Introduzione
C'è chi vede il bicchiere sempre mezzo pieno persino davanti alle difficoltà e chi fa più fatica a cogliere gli aspetti positivi delle situazioni. Anche chi vede il bicchiere completamente vuoto comunque può imparare a essere più fiducioso. Ne vale la pena: l'ottimismo, infatti, arreca tanti benefici.
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Perché vale la pena essere ottimisti
Mantenere un certo ottimismo non è sempre facile, a maggior ragione nei periodi più bui. Tuttavia, imparare a essere un po' più positivi è possibile, ed è anche utile per la salute mentale e fisica.
Gli studi hanno rivelato, infatti, che l'ottimismo è un antidoto naturale allo stress, uno dei fattori di rischio più noti e comuni. Contribuisce a ridurre le concentrazioni di cortisolo, l'ormone dello stress appunto, e ad aumentare quelle dei cosiddetti "ormoni del benessere", come la serotonina.
Oltre a essere più calmi e felici, gli ottimisti tendono a essere anche più creativi, più pronti a rispondere agli stimoli e più veloci nel risolvere i problemi. Infatti, vedono il futuro con positività, per cui agiscono e pensano in modo costruttivo, cercando di realizzare i propri obiettivi. Anche quando inciampano non si lasciano scoraggiare, ma vedono lo stop momentaneo come un'opportunità.
A livello fisico, l'ottimismo sembra associarsi a una maggior efficienza del sistema immunitario, a un abbassamento della pressione sanguigna e a una migliore salute cardiovascolare.
I benefici dell'ottimismo
- Rende più soddisfatti
- Aumenta buon umore e felicità
- Combatte lo stress
- Migliora le performance
- Accresce la resilienza
- Potenzia l'autostima
- Facilita le relazioni interpersonali
- Combatte l'insonnia
- Abbassa la pressione sanguigna
- Rafforza il sistema immunitario
- Fa bene al cuore
- Incoraggia ad avere uno stile di vita più salutare
Ottimismo: come allenarlo
- Praticare il pensiero positivo ogni giorno
- Pensare a colori
- Imparare a vivere il momento presente
- Incoraggiarsi
- Praticare la gratitudine
- Sfidare i pensieri negativi
- Muoversi
Esercitarsi ogni giorno
Come per qualsiasi altra abitudine, anche per l'ottimismo, il cervello impara attraverso la ripetizione. Per imparare a essere ottimisti quindi è importante esercitarsi ogni giorno. Se si pratica frequentemente il pensiero positivo, la mente interiorizzerà l'abitudine e sarà pronto a continuarla, grazie alla formazione di precisi percorsi neurali.
Pensare a colori
Per alcuni il mondo è o solo nero o solo bianco e invece la realtà è molto più "colorata" e variegata. Il pensiero dicotomico rischia di rendere tutto più negativo, per questo è importante superarlo. In che modo? Cercando di essere flessibili e di soppesare sempre gli aspetti positivi e negativi: elencare sì le cose che non vanno, ma sforzarsi anche di trovare quelle belle di ogni situazione.
Imparare a vivere il momento presente
Per diventare più ottimisti, bisogna imparare a vivere il momento presente senza distrazioni. La maggior parte dei pensieri negativi riguarda il passato e il futuro, due dimensioni che non possono essere affrontate in alcun modo. La vera risorsa è il presente, quindi bisogna cercare di viverlo con consapevolezza e presenza.
Provare a stare nel momento, senza rimuginare su quello che è passato né lasciarsi trascinare delle aspettative su quello che sarà. Per farlo, è utile rilassare il sistema nervoso autonomo, che regola le funzioni involontarie, come la respirazione, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
Alcuni metodi di rilassamento efficaci lo yoga, la meditazione e la respirazione profonda. In questo modo si promuovono il benessere, la centratura e la pace.
Incoraggiarsi
Per imparare l'ottimismo spesso è utile allenare la propria autostima. Provare allora a scrivere 10 successi che si è riusciti a conseguire o prove che si è stati in grado di superare, dall'esame di maturità al trekking in montagna. In alternativa, scrivere le cinque paure che si è stati capaci di vincere, come quelle del volo o dell'acqua.
Spesso i pessimisti tendono a sottovalutarsi. Questo esercizio permette di rendersi conto dei progressi fatti: una presa di coscienza che aiuta a coltivare il pensiero positivo.
Praticare la gratitudine
La gratitudine fa bene. Quando si dice grazie per qualcosa si generano pensieri che aiutano a migliorare la funzione immunitaria, a ridurre il rischio di depressione e ansia e ad aumentare la motivazione e la felicità generale.
Iniziare scrivendo almeno tre cose per cui si è grati ogni giorno. Anche di fronte alle circostanze più difficili della vita, è sempre possibile riconoscere le piccole cose buone che si hanno. Quanto più spesso ci si concentra sulla gratitudine, tanto più ottimista diventerà il cervello.
Sfidare i pensieri negativi
Quando si è sopraffatti da pensieri negativi e spaventosi sul futuro, è una buona pratica sfidarli. Per esempio, se si pensano cose come "non sono capace, non riuscirò mai" oppure "sono malato e quindi condannato", provare a contestarle con pensieri come "ce l'hanno fatta tanti altri prima di me, posso imparare" oppure "molte persone con una malattia simile alla mia vivono vite lunghe e meravigliose".
Solo un leggero cambiamento nelle parole può cambiare il modo in cui ci si senti e la visione di una situazione.
Muoversi
Per allenare l'ottimismo è utile allenarsi facendo uno sport che piace. L'esercizio aumenta gli ormoni che promuovono un senso di benessere. Inoltre scarica le emozioni negative e riduce i livelli di cortisolo. Il risultato è che la mente si alleggerisce e i pensieri diventano più positivi.