Come far scendere il colesterolo in modo naturale?
Ultima modifica 06.10.2023
INDICE
  1. Rimedi naturali contro il colesterolo
  2. Principi attivi ed estratti naturali per abbassare il colesterolo
  3. Modalità di assunzione dei rimedi naturali per ridurre il colesterolo

Il colesterolo alto è un problema che affligge molte persone, soprattutto anziane, la cui causa risiede nell'alimentazione scorretta e nella mancanza di attività fisica, associate all'immancabile predisposizione genetica, che – in questo caso – gioca un ruolo decisamente importante (vedi ipercolesterolemi familiare).

La natura offre un mondo variegato di piante benefiche, in grado di alleggerire disturbi di vario genere; sta poi all'uomo riuscire ad interpretare ed applicare al meglio questi principi attivi. Anche nel caso dell'ipercolesterolemia, quindi, è possibile fare uso di rimedi naturali in maniera efficacie – ma non necessariamente risolutiva.

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Rimedi naturali contro il colesterolo

Se i livelli di colesterolo nel sangue non sono troppo elevati, o si presenta solamente una leggera alterazione, i farmaci potrebbero essere considerati una soluzione troppo drastica. In tal caso è auspicabile l'utilizzo, in accordo con il medico, di rimedi naturali ad azione ipocolesterolemizzante. Nell'articolo "Colesterolo Alto: i Rimedi Erboristici" ci siamo focalizzati sulle modalità d'azione dei prodotti naturali utili a prevenire o a contrastare l'aumento del colesterolo cattivo. In questo invece, focalizzeremo l'attenzione sulle possibili alternative erboristiche.

L'esperto erborista potrebbe consigliare al paziente un prodotto combinato; per esempio:

  1. Tarassaco, carciofo, olivo e policosanoli
  2. Oli ricchi di omega 3 EPA e DHA – come olio di pesce, olio di krill o olio di alghe – e vitamina E, magari impreziosite da oli essenziali di limone.

In tal modo l'azione sarà duplice, unendo la riduzione dell'assorbimento lipidico all'indebolimento della sintesi endogena epatica dei grassi.

Esistono poi molti altri rimedi naturali che sono estremamente efficaci anche da soli, come gli steroli vegetali isolati o integrati negli alimenti dietetici – un esempio tipico è quello degli yogurt arricchiti – il riso rosso fermentato, derivati della soia – come le lecitine associate a isoflavonifibre naturali solubili – ad esempio quelle di certi semi, di alcune alghe, verdure, radici – astragalo, biancospino, aglio ecc.

Tarassaco

Il tarassaco (Taraxacum officinale) è una pianta che esplica soprattutto proprietà digestive e diuretiche. I sesquiterpeni lattonici in essa contenuti sono principi attivi amaricanti che favoriscono la digestione aiutando il pancreas ed il fegato. I fenilpropani invece (come l'acido caffeico), sono in grado di stimolare il glomerulo, agendo come diuretici.

Il tarassaco promuove l'escrezione della bile, quindi l'eliminazione biliare del colesterolo in eccesso, riducendone poi l'assorbimento grazie ai fitosteroli e alle fibre solubili.

Carciofo

Il carciofo (Cynara scolymus) è caratterizzato da principi attivi organici, sesquiterpeni lattonici, flavonoidi e molecole caffeoil chiniche (l'acido caffeico esterificato con l'acido chinico dà origine alle cinarine). Il carciofo si configura come un ottimo rimedio eupeptico; non dimentichiamo che una digestione alterata potrebbe essere una con-causa del disordine lipidico. Inoltre, il carciofo stimola la secreziona gastrica, salivare, intestinale ed epatica (grazie ai sesquiterpeni lattonici e alle sostanze caffeoil chiniche); le funzionalità epatiche e pancreatiche sono favorite dai flavonoidi e dall'acido chinico che conferiscono al carciofo proprietà coleretiche e colagoghe.

Infine, il carciofo agisce sull'assimilazione e sulla metabolizzazione delle sostanze lipidiche; la sua azione ipocolesterolemizzante è simile a quella vista per il tarassaco.

Olivo

L'estratto di olivo (Olea europaea) è a base di flavonoidi delle foglie, non contiene quindi sostanze acetileniche tipiche dell'olio di oliva (acidi grassi, dei quali l'acido oleico omega 9 è il maggior esponente).

L'olivo conferisce una buona azione diuretica, ipocolesterolemizzante e modifica la capacità di assorbimento delle sostanze lipidiche: quest'ultima funzione è espressa ancor meglio dai policosanoli estratti dal riso.

Oli ricchi di EPA e DHA (omega 3)

Gli oli ricchi di omega 3 semi-essenziali EPA (acido eicosapentaenoico) e soprattutto DHA (acido docosaesaenoico) hanno un effetto ipocolesterolemizzante sulle LDL e sul totale; soprattutto combinati a una terapia nutrizionale e motoria, aumentano anche le HDL. Abbassano molto la trigliceridemia.

Tante persone scelgono di assumere omega 3 tipicamente vegetali, costituiti da acido alfa linolenico (ALA). Pur essendo l'unico realmente essenziale del gruppo omega 3, questo acido grasso si rivela comunque meno efficacie di EPA e DHA.

EPA e DHA sono abbondanti nell'olio di pesce (ad esempio di merluzzo), nell'olio di fegato di merluzzo, nell'olio di salmone, nell'olio di krill e nell'olio di alghe.

Borragine

La borragine (Borago officinalis) è una pianta erbacea fonte di minerali (potassio, calcio), tannini, acido palmitico, flavonoidi e soprattutto acidi grassi essenziali come il linoleico (omega 6 essenziale, dal quale derivano anche gli altri semi essenziali) e gamma-linolenico. Perciò, l'estratto di borragine serve per il trattamento dell'ipertensione e del colesterolo alto.

Principi attivi ed estratti naturali per abbassare il colesterolo

Fitosteroli e Lecitine Vegetali

I fitosteroli, anche detti fitoestrogeni, sono composti steroidei di origine vegetale; sono contenuti in ortaggi, frutti, semi amidacei, semi oleosi ecc. Appartengono a una categoria piuttosto ampia; i più famosi sono probabilmente gli isoflavoni, come quelli della soia, della vite rossa ecc. Hanno diversi effetti, tra cui i più importanti sono: riduzione dell'assorbimento e della sintesi di colesterolo, e riduzione dello stress ossidativo.

Le lecitine vegetali invece, hanno una struttura complessa e grosse dimensioni molecolari. Fungono da emulsionante e anch'esse riducono l'assorbimento del colesterolo e dei sali biliari e diminuiscono la sintesi endogena. Sono famose quelle della soia.

Monacolina K del riso rosso fermentato

Tutt'ora oggetto di studi, per la segnalazione di alcuni effetti collaterali identici a quelli delle statine, la monacolina k del riso rosso è il risultato del metabolismo di un lievito chiamato Monascus purpureus.

Vitamina E

La vitamina E (alfa tocoferolo) ha un effetto antiossidante molto potente e partecipa a mantenere normale la colesterolemia. Di derivazione prevalentemente vegetale – ne sono ricchi il germe di grano e gli oli vegetali – solitamente è aggiunta negli integratori di omega 3 anche per tutelarli dallo stress ossidativo.

Oli essenziali di limone

Come e più di molti altri oli essenziali, quelli di limone stimolano sensibilmente la contrazione della cistifellea e il rilascio di bile. Ciò permette un'escrezione più elevata dello sterolo, che andrebbe poi unita ad un principio attivo chelante o che comunque ne ostacoli il riassorbimento.

Gamma Orizanolo

Estratto dalla crusca di riso, il gamma orizanolo agisce sulla capacità di assorbimento dei lipidi. Il gamma orizanolo potrebbe anche favorire il ristabilimento fisiologico dei livelli di trigliceridi.

Policosanoli

I policosanoli modificano la capacità di assimilazione delle sostanze lipidiche. In questo modo, i policosanoli fortificano l'attività già espressa dal gamma orizanolo. Questi principi attivi incidono positivamente sui livelli di colesterolo nel sangue, sia inibendo la produzione di colesterolo endogeno, sia limitando la sintesi dello stesso. Inoltre, i policosanoli dimostrano effetti positivi anche per il miglioramento delle funzioni cardiovascolari.

Modalità di assunzione dei rimedi naturali per ridurre il colesterolo

L'esperto deve indirizzare il cliente non solo verso la scelta del prodotto più adatto per il suo organismo, ma anche verso le modalità d'uso migliori. Nel caso del prodotto combinato, le compresse dovrebbero essere assunte due volte al giorno, prima dei pasti principali.

L'abitudine di assumere le compresse prima del pranzo e della cena è importante, non solo per sfruttare il meccanismo d'azione dei prodotti, ma anche per richiamare l'attenzione della persona. Ingerire un integratore prima del pasto dovrebbe infatti configurarsi come espediente per ricordare che si soffre di ipercolesterolemia; di conseguenza, sarebbe inutile e sbagliato assumere le compresse per poi abbuffarsi di cibi grassi e ipercalorici. In tal caso, il rimedio naturale non riuscirebbe a ridurre i livelli di colesterolo ematico.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer