Mutismo Selettivo

Ultima modifica 19.11.2018
INDICE
  1. Generalità
  2. Che cos'è
  3. Incidenza
  4. Cause
  5. Manifestazioni e Sintomi
  6. Diagnosi
  7. Cura
  8. Consigli Utili

Generalità

Il mutismo selettivo è una particolare condizione appartenente al gruppo dei disturbi d'ansia.

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Il mutismo selettivo esordisce solitamente in età pediatrica e si caratterizza per l'incapacità di parlare in quasi tutti i contesti sociali, nonostante non vi siano ritardi né nell'apprendimento, né nello sviluppo del linguaggio.

La diagnosi non sempre è semplice, poiché è necessario distinguere il mutismo selettivo da altri disturbi che possono riguardare la capacità di apprendimento e di comunicazione, da altre forme di mutismo (ad esempio, un mutismo temporaneo causato dall'entrata in una nuova scuola, o in un nuovo paese o Stato, ecc.) e da altri tipi di disturbi ansiosi.

I pazienti con mutismo selettivo necessitano di un adeguato supporto psicologico per poter superare il problema.

Che cos'è

Che cos'è il Mutismo Selettivo?

Il mutismo selettivo è un disturbo d'ansia per il quale, i pazienti che ne soffrono (solitamente bambini), non riescono ad esprimersi e a comunicare in determinate situazioni e ambiti (come, ad esempio, in ambito scolastico, durante lo sport, durante il gioco e le attività ricreative).

Nonostante l'incapacità di comunicazione nei contesti sociali, i bambini affetti da mutismo selettivo possiedono generalmente sviluppo e capacità di linguaggio normali. Difatti, con i genitori e nei contesti casalinghi a loro famigliari, i bambini muto-selettivi sono in grado di parlare ed esprimersi correttamente; in alcuni casi possono essere addirittura molto loquaci.

Incidenza

Benché non si abbia la disponibilità di dati statistici precisi, il mutismo selettivo è considerato come un disturbo piuttosto raro che, secondo alcune stime, si manifesterebbe in sette bambini su mille.

Il mutismo selettivo sembra interessare più di frequente le femmine rispetto ai maschi ed è tendenzialmente più diffuso nei bambini appartenenti a famiglie bilingue, a famiglie isolate o a minoranze etniche e nei bambini con famigliari ansiosi e/o che presentano difficoltà nell'instaurare relazioni sociali.

Cause

Quali sono le Cause del Mutismo Selettivo?

Nonostante le cause che stanno alla base della comparsa del mutismo selettivo non siano ancora state chiarite del tutto, alcuni studi hanno dimostrato che questo disturbo è connesso ad un forte stato di ansia, benché non sia chiaro il motivo per cui tale stato si sviluppa nel bambino.

Nonostante la credenza comune secondo cui i bambini affetti da mutismo selettivo sarebbero stati vittime di traumi, abbandoni o violenze, molti medici escludono categoricamente questa possibilità.

Una ricerca condotta nel 2011, inoltre, ha ipotizzato una possibile causa genetica, ma questa teoria resta ancora da dimostrare e comunque l'unico studio condotto in merito non sarebbe sufficiente a darne prova certa.

Pertanto, la reale causa responsabile del mutismo selettivo rimane ancora oggi sconosciuta.

Manifestazioni e Sintomi

Sintomi e Manifestazioni del Mutismo Selettivo

Il mutismo selettivo esordisce in età pediatrica, quando il bambino inizia il proprio percorso di formazione. Solitamente, la comparsa del disturbo avviene intorno ai quattro anni, quando il bambino inizia a frequentare l'asilo; tuttavia, vi sono anche casi in cui il disturbo si palesa alcuni anni dopo, con l'ingresso alle scuole elementari.

Ad ogni modo, il mutismo selettivo si manifesta come un'incapacità di parlare - quindi, di comunicare (sia con adulti che con bambini, coetanei e non) - quando ci si trova in contesti sociali di qualsiasi tipo. Al contrario, in ambito casalingo, con genitori ed eventualmente con famigliari molto stretti, il bambino con questo disturbo è in grado di esprimersi correttamente senza alcun problema. Infatti, nella maggioranza dei casi (ma non in tutti) i bambini con mutismo selettivo non presentano problemi neurologici o disturbi dell'apprendimento o del linguaggio, ma possiedono le medesime capacità dei propri coetanei.

Esistono però alcune eccezioni: alcuni bambini muto-selettivi, infatti, anche se non riescono a parlare, possono comunicare in diversi contesti sociali anche attraverso gesti, cenni del capo, bisbigli, oppure attraverso suoni monosillabici o mediante l'imitazione di versi di animali. In alcuni casi, come ad esempio a scuola, i bambini muto-selettivi potrebbero comunicare attraverso note scritte (naturalmente, questo vale solo per i piccoli pazienti che hanno già imparato a leggere e scrivere).

Ad ogni modo, l'incapacità di parlare deriva dal disagio e dallo stato ansioso causati dal trovarsi in certi contesti sociali. Questa condizione di malessere può essere intuibile dal comportamento del bambino con mutismo selettivo che, generalmente, fatica a mantenere il contatto visivo, possiede un volto inespressivo, ha una scarsa autostima e presenta rigidità fisica.

Errata Interpretazione delle Manifestazioni del Mutismo Selettivo

In alcuni casi, i genitori, così come gli insegnanti o addirittura i pediatri tendono a sottovalutare il problema, non si preoccupano e ritengono che il disturbo sia dovuto a semplice timidezza, poiché il bambino riesce a comunicare in famiglia. Così facendo, tuttavia, si rischia di ritardare notevolmente la diagnosi, il disturbo si consolida e diventa sempre più evidente. In simili situazioni in cui il disturbo d'ansia viene sottovalutato, i silenzi del bambino potrebbero venire addirittura interpretati come la volontà di provocare l'interlocutore o la volontà di sottrarsi alle regole o ai propri doveri (come lo studio). Questa situazione può portare a delle forzature da parte di insegnanti e genitori che non possono far altro che peggiorare la condizione di ansia in cui si trova il bambino e che possono causare un'ulteriore riduzione dell'autostima dello stesso.

È chiaro, pertanto, come un'errata interpretazione delle manifestazioni del mutismo selettivo possa incrementare esponenzialmente il disagio provato del paziente, oltre che ritardare la diagnosi e rendere difficile il conseguente trattamento.

Diagnosi

Quando e Come si Diagnostica il Mutismo Selettivo?

Il mutismo selettivo viene diagnosticato in età pediatrica, generalmente nel periodo in cui il bambino inizia a frequentare l'asilo, oppure quando inizia a frequentare le scuole elementari.

Purtroppo, però, non sempre è facile porre una diagnosi di mutismo selettivo, poiché è necessario escludere tutte le altre cause che potrebbero portare il bambino a non parlare e a non esprimersi in determinati contesti. Inoltre, il mutismo selettivo non si manifesta nello stesso modo in tutti i pazienti, ma si può presentare con diverse sfumature. Difatti, come accennato, alcuni bambini affetti da questo disturbo non sono del tutto incapaci di esprimersi nei contesti sociali, ma possono comunicare attraverso la scrittura, oppure attraverso suoni o cenni del capo.

Ad ogni modo, qualora un bambino presenti qualcuno dei comportamenti "insoliti" sopra citati, la situazione non dovrebbe essere in alcun modo sottovalutata e sarebbe bene chiedere consiglio ad un medico specialista, al fine di poter effettuare un'eventuale diagnosi di mutismo selettivo in maniera precoce. A questo proposito, precisiamo che la diagnosi tempestiva del mutismo selettivo è fondamentale per il successo della strategia terapeutica che si necessita intraprendere in questi casi. Difatti, se diagnosticato precocemente, il mutismo selettivo può essere curato con successo e in tempi relativamente brevi.

Criteri Diagnostici per il Mutismo Selettivo

Il DSM-5 fornisce una lista di criteri diagnostici di cui i medici specialisti si possono servire per effettuare una corretta diagnosi di mutismo selettivo; naturalmente, tenendo in considerazione di tutte le varianti del caso e di tutte le sfumature che questo disturbo ansioso può assumere nei diversi pazienti. Ad ogni modo, secondo i criteri diagnostici riportati dal DSM, i pazienti con mutismo selettivo dovrebbero presentare le seguenti caratteristiche:

  1. Costante incapacità di parlare in contesti sociali specifici in cui ci si aspetta che l'individuo parli (come, ad esempio, all'asilo oppure a scuola), nonostante esso sia capace di parlare in altre situazioni.
  2. La condizione interferisce con i risultati scolastici o lavorativi, oppure interferisce con la comunicazione sociale.
  3. La durata della condizione deve essere di almeno un mese (non limitata al primo mese di scuola durante il quale il bambino potrebbe non parlare a causa del disagio creato dall'inizio del periodo scolastico).
  4. L'incapacità di parlare non deve essere causata dalla non conoscenza o dal non sentirsi a proprio agio con il tipo di linguaggio richiesto dalla situazione sociale.
  5. La condizione non è meglio spiegata da disturbi della comunicazione e non si manifesta esclusivamente durante il decorso di disturbi dello spettro dell'autismo, della schizofrenia o di altri disturbi psicotici.

Approfondimento: il DSM

Il DSM (dall'inglese Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), ossia il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, è un testo redatto dall'American Psychiatric Association (APA) che raggruppa e descrive svariati disturbi mentali, riportandone sintomi e manifestazioni. Il DSM è attualmente (2018) alla sua quinta edizione (da cui l'abbreviazione DSM-5).

Cura

Esiste una Cura Contro il Mutismo Selettivo?

Come precedentemente accennato, se il mutismo selettivo viene diagnosticato precocemente, vi è una maggior probabilità di successo terapeutico in tempi relativamente brevi.

Il trattamento del mutismo selettivo richiede sempre l'intervento del medico specialista, poiché i bambini che presentano questo disturbo ansioso necessitano di un adeguato e corretto supporto psicologico. Attualmente, la cura che sembra aver avuto il maggior successo nel trattamento del mutismo selettivo prevede il ricorso alla terapia cognitivo-comportamentale che si prefigge i seguenti obiettivi:

  • Ridurre la frequenza e l'intensità degli stati ansiosi che assalgono i bambini nei contesti sociali;
  • Cercare di ottenere una condizione di sufficiente tranquillità nelle situazioni sociali che causano problemi al bambino;
  • Incrementare autostima e sicurezza di sé nel bambino;
  • Stimolare il bambino ad esprimere pensieri, emozioni e bisogni (non necessariamente attraverso le parole);
  • Fornire al bambino delle strategie per aiutarlo a stabilire e a mantenere le relazioni interpersonali.

Consigli Utili

Come Comportarsi con i Bambini con Mutismo Selettivo

Quando si viene a conoscenza del fatto che il proprio bambino o un famigliare soffre di mutismo selettivo potrebbe non essere facile gestire la situazione. Talvolta, non si riesce a comprendere questo disturbo e i suoi meccanismi, di conseguenza, ci si approccia in maniera sbagliata al bambino. Di seguito, perciò, sono riportati alcuni consigli che potrebbero tornare utili.

  • Non forzare il bambino a parlare, non ricattarlo (ad es. "Se parli ti compro il giocattolo che volevi") e non farlo sentire in colpa se non riesce a comunicare.
  • Cercare di rassicurarlo quando ci si trova in quelle situazioni considerate fonte di ansia per il bambino e cercare di metterlo a proprio agio.
  • Comunicare con il bambino in maniera normale, con tono pacato e tranquillo;
  • Invitare gli amichetti a casa può essere utile per favorire le relazioni con i coetanei, difatti, la casa è solitamente un ambiente famigliare e rassicurante per un bambino che soffre di mutismo selettivo.
  • Mantenere un dialogo costante con gli insegnanti e con tutte le figure che seguono il bambino durante l'esecuzione di attività sociali (ad es. sport, attività ricreative, ecc.). in questo modo, è possibile conoscere gli atteggiamenti e i comportamenti tenuti dal bambino durante le attività svolte fuori casa.

Naturalmente, rimane di fondamentale importanza rivolgersi ad un medico specialista esperto in questo tipo di disturbi. Questa figura sanitaria, infatti, sarà in grado di consigliare genitori e insegnanti su come gestire e aiutare i piccoli pazienti muto-selettivi.

Eventualmente - in aggiunta al consulto con uno specialista - è possibile rivolgersi a specifiche associazioni senza scopo di lucro (presenti anche in Italia) che si adoperano per fornire sostegno alle famiglie dei bambini con mutismo selettivo.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista