Ultima modifica 18.07.2019
INDICE
  1. Spotting: definizione
  2. Incidenza dello spotting
  3. Spotting e contraccezione
  4. Spotting ed ovulazione
  5. Cause
  6. Spotting e perdite ematiche scure
  7. Diagnosi
  8. Prevenire lo spotting
  9. Riassunto

Spotting: definizione

Il termine spotting deriva dal verbo inglese “to spot”, che letteralmente significa “macchiare”; nel linguaggio medico-ginecologico lo spotting delinea un'anomala, seppur modesta, perdita di sangue uterino di colore scuro, un fenomeno che s'interpone generalmente tra due mestruazioni.
Lo spotting è indice che qualcosa, nell'organismo della donna, non funziona correttamente: gli ingranaggi che regolano l'apparato genitale femminile si sono inceppati e la donna deve correre ai ripari poiché, come analizzeremo nel corso dell'articolo, lo spotting potrebbe essere un campanello d'allarme per patologie importanti.

Spotting

Incidenza dello spotting

Lo spotting non sempre è indicatore di patologia in atto, ma le piccole ed inattese perdite uterine di sangue, tra una mestruazione e l'altra, non devono mai essere sottovalutate. Le donne in età fertile rappresentano il target dello spotting, un disturbo che può presentarsi nei giorni che precedono la mestruazione, durante l'ovulazione oppure nell'immediato periodo post ciclo ovarico.
Inoltre, si stima che all'incirca il 10% delle donne che utilizzano la pillola anticoncezionale soffra di spotting: più precisamente, il disturbo si manifesta nei primi due-tre mesi di assunzione del progestinico, poiché l'organismo deve ancora adattarsi alla terapia contraccettiva. L'argomento sarà trattato più approfonditamente nel paragrafo successivo.

Spotting e contraccezione

Alcune donne che fanno uso della pillola contraccettiva, dell'anello vaginale, del cerotto o della spirale, lamentano spotting nei primissimi mesi d'assunzione. Negli stadi iniziali della terapia, è ritenuto pressoché normale che la donna possa soffrire di spotting, poiché l'organismo deve adeguarsi alla modulazione di estrogeni e progestinici; quando le perdite uterine persistono per alcuni mesi, sarebbe opportuno rivolgersi al medico di fiducia, perché, probabilmente, il dosaggio di ormoni non è adatto all'organismo della donna. In genere, lo spotting si manifesta quando il dosaggio estro progestinico della pillola risulta troppo basso, per cui l'organismo interpreta il basso livello ormonale come il momento per mestruare (talvolta lo spotting risulta molto abbondante, tanto da confondersi con una pseudo mestruazione): la correzione della terapia estrogenica provvederà a redimere la fastidiosa condizione.
Talvolta, lo spotting che si protrae oltre i primissimi mesi d'assunzione del contraccettivo non dipende tanto dal dosaggio troppo basso, quanto piuttosto dalla frequenza di assunzione non regolare dello stesso: molte donne che assumono la pillola si dimenticano di prenderne una (o addirittura più di una), aumentando il rischio di spotting e – soprattutto - di gravidanza inattesa.
Per quanto riguarda la spirale al rame,  si stima che circa il 10-15 % delle donne che ne fa uso soffra di spotting dovuto, principalmente ad un inserimento scorretto: la spirale dev'essere inserita profondamente nell'utero da un ginecologo esperto, poiché, quando introdotta male, potrebbe facilmente creare spotting, dolore durante i rapporti e diminuire l'effetto contraccettivo.

Spotting ed ovulazione

Quando lo spotting coincide con l'ovulazione, la perdita ematica uterina potrebbe essere indice di una complicazione a livello dell'endometrio: lo sfaldamento della mucosa che avvolge la cavità uterina (l'endometrio, appunto) provoca una consistente modulazione ormonale che, a sua volta, potrebbe causare spotting.
Ancora, quando spotting ed ovulazione corrispondono e la “coincidenza” non rimane un caso univoco, la paziente potrebbe essere affetta da cisti ovariche: sarà il ginecologo ad optare la scelta più adatta per la guarigione dal problema.

Cause

Ad esclusione delle donne che iniziano ad assumere la pillola anticoncezionale, od altri metodi contraccettivi, lo spotting si può manifestare in seguito a fattori organici e disfunzionali:


Cause di natura organica

Cause di natura disfunzionale

 

Anche il fumo e le scorrette abitudini alimentari potrebbero incidere sulla regolarità del ciclo mestruale e provocare spotting.

