Snooze: cos'è e benefici del posticipare la sveglia

Snooze: cos'è e benefici del posticipare la sveglia
Ultima modifica 28.02.2024
INDICE
  1. Introduzione
  2. Che cos'è la funzione snooze
  3. È importante mantenere il ritmo sonno-veglia
  4. Un nuovo studio svela i reali effetti della funzione snooze
  5. "Sonnecchiare" al mattino può essere utile in alcuni casi

Introduzione

"Ancora 5 minuti": è questo il pensiero di tutti coloro che, al suono della sveglia, decidono di posticiparla per concedersi ancora un po' di sonno. C'è anche chi punta la sveglia appositamente un po' prima, per poter poi attivare la funzione snooze, che permette di sospendere per un certo lasso di tempo il suono della sveglia prima di riattivarlo, così da regalarsi un risveglio più lento. Questa abitudine, che molti credono poco efficace e poco benefica, in realtà potrebbe effettivamente nascondere diversi vantaggi. 

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Che cos'è la funzione snooze

Lo snooze è la funzione che consente di sospendere la sveglia per un certo periodo di tempo prima di farla riprendere nuovamente a suonare. Si tratta di una funzionalità molto comoda perché basta premere un pulsante per attivarla: non è dunque necessario reimpostare nuovamente la sveglia, operazione sicuramente veloce ma che spesso porta a svegliarsi e a perdere il sonno.

Chi al mattino fa fatica a svegliarsi e trae giovamento anche da soli pochi minuti di riposo in più, in genere apprezza moltissimo la funzione snooze, così come chi preferisce concedersi un po' di tempo in relax prima di alzarsi.

Al contrario, chi ha un sonno molto leggero e una volta destato non riesce più a dormire e chi non ama poltrire a letto in generale, non la apprezza particolarmente. In tutti i casi, potrebbe vale la pena provarla per beneficiare degli effetti positivi.

È importante mantenere il ritmo sonno-veglia

Secondo alcune teorie, premere il pulsante "snooze" è una cattiva abitudine che può compromettere un sonno sano. Una recente ricerca invece è giunta a una conclusione opposta, scoprendo che questa funzionalità può portare alcuni benefici. Certamente gli esseri umani sono abitudinari e mantenere costanti i tempi e i ritmi di veglia e di sonno è una pratica consigliabile, soprattutto se ci si sente stanchi o intontiti al mattino.

Tuttavia, il nuovo studio, pubblicato sul Journal of Sleep ResearchTrusted Source, ha dimostrato che mettere in pausa la sveglia per qualche minuto potrebbe non interrompere il ciclo di sonno e, anzi, potrebbe aiutare a scongiurare la cosiddetta "inerzia del sonno", quella terribile inattività e inoperosità mattutina che può indugiare ben oltre la prima tazza di caffè.

Un nuovo studio svela i reali effetti della funzione snooze

In un primo momento gli autori dello studio hanno invitato i partecipanti, oltre 1.700 persone, a rispondere a un questionario contenente domande sulle abitudini relative al sonno e alla veglia.

Dall'analisi dei risultati è emerso che ben il 69% degli intervistati ha riferito di utilizzare il pulsante snooze o di impostare più sveglie "a volte". La motivazione più comune di questa abitudine? Essere troppo stanchi o non riuscire a svegliarsi con la prima sveglia. Il 17,4% ha risposto di farlo perché è un'abitudine che fa sentire sente bene e il 16,6% perché ama svegliarsi più lentamente.

In un secondo momento, gli autori hanno condotto un piccolo studio sul sonno in laboratorio, che ha coinvolto 31 "snoozer abituali" sani e senza problemi di sonno, che sono stati invitati a trascorrere tre notti dormendo in laboratorio. L'età media dei partecipanti era di circa 27 anni. L'età è un dato importante per gli studi sul sonno perché i giovani tendono ad alzarsi e andare a letto più tardi rispetto agli anziani, un'abitudine che può influenzare la stanchezza al mattino e la misura in cui si sente il bisogno di sonnecchiare.

Il primo giorno, i soggetti sono stati invitati a utilizzare il pulsante snooze tre volte per gli ultimi trenta minuti di sonno. Il secondo giorno è stato loro chiesto di svegliarsi all'orario stabilito con la sveglia "nomale".

Gli autori hanno chiesto ai volontari di risolvere, al risveglio, problemi di matematica e altri semplici test cognitivi come la memorizzazione delle parole.

Inoltre, hanno misurato il livello di cortisolo nella loro saliva dopo il risveglio. Infatti il cortisolo è un ormone che, tra le altre cose, svolge un ruolo importante nel risveglio, in particolare nella "risposta al risveglio del cortisolo": livelli più elevati sono correlati alla sensazione di veglia e attenzione, mentre livelli bassi indicano una sensazione di sonnolenza.

"Sonnecchiare" al mattino può essere utile in alcuni casi

L'analisi dei risultati ha rivelato che il giorno in cui i partecipanti hanno potuto sonnecchiare, hanno ottenuto risultati migliori nei test cognitivi, ma hanno dormito leggermente meno, senza variazioni significative del livello di colesterolo.

"Il significato di questi risultati è che il sonnellino al mattino non sembra essere così dannoso come si credeva in precedenza, ma che potrebbe esserci un compromesso, per cui un po' di sonno disturbato al mattino può aiutare a scongiurare un po' di inerzia del sonno" hanno spiegato gli studiosi.  

Nonostante abbiano ottenuto risultati migliori in alcuni test cognitivi, coloro che hanno dormicchiato in realtà non si sono sentiti meno assonnati. "Potenzialmente, questi individui si sentiranno sempre assonnati al risveglio, indipendentemente dallo stile di veglia", conclude la ricerca. "Anche se i partecipanti non hanno riferito di sentirsi meno assonnati... il risveglio più lento ha comunque migliorato le loro capacità cognitive." 

Alcuni esperti hanno concluso che posticipare la sveglia attivando la funzionalità snooze non causa danni per quanto riguarda l'architettura totale del sonno nel suo complesso o nel funzionamento che si ha nel corso della giornata. Può dunque essere un'abitudine utile per chi fatica a risvegliarsi, ma trovando un buon equilibrio tra la durata del sonno e il tempo di snooze.

Per chi soffre di disturbi del sonno e per chi si sente stanco durante il giorno invece non si tratta certamente della soluzione più indicata: in questo caso è bene chiedere aiuto al medico.