Smalto in Gravidanza: si può usare?
Ultima modifica 05.11.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Smalto in Gravidanza per Uso Cosmetico
  3. Smalto Medicato in Gravidanza

Generalità

Molte donne in dolce attesa si domandano se l'utilizzo dello smalto in gravidanza possa considerarsi sicuro.

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La risposta alla suddetta questione potrebbe variare in funzione del tipo di prodotto utilizzato e in funzione del motivo per il quale lo smalto viene applicato. Difatti, se lo smalto che si vuole applicare è di tipo cosmetico, in linea generale e seguendo alcune accortezze, il suo uso e consentito. Il discorso varia, invece, quando a dover essere applicato è uno smalto medicato; in simili situazioni, il parere del medico è assolutamente indispensabile.

Smalto in Gravidanza per Uso Cosmetico

Lo smalto per uso cosmetico è lo smalto per unghie che normalmente viene applicato allo scopo di abbellire o conferire colore alle unghie di mani e piedi, quindi viene applicato prettamente per fini estetici. In commercio ne esistono di moltissimi tipi: colorati, trasparenti, con o senza glitter, dal finish lucido oppure opaco e così via. Ad ogni modo, indipendentemente dalla colorazione, dal finish e dal risultato finale che si vorrebbe ottenere, molte future mamme si domandano "smalto in gravidanza: sì o no?"

A onor del vero, le opinioni a riguardo sono discordanti e la sicurezza d'uso dello smalto in gravidanza suscita parecchie opinioni discordanti. Nonostante ciò, in linea di massima, sono in molti a ritenere che il prodotto oggetto di discussione possa essere impiegato anche dalle future mamme, purché vengano adottati alcuni accorgimenti e precauzioni, quali:

  • Utilizzare smalti per unghie di qualità e, soprattutto, di provenienza nota. Diffidare, quindi, degli smalti con nomi sconosciuti e senza etichette che si possono trovare in mercatini o negozi a buon mercato.
  • Utilizzare smalti privi di sostanze pericolose, come toluene, formaldeide e ftalati (in particolare, dibutilftalato - DBT). Oggigiorno, gli smalti contenenti queste sostanze sono decisamente rari, tuttavia, è sempre bene controllare la lista degli ingredienti - INCI. Qualora gli ingredienti non vengano specificati, evitare di acquistare lo smalto.
  • Una volta individuato lo smalto giusto, assicurarsi di applicarlo in un luogo ben ventilato evitando di inalare i vapori del prodotto; difatti, anche se non sono presenti il toluene, gli ftalati o la formaldeide, è sempre bene evitare di respirare i vapori delle sostanze impiegate per fabbricare lo smalto. Oltre a ciò, l'odore del prodotto potrebbe risultare troppo forte per la futura madre provocando senso di nausea o addirittura vomito. Durante la gestazione, infatti, le donne tendono a divenire più sensibili nei confronti di diversi tipi di odori.
  • Applicare lo smalto nel modo più preciso possibile, evitando "sbavature" sull'area di cute circostante l'unghia, quindi evitando di applicare lo smalto sulla pelle.
  • Evitare di mangiarsi le unghie al fine di non ingerire parti di smalto.
  • Per rimuovere lo smalto in gravidanza, utilizzare solventi per unghie sicuri, di qualità e privi di sostanze pericolose. In caso di dubbi, è sempre bene leggere con attenzione la lista degli ingredienti del prodotto.
  • Analogamente a quanto detto per l'applicazione dello smalto in gravidanza, anche la sua rimozione deve essere effettuata in luoghi ben areati evitando di respirare i vapori del solvente.

In verità, gli accorgimenti sopra riportati dovrebbero essere seguiti da tutte le donne, indipendentemente dallo stato di gravidanza o meno.

L'applicazione dello smalto in gravidanza non dovrebbe arrecare alcun danno al feto, poiché le sostanze contenute nel prodotto, generalmente, non vengono assorbite dalle unghie.

Tuttavia, poiché l'applicazione dello smalto in gravidanza per fini estetici non è indispensabile, a scopo precauzionale, l'uso del prodotto in questione potrebbe essere evitato fino al termine del periodo di gestazione.

Nota Bene

Dal momento che la questione "smalto in gravidanza" è ancora oggi piuttosto dibattuta e ha dato origine a numerose opinioni contrastanti, a scanso di equivoci, prima di utilizzare questo prodotto, le donne in dolce attesa dovrebbero chiedere il parere del proprio medico o del proprio ginecologo.

