Sincope Vasovagale: cause, sintomi, conseguenze, trattamento

Sincope Vasovagale: cause, sintomi, conseguenze, trattamento
Ultima modifica 22.06.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Che cos'è la Sincope Vasovagale?
  3. Tipi di Sincope Vasovagale
  4. Cause
  5. Manifestazioni e Sintomi
  6. Conseguenze
  7. Diagnosi
  8. Cura e Prevenzione

Generalità

La sincope vasovagale è un particolare tipo di sincope che vede il coinvolgimento del nervo vago e, più precisamente, un aumento del tono vagale.

Sincope vasovagale Shutterstock

Più nel dettaglio, la sincope vasovagale appartiene al gruppo delle sincopi neuro-mediate. Si tratta di una transitoria perdita di coscienza che può verificarsi in seguito a diversi stimoli (emozionali o ortostatici). Essa viene considerata come un fenomeno di natura benigna, poiché - come vedremo nel corso dell'articolo - si ritiene possa rappresentare una sorta di meccanismo di difesa messo in atto dall'organismo allo scopo di proteggere il cuore da una condizione di eccessivo lavoro potenzialmente pericolosa.

Nonostante ciò, la sincope vasovagale può affliggere i pazienti in maniera frequente, inficiando sulla qualità della vita e portando a conseguenze indesiderate.

Che cos'è la Sincope Vasovagale?

La sincope vasovagale - o vaso-vagale, che scriver si voglia - è un tipo di sincope neuro-mediata che, come tale, si caratterizza per una breve e transitoria perdita di coscienza (generalmente, di qualche minuto). Spesso definita anche con il termine "volgare" e generico di "svenimento", la sincope vasovagale viene considerata come un fenomeno benigno che può manifestarsi sia nei bambini che negli adulti.

Il problema della sincope vasovagale sembra manifestarsi con maggior frequenza in pazienti di giovane età e il suo decorso è generalmente variabile. Durante la vita di ciascun paziente, infatti, gli episodi possono manifestarsi più o meno frequentemente, variando da individuo a individuo, ma comunque in maniera non prevedibile.

Tipi di Sincope Vasovagale

La temporanea perdita di coscienza che caratterizza la sincope vasovagale può essere sostanzialmente di due tipi: classica e non classica. Tali tipologie si differenziano per la possibilità di identificare i fattori scatenanti l'episodio.

Più nel dettaglio, nella sincope vasovagale classica - oltre ai sintomi prodromici (vedi capitolo "Manifestazioni e Sintomi") - è possibile identificare quale fattore ha innescato il meccanismo che porta alla perdita di coscienza del paziente. Tale innesco è generalmente rappresentato da fattori emozionali (emozioni intense, forte dolore, spavento, ecc.) oppure da fattori di tipo ortostatico (prolungato ortostatismo).

Nella sincope vasovagale non classica, invece, l'episodio di perdita di coscienza si manifesta anche in assenza di un innesco, oppure in assenza di un innesco identificabile.

In base ai dati raccolti nel corso di diversi studi, pare che la forma classica sia quella che coinvolge maggiormente i pazienti in giovane età; mentre la forma non classica sembra essere più diffusa fra i pazienti anziani.

Cause

Cosa provoca la Sincope Vasovagale?

In verità, la fisiopatologia della sincope vasovagale è ancora oggetto di studio e dibattiti, poiché tutte le cause e i meccanismi che portano alla comparsa dell'episodio di perdita di coscienza non sono ancora stati del tutto definiti.

Nonostante ciò, è possibile affermare che la sincope vasovagale si caratterizza per un abbassamento improvviso della pressione arteriosa (ipotensione) e per una riduzione della frequenza cardiaca (bradicardia) imputabili, rispettivamente, ad un'inibizione del sistema simpatico e ad un aumento del tono vagale. A causa di questi fenomeni, la gittata cardiaca, quindi, la perfusione cerebrale si riduce (ipoperfusione cerebrale) portando alla perdita di coscienza.

Nell'ambito della sincope vasovagale, le suddette condizioni si verificano generalmente in risposta a fattori o stimoli esterni che fungono da innesco per la comparsa dell'episodio di svenimento. Non a caso, tali fattori vengono anche chiamati "trigger", dall'inglese "innesco" o "grilletto".

Nel dettaglio, alcuni esempi di questi "inneschi" possono essere rappresentati da:

  • Forti emozioni;
  • Paura ed eccessivo spavento;
  • Dolore intenso;
  • Percezione di sensazioni particolarmente fastidiose od irritanti;
  • Vista del sangue;
  • Prolungato ortostatismo (ossia, la permanenza in posizione ortostatica per tempi eccessivamente lunghi).

Lo sapevi che…

Talvolta, anche la somministrazione di alcuni farmaci - come, ad esempio, il miorilassante tiocolchicoside - può favorire la comparsa di sincope vasovagale. In questo tipo di situazione, la sincope in questione viene considerata come un effetto collaterale dovuto alla somministrazione del farmaco.

Altri possibili fattori in grado di predisporre all'insorgenza della sincope vasovagale sono l'affaticamento, la fame e lo stress emotivo.

La Sincope Vasovagale come meccanismo di difesa

Alcuni studi hanno dimostrato che la sincope vasovagale classica non è da considerarsi come una malattia, bensì come una caratteristica dell'individuo, presente non solo negli esseri umani ma anche negli animali (altri mammiferi e vertebrati come pesci, uccelli, rettili e anfibi), nei quali tuttavia non si arriva alla perdita di coscienza anche se l'aumentato riflesso del tono vagale si manifesta esattamente come negli uomini.

Alla luce dei molti studi condotti, si è ipotizzato che la sincope vasovagale possa in un qualche modo rappresentare una sorta di "meccanismo di difesa" attuato dall'organismo per proteggere il cuore quando quest'organo si trova a lavorare in condizioni sfavorevoli che potrebbero danneggiarlo e provocare danni all'intero organismo. L'insorgenza della sincope vasovagale - la cui durata è, ricordiamo, molto breve - attraverso la comparsa di ipotensione e bradicardia dovrebbe rappresentare, perciò, una specie di "pausa" dall'intenso lavoro del cuore, riducendo il consumo di ossigeno, migliorando il riempimento diastolico e la perfusione coronarica.

La sincope vasovagale non classica che si manifesta soprattutto in pazienti anziani, invece, si ritiene possa essere considerata come una malattia imputabile ai processi di degenerazione del sistema nervoso che possono verificarsi nell'età avanzata.

Manifestazioni e Sintomi

Quali sono le manifestazioni e i sintomi della Sincope Vasovagale?

Come ribadito più volte, la sincope vasovagale si caratterizza per una breve e momentanea perdita di coscienza caratterizzata da ipotensione e bradicardia.

L'episodio di sincope vasovagale, tuttavia, è solitamente preceduto da una serie di sintomi tipici che permettono al paziente di intuire l'imminente perdita dei sensi. Si tratta dei cosiddetti sintomi prodromici che, generalmente, consistono in:

Se da un lato, i sintomi prodromici possono rappresentare un campanello dall'arme per il paziente dell'imminente episodio di sincope vasovagale; dall'altro lato, può accadere che essi non si manifestino in tempo utile per consentire allo stesso di mettersi in posizione di sicurezza (ad esempio, sedersi in caso ci si trovi in una posizione eretta; accostare l'auto nel caso in cui si sia alla guida, ecc.). In una simile situazione, la perdita di coscienza può dare origine a cadute o incidenti, provocando traumi anche gravi al paziente.

Lo sapevi che…

In alcuni casi, dopo la manifestazione dei sintomi prodromici non insorge la perdita di coscienza, ma si assiste ad una lenta ripresa delle condizioni normali. In simili situazioni, si parla più propriamente di pre-sincope.

Conseguenze

Quali sono le conseguenze della Sincope Vasovagale?

Come più volte affermato nel corso dell'articolo, la sincope vasovagale è considerata un fenomeno benigno. Tuttavia, nei pazienti in cui gli episodi di perdita di coscienza si manifestano di frequente, la presenza di tale condizione - seppur benigna - può influenzarne negativamente la qualità della vita.

A causa della paura della ricomparsa di nuovi episodi, infatti, i pazienti potrebbero modificare le proprie abitudini di vita, ad esempio, limitando o evitando del tutto la guida di veicoli, riducendo le uscite o addirittura abbandonando il loro impiego. La paura è ulteriormente esacerbata dal fatto che le recidive di sincope vasovagale - oltre ad essere piuttosto frequenti - sono del tutto imprevedibili. A tutto ciò si aggiunge il fatto che, anche quando si manifestano i sintomi prodromici, non è detto che compaiano in tempo utile per permettere al paziente di reagire e mettere in pratica eventuali manovre preventive (vedi capitolo "Cura e Prevenzione"). In simili situazioni, il passo verso sindromi ansiose e/o depressive è realmente breve.

Diagnosi

Come si esegue la diagnosi di Sincope Vasovagale?

Per effettuare una corretta diagnosi di sincope vasovagale, il paziente deve fornire al medico tutte le informazioni in suo possesso in merito agli episodi verificatisi. Nel dettaglio, il paziente dovrà riferire alla figura sanitaria quali sintomi ha manifestato prima di perdere la coscienza, il tempo di recupero e l'ambito nel quale si è verificata la sincope.

Oltre alla raccolta dei dati anamnestici e all'esame obiettivo del paziente, il medico può servirsi di analisi strumentali e non per porre una corretta diagnosi, quali ad esempio:

Volendo, è altresì possibile eseguire il tilt test. Un particolare tipo di test nel quale si provoca una sincope nel paziente allo scopo di discriminarne la tipologia. Tuttavia, generalmente, la sincope vasovagale può essere diagnosticata correttamente anche senza l'ausilio di un simile test.

Difatti, solitamente, la sincope vasovagale classica viene diagnosticata in maniera corretta quando l'evento scatenante l'episodio (ovvero, il trigger) si associa ai sintomi prodromici tipici.

Cura e Prevenzione

Cure e trattamenti contro la Sincope Vasovagale

Benché non vi sia una cura specifica in grado di eliminare completamente il rischio d'insorgenza di sincope vasovagale, è possibile intraprendere diverse strategie terapeutiche il cui obiettivo è quello di tenere sotto controllo il problema, prevenendo l'insorgenza dell'episodio.

I pazienti che hanno sperimentato un singolo episodio di sincope vasovagale, così come i pazienti non considerati a rischio, generalmente, non vengono sottoposti ad alcun trattamento, ma vengono istruiti sulle eventuali manovre preventive da mettere in pratica nel caso in cui dovesse ripresentarsi un nuovo episodio.

Nei pazienti in cui la sincope vasovagale si manifesta svariate volte, invece, è possibile intervenire attraverso il trattamento farmacologico o eventualmente attraverso il trattamento chirurgico. Tuttavia, la decisione di effettuare o meno un qualsivoglia tipo di trattamento e la scelta del tipo di trattamento da impiegare devono essere effettuate dal medico su base individuale per ogni singolo paziente.

Trattamento farmacologico

Benché non vi sia un vero e proprio trattamento farmacologico indicato per eliminare la sincope vasovagale, secondo alcuni, può essere utile la somministrazione di medicinali a base di midodrina, un principio attivo in grado di esercitare un'azione anti-ipotensiva. Il medicinale dovrebbe essere assunto per tutta la vita del paziente, eventualmente effettuando qualche pausa. In qualsiasi caso, la posologia corretta deve essere stabilita dal medico.

In alcune circostanze sono stati utilizzati anche farmaci beta-bloccanti, ma dagli studi condotti in merito, la loro efficacia non è stata confermata.

Trattamento chirurgico

Il trattamento chirurgico prevede l'impianto di un peacemaker al fine di regolare e normalizzare il battito cardiaco che negli episodi di sincope vasovagale tende a diminuire. Tuttavia, questo trattamento non interviene sull'ipotensione, altro aspetto caratteristico della sincope in questione. Inoltre, il trattamento chirurgico, oltre a non essere risolutivo, non può essere praticato su tutti i pazienti.

Prevenzione degli episodi di Sincope Vasovagale

La prevenzione riveste un ruolo chiave nella gestione della sincope vasovagale. Dopo il primo episodio, infatti, è compito dei medici istruire i pazienti sui comportamenti da mettere in atto in caso di un nuovo ed imminente episodio di sincope vasovagale.

Riconoscere i sintomi prodromici

Innanzitutto, è indispensabile che i pazienti siano in grado di riconoscere i sintomi prodromici, in modo tale che alla loro comparsa essi possano attuare le misure preventive che verranno loro insegnate. Generalmente, avendolo provato già una o più volte, il riconoscimento della sintomatologia in questione risulta abbastanza semplice.

Evitare i fattori che innescano la Sincope Vasovagale

Dopo il primo episodio di sincope vasovagale, i pazienti devono essere istruiti allo scopo di poter riconoscere, quindi evitare, i fattori (trigger) in grado di innescare la sincope.

Manovre fisiche

Le misure preventive che si possono mettere in pratica nel momento in cui ci si rende conto di trovarsi nella fase che precede una sincope vasovagale consistono in una serie di manovre fisiche, più propriamente definite come esercizi isometrici di compressione.

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Tali esercizi sono in grado di favorire un aumento della pressione sanguigna, scongiurando la perdita di coscienza caratteristica della sincope vasovagale. Più nel dettaglio, gli esercizi isometrici di compressione che si possono effettuare sono tre:

  • Hand grip (impugnatura/presa della mano): consiste nella contrazione volontaria, con il massimo della propria forza, di una palla di gomma (avente un diametro di circa 5-6 cm) nella mano dominante per il tempo massimo tollerato, oppure fino alla scomparsa dei sintomi prodromici.
  • Arm tensing (tensione del braccio): consiste nell'ottenere la massima contrazione isometrica tollerata delle due braccia. Per fare ciò, è necessario agganciare una mano all'altra, mantenendo le mani davanti a sé e tirando contemporaneamente verso l'esterno per il massimo tempo tollerato, oppure fino alla completa risoluzione dei sintomi.
  • Leg crossing (incrocio della gamba): consiste nell'incrociare le gambe contraendo i muscoli di queste ultime e i muscoli dell'addome per il massimo tempo tollerato, oppure fino alla scomparsa dei sintomi.

Cosa fare quando non è possibile attuare le misure preventive

Nel caso in cui non sia possibile attuare le misure preventive di cui sopra, così come nel caso in cui sia troppo tardi per poter eseguire i suddetti esercizi, è necessario stendersi immediatamente a terra in posizione supina, al fine di limitare i danni in caso di perdita di coscienza. Qualora ciò non fosse possibile, in alternativa, ci si può sedere a terra tenendo il capo fra le ginocchia.

Ad ogni modo, per qualsiasi informazione circa le misure preventive da mettere in pratica e i comportamenti da adottare in caso d'imminente sincope vasovagale, è necessario chiedere consiglio al medico.

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista