Ultima modifica 25.02.2020

Definizione di supposte

Normalmente, quando si sente parlare di "supposte" si fa immediato riferimento a preparazioni farmacologiche da somministrare per via rettale; in realtà, il termine "supposta" è più generale e, oltre ad indicare questa precisa via di somministrazione, rimanda anche all'applicazione del farmaco direttamente in vagina (ovuli vaginali) o nell'uretra (supposta uretrale).
SupposteI suppositori in generale, e le supposte in particolare, sono forme farmaceutiche solide contenenti un principio attivo disciolto in un mezzo grasso o comunque ceroso; la particolare composizione degli eccipienti permette al farmaco di liquefarsi, dunque di essere liberato e di diffondere dopo un brevissimo arco di tempo dall'inserimento nel retto, nella vagina o nell'uretra.
Le supposte esercitano la propria azione terapeutica sia a livello locale che a livello sistemico: per riportare alcuni esempi, le supposte formulate con glicerina agiscono a livello locale favorendo l'evacuazione in tempi ristretti, mentre quelle preparate con paracetamolo o con farmaci antinfiammatori possono essere somministrate a livello rettale per abbassare la febbre o per alleggerire cefalee ed altri tipi di dolore.

Principi attivi e tipi

Il principio attivo che compone le supposte viene scelto in funzione del disturbo a cui si desidera porre rimedio; il farmaco viene sempre formulato in associazione ad eccipienti, utili per contenere il principio attivo, favorirne la fusione a contatto con il calore del corpo, e forgiare la supposta.
La particolarità delle supposte risiede proprio nella peculiare composizione solida: introdotta nell'organismo (nel retto, nella vagina o nell'uretra) sotto forma solida, la supposta si dissolve rapidamente e, successivamente, viene assorbita per merito dei vasi sanguigni.
Alcune supposte sono formulate con una base oleaginosa, come il burro di cacao, nel quale il principio attivo viene dissolto; altri suppositori - specie quelli ad uso vaginale ed uretrale - sono costituiti da glicole propilenico, un eccipiente idrosolubile (solubile in acqua). Le supposte di glicerina sono invece composte da glicerolo e gelatina, e sono normalmente utilizzate a fini lassativi.
Esistono anche le cosiddette supposte liquide, in cui la somministrazione del farmaco (generalmente un lassativo) viene effettuata tramite una siringa apposita, direttamente nel retto.

Supposte rettali

Le SUPPOSTE RETTALI possono determinare la propria azione terapeutica a livello locale o sistemico:

  1. A livello locale, le supposte sono formulate con farmaci in grado di favorire l'evacuazione: i principi attivi lassativi - generalmente emollienti - che le compongono, agendo direttamente a livello della mucosa anale, inducono l'evacuazione attraverso una lubrificazione del retto. Questi suppositori sono normalmente formulati con una base di glicerina. Ancora, a livello locale, le supposte possono essere formulate con attivi in grado di esercitare un'azione benefica per la cura delle emorroidi: in tal caso, i suppositori rettali sono formulati con sostanze ad azione vasocostrittrice.
  2. A livello sistemico, le supposte possono essere utilizzate per svariate finalità: in tal caso, si raccomanda di introdurre la supposta dopo l'evacuazione, per evitare che questa venga espulsa prima di essere assorbita dall'organismo. Per agire a livello sistemico, il principio attivo con cui la supposta rettale è formulata viene rapidamente assorbito dalla mucosa del retto che, come abbiamo osservato, è ricca di vasi sanguigni: dopo che il farmaco è giunto in circolo, può raggiungere gli organi bersaglio. I principi attivi più utilizzati per preparare supposte rettali di questo tipo sono: paracetamolo (per abbassare la febbre), prometazina (per la cura della nausea e del vomito), acido acetilsalicilico ed oppiacei (per ridurre il dolore) ecc..

Supposte vaginali

Le SUPPOSTE VAGINALI comprendono una serie di preparazioni farmacologiche ad uso prettamente ginecologico: tra i suppositori vaginali, ricordiamo: ovuli vaginali, compresse vaginali e creme da applicare internamente tramite apposita cannula. supposte vaginaliAnche questa categoria di farmaci può esercitare il proprio effetto terapeutico a livello locale e sistemico: alcune supposte vaginali sono formulate con un miscuglio di lattobacilli, utili per assicurare l'equilibrio della flora batterica vaginale; altre sono composte da antibiotici (per esempio, per debellare le infezioni batteriche, sostenute da Trichomonas vaginalis, Mycoplasma hominis, Neisseria gonorrhoeae, ecc.), antifungini (per la cura delle infezioni da Candida albicans) ed antivirali (per trattare le infezioni da virus, come quelle sostenute da Herpes simplex).

Supposte uretrali

Supposte UretraliLe SUPPOSTE URETRALI sono indicate per trattare i disturbi maschili, tra tutti la disfunzione erettile e l'impotenza; negli Stati Uniti, il nome commerciale di questi particolari suppositori è MUSE, acronimo di Medical Urethral System for Erection. Queste particolari formulazioni farmacologiche sono dispositivi transuretrali componibili, in cui il farmaco viene introdotto nell'uretra tramite l'apposito applicatore "a pistone".

Supposte rettali: Vantaggi e svantaggi

Molti medici consigliano di assumere un determinato farmaco per via rettale, sotto forma di supposta: i vantaggi derivati da questa via di somministrazione sono infatti notevoli; non mancano, tuttavia, gli svantaggi. Ma vediamoli più in dettaglio.


VANTAGGI


A differenza dei farmaci somministrati per os, le supposte da assumere per via rettale non provocano irritazione gastrica, dal momento che non passano attraverso lo stomaco.
Altro vantaggio importante, che differenzia le supposte rettali dalle compresse orali, riguarda gli enzimi: i farmaci che sarebbero inattivati dagli enzimi gastrici rimangono tali quando applicati per via rettale.
In caso di vomito, anche dopo aver assunto una supposta rettale, non si presenta il problema caratteristico dei farmaci orali: come sappiamo, quando sopraggiunge prima che il principio attivo sia stato completamente assorbito dall'organismo, il vomito può compromettere l'efficacia del farmaco. Per le supposte rettali, questo problema non sussiste.
Le supposte sono particolarmente indicate a seguito di interventi chirurgici gastrointestinali, così come nei bambini e negli anziani che faticano a deglutire medicinali per bocca.


SVANTAGGI


Se fino a questo punto abbiamo analizzato le supposte come una eccezionale modalità di somministrazione farmaceutica, non dobbiamo dimenticare i possibili svantaggi.
Nonostante la mucosa rettale sia piuttosto ricca di vasi sanguigni, la supposta viene posta a contatto con un'area di assorbimento marcatamente ridotta rispetto a quella intestinale; di conseguenza, l'assorbimento del farmaco per via rettale è ridotto se raffrontato a quello dei medicinali assunti per via orale. Inoltre, l'assorbimento del farmaco formulato sotto forma di supposte, così come la sua disponibilità, non è costante né tantomeno prevedibile: in funzione del punto in cui il principio attivo giunge, può essere assorbito dal plesso emorroidario inferiore, oppure dal tratto medio o superiore: per questo motivo, il farmaco può passare o meno attraverso il fegato.
La zona in cui la supposta rettale esercita la propria azione è soggetta ad irritazione; non a caso, molte supposte sono formulate con principi attivi lassativi, che favoriscono l'evacuazione esercitando una blanda irritazione della mucosa anale.
Da non sottovalutare un altro importante elemento: i batteri che colonizzano l'ano e il retto possono talvolta inattivare parte del principio attivo, riducendo, quindi, l'attività del farmaco.

In tabella sono riassunti i concetti chiave appena descritti


Vantaggi delle supposte per via rettale

Svantaggi delle supposte per via rettale

  • Non provocano irritazione gastrica
  • Il farmaco non viene inattivato dagli enzimi gastrici
  • Il farmaco viene assorbito anche in caso di vomito
  • L'effetto lassativo di alcuni farmaci formulati come supposte è pressoché immediato
  • Indicato per chi lamenta difficoltà a deglutire compresse per via orale e per chi ha subìto interventi chirurgici gastrointestinali
  • Area rettale: minor assorbimento rispetto all'intestino
  • Assorbimento del farmaco non costante e non prevedibile
  • Zona soggetta ad irritazioni
  • Possibile inattivazione del farmaco da parte dei batteri
  • Assorbimento del farmaco piuttosto lento

Modo d'inserimento

Per ottenere il massimo dell'efficacia terapeutica, l'inserimento corretto della supposta risulta importantissimo; di seguito, sono riportate le linee guida generali per assumere correttamente una supposta rettale.

  1. Lavarsi accuratamente le mani.
  2. Nel caso la supposta fosse morbida, si consiglia di porla in frigorifero per alcuni minuti, oppure di lasciarla in acqua fredda (prima di aprire la confezione) per dare modo agli eccipienti di solidificare la supposta.
  3. Rimuovere l'involucro di rivestimento.
  4. Eventualmente, tagliare la supposta con un panno morbido (in base alla posologia prescritta dal medico).
  5. Se necessario, indossare un guanto in lattice.
  6. Si consiglia di lubrificare la parte alta della supposta, per facilitare il suo inserimento nel retto.
  7. Sdraiarsi su un fianco, con la gamba che poggia a terra distesa, l'altra leggermente piegata in avanti, verso l'addome.
  8. Sollevare un gluteo ed inserire la supposta nel retto, affinché oltrepassi lo sfintere muscolare anale.
  9. Si consiglia di mantenere la posizione sdraiata su un fianco per pochi minuti, per evitare che la supposta venga espulsa.
  10. Lavarsi accuratamente le mani.