Minzione: cos'è? Come avviene? Disturbi e patologie associate

Minzione: cos'è? Come avviene? Disturbi e patologie associate
Ultima modifica 09.10.2024
INDICE
  1. Che cos'è la minzione?
  2. Come deve essere la minzione?
  3. Si può controllare la minzione?
  4. Come avviene la minzione?
  5. Qual è la differenza tra diuresi e minzione?
  6. Disturbi e patologie

Che cos'è la minzione?

La minzione può essere definita come l'atto di espellere le urine, quindi come l'atto di urinare.

Entrando più nel dettaglio, tuttavia, è possibile descrivere la minzione come l'insieme dei processi fisiologici - di natura sia volontaria che involontaria - che porta allo svuotamento del contenuto della vescica, quindi all'eliminazione delle urine, attraverso l'uretra.

La minzione, quindi, è un atto fisiologico di fondamentale importanza per l'organismo, poiché permette di eliminare le sostanze di scarto filtrate dai reni.

Come deve essere la minzione?

Frequenza di minzione nelle persone sane

La frequenza di svuotamento della vescica nell'arco della giornata varia da individuo a individuo. Indicativamente, nelle persone sane, il numero di minzioni varia dalle 4 alle 6-7 volte al dì.

Solitamente, ma non necessariamente, le donne hanno bisogno di mingere più frequentemente rispetto agli uomini.

Si può controllare la minzione?

Negli individui sani, la minzione è un processo controllato in maniera volontaria, difatti, nonostante si percepisca lo stimolo di urinare, è possibile decidere consciamente se svuotare o meno la vescica.

Al contrario, nei neonati, nei bambini con età inferiore ai 2 o 3 anni, in alcuni individui anziani e in pazienti affetti da lesioni neurologiche, il controllo volontario viene a mancare e la minzione avviene come un meccanismo riflesso.

Curiosità

Mentre nell'uomo la minzione viene effettuata al solo scopo di espellere le sostanze di scarto, diversi animali sfruttano quest'atto per marcare il territorio con il proprio odore (ad esempio, gatti, cani, ecc.).

Come avviene la minzione?

L'atto di mingere vede il coinvolgimento sia del sistema nervoso che dei muscoli dell'apparato urinario. Ne consegue che, affinché la minzione possa avvenire, il sistema nervoso (sia volontario - o somatico, che dir si voglia - che autonomo), così come la muscolatura liscia e striata presente a livello dell'apparato urinario, devono essere perfettamente funzionanti.

Fasi precedenti la minzione

Affinché avvenga la minzione, è necessario che si verifichino le seguenti fasi "preliminari":

  • Riempimento graduale della vescica: l'urina, dai reni, viene convogliata all'interno di quest'ultima attraverso gli ureteri. Man mano che la vescica si riempie, si assiste al progressivo aumento della tensione di parete fino al raggiungimento di un valore critico - variabile da individuo a individuo - che porta all'attivazione della fase di seguito descritta.
  • Attivazione del riflesso della minzione: è un riflesso nervoso che si attiva quando all'interno della vescica si è raccolta una quantità di urina tale da:
    • Distendere le pareti della vescica;
    • Stimolare i recettori dello stiramento presenti sulla stessa;
    • Indurre lo stiramento dell'uretra posteriore.
  • Percezione della necessità di svuotamento della vescica: tale percezione si ottiene mediante la stimolazione dei sopra citati recettori dello stiramento che inviano impulsi - attraverso i nervi spinali S2, S3 ed S4 - al midollo spinale e alla corteccia sensoriale dove viene percepita la necessità di svuotamento.

Lo sapevi che...

Negli uomini, lo stimolo di urinare può essere percepito sia a livello della vescica che alla base del pene. Nelle donne, invece, tale stimolo viene solitamente percepito a livello della parte inferiore dell'addome.

Svuotamento della vescica e minzione

Lo svuotamento della vescica, quindi la minzione, è dipendente dalla contrazione del muscolo detrusore (muscolatura liscia della vescica) ed è ostacolato dal tono dello sfintere interno dell'uretra posteriore (costituito da muscolatura liscia involontaria) e dalla contrazione dello sfintere esterno dell'uretra che, invece, è costituito da tessuto muscolare striato che permette il controllo volontario della fuoriuscita dell'urina.

Quando l'individuo percepisce la necessità di urinare - se in condizioni di salute normali - può decidere in maniera volontaria se procedere con lo svuotamento della vescica o se attendere ulteriormente.

Se si decide di non mingere, lo sfintere esterno rimane contratto e la vescica continua a riempirsi fin quando il riflesso della minzione non aumenta.

