Streptococcus agalactiae: infezione, sintomi e cura

Streptococcus agalactiae: infezione, sintomi e cura
Ultima modifica 25.02.2020
INDICE
  1. Che cos'è lo Streptococcus agalactiae?
  2. Caratteristiche generali
  3. Infezione
  4. Cura e trattamento

Che cos'è lo Streptococcus agalactiae?

Lo streptococco agalactiae - o, più correttamente, Streptococcus agalactiae - è un batterio Gram-positivo, facente parte del microbiota umano. Infatti, lo streptococco agalactiae è un colonizzatore comunemente presente a livello gastrointestinale e uro-genitale.

Streptococcus agalactiae Shutterstock

Tuttavia, in determinate situazioni, il microorganismo in questione può trasformarsi da semplice e innocuo commensale ad opportunista patogeno, in grado di dare origine a infezioni.

Molto probabilmente, lo streptococco agalactiae è più noto con il nome di streptococco beta-emolitico del gruppo B e rappresenta uno dei microorganismi potenzialmente patogeni maggiormente temuto dalle donne in gravidanza.

Lo sapevi che…

Quando si parla di streptococco agalactiae, streptococco beta-emolitico del gruppo B e streptococchi beta-emolitici del gruppo B, spesso e volentieri, si genera molta confusione.

In realtà, tutte le suddette nomenclature stanno ad indicare la medesima specie batterica: lo Streptococcus agalactiae. Questa specie, a sua volta, può essere classificata in ben dieci sierotipi che si differenziano per il tipo di antigeni presenti sulla capsula batterica.

La presenza di questi differenti sierotipi - seppur appartenenti alla stessa specie batterica - spiega l'esistenza della forma plurale "streptococchi beta-emolitici del gruppo B".

Caratteristiche generali

Lo streptococco agalactiae è un diplococco (cioè, si dispone a coppie) Gram-positivo, aerobio facoltativo ma con predilezione per la condizione di anaerobiosi.

Sulla base della classificazione di Lancefield, lo streptococco agalactiae viene identificato come streptococco beta-emolitico del gruppo B, così chiamato per la sua capacità di provocare la completa distruzione dei globuli rossi in terreni di coltura agar-sangue (il metodo di coltura impiegato, appunto, per la classificazione di Lancefield degli streptococchi).

Come accennato, esistono ben dieci differenti sierotipi di questa specie, che sono così denominati: Ia, Ib, Ia/c, II, III, IV, V, VI, VII, VIII.

Normalmente innocuo, si stima che lo streptococco agalactiae sia presente nel tratto gastrointestinale, rettale e uro-genitale del 30% circa degli individui sani, sia di sesso femminile che di sesso maschile. Tuttavia, come avviene per molti dei microorganismi presenti nella flora batterica umana, in alcuni casi, esso può proliferare eccessivamente portando all'insorgenza d'infezioni anche molto gravi. Il sierotipo III, in particolare, sembra essere il maggiore responsabile delle infezioni neonatali che provocano meningite.

Infezione

Infezione da Streptococco agalactiae e patologie associate

Le infezioni date dallo streptococco agalactiae possono manifestarsi in diversi distretti dell'organismo dando origine a malattie come polmoniteendometrite, amnionite (processo infiammatorio che si sviluppa nella cavità amniotica a seguito di un'infezione), batteriemia, patologie infettive del tratto urinario e meningite.

Benché le infezioni da streptococco agalactiae possano manifestarsi a qualsiasi età e in pazienti di qualsiasi sesso, esse assumono una particolare rilevanza quando si manifestano nelle gestanti e nei neonati.

Le infezioni neonatali da streptococco agalactiae, infatti, possono dare origine a gravi - e potenzialmente letali - patologie nel neonato, quali meningiti, polmoniti e batteriemie. Allo stesso modo, se l'infezione colpisce una donna in gravidanza e non viene correttamente e prontamente trattata, le conseguenze per il feto - e, talvolta, anche per la madre - potrebbero essere molto gravi.

Trasmissione dell'infezione

Per quanto riguarda l'infezione neonatale, solitamente essa viene trasmessa dalla madre al bambino durante il parto.

Per quanto riguarda la trasmissione dell'infezione fra individui adulti, invece, il meccanismo con cui essa avviene non è ancora del tutto chiarito. Tuttavia, dal momento che lo streptococco agalactiae è comunemente presente nel tratto genitourinario maschile e femminile, si ritiene che la trasmissione possa avvenire attraverso i rapporti sessuali non protetti.

Curiosità

Le infezioni da streptococco agalactiae non interessano solo gli esseri umani. Questo batterio, infatti, è uno dei principali responsabili dell'insorgenza di mastiti nelle mucche da latte. Un'infezione streptococcica di questo tipo nei bovini può scatenare una malattia febbrile acuta che porta a una ridotta sintesi di latte da parte dell'animale.

Oltre a questo, lo Streptococcus agalactiae è in grado di infettare anche altre specie animali, come cani, gatti, cammelli, foche, delfini e perfino coccodrilli. Allo stesso modo, questo microorganismo è capace di scatenare vere e proprie epidemie in pesci di allevamento, causando batteriemie ed emorragie.

Cura e trattamento

Naturalmente, il trattamento delle infezioni da streptococco agalactiae prevede la somministrazione di farmaci antibiotici. I più impiegati sono:

Per quanto riguarda le donne in gravidanza, in caso di positività al test per lo streptococco agalactiae, al fine di evitare - o comunque ridurre - la possibilità di trasmissione del patogeno al bambino, è necessario intervenire mediante una profilassi antibiotica per via endovenosa durante il travaglio.

Per approfondire: Streptococco in Gravidanza

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista