Sindrome da rientro a gennaio: cos’è e come combattere lo stress post vacanze
- Introduzione
- Che cos’è la sindrome da rientro a gennaio
- Sindrome da rientro a gennaio, le cause
- I sintomi
- Come affrontare la sindrome da rientro a gennaio
- Darsi tempo
- Ricominciare con gradualità
- Pianificare bene l'agenda
- Mantenere le buone abitudini della vacanza
- Programmare momenti di svago
- Non auto-imporsi regole ferree
- 4 consigli utili
Introduzione
Dopo le vacanze di Natale e la pausa di fine anno, il ritorno alla solita routine può essere particolarmente difficile da affrontare. In alcuni casi si sviluppa una vera e propria sindrome da rientro, caratterizzata da malesseri fisici e disagi psicologici. Fortunatamente esistono diverse strategie per affrontarla e stare meglio.
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Che cos’è la sindrome da rientro a gennaio
Con l'espressione "stress da rientro" si indica una vera e propria sindrome, chiamata anche post-vacation blues, che inizia da poche ore a pochi giorni dopo il ritorno dalle vacanze e la ripresa della solita routine. I periodi dell'anno più a rischio da questo punto di vista sono gennaio, in seguito alla pausa natalizia, e settembre, dopo le ferie estive.
Può sembrare paradossale che dopo le vacanze si rientri più stressati di prima, eppure è proprio ciò che accade con la sindrome da rientro. In effetti, durante lo stacco in genere si interrompono le solite abitudini, si cambiano ritmi e attività, si stacca la spina e si dà modo a corpo e mente di rigenerarsi e "ossigenarsi".
Dopo questa pausa, tornare al lavoro e alla solita vita può essere difficoltoso e creare malesseri di vario tipo. Fortunatamente, queste manifestazioni migliorano nel giro di poco tempo: nella maggior parte dei casi, bastano pochi giorni di assestamento perché la persona si senta meglio e riprenda la solita routine.
Sindrome da rientro a gennaio, le cause
- Cambiamento delle normali abitudini
- Variazione dei ritmi seguiti normalmente
- Momenti di riflessione e introspezione che spesso si vivono durante le vacanze
- Bilanci di fine anno
- Nuovi progetti lavorativi
- Numerosi impegni da affrontare
- Attività in sospeso da terminare
- Stacco molto lungo e rinvigorente
I sintomi
- Svogliatezza
- Senso di affaticamento
- Difficoltà di concentrazione
- Calo dell'attenzione
- Irritabilità
- Agitazione
- Tendenza a isolarsi
- Tensione muscolare
- Mal di testa
- Lacrimazione agli occhi
- Insonnia
- Tachicardia
Come affrontare la sindrome da rientro a gennaio
- Darsi tempo
- Ricominciare con gradualità
- Pianificare bene l'agenda
- Mantenere le buone abitudini della vacanza
- Programmare momenti di svago
- Non auto-imporsi regole ferree
Darsi tempo
Nel caso in cui si siano trascorse le vacanze fuori casa, se possibile, l'ideale sarebbe ritornare a casa due-tre giorni prima dell'effettiva ripresa lavorativa, in modo da avere il tempo di riabituarsi al clima, all'ambiente e a certe routine famigliari e di sbrigare tutte le incombenze tipiche del dopo-vacanza, come il disfacimento dei bagagli o la visita ai parenti.
Ricominciare con gradualità
Per prevenire la sindrome da rientro è utile innanzitutto evitare di buttarsi subito nella mischia, cominciando con il piede sull'acceleratore. Molti si lasciano fagocitare subito dai mille impegni rischiando di vanificare gli effetti benefici delle vacanze in poco tempo. Invece, l'ideale è procedere passo dopo passo.
Pianificare bene l'agenda
Una delle primissime cose da fare al rientro è dedicarsi alla pianificazione dell'agenda: fare un elenco delle mansioni e delle attività di cui ci si deve occupare e stabilire quali sono le priorità in relazione agli obiettivi da raggiungere, così da non disperdere tempo ed energie in attività che possono tranquillamente aspettare e accumulare ritardi per quelle che invece sono urgenti.
Mantenere le buone abitudini della vacanza
Per combattere la sindrome da rientro si consiglia di mantenere le buone abitudini acquisite durante la vacanza, come la lettura, le passeggiate, i momenti di introspezione e così via. Continuare quanto di buono si è iniziato a fare durante lo stacco natalizio aiuta ad avere una ripresa più soft e serena.
Programmare momenti di svago
Un'altra ottima strategia consiste nell'iniziare a programmare altri momenti di svago e attività piacevoli: aiuta, infatti, a cambiare il modo di pensare e vivere il rientro. Così facendo, si modificano anche le emozioni e il modo con cui ci si approccia alla quotidianità, aumentando il benessere.
Non auto-imporsi regole ferree
Evitare di darsi regole ferree, piuttosto lasciare che lo stato d'animo vacanziero guidi le prime giornate di gennaio. Meglio invece darsi degli obiettivi emotivi, chiedendosi "come voglio trascorrere le mie giornate?", "voglio essere triste oppure cercare di vedere il bello che c'è nella mia solita vita?".
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4 consigli utili
- Bere molto per sentire meno la fatica e migliorare la capacità di tollerare e gestire il cambiamento. Una buona idratazione permette anche un corretto afflusso di sangue e nutrimento ai tessuti, inclusi cervello e muscoli, che sono affaticati in chi è teso.
- Nel corso della giornata, ogni tanto fermarsi e fare qualche respiro profondo e lento, magari a occhi chiusi, per riprendere il controllo emotivo e ritornare a ragionare lucidamente.
- Sì, poi, a non focalizzarsi su ciò che si vorrebbe non succedesse, ma a mantenere l'attenzione sulla soluzione.
- Evitare di ripetersi frasi come "devo rifare tutto", "non ho voglia di ricominciare", "la mia vita è uno schifo", meglio dirsi cose incoraggianti come "ce la posso fare", "questo è il momento giusto per ristrutturare quella mia abitudine.
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