Rimedi Naturali per Stipsi e Dispepsia
Ultima modifica 08.04.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Tavolette Masticabili
  3. Soluzione Erboristica
  4. Commento sui Prodotti

Introduzione

Se il problema della stitichezza è accompagnato anche da disturbi digestivi, quali acidità e pesantezza di stomaco, alitosi ed eruttazioni, i rimedi naturali possono configurarsi come valido aiuto ed alternativa ai farmaci.

Per trattare stipsi e dispepsia, l'erboristeria offre molte formulazioni; in questo articolo si presenteranno due esempi di prodotto: tavolette masticabili e soluzione.

Tavolette Masticabili

Un prodotto formulato con queste droghe unisce ad un effetto lassativo irritante e stimolante (senna), utile per contrastare la stipsi, un'azione eupeptico-digestiva resa dalle altre piante.

Il trattamento naturale non dovrebbe protrarsi per più di tre-quattro giorni. Se il problema persiste nel tempo, anche dopo il trattamento, sarebbe opportuno consultare il medico. Tuttavia, è opportuno precisare che il medico dovrebbe essere contattato per chiederne il consiglio anche prima di ricorrere all'uso di rimedi naturali contro stipsi e dispepsia, allo scopo di invdividuare eventuali controindicazioni all'uso di simili prodotti.

Questo prodotto, seppur rimedio naturale, non dev'essere assunto in gravidanza e in allattamento; inoltre, chi assume farmaci dovrebbe evitare l'uso concomitante di droghe drastiche ad effetto lassativo, perché alterano la fisiologia dell'intestino ostacolando l'assorbimento del farmaco.
Nella somministrazione di questo prodotto naturale, sarebbe buona regola bere molta acqua, almeno due bicchieri, per aiutare le droghe a svolgere il loro effetto.

Aggiornamento: Nuovo Regolamento Europeo del 18 Marzo 2021

In data 8 aprile 2021 è entrato in vigore il divieto di commercializzare alimenti e integratori alimentari contenenti idrossiantraceni e loro derivati, una famiglia di molecole contenuta in diverse piante, come aloe, cassia, rabarbaro e senna.

Più nel dettaglio, il nuovo Regolamento Europeo del 18 marzo 2021 - entrato in vigore, per l'appunto, l'8 aprile 2021 - modifica l'allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specie botaniche contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Il testo completo è consultabile cliccando qui. Tuttavia, possiamo riassumere i punti principali nel seguente modo:

  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è vietato (allegato III parte A del suddetto regolamento):
    • Aloe-emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Preparazioni a base di foglie di specie di Aloe contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Dantrone e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza.
  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è sottoposto alla sorveglianza della Comunità (allegato III parte C):
    • Preparazioni a base della radice o del rizoma di Rheum palmatum L., Rheum officinale Baillon e loro ibridi contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di foglie o frutti di Cassia senna L. contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di corteccia di Rhamnus frangula L. o Rhamnus purshiana DC. contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Soluzione Erboristica

Una formulazione erboristica caratterizzata da queste droghe rappresenta un buon rimedio naturale, la cui azione è senza dubbio diversa da quella espressa dalle tavolette masticabili sopra descritte. Se infatti il primo prodotto alleggerisce il problema legato alla dispepsia e alla stipsi attraverso modalità forti (basti pensare all'effetto lassativo provocato delle piante ad antrachinoni), il secondo agisce come lubrificante e prevalentemente come lassativo osmotico. Ma analizziamo in modo più approfondito la composizione del rimedio erboristico:

  • Tamarindo (Tamarindus indica) e Fico (Ficus carica) rappresentano due droghe che esplicano la medesima funzione: agiscono come lassativi osmotici attirando acqua nell'intestino e provocando la formazione di feci molli. Il tamarindo è costituito soprattutto da acidi organici (tartaricocitrico, malico, succinico, lattico ed ossalico). A dosi basse serve per regolarizzare l'intestino; se si assume in grandi quantità, invece, determina effetto lassativo. L'azione osmotica del fico è resa dagli zuccheri semplici in esso contenuti.
  • Prugna (Prunus domestica): la prugna vanta proprietà lassative osmotiche e lassative di volume, conferite dalla presenza di fibre e zuccheri semplici. Inoltre, stimolando la secrezione di succhi acidi dello stomaco, tonifica la funzionalità gastrica.
  • Olio di mandorle dolci (Prunus dulcis) è inserito nella formulazione erboristica per il suo effetto lubrificante, che aiuta a regolarizzare la frequenza delle evacuazioni senza intaccare la fisiologia intestinale.
  • Zenzero o ginger (Zingiber officinale): è una radice sfruttata per la sua azione carminativa e digestiva.

Commento sui Prodotti

Entrambi i prodotti sono ottimi rimedi erboristici per contrastare stitichezza e dispepsia: ciò che cambia è la loro modalità d'azione.

L'erborista o l'esperto dovrà consigliare il prodotto più adatto alle esigenze del cliente, chiarendo i possibili effetti collaterali che potrebbero conseguirne. Per esempio, nessuna delle due formulazioni dovrebbe essere assunta se la dispepsia è correlata anche a pirosi gastrica: i principi attivi che costituiscono le piante potrebbero, in tal caso, aggravare il bruciore di stomaco. A tal proposito, quindi, il paziente dovrebbe in primo luogo esporre tutti i sintomi, in modo che l'erborista, di conseguenza, possa scegliere il rimedio naturale più idoneo a risolvere i suoi problemi di stipsi e dispepsia.