Effetti Negativi Causati dall'Uso Scorretto dello Smalto in Gravidanza

Anche se, in linea di massima, lo smalto in gravidanza non è vietato, un uso scorretto e/o eccessivo del prodotto, così come l'utilizzo di smalti di scarsa qualità può arrecare danni alle unghie, quali:

Nota Bene

Gli effetti negativi derivanti dall'uso scorretto di questi prodotti per unghie si possono manifestare sia con l'applicazione dello smalto in gravidanza, sia con l'applicazione errata del prodotto nelle non gravide. Pertanto, come già detto, si consiglia di prestare attenzione e di seguire le accortezze dovute a tutte le donne e non solo a quelle in dolce attesa.

Ricostruzione Unghie, Smalto Gel e Smalti Semipermanenti

Secondo molti dermatologi, la ricostruzione delle unghie che utilizza il cosiddetto smalto gel, così come l'applicazione di smalti semipermanenti dovrebbero essere evitate, non tanto perché i prodotti utilizzati in quest'ambito possono arrecare danni al feto, quanto perché:

  • La pratica di ricostruzione delle unghie e l'applicazione di smalto gel o semipermanente (con o senza ricostruzione) prevedono che l'unghia venga dapprima resa ruvida mediante l'utilizzo di una lima e, in seguito, ricoperta da vari strati di diversi tipi di smalto (base, colore, top coat, ecc.) che asciugheranno quando esposti ai raggi emessi da lampade UV a bassa potenza posizionate all'interno di appositi fornetti. La fase di limatura, inoltre, è richiesta anche per la rimozione dello smalto gel; per il semipermanente, invece, si utilizza un apposito solvente. Ad ogni modo, tutti questi procedimenti possono peggiorare ulteriormente le condizioni delle unghie della futura madre che generalmente tendono a risultare più fragili del normale a causa della gravidanza stessa.
  • Oltre a quanto finora detto, per poter ricorrere a trattamenti di questo tipo sulle unghie, le gestanti dovrebbero essere sicure che nel centro estetico di riferimento vengano seguite con estremo rigore tutte le norme igieniche del caso (utilizzo di strumenti monouso e sterilizzazione di quelli non monouso) al fine di evitare di incappare nella contrazione di infezioni di qualsiasi tipo (batteriche, virali o fungine). In una simile evenienza, infatti, si potrebbe compromettere anche la salute fetale.

Smalto Medicato in Gravidanza

Lo smalto in gravidanza impiegato per usi medici nulla ha a che vedere con il classico smalto per unghie colorato che viene applicato per fini estetici. Difatti, in ambito medico si usano i cosiddetti smalti medicati. Essi sono veri e propri farmaci poiché formulati con principi attivi il cui impiego è necessario per contrastare determinate patologie delle unghie.

Nel dettaglio, i principi attivi con cui vengono formulati sono dotati di azione antifungina (o antimicotica, che dir si voglia) e, per tale ragione, il loro uso è indicato nel trattamento delle micosi delle unghie (onicomicosi).

Fra i principi attivi maggiormente impiegati all'interno di questi smalti medicati ritroviamo l'amorolfina e il ciclopirox.

Lo smalto in gravidanza per uso medico (smalti medicati a base di principi attivi antifungini) può avvenire solo ed esclusivamente nei casi di effettiva necessità, solo se prescritto dal medico e solo sotto la stretta sorveglianza di quest'ultimo.

Molti smalti medicati utilizzati per contrastare le onicomicosi sono liberamente acquistabili senza obbligo di presentazione della ricetta medica, nonostante ciò, le donne in gravidanza, così come le madri che allattano al seno, non devono ricorrere all'uso di simili prodotti se non su espresso consiglio del medico.

Effetti Collaterali

Chiaramente, trattandosi di prodotti medicinali a tutti gli effetti, anche gli smalti medicati possono causare effetti collaterali, come la comparsa di fragilità ungueale e la decolorazione dell'unghia.

Oltre a questo, l'applicazione dello smalto in gravidanza per uso medico può provocare reazioni allergiche in individui sensibili che possono manifestarsi con la comparsa di orticaria, prurito, rossore e bruciore cutanei.

Autore

Ilaria Randi
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista