Scarlattina in Gravidanza
Generalità
La scarlattina in gravidanza è una malattia infettiva che interessa, appunto, le donne in dolce attesa.
Nel dettaglio, si tratta di una patologia infettiva acuta scatenata dallo streptococco beta-emolitico di gruppo A.
Solitamente l'infezione colpisce i bambini in età pediatrica, mentre interessa gli adulti raramente. Purtroppo, però, in alcuni casi, la scarlattina può manifestarsi anche in questi ultimi e nelle gestanti, dando origine a molte preoccupazioni, soprattutto per quel che riguarda la salute del feto.
Nel corso dell'articolo, perciò, verranno descritte le principali caratteristiche della scarlattina in gravidanza e i possibili rischi cui si può andare incontro quando viene contratta dalle future madri.
Che cos'è
Che cos'è la Scarlattina in Gravidanza?
La scarlattina in gravidanza è la medesima malattia esantematica che interessa tipicamente i bambini di età compresa fra i tre e i dodici anni. Si tratta di una patologia infettiva acuta - anche nota come "seconda malattia" - che colpisce indifferentemente pazienti di sesso sia femminile che maschile. Benché la scarlattina in gravidanza o comunque nell'età adulta venga raramente contratta, questa eventualità non può essere del tutto esclusa.
Fortunatamente, la scarlattina in gravidanza - oltre a manifestarsi in casi piuttosto rari - non provoca malformazioni nel feto e, se prontamente trattata, non dovrebbe causare danni di alcun tipo.
Cause
Cosa Provoca la Scarlattina in Gravidanza?
La scarlattina in gravidanza è causata dallo streptococco beta-emolitico di gruppo A, identificato con il battere Streptococcus pyogenes, un cocco Gram-positivo che può dare origine a infezioni di vario genere. Più precisamente, la malattia può essere provocata da ceppi di S. pyogenes di diverso tipo. Per questo motivo, dopo la prima infezione non vi è la garanzia di un'immunità permanente. Pertanto, se una paziente ha contratto la malattia già una volta nel corso della sua vita, non si può escludere la possibilità di contrarre nuovamente la scarlattina durante la gravidanza.
Contagio
Come si Trasmette la Scarlattina in Gravidanza?
Come avviene per la maggior parte delle malattie esantematiche, la scarlattina - quindi anche la scarlattina in gravidanza - si trasmette per via aerea. Il contagio, perciò, può avvenire in maniera diretta attraverso goccioline di saliva o altre secrezioni (ad esempio, secrezioni nasali) emesse con starnuti, colpi di tosse o semplicemente attraverso il dialogo. A questo proposito, è bene ricordare che i pazienti che hanno contratto l'infezione possono essere contagiosi anche nelle 24-48 ore precedenti la manifestazione dei primi sintomi. Per questa ragione, può risultare difficile prevenire eventuali contatti con persone malate.
Oltre al contagio diretto, è altresì possibile andare incontro ad un contagio indiretto attraverso la manipolazione di oggetti utilizzati da individui infetti e malati, come ad esempio, stoviglie, bicchieri, giocattoli, indumenti, asciugamani, termometri, lenzuola, ecc. Il contagio indiretto è reso possibile dalla spiccata capacità di sopravvivenza nell'ambiente esterno degli S. pyogenes che possono quindi favorire la comparsa di scarlattina in gravidanza anche se la gestante non entra in contatto diretto con pazienti ammalati.
Sintomi
Quali sono i Sintomi della Scarlattina in Gravidanza?
I sintomi provocati dalla scarlattina in gravidanza sono del tutto simili a quelli che si manifestano quando l'infezione colpisce i bambini. Prima della comparsa della sintomatologia, però, vi è una fase d'incubazione della durata di circa 48-72 ore. Trascorso questo tempo, la scarlattina in gravidanza può causare la comparsa di sintomi, quali:
- Febbre alta;
- Mal di testa;
- Mal di gola (la faringite è il sintomo più comune della malattia);
- Tonsille ipertrofiche e doloranti;
- Formazione di una patina biancastra sulla lingua (lingua a fragola bianca) e sulle tonsille;
- Dolori addominali;
- Tachicardia.
Altro sintomo caratteristico della scarlattina è rappresentato dalla comparsa di chiazze di colore rosso scarlatto (esantema scarlatto, da cui il nome della malattia) in diverse aree corporee. Fortunatamente, al contrario di quanto avviene in altre malattie analoghe (come, ad esempio, la varicella), le suddette chiazze non sono pruriginose e non provocano grossi fastidi alla paziente.
L'esantema scarlatto compare solitamente entro 12-48 ore dalla manifestazione dei primi sintomi. In quest'intervallo di tempo, la patina biancastra che ricopre la lingua comincia a mutare e - in seguito a processi di desquamazione - diventa rossa e rugosa e, per tale motivo, viene definita come "lingua a lampone".
L'esantema scarlatto dura qualche giorno, dopodiché, scompare dando origine ad una desquamazione furfuracea.
La sintomatologia indotta dalla scarlattina in gravidanza - così come quella della scarlattina che si manifesta in altri adulti e nei bambini - è piuttosto caratteristica, quindi, facilmente riconoscibile. Pertanto, qualora la gestante dovesse manifestare qualcuno dei suddetti sintomi, è necessario contattare immediatamente il medico o il ginecologo.
Rischi per il Feto
La Scarlattina in Gravidanza è Pericolosa per il Feto?
Fortunatamente, la scarlattina in gravidanza non è una malattia diffusa e, in qualsiasi caso, a differenza di altre malattie esantematiche, sembra non costituire un pericolo eccessivamente grave per il nascituro. Difatti, la presenza di scarlattina in gravidanza generalmente non è causa di malformazioni nel feto e l'eventuale trasmissione dell'infezione dalla madre al bambino durante il parto è un evento piuttosto raro. A questo proposito, è stato stimato che i bambini nati da madri infette da streptococco beta-emolitico di gruppo A risultano infettati dal medesimo microorganismo nell'1% dei casi.
Tuttavia, qualora il batterio responsabile della scarlattina in gravidanza dovesse dare origine ad una colonizzazione vaginale, vi è un reale rischio di andare incontro alla rottura prematura delle membrane e ad un parto pretermine con tutte le conseguenze del caso.
Inoltre, se il battere è presente anche a livello vaginale e non viene adeguatamente trattato, durante il parto potrebbe entrare in contatto con il feto infettandolo. Quest'eventualità, come si è visto, è piuttosto rara ma non impossibile. Per tale ragione, è sempre bene eseguire un tampone vaginale allo scopo di determinare la presenza di S. pyogenes. Quest'operazione, peraltro, risulta utile anche per individuare la presenza di altri microorganismi patogeni, come ad esempio lo S. agalactiae o streptococco beta-emolitico di gruppo B (per maggiori informazioni, leggi: Streptococco in Gravidanza).
Diagnosi
Come si esegue la Diagnosi di Scarlattina in Gravidanza?
Generalmente, per effettuare la diagnosi di scarlattina in gravidanza, al medico è sufficiente l'esame obiettivo della paziente. Tuttavia, allo scopo di dissipare ogni dubbio, è possibile eseguire un tampone faringeo per individuare con esattezza quale microorganismo patogeno ha causato la sintomatologia.
Quest'esame diagnostico si utilizza soprattutto in caso d'incertezza e in presenza di una sintomatologia poco chiara (ad esempio, un esantema scarlatto di lieve entità, assenza di sintomi tipici come febbre e presenza della caratteristica patina bianca sulla lingua e sulle tonsille, ecc.).
Come Comportarsi in Caso di Diagnosi certa di Scarlattina in Gravidanza?
Una volta effettuata una corretta diagnosi di scarlattina in gravidanza, il medico dovrebbe indirizzare la paziente verso l'esecuzione di un tampone vaginale per determinare l'eventuale presenza dello streptococco beta-emolitico di gruppo A anche a livello genitale.
Naturalmente, una volta accertata la presenza di scarlattina in gravidanza - indipendentemente dalla presenza o meno del microorganismo nell'ambiente vaginale - il medico o eventualmente il ginecologo dovrà istituire un'idonea terapia per contrastarla.
Cura
Cura e Trattamento della Scarlattina in Gravidanza
Poiché si tratta di una malattia causata da batteri, il trattamento della scarlattina prevede l'impiego di farmaci antibiotici. Ovviamente, il medico dovrà prescrivere medicinali a base di principi attivi cui S. pyogenes è sensibile. Più nel dettaglio, gli antibiotici di elezione utilizzati per trattare la malattia sono rappresentati dalle penicilline.
Nello specifico caso della scarlattina in gravidanza, la penicillina maggiormente impiegata è l'ampicillina. Questo principio attivo antibiotico, infatti, può essere utilizzato durante la gestazione, purché la sua somministrazione avvenga sotto lo stretto controllo del medico e solo in casi di reale ed effettiva necessità.
Ad ogni modo, il principio attivo da utilizzare per contrastare la scarlattina in gravidanza, la modalità con cui somministrarlo e la posologia devono essere stabiliti solo ed esclusivamente dal medico o dal ginecologo che, caso per caso e su base individuale, valuteranno quale strategia terapeutica è meglio intraprendere.
Prevenzione
La Scarlattina in Gravidanza si può Prevenire?
Al fine di evitare il contagio e il conseguente sviluppo della scarlattina in gravidanza è possibile adottare alcuni accorgimenti comportamentali. Più precisamente, le gestanti dovrebbero:
- Evitare il contatto diretto con persone infette. Mettere in pratica questo accorgimento, tuttavia, potrebbe risultare talvolta difficoltoso. Questo perché gli individui infetti possono iniziare ad essere contagiosi addirittura nelle 24-48 ore antecedenti la manifestazione dei primi sintomi.
- Evitare l'uso e la manipolazione di oggetti utilizzati da persone affette da scarlattina.
- Evitare di frequentare gli ambienti a rischio durante la gestazione (ad esempio, scuole elementari, asili, ecc.), soprattutto nei periodi in cui vi è una maggior probabilità di andare incontro al contagio;
- Mantenere un'accurata igiene personale e, in particolar modo, delle mani che devono essere accuratamente lavate, soprattutto prima dei pasti.
I suddetti accorgimenti dovrebbero essere adottati anche dalle persone che convivono con la gestante, allo scopo di evitare di contrarre la malattia e di trasmetterla alla futura mamma.
Ad ogni modo, fortunatamente, la scarlattina in gravidanza si presenta di rado e, seguendo i suddetti consigli, si riduce ulteriormente il rischio di contrarla. In qualsiasi caso, viste le possibili conseguenze cui può portare, la malattia non deve essere in alcun modo sottovalutata. In presenza di sintomi riconducibili alla scarlattina in gravidanza, pertanto, contattare il medico e/o il ginecologo risulta di fondamentale importanza.