
La fonte consultata per la stesura di questo articolo è il sito ufficiale del Ministero della Salute.
Introduzione
Nel tentativo di ridurre i contagi di SARS-CoV-2, virus responsabile della sindrome respiratoria nota come Covid-19, gli organi competenti sono costantemente al lavoro per adottare tutte le misure contenitive necessarie.

A questo proposito, in data 19 marzo 2020, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile ha firmato una nuova ordinanza che consente ai cittadini di ricorrere all'impiego di mezzi alternativi al classico promemoria cartaceo della ricetta medica elettronica.
Prima dell'emergenza attuale provocata dalla pandemia di SARS-CoV-2, infatti, i cittadini, recandosi dal medico, potevano ritirare di persona il promemoria cartaceo da consegnare poi in farmacia per ottenere la dispensazione del/dei farmaco/i necessario/i.
Questi spostamenti, seppur necessari, nell'attuale situazione di emergenza potrebbero peggiorare il quadro - già abbastanza critico - di diffusione dei contagi in Italia. Scopo della nuova ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile è proprio quello di limitare il più possibile gli spostamenti delle persone, con il fine ultimo di cercare di ridurre il più possibile la diffusione del virus.
Nuova Ordinanza del Capo della Protezione Civile
Come ottenere la Ricetta Medica: cosa cambia?
Come accennato, con l'ordinanza 651 del 19 marzo 2020, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile invita all'uso di mezzi alternativi al promemoria cartaceo della ricetta medica elettronica.
Più nel dettaglio, l'ordinanza afferma che, in seguito all'emissione da parte del medico della ricetta elettronica - al fine ultimo di limitare lo spostamento dei cittadini - tale figura sanitaria può:
- Trasmettere il promemoria cartaceo al proprio assistito in forma dematerializzata (come allegato) attraverso un messaggio di posta elettronica nei casi in cui l'assistito abbia fornito al medico il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) o il proprio indirizzo di posta elettronica ordinaria (PEO).
- Comunicare al proprio assistito - se in possesso del numero di telefono mobile dello stesso - il Numero di Ricetta Elettronica attraverso un semplice SMS o attraverso applicazioni per telefonia mobile che consentono lo scambio di messaggi di testo ed immagini. In quest'ultimo caso, il medico può altresì procedere all'invio dell'immagine del codice a barre dello stesso Numero di Ricetta Elettronica.
- Comunicare verbalmente tramite telefono - fisso o mobile, a seconda dei dati forniti dall'assistito - il Numero di Ricetta Elettronica.
Oltre a quanto finora detto, tutti i cittadini che hanno provveduto all'attivazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), potranno ottenere il promemoria, quindi il Numero di Ricetta Elettronica direttamente da tale fascicolo sanitario "dematerializzato" previo inserimento delle proprie credenziali di accesso. La disponibilità della ricetta elettronica dematerializzata all'interno dell'FSE è pressoché immediata; difatti, essa viene indicizzata nel fascicolo sanitario contemporaneamente alla prescrizione fatta dal medico nel Sistema di Accoglienza Centrale o nel Sistema di Accoglienza Regionale (sistema SAC o SAR).
Lo sapevi che…
In alcune regioni, la pratica di inviare il promemoria cartaceo tramite mail ai propri assistiti si è diffusa fra i medici di famiglia prima ancora dell'emergenza Nuovo Coronavirus; lo stesso dicasi per la pratica di ottenere il Numero di Ricetta Elettronica accedendo direttamente al proprio FSE.
Ho Ottenuto la Ricetta Medica Dematerializzata o il Numero di Ricetta Elettronica: cosa devo fare?
Dopo aver ottenuto la Ricetta Elettronica dematerializzata tramite mail, oppure dopo averla ottenuta mediante Fascicolo Sanitario Elettronico, o ancora dopo aver ricevuto il Numero di Ricetta Elettronica tramite messaggio di testo o comunicazione verbale telefonica, è sufficiente recarsi in farmacia con i dati acquisiti e presentarli al farmacista unitamente alla propria Tessera Sanitaria. Il farmaco o i farmaci prescritti verranno quindi erogati al paziente esattamente come se fosse stato presentato il promemoria cartaceo ritirato presso lo studio medico.
Nota: il promemoria cartaceo ricevuto tramite mail o estratto dal Fascicolo Sanitario Elettronico può essere stampato ma si tratterebbe di un passaggio inutile. Difatti, le farmacie accettano anche il formato digitale (ad esempio, contenuto nel proprio smartphone).
Cosa devono fare le Farmacie?
I farmacisti devono acquisire il Numero di Ricetta Medica Elettronica dal materiale fornito dal paziente unitamente alla Tessera Sanitaria dell'assistito cui la ricetta è intestata (pertanto, è possibile recarsi in farmacia anche per conto di altri, purché si abbia la Tessera Sanitaria del paziente cui la prescrizione medica è intestata e riservata).
La farmacia deve quindi registrare l'avvenuta erogazione della prescrizione farmaceutica trasmettendo i dati all'apposito Sistema di Accoglienza (SAC - Sistema di Accoglienza Centrale o SAR - Sistema di Accoglienza Regionali). Il SAC o il SAR provvederà quindi a contrassegnare la ricetta medica elettronica in questione come "erogata".
Allo stesso tempo, la farmacia dovrà annullare le fustelle dei farmaci erogati (si tratta delle etichette adesive poste sul retro delle confezioni dei farmaci) apponendovi sopra, con penne o pennarelli dall'inchiostro indelebile e in maniera ben visibile, la lettera "X" salvo diversa indicazione regionale.
Altre informazioni contenute nella Nuova Ordinanza del Capo della Protezione Civile
L'ordinanza, al suo interno, contiene anche informazioni in merito ai comportamenti che devono tenere le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano e le modalità operative per farmacie e ASL per i farmaci distribuiti in modalità diverse dal regime convenzionale e per i medicinali che richiedono un controllo ricorrente dei pazienti.
L'ordinanza si conclude con le disposizioni in materia di servizi di comunicazione elettronica. Più nel dettaglio, si afferma che "per poter garantire la piena funzionalità dei servizi di comunicazione elettronica su tutto il territorio nazionale, a supporto delle iniziative volte a contrastare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica le imprese autorizzate a fornire reti e servizi di comunicazione elettronica" sono tenute a:
- Garantire la disponibilità dei servizi a banda larga e banda ultra larga su tutto il territorio italiano, in maniera tale da assicurare e consentire la fruibilità delle applicazioni per il lavoro agile con lo scopo di ridurre gli spostamenti dei lavoratori;
- Dare priorità alle richieste di connettività ed erogazione e implementazione dei servizi provenienti da ospedali o da qualsiasi altro ente od organismo coinvolto nelle azioni di contrasto all'attuale emergenza epidemiologica;
- Adottare tutte le misure necessarie affinché sia garantita la continuità dei servizi di comunicazione elettronica e l'accesso ininterrotto ai servizi di emergenza;
- Dare priorità allo soddisfacimento delle richieste di attivazione di nuovi servizi a banda larga o ultra larga nelle zone in cui non siano già disponibili altri servizi di comunicazione elettronica di questa tipologia.
Il testo completo dell'ordinanza 651 del capo del Dipartimento della Protezione Civile è disponibile nel portale dedicato del Ministero della Salute, oppure cliccando qui.
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