Ultima modifica 28.09.2018

Ritardo mestruale

Tra gli svariati disturbi correlati alle mestruazioni, l'oligomenorrea indica un'alterazione di durata del ciclo ovarico, che si manifesta con un ritardo superiore ai quattro giorni: in altre parole, si parla di oligomenorrea quando l'intervallo tra una mestruazione e l'altra supera i 32-35 giorni.

Durata del ciclo

Nelle donne in età fertile, fatta eccezione per le gestanti ed il periodo puerperale (dopo il parto), il ciclo dura normalmente 23-32 giorni, e la mestruazione dovrebbe protrarsi fino ad un massimo di otto giorni: se questi ritmi non sono rispettati, potrebbero presentarsi alcuni problemi.
OligomenorreaUn ritardo del ciclo mestruale di 2-3 giorni non indica una vera e propria oligomenorrea, poiché si deve tener conto di una certa variabilità fisiologica.

Quando il lasso di tempo che intercorre tra due cicli mestruali supera i 3 mesi, l'accezione oligomenorrea si affina ad “amenorrea”, che indica per l'appunto una lunga interruzione del ciclo.

Orologio biologico

L'oligomenorrea, in genere, non crea e non riflette patologie vere e proprie: infatti, se la donna è sana dal punto di vista ginecologico, quindi non affetta da fibromi, tumori maligni, polipi, dolori addominali e disturbi mestruali consistenti, l'oligomenorrea non determina conseguenze significative, se non i disagi che possono derivare dall' "attesa" del ciclo mestruale.
Per capire meglio il concetto, facciamo una metafora con l'orologio biologico. Ogni donna ha un proprio orologio biologico, importante per monitorare i tempi di regolazione mestruale: talvolta, per svariati motivi, può succedere che gli ingranaggi dell'orologio biologico s'inceppino, ed il corpo risponda in maniera inappropriata presentando oligomenorrea, menorragia, metrorragia, polimenorrea ecc.
L'orologio biologico si può idealmente dividere in due periodi: la fase di pre-ovulazione e la fase di post-ovulazione. Generalmente, lo stadio post ovulatorio, che coincide con il periodo che segue l'ovulazione, è costante; ciò che cambia, e che potrebbe causare oligomenorrea, quindi ritardo del flusso mestruale, è lo stadio pre-ovulatorio, che è variabile. Proprio quest'ultima fase, protraendosi troppo a lungo, potrebbe generare quell'attesa che si traduce in oligomenorrea.

Incidenza

L'oligomenorrea rappresenta l'irregolarità mestruale più frequente tra le donne; in particolare, durante il primo anno dalla prima mestruazione (menarca), è stimato che il 25% delle neodonne lamentano spesso oligomenorrea, poiché l'organismo deve ancora “assestarsi” e l'orologio biologico - per riconsiderare la medesima metafora - deve ancora essere efficacemente programmato.

Cause

Le cause che possono provocare oligomenorrea sono molteplici e possono cambiare da donna a donna: infatti, come abbiamo detto, tra le giovani donne è un fenomeno abbastanza diffuso - non tanto per la presenza di problematiche a livello dell'apparato genitale - ma per il fatto che l'organismo deve ancora adattarsi al nuovo corpo.  Nella donna adulta, il fenomeno dell'oligomenorrea risulta, comunque, frequente: le statistiche raccontano che il 35% delle donne è affetto da ritardi periodici; probabilmente, in questi casi, l'oligomenorrea è correlata ad iperandrogenismo, vale a dire un tasso elevato di ormoni maschili nella donna. Anche l'ovaio multi-follicolare rappresenta un possibile fattore che influisce sull'oligomenorrea: molteplici follicoli sono disseminati all'interno dell'ovaio e possono generare ritardi spiacevoli. Inoltre, lo stress psico-fisico, la stanchezza, le ansie, le preoccupazioni ed il lavoro eccessivo possono influenzare la regolarità del ciclo mestruale; ad ogni modo, questi fattori appena descritti non ricoprono alcun significato in termini patologici.

Menopausa precoce

È stato registrato un legame tra l'oligomenorrea frequente in età adulta e la menopausa precoce: non ci sono ancora studi che dimostrino effettivamente una connessione diretta, ma sembra che il ritardo frequente delle mestruazioni possa in qualche modo anticipare il periodo della menopausa.
Il ritardo saltuario del ciclo mestruale non deve destare preoccupazione; viceversa, quando l'oligomenorrea si presenta frequentemente, è opportuno rivolgersi al medico per un controllo ginecologico; eventualmente, lo specialista potrà consigliare alla paziente una cura ormonale progestinica per il riavvicinamento delle mestruazioni e la regolarizzazione del ciclo.

Riassunto

Per fissare i concetti…

 

Disturbo mestruale

Oligomenorrea

Descrizione

Alterazione del ciclo ovarico che si manifesta con un ritardo superiore ai quattro giorni: se l'intervallo tra una mestruazione e l'altra supera i 32-35 giorni si parla di oligomenorrea

Incidenza

Donne in età fertile, ad esclusione delle donne in gravidanza e delle donne nel periodo post-partum. L'oligomenorrea colpisce il 35% delle neodonne durante il primo anno dal menarca

Amenorrea

Quando l'oligomenorrea supera i 3 mesi, si parla di amenorrea

In quale fase si manifesta l'oligomenorrea

La fase di post-ovulazione è costante
Lo stadio di pre-ovulazione può essere più lungo del normale: in questa fase potrebbe manifestarsi l'oligomenorrea

Fattori influenti

  • Tumori maligni, fibromi, polipi: condizioni più gravi che possono predisporre oligomenorrea
  • Ovaio multi follicolare ed iperandrogenismo: provocano molto spesso oligomenorrea
  • Stress, stanchezza, preoccupazione, lavoro: fattori che possono influire sulla regolarità del ciclo

Conseguenze

Dolori addominali, stress
Possibile (ma non certo) anticipo della menopausa

Terapia

Una terapia ormonale progestinica regolarizza il ciclo mestruale ed impedisce l'oligomenorrea