Ultima modifica 02.04.2020

Definizione di tempo d'incubazione

Si definisce "periodo d'incubazione" l'intervallo di tempo interposto tra l'invasione del corpo da parte di un microorganismo - sia questo un batterio, un virus o un micete - e la manifestazione del primo sintomo della malattia che vi deriva. Nei vettori di malattie (es. mosche, zanzare, zecche, ecc.), il tempo d'incubazione è riferito all'intervallo di tempo che trascorre tra l'ingresso del virus o del batterio nel vettore e il momento in cui questi è in grado di trasmettere la malattia ad un ospite umano.


Tempi di Incubazione

In genere, durante il periodo di incubazione, il patogeno NON risulta contagioso; ad ogni modo, in alcune malattie, l'agente infettante può essere trasmesso anche durante questa fase.
Il più delle volte, quindi, l'infettività inizia in ritardo rispetto all'infezione.


La durata del periodo d'incubazione, espressa in intervalli temporali, non è una costante in tutte le malattie: infatti, ogni disagio patologico si caratterizza per un proprio e specifico tempo d'incubazione, variabile da poche ore (come accade, per esempio, per il raffreddore) ad alcune settimane.
Alcune malattie presentano un tempo d'incubazione lunghissimo, stimato attorno ad una manciata di anni: è il caso dell'infezione sostenuta dal virus HIV. Maggiore è la durata del periodo d'incubazione, maggiori sono le probabilità di ritardo diagnostico; a sua volta, l'accertamento ritardato della malattia complica la prognosi, dato che la terapia viene iniziata tardivamente, spesso quando oramai è troppo tardi.

Esempi

Vediamo, ora, alcuni tempi di incubazione delle malattie più conosciute:

Nota Bene: il tempo d'incubazione può variare non solo da malattia a malattia, ma anche in funzione della forma con cui una stessa patologia si manifesta.
La durata del periodo d'incubazione è condizionata da:

  1. Specifico patogeno coinvolto
  2. Numero di microorganismi infettanti
  3. Capacità di resistenza dell'ospite
  4. Grado di patogenicità del patogeno (o virulenza)

Tossinfezioni alimentari e tempo di incubazione

Anche per le tossinfezioni alimentari (malattie dovute all'assunzione di cibo inquinato da batteri e dalle loro tossine) è possibile parlare di tempo di incubazione, la cui durata è generalmente inferiore alle 24 ore. Il periodo d'incubazione varia in base al tipo di tossinfezione; in alcune forme, l'enterotossina del patogeno viene elaborata FUORI dall'ospite, dunque direttamente nell'alimento. A detta di queste parole, è possibile comprendere la rapidità con cui si manifestano i sintomi. È il caso delle tossinfezioni sostenute da Staphylococcus aureus e Bacillus cereus, il cui periodo d'incubazione varia normalmente da un'ora a sei ore.
Discorso differente per i batteri che elaborano la tossina ALL'INTERNO del soggetto: Clostridium perfingens, sintetizza la tossina nel digerente, di conseguenza la presenza del patogeno risulta indispensabile per la manifestazione dei sintomi. In questo caso, il tempo d'incubazione è più lungo (stimato tra le 8 e le 20 ore).
Per quanto riguarda le comuni intossicazione da pesci, il periodo d'incubazione è generalmente stimato tra i 15 ed i 90 minuti; le salmonelle costituiscono un'eccezione, dal momento che, attecchendo alla mucosa intestinale, presentano un tempo d'incubazione più lungo (di 6-24 ore).

  • Come sappiamo, ogni tossinfezione alimentare si contraddistingue da sintomi specifici, che spesso permettono di ipotizzare, sin dai primissimi momenti, il tipo di patogeno implicato. Oltre ai sintomi, tuttavia, anche il tempo d'incubazione è un elemento fondamentale per orientarci verso una tossinfezione piuttosto che un'altra: spesso, difatti, i pazienti lamentano i sintomi esponendo l'ora e il giorno in cui si è consumato un pasto potenzialmente infettante.

Considerando l'insieme di questi elementi, è perciò possibile quantificare la durata del periodo d'incubazione delle differenti tossinfezioni alimentari.