Risultati falsi positivi

La somministrazione di farmaci durante il tilt test (fase potenziata farmacologicamente) potrebbe scatenare una sincope anche in soggetti sani, non predisposti o che non hanno mai sofferto di questo tipo di disturbi. Ciò potrebbe portare a risultati falsi positivi. Per questo motivo, l'esecuzione del tilt test con l'uso di farmaci viene generalmente riservata a situazioni particolari.

Controindicazioni

Quando NON si può fare il Tilt Test

Anche se considerato come un esame diagnostico molto utile e generalmente sicuro, l'esecuzione del tilt test risulta controindicata in diverse situazioni. Più nel dettaglio, il tilt test non deve essere effettuato in caso di:

Nota Bene

Qualora sia necessario sottoporsi al tilt test, in caso di dubbi di qualsivoglia tipo, ricordiamo l'importanza di chiedere consiglio al proprio medico e al medico che eseguirà l'esame diagnostico in questione.

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista