Il Pratyahara è una pratica yoga che tramite il controllo dei sensi aiuta a liberare la mente dallo stress della vita quotidiana e dai pensieri negativi e insegna come concentrarsi esclusivamente sulla propria interiorità e su ciò che fa stare bene, abbandonandosi ai desideri in modo consapevole.
Quinto stadio del Raja Yoga, se praticato con costanza non genera benefici sono dal punto di vista psicologico ma anche fisici, visto che rafforza il corpo in modo completo.
Caratteristiche del Pratyahara
Lo yoga è un viaggio interiore che si compone di tre elementi: la pratica delle asana, il pranayama e alcune tecniche di meditazione. Per arrivare alla piena consapevolezza di sé e fare proprie tutte le fasiè fondamentale giungere al pratyahara, del quale però si sa molto poco perché non esistono molti testi che ne parlano.
Il motivo è che si tratta sostanzialmente della conseguenza naturale del percorso dentro se stessi e della pratica dello yoga ed è molto complesso da spiegare.
La pratica del pratyahara mette al centro i sensi, ma non nel modo in cui solitamente li si intende.
Godersi un pasto, ammirare un tramonto o ascoltare la musica è sicuramente piacevole ma questa pratica insegna a non concentrarsi solo sull'appagamento esteriore ma a controllare i sensi per giungere a una soddisfazione interiormente.
Tutte le cose che si vedono, sentono o toccano si trovano dentro di noi e indagarne le origini aiuta a superare le paure e a scoprire i propri desideri più profondi.
A cosa serve praticare Pratyahara
Riuscire a praticare pratyahara rappresenta un passo fondamentale per arrivare a mettere in atto una meditazione consapevole e profonda.
Le tecniche del pranayama insegnano a gestire e indirizzare le energie vitali e gli stimoli interiori.
Quando si praticano Asana e Pranayama si perde la concezione dello spazio attorno a sé e ci si immerge completamente nei meandri della propria mente ed interiorità, concentrandosi solo sulle proprie emozioni e non sulle azioni che si stanno compiendo. È a quel punto che si arriva al pratyahara.
Da alcuni il pratyahara può anche essere visto in un'ottica negativa, come fosse una sorta di repressione forzata e una rinuncia ai piaceri della vita, ma non è così perché portare a termine il percorso consente di imparare a godere delle cose belle dell'esistenza in modo più consapevole e lucido.
Educando i sensi con il passare del tempo si capisce come assorbire solo le giuste impressioni, evitando quelle sbagliate che potrebbero condizionare scelte e comportamenti.
Come praticare il Pratyahara
Il Pratyahara si compone di quattro forme. Prima di iniziare a cimentarsi con questo segmento dello yoga è importante individuare un luogo idoneo e tranquillo nel quale sedersi in maniera comoda e con gli occhi chiusi. È necessario che sia uno spazio nel quale sentirsi al sicuro, come la propria camera da letto, e privo di stimoli esterni come smartphone o tv.
Queste le forme del pratyahara.
Indriya Pratyahara – controllo dei sensi
Per purificare i propri sensi si devono evocare sensazioni positive meditando su elementi piacevoli appartenenti alla natura come prati, alberi, fiori o corsi d'acqua. In alternativa si possono anche visualizzare luoghi che generano vibrazioni positive, come mete di pellegrinaggio o ritiri spirituali.
La visualizzazione interiore serve anche a lavorare sull'eliminazione dell'attenzione verso le impressioni esterne.
Prana Pratyahara – controllo del prana
I sensi seguono il prana, ovvero l'energia vitale, e se questa non è sviluppata e consapevole nemmeno i sensi lo sono.
Per poter controllare il prana la tecnica migliore è quella della concentrazione nella parte superiore della testa, e in particolar modo nel terzo occhio, nel cuore o in un altro chakra.
Karma Pratyahara – controllo dell’azione
Per tenere sotto controllo gli organi di percezione è necessario saper controllare anche gli organi dell'azione. Il karma pratyahara consiste quindi nel compimento di un'azione solo per il gusto di farla e senza considerare i frutti e benefici che questa comporta.
Mano Pratyahara – ritiro della mente
Questa è la forma di pratyahara più complicata e difficile da fare perché necessita una conoscenza molto approfondita delle forme precedenti.
In questa fase la mente deve allontanarsi da qualsiasi pensiero o elemento non proprio, per contemplare il processi che porta all'interiorità in tutta la sua completezza.
Benefici del Pratyahara
Secondo l'ayurveda praticare il pratyahara aiuterebbe ad alleviare i disturbi mentali e a liberarsi dai problemi correlati al sistema nervoso, ma non solo. I benefici di questa tecnica sarebbero anche fisici, visto che aiuterebbe a migliorare l'efficienza del sistema gastro-intestinale e a rafforzare il corpo.
In generale però, chi si approccia a questo segmento dello yoga sostiene che essere in grado di usare i propri sensi nel modo migliore e non mostrarsi impotenti di fronte agli stimoli esterni ma saperli gestire significhi coordinare l'intero equilibrio di mente e corpo che compensandosi a vicenda permettono di vivere al massimo del proprio potenziale e in armonia con se stessi e il mondo.