
Introduzione
A tutti, prima o poi, capita di attraversare momenti "bui", caratterizzati da difficoltà e incertezze. Molte persone sono in difficoltà ora, a causa del delicato momento storico che stiamo attraversando. Nei periodi difficili, può essere utile ricorrere a quelle che gli psicologi chiamano strategie di coping, ossia strategie di adattamento. In particolare, sono efficaci le tecniche incentrate sulle emozioni.
Che cos'è il coping
Quando si trovano ad affrontare delle sfide o dei periodi difficili, molte persone tendono a mettere in atto sempre le stesse strategie. Si tratta di un set di comportamenti, modi di pensare e soluzioni che hanno messo a punto nel tempo e che costituisce una sorta di "armamentario per le emergenze". Anche se il loro approccio potrebbe variare leggermente a seconda del problema che hanno di fronte, lo schema di base è sempre quello. C'è chi affronta di petto la situazione e si adopera finché non riesce a risolverla o quantomeno a ridurre lo stress a un livello più gestibile. E chi, invece, "cavalca" le proprie emozioni considerando la situazione da una prospettiva diversa o appoggiandosi ai propri cari per un supporto. Questi due approcci rappresentano due distinte strategie di coping, ossia strategie di adattamento:
-il coping focalizzato sul problema, che consiste nel gestire lo stress affrontandolo frontalmente e agendo per risolvere la causa sottostante;
-il coping focalizzato sulle emozioni, in cui si regolano i propri sentimenti e la risposta emotiva al problema invece di affrontare il problema stesso. Entrambe le strategie possono essere efficaci e avere benefici, ma il coping incentrato sulle emozioni può essere particolarmente utile in determinate situazioni.
Coping incentrato sulle emozioni, i benefici
Le abilità di coping focalizzate sulle emozioni aiutano a elaborare e lavorare attraverso emozioni e reazioni indesiderate o dolorose. In altre parole, questo approccio aiuta a gestire le proprie emozioni piuttosto che le circostanze esterne. Questo approccio non consentirà di risolvere direttamente un problema, ma è un ottimo strumento per affrontare situazioni stressanti che non si possono modificare o controllare.
Quando si riesce a gestire la propria risposta emotiva a una determinata situazione in modo più efficace, ci si potrebbe sentire un po' meglio riguardo a ciò che sta accadendo o almeno più attrezzati per gestirlo. Una ricerca del 2015, per esempio, suggerisce che le persone che tendono a utilizzare strategie di coping incentrate sulle emozioni possono essere più resistenti allo stress e godere di un maggiore benessere generale. Ecco sette tecniche di coping molto efficaci per affrontare i periodi difficili.
1. La meditazione
La meditazione aiuta a imparare a riconoscere e ad ascoltare tutti i propri pensieri e le proprie esperienze, anche quelli più difficili. L'obiettivo principale della meditazione? Raggiungere la consapevolezza: riconoscere i pensieri mentre emergono, accettarli e lasciarli andare senza giudicarsi per averli. Si può praticare la consapevolezza sempre e ovunque. All'inizio può sembrare difficile, un po' imbarazzante, persino inutile, e può volerci del tempo prima che diventi naturale. Se non si demorde, però si inizieranno a vedere alcuni benefici in breve tempo.
2. Il journaling
Fare journaling significa scrivere per se stessi. Si tratta di un ottimo modo per risolvere e venire a patti con emozioni "faticose". Quando qualcosa non va come dovrebbe, si potrebbero provare molti sentimenti complicati e contrastanti. Alcune persone potrebbero sentirsi molto confuse e sentirsi esauste al solo pensiero di dover affrontare ciò che provano. Altre potrebbero non sapere nemmeno come definire ciò che sentono. A volte, annotare i propri sentimenti, non importa quanto siano disordinati o complessi, è il primo passo per elaborarli. Alla fine, scrivere un diario potrebbe generare una catarsi emotiva: mettendo nero su bianco certi pensieri, li si elimina dalla propria mente. Per ottenere il massimo dal journaling è bene scrivere tutti i giorni, anche se per soli 5 minuti, qualunque cosa venga in mente: non bisogna preoccuparsi di modificare o censurarsi. Tenere traccia di qualsiasi umore o cambiamento emotivo che si prova.
3. Il pensiero positivo
Il solo ottimismo non può certamente risolvere i problemi, tuttavia può aumentare il benessere emotivo personale. È importante capire che il pensiero ottimistico non implica ignorare i propri problemi. Si tratta di vedere le sfide e le difficoltà da una prospettiva diversa e di trovare aspetti positivi che aiutino a superarle. Per aggiungere un pensiero più positivo alla propria vita, provare a:
- costruire un dialogo interiore positivo invece di parlare a se stessi "buttandosi giù";
- riconoscere i propri successi invece di concentrarsi sui "fallimenti";
- sorridere dei propri errori;
- ricordare a se stessi che si può sempre riprovare.
Tutte queste cose sono più facili a dirsi che a farsi, ma con un po' di pratica inizieranno a sembrare più naturali.
4. Il perdono
È facile concentrarsi sui sentimenti di ingiustizia o scorrettezza quando si è vittime di un torto. La maggior parte delle volte, però, non si può fare nulla per cambiare il dolore subito. In altre parole, il danno è fatto e non c'è niente da fare se non lasciarsi andare e andare avanti. Il perdono può aiutare a lasciar andare il dolore e iniziare a guarirlo. Ovviamente, il perdono non è sempre facile. Può volerci del tempo per venire a patti con il proprio dolore prima di sentirsi in grado di perdonare. Praticare il perdono può giovare al proprio benessere emotivo in molti modi, per esempio riducendo lo stress e la rabbia, aumentando la compassione e l'empatia, rendendo più forti le relazioni interpersonali.
Ascolta su Spreaker.5. Il cambio di prospettiva
Provare a riformulare la situazione e a guardarla da un'altra prospettiva. Questo può aiutare a considerare il quadro in maniera più ampia invece di rimanere bloccati su piccoli dettagli, difficili o spiacevoli. Spesso quello che sembra brutto o spiacevole, se osservato con occhi diversi, può risultare più positivo.
6. Il dialogo con gli altri
Seppellire o respingere le emozioni negative di solito non aiuta a migliorarle. Senza considerare che, con il tempo, esse tendono a riemergere e che nel frattempo possono fuoriuscire sotto forma di: cambiamenti di umore, sofferenza emotiva, sintomi fisici come tensione muscolare o dolore alla testa. In genere, è sempre meglio parlare dei propri sentimenti a tutti gli attori coinvolti nella situazione. Comunicare le proprie difficoltà non sempre le risolverà, ma se esiste un approccio alla risoluzione, è più probabile scoprirlo aprendosi agli altri. Fra l'altro, amici e familiari possono fornire supporto sociale ed emotivo ascoltando con empatia.
7. Il lavoro con un terapista
Alcune preoccupazioni possono causare molta angoscia, soprattutto quando non si può fare nulla per migliorare la situazione. In questi casi, è bene farsi aiutare da un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta.
Sembra che fra gli effetti benefici sull'organismo della luce solare ci sia anche un miglioramento dell'umore. Potrebbe essere un'altra tecnica da adottare per stare meglio.
Per combattere depressione e ansia è possibile provare anche le tecniche di respirazione anti-ansia.