Spotting e perdite ematiche scure

Durante la mestruazione, le perdite sono abbondanti ed assumono un colore rosso brillante. Lo spotting rappresenta una perdita ematica anomala, non più fisiologica, dove il flusso, generalmente, non è abbondante, ma modesto: così, a causa dell'ossidazione dell'emoglobina, il colore delle perdite diventa più scuro.

Diagnosi

Lo spotting non deve mai essere sottovalutato, nonostante nella maggior parte dei casi rappresenti una condizione innocua ed assolutamente reversibile: il parere del ginecologo risulta sempre fondamentale. A tal proposito, la paziente viene in genere sottoposta ad una visita ginecologica: se il medico lo ritiene opportuno, alla donna saranno prescritti esami come analisi del sangue (coagulazione, dosaggio ormonale, emocromo), ecografia trans vaginale, pap test, biopsia del collo dell'utero, colposcopia, ecografia pelvica.

Prevenire lo spotting

Seguire le regole dettate dall'educazione alimentare rappresenta sicuramente un'ottima misura preventiva allo spotting: la dieta dovrebbe essere equilibrata, priva di eccessi, variata, ricca di acidi grassi essenziali (in cui sono presenti i precursori degli estrogeni, ormoni femminili), di ferro (indispensabile in caso di anemia) e magnesio (particolarmente indicato per ridurre lo stress e per controllare la sindrome premestruale).
Le donne soggette a spotting dovrebbero eliminare (o comunque ridurre) le sigarette, “nemiche” della regolarità del ciclo mestruale.
Lo spotting può essere prevenuto anche con il mantenimento del peso corporeo ideale, relazionandolo sempre in base all'età. Nelle regole di prevenzione dello spotting non può certo mancare il riposo, indispensabile per ridurre le tensioni e per rilassare il corpo: si ritiene che un soggetto debba dormire almeno 7/8 ore per ogni notte.
Ancora, lo sport, il movimento, l'esercizio fisico, o solamente le camminate, aiutano sicuramente a combattere lo spotting, perché lo sport permette di scaricare lo stress e di prevenire i disturbi da ciclo, tra cui le perdite ematiche uterine tra una mestruazione e l'altra. Lo yoga, il pilates e lo stretching rappresentano altre attività motorie che aiutano ad armonizzare corpo ed anima, dunque riducono lo stress e "proteggono" il ciclo.
Queste misure preventive sono efficaci nella donna sana: è chiaro che, quando la paziente è affetta da forme cancerose/precancerose, la dieta, lo sport ed il riposo non sono più sufficienti a combattere lo spotting, poiché il disturbo è provocato da una vera e propria patologia che dev'essere tempestivamente curata.

Riassunto

Per fissare i concetti...

 

Disturbo

Spotting

Descrizione

Anomala, seppur modesta, perdita di sangue uterino scuro che s'interpone tra due mestruazioni

Perdite scure

A causa dell'ossidazione dell'emoglobina, il colore delle perdite diventa più scuro e non assume la tipica colorazione rosso-brillante delle mestruazioni

Incidenza dello spotting
  • Target: donne in età fertile
  • 10% delle donne che assume la pillola anticoncezionale soffre di spotting nei primi mesi di terapia contraccettiva
  • 10-15% delle donne che utilizza la spirale lamenta spotting nei primi mesi
Quando si manifesta lo spotting

Lo spotting può presentarsi nei giorni che precedono la mestruazione, durante l'ovulazione, oppure nell'immediato periodo post ciclo ovarico

Spotting ed ovulazione

Possibile complicazione a livello dell'endometrio

Spotting e pillola

La pillola contraccettiva potrebbe favorire spotting nei primissimi mesi d'assunzione perché:

  • L'organismo si deve adattare alla modulazione ormonale
  • Dosaggio estro progestinico troppo basso
  • Dimenticanza di assumere la pillola
Spotting e spirale

L'inserimento scorretto della spirale potrebbe generare spotting, dolore durante i rapporti e diminuire l'effetto contraccettivo

Fattori che favoriscono spotting

Cause organiche e disfunzionali

Diagnosi dello spotting

Visita ginecologica, esami del sangue, ecografia trans vaginale, pap test, biopsia del collo dell'utero, colposcopia, ecografia pelvica

Prevenire lo spotting
  • Seguire le regole dettate dall'educazione alimentare
  • Eliminare le sigarette
  • Mantenere il peso corporeo ideale
  • Riposo
  • Sport, movimento, esercizio fisico, yoga, pilates, stretching