Tiagabina: Perché si Assume e Come Agisce

Tiagabina: Perché si Assume e Come Agisce
Ultima modifica 12.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. A Cosa Serve
  3. Avvertenze e Precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti Collaterali
  6. Come Agisce
  7. Dosaggio e Modo d'uso
  8. Gravidanza e Allattamento
  9. Controindicazioni

Generalità

La tiagabina è un principio attivo antiepilettico impiegato in adulti, adolescenti e bambini con più di 12 anni di età.

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Tiagabina - Struttura Chimica

Per espletare la sua azione, il principio attivo deve essere assunto per via orale; difatti, lo si trova in medicinali in forma di compresse per uso orale.

Al momento (Novembre 2019), in Italia è autorizzata una sola specialità medicinale a base di tiagabina avente nome commerciale Gabitril®. La sua dispensazione in farmacia può avvenire a carico del Sistema Sanitario Nazionale in poiché si tratta di un medicinale classificato come farmaco di fascia A.

A Cosa Serve

Indicazioni Terapeutiche della Tiagabina: quando può essere usata?

La tiagabina è indicata nel trattamento dell'epilessia. Più nel dettaglio, essa è impiegata per controllare questa malattia in adulti, adolescenti e bambini con più di 12 anni di età con crisi convulsive parziali. La tiagabina viene utilizzata in combinazione con altri antiepilettici quando questi, da soli, non sono sufficientemente efficaci.

Avvertenze e Precauzioni

Cosa bisogna sapere prima di assumere la Tiagabina

Prima di iniziare il trattamento con tiagabina, è opportuno informare il medico se:

  • Si soffre di epilessia generalizzata, poiché si potrebbe verificare un peggioramento delle assenze;
  • Ci si sente ansiosi o depressi o si è sofferto in passato di tali sintomi e disturbi in quanto possono peggiorare o ricomparire durante il trattamento con il principio attivo in questione;
  • Si ha una qualche intolleranza agli zuccheri, poiché nel medicinale a base di tiagabina è presente lattosio fra gli eccipienti;
  • Si soffre di lievi o moderati disturbi epatici, poiché è necessario aggiustare la dose di tiagabina somministrata.

Durante il trattamento con tiagabina, invece, il medico deve essere subito contattato se:

  • Si manifestano pensieri suicidi o autolesivi;
  • Si nota un aumento del numero di crisi convulsive o la comparsa di nuovi tipi di crisi convulsive;
  • Compaiono gravi reazioni cutanee, incluse bollicine ripiene di liquido o vescicole, o se si nota la comparsa di ecchimosi spontanee o annerimento della pelle;
  • Compaiono disturbi della vista di qualsiasi tipo.

Nota bene

La tiagabina può causare effetti collaterali in grado di influenzare la capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari (ad esempio, sonnolenza, affaticamento, vertigini, ecc.); pertanto, tali attività devono essere evitate.

Interazioni

Interazioni Farmacologiche fra la Tiagabina e Altri Farmaci

Prima di iniziare ad assumere la tiagabina è necessario informare il medico se si stanno assumendo o sono stati recentemente assunti farmaci quali:

  • Altri antiepilettici, come ad esempio, fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale e primidone, poiché possono ridurre e abbreviare gli effetti della tiagabina;
  • Rifampicina, poiché può ridurre gli effetti della tiagabina;
  • Prodotti di qualsiasi tipo (anche erboristici) a base di iperico o erba di San Giovanni, poiché non devono essere assunti con la tiagabina.

Ad ogni modo, è necessario informare il medico se si stanno assumendo, se sono stati assunti da poco o si ha intenzione di assumere medicinali o prodotti di qualsiasi tipo, compresi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, i prodotti omeopatici, ecc.

Effetti Collaterali

Quali Effetti Indesiderati può causare la Tiagabina?

La tiagabina può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco, manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandone affatto.

Effetti indesiderati molto comuni e comuni

Fra gli effetti indesiderati che possono comunemente insorgere durante il trattamento con tiagabina, ricordiamo:

Effetti indesiderati rari e a frequenza non nota

Fra gli effetti indesiderati che possono manifestarsi più raramente, invece, ritroviamo:

  • Stato di male epilettico non convulsivo, rallentamento dell'attività cerebrale misurata mediante encefalogramma, dovuto ad un aggiustamento rapido della dose o ad un aumento della dose del medicinale;
  • Confusione;
  • Allucinazioni;
  • Agitazione;
  • Disturbi visivi;
  • Gravi reazioni cutanee di vario tipo che possono includere formazione di vescicole e desquamazione della pelle;
  • Vomito e dolore addominale;
  • Difficoltà di addormentamento e disturbi dell'umore;
  • Contrazione muscolare;
  • Difficoltà nel controllare e coordinare i movimenti;
  • Difficoltà nel parlare;
  • Encefalopatia caratterizzata da sintomi come letargia e confusione mentale con o senza crisi convulsive.

Sovradosaggio da Tiagabina

In caso di sovradosaggio da tiagabina possono manifestarsi sintomi quali:

  • Crisi convulsive, mutismo e apparente assenza;
  • Difficoltà di coordinamento dei movimenti;
  • Agitazione;
  • Tremori;
  • Contrazione involontaria dei muscoli;
  • Sonnolenza;
  • Vertigini;
  • Stato confusionale;
  • Atteggiamento ostile;
  • Difficoltà del linguaggio;
  • Vomito;
  • Coma.

Pertanto, in caso d'iperdosaggio da tiagabina - accertato o presunto - è necessario contattare subito il medico o recarsi nel più vicino ospedale, avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto.

Come Agisce

Come Funziona la Tiagabina e con quale Meccanismo d'Azione agisce?

La tiagabina espleta la sua azione antiepilettica inibendo in maniera potente e selettiva la ricaptazione del GABA (acido gamma-amminobutirrico - il neurotrasmettitore inibitorio più importante del nostro sistema nervoso centrale) nei neuroni e nelle cellule gliali. Grazie a questo meccanismo d'azione, si assiste ad un aumento dei livelli di GABA a livello cerebrale con conseguente riduzione e controllo delle crisi epilettiche.

Dosaggio e Modo d'uso

Come e Quanta Tiagabina assumere?

La tiagabina è disponibile in forma di compresse per uso orale che devono essere deglutite intere con acqua durante un pasto o uno spuntino.

Il medico stabilirà dose, frequenza di somministrazione e durata del trattamento per ciascun paziente. Nel periodo iniziale, si dovranno assumere le compresse una o due volte al dì; dopodiché, il medico aumenterà gradualmente la quantità di farmaco somministrato fino ad individuare quella necessaria per il controllo dell'epilessia. Di seguito verranno riportate le dosi abitualmente impiegate in terapia:

  • Inizio del trattamento: 5-10 mg di tiagabina al dì.
  • Su base settimanale, il medico aumenterà il dosaggio di 5-10 mg al giorno.
  • La dose di mantenimento varia da paziente a paziente anche in funzione degli altri medicinali antiepilettici che si stanno assumendo. Ad ogni modo, la dose di mantenimento media è solitamente compresa fra i 15 mg e i 50 mg di tiagabina al giorno. In alcuni pazienti, tuttavia, il medico può decidere di prescrivere dosi più elevate.

Dimenticanza di una dose di Tiagabina

In caso di dimenticanza di una dose, continuare con il trattamento indicato dal medico e non prendere dosi doppie per compensare tale dimenticanza. In caso di dubbi, contattare il medico.

Interruzione del trattamento con Tiagabina

L'assunzione della tiagabina deve continuare per tutto il tempo prescritto dal medico e nelle modalità da esso indicate. Il trattamento con il principio attivo non deve essere interrotto senza il consulto con il medico poiché vi è il rischio di ricomparsa delle crisi convulsive.

Il trattamento dovrà essere sospeso gradualmente, abbassando via via il dosaggio assunto secondo quanto indicato dal medico nell'arco di due o tre settimane.

Gravidanza e Allattamento

La Tiagabina può essere utilizzata durante la Gestazione e nelle madri che Allattano al Seno?

A scopo precauzionale, l'uso della tiagabina nelle donne in gravidanza e nelle madri che allattano al seno non deve essere effettuato. Per tale ragione, questa categoria di pazienti deve informare il medico della propria condizione di gestazione o allattamento nel caso in cui fosse necessario un trattamento con tiagabina.

Controindicazioni

Quando la Tiagabina NON deve essere usata

L'impiego della tiagabina è controindicato in tutti i seguenti casi:

  • Allergia nota alla stessa tiagabina e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale che si deve assumere;
  • Se si è affetti da patologie del fegato;
  • In associazione a prodotti di qualsiasi tipo contenenti iperico o erba di San Giovanni.

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista