Scovolino: modo d'uso, vantaggi, svantaggi

Introduzione
Lo scovolino è un presidio dentistico particolarmente utile per rimuovere placca e frammenti di cibo imprigionati tra dente e dente. Questo strumento è progettato per supportare (non sostituire) l'azione pulente di spazzolino da denti e dentifricio. Come sappiamo, le setole dello spazzolino - non potendo raggiungere alcune precise zone del cavo orale - sono inadeguate per pulire il solco gengivale e gli spazi interdentali; pertanto, lo sporco incuneato tra i vari elementi dentali può essere rimosso esclusivamente con attrezzi appositamente realizzati. Tra questi, spiccano filo interdentale e scovolino.
Come si utilizza?
Imparare il corretto utilizzo dello scovolino è semplicissimo, forse addirittura più facile da apprendere rispetto alla tecnica per l'uso ottimale del filo interdentale, la cui manualità si acquisisce solo dopo alcune applicazioni. Dopo aver fissato il piccolo spazzolino conico/cilindrico sulla sua testina, lo scovolino è pronto per essere utilizzato.
Gli esperti consigliano di far scorrere lo scovolino tra i denti prima dello spazzolamento: così facendo, viene agevolata l'azione pulente dello spazzolino. Inoltre, passare lo scovolino prima dello spazzolino permette ai principi attivi della pasta dentifricia (es. fluoro o agenti sbiancanti) di raggiungere anche le fessure interdentali.
Come usare lo Scovolino
Similmente al filo interdentale, lo scovolino va fatto scorrere nella fessura interposta tra dente e dente: il movimento orizzontale (avanti-indietro) dev'essere eseguito con estrema prudenza ed altrettanta delicatezza per evitare di traumatizzare inutilmente le gengive.
Nell'arcata superiore lo scovolino va sospinto dall'alto verso il basso, mentre in quella inferiore il movimento sarà opposto (dal basso verso l'alto). Il suo spostamento, che dev'essere orizzontale, dovrebbe creare un leggero attrito tra le pareti dei denti, in modo da eliminare meccanicamente la placca ivi presente, esercitando nel contempo un massaggio alla gengiva.
Un'eccellente pulizia del tappeto batterico depositato tra dente e dente richiede di passare lo scovolino almeno tre volte per ogni spazio interdentale.
Dopo aver pulito tutti i denti con lo scovolino, si raccomanda di sciacquare energicamente la bocca con il collutorio, meglio se arricchito in fluoro. Il collutorio, oltre a rinfrescare la bocca, contribuisce a migliorare l'alito e a rinforzare lo smalto dentale, favorendo nel contempo l'eliminazione dei frammenti di placca o cibo precedentemente rimossi con lo scovolino.
La pulizia dei denti dev'essere particolarmente meticolosa se sono presenti protesi dentali, otturazioni, capsule, od altre zone di maggior ritenzione.
Frequenza d'uso
Quante volte al giorno usare lo Scovolino?
Proprio come il filo interdentale, si raccomanda di utilizzare lo scovolino almeno una volta al giorno, possibilmente prima di coricarsi.
Utilizzato correttamente ed in modo regolare, la durata dello scovolino tradizionale non supera i 10-15 giorni. Ad ogni modo, qualora le setole della sua testina iniziassero ad aprirsi e perdere la propria elasticità, si consiglia di cambiare lo scovolino (o solo la testina nel caso fosse intercambiabile) con uno nuovo. Per conservarli al meglio, dopo ogni pulizia interdentale si consiglia di custodire lo scovolino in un ambiente asciutto ed igienico, previa accurata asciugatura delle sue setole.
Vantaggi
Lo scovolino è uno strumento estremamente vantaggioso per la pulizia interdentale: oltre a rimuovere lo sporco nelle zone generalmente inaccessibili allo spazzolino, permette di esercitare un buon massaggio gengivale. In un certo senso, lo scovolino può essere paragonato allo stimolatore gengivale, finalizzato ad incoraggiare la circolazione sanguigna delle gengive tra dente e dente. A tale scopo, lo scovolino - così come lo stimolatore gengivale - è raccomandato per i pazienti colpiti da gengive ritirate.
L'utilizzo regolare dello scovolino, inoltre, previene la formazione di placca e tartaro nello spazio interdentale, riducendo così il rischio di infezioni dentarie come carie, gengiviti ed ascessi. Ricordiamo che un deposito di tartaro già formato può essere efficacemente rimosso esclusivamente attraverso la detartrasi (igiene dentale professionale).
Le carie e le infezioni dentali in generale tendono a svilupparsi proprio a partire dagli spazi interdentali. Da questa considerazione si comprende come sia indispensabile assicurare sempre un'accurata e profonda pulizia ai denti. Se non accuratamente puliti, negli spazi interdentali si accumulano progressivamente residui di cibo e batteri, esponendo così al rischio di carie, mal di denti ed infiammazione gengivale.
Svantaggi
Anche lo scovolino presenta alcuni svantaggi. Questo importante strumento per l'igiene interdentale non è indicato per i pazienti che presentano fessure interdentali particolarmente strette, denti storti o malocclusione dentale. In simili circostanze, l'impiego dello scovolino andrebbe ad irritare o traumatizzare inutilmente le gengive proprio perché il sottilissimo spazio tra dente e dente ostacola persino il passaggio della sottile lamina metallica sulla quale sono montate le setole.
L'utilizzo dello scovolino è inoltre controindicato nel periodo immediatamente successivo all'estrazione di un dente, dal momento che, nei 5-7 giorni seguenti, la zona in cui è stato eseguito l'intervento appare sensibile, gonfia e dolente. Petanto, durante questo periodo, si sconsiglia l'utilizzo dello scovolino o di qualsiasi altro strumento per la pulizia interdentale nei denti vicini al punto d'estrazione.