
Introduzione
La mindfulness è un particolare stato mentale che consiste nel focalizzare la mente sul qui e ora, senza provare ed emettere giudizi, e nello sviluppare una maggiore consapevolezza in merito alle sensazioni avvertite. È incentrata sull'accettazione di tutto ciò che non si può cambiare e arreca molto benessere. Può essere applicata praticamente a ogni ambito della vita, anche all'alimentazione. Il mindful eating, ossia la mindfulness applicata al cibo, garantisce diversi vantaggi, sul piano emotivo, psicologico e anche fisico.
Che cos’è la mindfulness
La mindfulness è una pratica meditativa laica: infatti, non si pone obiettivi spirituali di alcun tipo. Si tratta di un particolare stato mentale che permette alla persona di essere presente in quello che sta facendo e di vivere appieno l'esperienza del momento, senza divagare con il pensiero. Si basa sulla meditazione, sull'osservazione e su "esercizi" specifici che aiutano a stare nel qui e ora, senza rimuginare sul passato e senza immaginarsi il futuro. In questo modo si riesce a vivere ogni istante nella sua profondità, rendendo ciò che è spiacevole più tollerabile.
Concentrandoci su ciò che le sta accadendo, come i suoni e gli odori che sente, la persona ricevi nuovi input, che portano linfa vitale al cervello. In questo modo si libera delle preoccupazioni, delle ansie, dei pregiudizi, dei rimpianti, smettendo di dare importanza alle cose trascurabili e recuperando serenità e benessere. Per questo, la mindfulness è considerata un'alleata contro lo stress, il nervosismo, la distrazione, la non consapevolezza.
Che cos’è il mindful eating
Secondo numerosi studi, la mindfulness favorisce l'adozione di abitudini di vita sane, a cominciare dalla sfera nutrizionale. Infatti, allevia le ansie, lo stress, l'insoddisfazione, le tensioni, tutti fattori che possono spingere a nutrirsi in maniera disordinata e poco sana. Basti pensare a quante persone mangiano solo per riempire un vuoto, sfogare la rabbia o placare l'ansia.
Il mindful eating aiuta a essere più presenti e consapevoli e a stare meglio e, dunque, ad avere un'alimentazione meno impulsiva e più equilibrata. Inoltre, l'individuo, stando nel qui e ora, diventa più consapevole dei bisogni emozionali del momento che stanno orientando le sue scelte a tavola e di come si sta approcciando al cibo a ogni pasto. Di conseguenza, impara a nutrirsi in maniera più attenta.
I consigli per iniziare
Il mindful eating è una pratica che va appresa gradualmente e con una pratica costante: all'inizio può non essere facile, ma con il tempo diventerà tutto più semplice e gratificante.
Sedersi a tavola con calma
Il primo consiglio è quello di evitare di mangiare di fretta, ingurgitando la prima cosa che capita sotto mano mentre si telefona al collega, si corre al lavoro o si guarda il tg. L'ideale è sedersi a tavola con calma, dedicando quel momento solo alla consumazione del pasto: allontanare le fonti di distrazione, come cellulari e tv e concentrarsi sul qui e ora.
Attivare tutti i sensi
Il cibo andrebbe mangiato con tutti i sensi, il che significa che andrebbe osservato, toccato, annusato, assaporato. Provare, dunque, a notare la forma, il colore, il profumo e i "suoni" del biscotto che si sta assaporando o del caffè che si sta bevendo; i primi giorni si può scegliere anche un solo cibo su cui concentrarsi.
Mangiare lentamente
Molte volte si mangia distrattamente e di fretta. Il mindful eating insegna a fare tutto con più calma. Provare a gustare ogni boccone con lentezza, senza attaccamento né avidità, masticando lentamente e senza pensare a quello che verrà dopo. Non prendere la penna successiva quando ancora si sta mangiando quella precedente, ma fare tutto con estrema calma e tranquillità.
Fare attenzione a ciò che si sente
Allenarsi a notare le sensazioni che si provano davanti a un determinato ingrediente, le emozioni avvertite, le reazioni del corpo, per esempio se si attivano le ghiandole salivari, se si sente una sensazione di calore, se lo stomaco smette di brontolare e così via.
Osservare gli ingredienti mentre si cucina
Il mindful eating andrebbe applicato anche prima di mangiare, quando si cucina e si manipolano i cibi. Prima di iniziare a cucinare, concedersi del tempo per guardare, toccare, annusare, assaggiare tutti gli ingredienti che si intendono utilizzare. Una volta che la ricetta è pronta da mangiare, provare a individuare e a percepire in maniera separata tutti gli elementi stati utilizzati per prepararla.
3 cose da fare
- Ritagliarsi dei momenti durante la giornata da dedicare alla meditazione: in questo modo, si può aumentare il benessere, necessario a gestire al meglio la relazione con il cibo.
- Sorseggiare lentamente vini e aperitivi, percependo il sapore e l'odore di ogni goccio ed evitando di bere tutto in pochi sorsi.
- Prima di sedersi a tavola valutare la propria fame attraverso una scala, chiedendosi come ci si sente e se il corpo ha bisogno di carburante, e ripetere questo piccolo esercizio più volte.