Quante volte a settimana bisogna fare la doccia?

Molte persone sono abituate a farsi la doccia ogni mattina subito dopo essersi svegliate o la sera prima di andare a dormire. C'è chi si posiziona sotto il getto d'acqua in entrambi i momenti e chi, invece, alterna i giorni.
Ognuno insomma decide per sé la formula che ritiene più appropriata, anche perché nemmeno la scienza sembra concordare su una tesi specifica, visto che molto dipende dalla tipologia di pelle, dalla sudorazione, dallo stile di vita e da altre abitudini soggettive che inciderebbero sul numero di docce che sarebbe meglio fare.
Ecco secondo alcuni esperti le varianti da prendere in considerazione e come regolarsi di conseguenza.
Quanti giorni a settimana fare la doccia
Anche se le tesi in merito a quante docce farsi sono diverse, su un punto gli scienziati sembrano concordare più o meno tutti: sottoporsi a una doccia ogni giorno è troppo e potrebbe danneggiare la pelle. Il motivo non sarebbe da ricercare nell'acqua, nonostante anche alte concentrazioni di calcare non siano considerate un toccasana, ma, secondo il medico virologo John Oxford, della Queen Mary University di Londra, nei prodotti che si usano per lavarsi. La maggior parte, infatti, disturberebbero la flora batterica, rendendo la pelle meno idratata e maggiormente soggetta a perdere la sua luminosità.
Insomma, paradossalmente più la pelle è pulita meno lo sembra. Molti detergenti in commercio contengono ingredienti chimici studiati appositamente non solo per lavare ma anche per creare più schiuma e bolle possibili. Questi elementi però sono spesso troppo aggressivi per la pelle, che quindi tende a seccarsi. Tale principio vale ancora di più per i capelli, che per lo stesso motivo, soprattutto se delicati, non dovrebbero mai essere lavati sotto la doccia con cadenza quotidiana. Altrimenti il rischio è che si inaridiscano e si spezzino o, agendo per contrasto, per difendersi diventeranno più grassi.
In condizioni di vita normale e temperature nella media quindi, l'ideale sarebbe alternare un giorno di doccia a uno in cui non la si fa e ci si limita a lavarsi parti del corpo specifiche singolarmente. In alternativa il consiglio è di scegliere detergenti corpo e prodotti per capelli il più possibile naturali, che quindi non aggrediscano la doccia.
Come comportarsi quando si fa sport
La tesi appena descritta vale in situazioni generiche ma per molti studiosi l'analisi dovrebbe essere decisamente più approfondita.
Se si pratica regolarmente sport, ad esempio, tutto cambia. Secondo Heidi Waldorf, membro del Women's Dermatologic Society, chi svolge attività sportiva a cadenza periodica deve lavarsi più spesso di chi conduce una vita sedentaria perché il sudore provoca umidità, una condizione che a sua volta favorisce il proliferare di funghi e batteri.
Dopo essere usciti dalla palestra o aver fatto una corsa non basta quindi spruzzarsi un po' di deodorante perché questo nasconde gli odori indesiderati ma non rimuove sporco e cellule morte che, se rimangono sulla pelle possono causare danni alla salute. Fare una doccia in questo caso è necessario.
Anche il tipo di pelle conta
Un altro fattore da tenere in considerazione quando si cerca di stabilire quante docce vadano fatte e quando è la propria tipologia di pelle. Come è noto infatti non tutte sono uguali ed ognuna merita attenzioni e routine di pulizia differenti.
In caso il derma si presenti grasso, la regola dell'alternanza doccia sì – doccia no non vale. In questo caso, infatti, è bene lavarsi una volta al giorno, soprattutto se la propria pelle è particolarmente soggetto all'acne. Per favorire la scomparsa dei brufoli e scoraggiarne il proliferare è molto importante mantenere puliti i pori e fare in modo che sulla superficie della pelle non ristagnino cellule morte.
Le regole però cambiano in caso di pelle secca, che come già detto è meglio non aggredire con lavaggi continui e uso di detergenti per il corpo non idonei.
Per soggetti con la pelle delicata e tendente alla secchezza le docce a settimana non dovrebbero essere più di due o tre, sempre ovviamente da compiere avvalendosi di saponi che ne rispettino la tipologia e il pH ed evitino così l'insorgenza di irritazioni e infiammazioni.
Quanto conta l’ambiente in cui si vive
Infine, per calcolare il numero di docce necessarie non si può ignorare il clima del luogo nel quale si vive.
Un ambiente umido come quello tipico della Pianura padana, ad esempio, soprattutto in alcuni momenti dell'anno porta a sudare più facilmente anche senza compiere sforzi o movimenti eccessivi e questo di conseguenza rende necessario lavarsi più spesso, onde evitare l'insorgenza di irritazioni o il proliferare di funghi o batteri.
Se invece si vive in un clima più secco o freddo, è meglio ridurre il numero di docce per non disidratare la pelle.
Tutte le indicazioni fin qui descritte non valgono però per le mani, che invece devono essere lavate ogni giorno più volte al giorno perché essendo spesso a contatto di germi e batteri possono essere veicolo di infezione.