Perdita di energia: le cause nascoste e meno note
Introduzione
Può capitare a tutti di attraversare un periodo particolarmente intenso, in cui ci si sente senza forze, esausti fisicamente e mentalmente, sovraccaricati e completamente "a terra". Particolarmente a rischio di perdita di energia sono le persone altamente sensibili (highly sensitive person, HSP), ossia quelle che sperimentano il mondo in maniera più intensa e profonda della media. In tutti i casi, comunque, alla base dell'accentuata sensazione di stanchezza possono esserci diverse cause: alcune sono ben conosciute, come lo stress eccessivo e l'alimentazione errata, ma non solo le sole. Accanto ai fattori più noti, infatti, ne esistono molti altri decisamente più subdoli perché agiscono nell'ombra, senza quasi che il soggetto se ne renda conto. Ecco quali sono.
I fattori meno noti della perdita di energia
La perdita di energia non è legata sempre e solo a cause organiche e fisiche. In alcuni casi, a scatenare l'esaurimento psicofisico sono fattori connessi alla sfera comportamentale, a quella emotiva e/o a quella psicologica. Vediamo i principali.
Non conoscere i propri desideri
Molte persone si affannano dietro ad attività e obiettivi che non le interessano realmente, finendo così con lo sprecare inutilmente tempo e vitalità. Per quali ragioni? Semplice: perché non conoscono davvero i propri desideri, per cui combattono lotte non loro e, anche quando raggiungono risultati importanti, non sono soddisfatte e non riescono a ricaricarsi. Ecco perché è importante sviluppare una maggiore consapevolezza in merito ai desideri personali, anche quelli più banali, impossibili e discutibili.
Solo se si riescono a individuare e a dare voce a tutte le proprie aspirazioni e fantasie, si libera la mente e non si consumano energia e tempo inutilmente. Attenzione, però: se ci si rende conto che un sogno è oggettivamente irraggiungibile, meglio dirgli addio, così da fare spazio ad altri più facilmente attuabili nella propria vita, che non rischiano di succhiare tutta la vitalità e la motivazione.
Non avere priorità
La perdita di energia può essere collegata anche a una mancanza di priorità: se una persona dà la stessa importanza a tutto ciò che deve e vuole fare finisce inevitabilmente con l'entrare in confusione e bruciare velocemente tutto il carburante che ha a disposizione. Per questo, è sempre fondamentale ordinare le incombenze della giornata e della settimana, partendo da quelle più urgenti e necessarie fino ad arrivare a quelle che possono aspettare. A tal scopo, è consigliabile preparare una to do list giornaliera e mensile, anche perché scrivere su un pezzo di carta i compiti di cui ci si deve occupare significa toglierli dalla mente, che di conseguenza lavora più liberamente e diventa più efficiente.
Essere multitasking
Alcuni individui credono di diventare particolarmente efficienti quando devono occuparsi di più cose contemporaneamente, ma in realtà non è così: il cervello umano non è fatto per eseguire più compiti insieme e quando è costretto a farlo consuma molta energia. Passare in continuazione da un focus all'altro mette a dura prova il sistema nervoso e brucia tanta "benzina". Meglio, dunque, iniziare un compito e portarlo a termine prima di passare ad altro, se possibile raggruppando attività simili il più frequentemente possibile.
Dire sempre di sì
Chi dice sempre di sì alle richieste altrui rischia di arrivare a fine giornata con un carico extra di lavoro di cui occuparsi: che si tratti di un progetto lavorativo, di una torta per la festa della scuola, di un passaggio al vicino di casa, di un favore ai propri genitori, di un supporto all'amica in crisi, non fa differenza, in ogni caso il risultato non cambia. Essere disponibili e generosi è sicuramente cosa buona e giusta, ma ricordarsi che a tutto c'è un limite: nessuno è un supereroe dotato di poteri magici e se non si mette qualche paletto si rischia di bruciare tutta la vitalità che si ha a disposizione in largo anticipo. Per contrastare la perdita di energia, dunque, bisogna imparare a dire qualche sano no: non è egoismo, ma questione di sopravvivenza e di benessere personale.
Voler fare troppe cose
L'aperitivo con i colleghi? Ovviamente sì. La gita con gli amici? Impossibile rinunciarci. La cena in famiglia? Le risposte negative non sono contemplate. Avere una vita sociale e relazionale piena e ricca di impegni regala felicità e soddisfazione. Attenzione, però, a non esagerare: se si accettano tutti gli inviti che vengono posti, si rischia di andare in sovraccarico e di esaurire le riserve energetiche. È fondamentale anche programmare degli spazi e dei momenti vuoti, da dedicare "semplicemente" al relax, al riposo, all'ozio, altrimenti non si riesce mai a ricaricare le proprie scorte di carburante.
Vivere nel caos
Vivere in ambienti disordinati e caotici può comportare una grande perdita di energia. Innanzitutto, perché in queste situazioni si passerà parte del proprio tempo a cercare cose che non si trovano, finendo con l'esaurirsi, oltre che con l'arrabbiarsi. In secondo luogo perché il caos esteriore può generare anche caos interiore, una condizione che toglie ulteriormente benzina. Ecco perché è utilissimo imparare a tenere in ordine la propria casa, la propria scrivania e perfino la propria macchina. Riordinare è un'insospettabile attività calmante e rigenerante.