Che cos'è la sindrome ansiosa e rimedi naturali

Che cos'è la sindrome ansiosa e rimedi naturali
Ultima modifica 11.09.2024
INDICE
  1. Che cos'è la sindrome ansiosa?
  2. Cosa prendere di naturale? Cosa bere?
  3. Aromaterapia per calmare una mente ansiosa
  4. Fitoterapia per far passare lo stato ansioso
  5. Ulteriori approfondimenti

Che cos'è la sindrome ansiosa?

Nella trattazione precedente abbiamo esaminato la sindrome ansiosa in caso di severità: fortunatamente, esistono anche forme piuttosto lievi, determinate da molteplici fattori (stress, lavoro, famiglia ecc.) che - incastrati l'uno sull'altro come frammenti di puzzle - generano l'eccesso di ansia.

La fitoterapia è un eccellente ausilio terapico nelle forme moderate o medie di sindrome ansiosa. È doveroso precisare che, pur trattandosi di "farmaci naturali", la fitoterapia non è innocua: infatti, anche le droghe vegetali, i tranquillanti ed i sedativi cosiddetti naturali, possono essere responsabili di effetti spiacevoli, determinati per lo più dal sinergismo con altre sostanze, o dall'accumulo delle stesse. Ecco perché, in caso di sindrome ansiosa, un utilizzo moderato di tali sostanze naturali risulta sempre indispensabile, seguendo comunque alla lettera le indicazioni dettate dal medico o dall'erborista. [tratto da Farmaci vegetali: manuale ragionato di fitoterapia, di P. Campagna]

rimedi naturali ansia Shutterstock

Cosa prendere di naturale? Cosa bere?

L'oligoterapia è una pratica terapica che si avvale, essenzialmente, di oligoelementi come rimedio naturale di base: in altre parole, l'oligoterapia aiuta a superare tendenze patologiche di tipo funzionale. Per questo motivo, la sindrome ansiosa può essere vinta anche ricorrendo all'oligoterapia. In genere, questa pratica è definita "di supporto", per evidenziare che risulta sì efficace ma, quando associata ad altri trattamenti mirati agisce in sinergia potenziandone l'effetto benefico finale.

Ma vediamo alcuni esempi concreti, che ci aiutano a comprendere meglio l'approccio terapico naturale alla sindrome ansiosa.
Come rimedio naturale, il manuale "Farmaci vegetali" (P. Campagna) consiglia di assumere il Manganese cobalto una volta al dì (ciclo: 3 settimane), proseguendo poi con 2-3 assunzioni settimanali riducendo gradualmente le dosi all'avanzare del trattamento.
Al manganese cobalto è possibile aggiungere anche il Magnesio (altro oligoelemento), una sola volta al giorno, dopo il pasto serale (induce il sonno esercitando un'azione sedativa).

In caso di sindrome ansiosa è bene seguire anche alcune regole alimentari, evitando alimenti o sostanze potenzialmente eccitanti, quali caffè, cacaocioccolatozafferano, guaranà, ginseng ecc., che, chiaramente, creerebbero contrasto con le sostanze naturali assunte.

Alcuni specialisti consigliano di assumere contemporaneamente estratti di Ficus carica, altro rimedio naturale che aiuterebbe a debellare più velocemente la sindrome ansiosa.

Le gemme di Ficus carica (gemmoterapia) vantano proprietà tranquillanti, riequilibranti dell'umore e neurosedative, costituendo un utilissimo rimedio per contrastare l'ansia e le tensioni che caratterizzano la sindrome ansiosa.

In alternativa a Ficus carica, si può assumere Tilia tormentosa, gemmo-derivato in grado anch'esso di esplicare un'azione positiva contro la sindrome ansiosa. Il tiglio agisce secondo tre modalità:

  1. Aumenta i livelli ematici di serotonina
  2. Agisce a livello dell'asse cortico-ipotalamico
  3. Espleta la sua azione anche sul centro del sonno

Tilia tormentosa risulta un buon rimedio naturale per alleviare la sindrome ansiosa, poiché espleta una buona azione sedativa, antispastica, tranquillante e - soprattutto - ansiolitica.

Per il suo alto indice terapeutico, questo gemmo-derivato mostra pochissimi effetti collaterali e controindicazioni: a tal proposito, viene spesse volte somministrato in caso di sindromi ansiose nei bambini, negli anziani e nelle donne in gravidanza.

È bene precisare, comunque, che paradossalmente il tiglio assunto a dosaggi elevati per lunghi genera l'effetto opposto (eccitazione).

Aromaterapia per calmare una mente ansiosa

Tra i vari rimedi naturali contro la sindrome ansiosa non possiamo dimenticare l'aromaterapia, che sfrutta piccole dosi di oli essenziali altamente concentrati. In genere, questi rimedi naturali sono utili in sinergia con altri, poiché migliorano sia la qualità che la percezione di benessere a livello emozionale, fisico e soprattutto mentale.

In caso di sindrome ansiosa, dovranno essere selezionate le essenze con spiccate potenzialità di risollevare lo stress psicologico scatenante l'ansia. Le essenze di lavanda e melissa sono sicuramente rimedi naturali efficaci nel riequilibrare il sistema nervoso iperattivo, associate in particolare a camomilla e/o estratto di arancio amaro.

Gli oli essenziali ad azione neurosedativa possono essere distribuiti e massaggiati sul corpo: l'assorbimento degli oli attraverso la cute è stato ampliamente dimostrato, proprio per questo sono utilizzati anche come essenze negli oli da massaggio. Inoltre, in caso di sindrome ansiosa è consigliato profumare l'ambiente con estratti di droghe ad azione sedativa ed ansiolitica (es. lavanda).

Fitoterapia per far passare lo stato ansioso

Come sopraccennato, la fitoterapia si profila un eccellente rimedio naturale, efficace soprattutto nelle forme lievi e medie di sindrome ansiosa; oltre quanto detto, la fitoterapia è altresì importante come rimedio integrante anche se, in quest'ultimo caso, si deve porre particolare cautela nell'accostamento delle droghe naturali ai farmaci di sintesi, al fine di non creare sinergismo tra attivi.

Tra le droghe ansiolitiche per eccellenza non possono mancare la valeriana, la passiflora, il biancospino e la melissa; in caso di sindrome ansiosa accompagnata anche da forme depressive, l'iperico rappresenta sicuramente un ottimo rimedio naturale di elevata efficacia, oltre a rodiolagriffonia e ginseng, energizzanti.

Cerchiamo, ora, di estrapolare i concetti chiave delle droghe ansiolitiche più efficaci per combattere la sindrome ansiosa.
La melissa (Melissa officinalis) viene attualmente sfruttata per le sue note proprietà ansiolitiche, in particolare in caso di sindromi ansiose accompagnate da irrequietezza, dispepsia, discinesie biliari e dolori gastrici legati all'ansia: la melissa esplica infatti attività sedative, spasmolitiche, eupeptiche e colagoghe (blande). Sconsigliata nei pazienti affetti da patologie a carico della tiroide (ipotiroidismo), glaucoma; controindicata anche in associazione con barbiturici (possibili interazioni), con camomilla e passiflora (sonnolenza) e in gravidanza/allattamento (assenza di dati certi).

Il biancospino (Crataegus oxyacantha) è consigliato per ridurre i sintomi che accompagnano la sindrome ansiosa: infatti, la droga è utile nel trattamento di palpitazioni, ansia ed ipereccitazione. Più dettagliatamente, il biancospino si rivela assai efficace nei pazienti cardiopatici irritabili, ipertesi e distonici, mostranti nervosismo, ipereccitabilità e marcati stati di stress. Non a caso, nelle sindromi ansiose, vengono spesse volte consigliati rimedi naturali a base di bancospino associato a valeriana, passiflora e ballota. Il biancospino può essere somministrato in associazione con l'estratto di gemme di tiglio.

Eccellenti anche le proprietà sedative-ansiolitiche di passiflora (Passiflora Incarnata): le sue virtù medicamentose sono dovute principalmente ad alcaloidi indolici, maltolo ed isomaltolo, oltre a flavonoidi (vitexina, isovitexina e iperodise). Più in particolare, i flavonoidi presenti sono utili come tranquillanti, mentre gli alcaloidi sono blandi stimolanti: le molecole del fitocomplesso di passiflora agiscono in sinergia espletando un eccellente effetto sedativo, antispastico ed ansiolitico. La droga è indicata nelle turbe del sonno legate a stati d'irrequietezza, ansia e stress, favorendo perciò un sonno tranquillo, senza creare intorpidimenti al mattino seguente.

La passiflora presenta alcune controindicazioni per le donne in gravidanza: non è un buon rimedio naturale per le gestanti poiché gli alcaloidi del fitocomplesso stimolano le contrazioni uterine. Inoltre, in caso di concomitante assunzione di benodiazepine per contrastare l'ansia, è sconsigliata la somministrazione di estratto di passiflora, al fine di evitare un potenziamento degli attivi. [tratto da Farmaci vegetali: manuale ragionato di fitoterapia, di P. Campagna]

Per concludere, si può senza dubbio affermare che anche la passiflora - fatta eccezione per alcuni casi - è un esemplare rimedio naturale per alleggerire le turbe legate a sindromi ansiose.

Per approfondire: Erbe per l'ansia: rimedi naturali utili contro l'ansia

Ulteriori approfondimenti

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