Se, invece, si decide di procedere con la minzione, i segnali volontari vengono trasmessi dalla corteccia motoria al centro pontino della minzione. Quest'ultimo provvederà a coordinare i segnali per:

  • Il rilassamento della muscolatura liscia dello sfintere interno (attraverso le fibre nervose alfa-simpatiche);
  • La simultanea contrazione del muscolo detrusore della vescica (attraverso le fibre nervose colinergiche parasimpatiche);
  • Il rilassamento della muscolatura striata dello sfintere esterno.

Nella minzione, inoltre, entrano in gioco anche la muscolatura addominale e pelvica. Più nel dettaglio, si verifica la contrazione dei muscoli addominali, dei muscoli del diaframma, del muscolo elevatore dell'ano e del trasverso profondo del perineo (abbassamento del pavimento pelvico).

NOTA BENE

La continenza e lo svuotamento della vescica - oltre alla coordinazione fra sistema nervoso e muscoli dell'apparato genitourinario - richiedono necessariamente che l'individuo possieda una normale funzione cognitiva, la mobilità e l'accesso ad una toilette, o comunque ad un luogo tranquillo in cui espletare i propri bisogni.

Qual è la differenza tra diuresi e minzione?

La minzione, come ribadito diverse volte, è l'insieme dei processi fisiologici che porta all'espulsione delle urine dalla vescica e attraverso l'uretra.

La diuresi, invece, è un termine medico con il quale si indica la produzione di urine che avviene in un definito periodo di tempo.

Disturbi e patologie

Alterazioni della minzione e patologie associate

Come abbiamo visto, il processo della minzione vede il coinvolgimento di diversi elementi, nervosi e muscolari. Una qualsiasi disfunzione e/o lesione di uno o più dei componenti coinvolti nello svuotamento della vescica è in grado di dare origine ad alterazioni della minzione, come incontinenza o ritenzione urinaria.

Ritenzione urinaria

La ritenzione urinaria è definita come l'incapacità di svuotare completamente la vescica. Si tratta di un disturbo della minzione che può manifestarsi in forma acuta, oppure in forma cronica. Le principali cause sono:

  • Ridotta contrattilità della vescica;
  • Ostruzione al flusso di urina;
  • Perdita della coordinazione tra la contrazione della vescica e il rilassamento della muscolatura dello sfintere.

I disturbi e le condizioni patologiche che possono portare alla comparsa di ritenzione urinaria sono molteplici. In molti casi, questo disturbo della minzione rappresenta la complicanza di patologie a carico dell'apparato urogenitale (ad esempio, ipertrofia prostatica, calcoli della vescica, prolasso vaginale, cancro, ecc.), ma può anche essere dovuto a:

Per approfondire: Ritenzione urinaria: cause e sintomi

Incontinenza urinaria

L'incontinenza urinaria è un disturbo della minzione caratterizzato dalla perdita involontaria di urina. È particolarmente diffusa fra gli anziani e le donne, ma può manifestarsi a qualsiasi età e in persone di qualsiasi sesso.

Fra le condizioni e le patologie che possono causare, favorire o incrementare questo disturbo della minzione, ricordiamo:

Per approfondire: Incontinenza urinaria: cos'è, cause, trattamento

Altri disturbi della minzione

Oltre alla ritenzione e all'incontinenza urinaria, vengono considerati disturbi della minzione anche:

  • L'anuria: è la sospensione completa della produzione di urina con diuresi inferiore a 100 ml nell'arco delle 24 ore. In particolare, può considerarsi come un disturbo della minzione, l'anuria post-renale, generalmente provocata dall'ostruzione delle vie urinarie.
  • L'oliguria: rappresenta una ridotta escrezione di urina. Solitamente, si parla di oliguria quando la diuresi è inferiore ai 400 ml nell'arco delle 24 ore.
  • La poliuria: si caratterizza per la produzione e l'escrezione di quantità di urine decisamente elevate che risultano diluite e di colore molto chiaro.
  • La pollachiuria: termine utilizzato in campo medico per indicare un incremento della frequenza di minzione nell'arco delle 24 ore della giornata.
  • La stranguria: si tratta di un disturbo caratterizzato da una minzione lenta, difficoltosa e generalmente dolorosa.
  • La nicturia: con questo termine si definisce la necessità di minzione che si presenta durante le ore notturne.

I disturbi della minzione sopra descritti, solitamente, rappresentano la conseguenza o il sintomo di particolari condizioni fisiologiche, parafisiologiche o patologiche; pertanto, non vengono considerati come vere e proprie malattie. Tuttavia, non per questo devono essere sottovalutati; difatti, talvolta, potrebbero essere indice della presenza di patologie anche molto gravi.

Perciò, qualora si manifestino disturbi o alterazioni della minzione di qualsivoglia tipo, è bene rivolgersi prontamente al proprio medico.

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista