Metilfenidato: Cos'è, Come Agisce, Effetti Collaterali

Metilfenidato: Cos'è, Come Agisce, Effetti Collaterali
Ultima modifica 24.08.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. A Cosa Serve
  3. Avvertenze e Precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti Collaterali
  6. Come Agisce
  7. Dosaggio e Modo d'uso
  8. Gravidanza e Allattamento
  9. Controindicazioni

Generalità

Che cos'è il Metilfenidato e Caratteristiche generali

Il metilfenidato è un principio attivo appartenente alla categoria farmacoterapeutica degli psicostimolanti che trova impiego nell'ambito del trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

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Metilfenidato - Struttura Chimica

Somministrato per via orale, il metilfenidato si trova all'interno di medicinali formulati come compresse o come capsule a rilascio modificato all'interno delle quali può trovarsi in differenti concentrazioni. I medicinali contenenti metilfenidato possono essere dispensati solo dietro presentazione di apposita ricetta medica (modello ministeriale a ricalco - RMR) e sono prescrivibili su diagnosi e piano terapeutico definiti da centri di riferimento di neuropsichiatria infantile, coordinandosi con il pediatra o con il medico di medicina generale che ha in cura il paziente.

Tutti i medicinali contenenti metilfenidato sono classificati come farmaci di fascia A, pertanto, il loro costo può essere rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Esempi di Medicinali contenenti Metilfenidato

A Cosa Serve

Quando si Usa il Metilfenidato e quali sono le sue Indicazioni Terapeutiche?

Come accennato, il metilfenidato trova impiego nel trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Più precisamente, il suo impiego è riservato solo a bambini ed adolescenti aventi un'età compresa fra i 6 e i 18 anni. Va precisato, tuttavia, che il suo impiego va fatto solo dopo aver tentato altri approcci terapeutici di tipo non farmacologico, come la terapia di supporto e comportamentale. Inoltre, l'uso del principio attivo deve essere fatto nell'ambito di un programma terapeutico che prevede terapie psicologica, educativa e sociale.

Avvertenze e Precauzioni

Cosa bisogna sapere prima di utilizzare il Metilfenidato?

Prima di iniziare il trattamento con il metilfenidato è opportuno che il medico venga informato se il paziente cui è destinato il farmaco si trova in una o più delle seguenti condizioni:

  • Ha problemi epatici e/o renali;
  • Ha problemi di deglutizione o fatica a deglutire intere le compresse o le capsule;
  • Ha un restringimento o un blocco del tratto digerente, intestino compreso;
  • Presenta o ha avuto attacchi convulsivi o crisi epilettiche;
  • Nel caso di pazienti femmine, ha iniziato ad avere il ciclo mestruale;
  • Ha mai abusato e/o è o è stato dipendente da alcol, medicinali da prescrizione o droghe d'abuso;
  • Ha difficoltà nel controllarsi, ha contrazioni ripetute a qualsiasi parte del corpo o ripete suoni e parole;
  • Soffre di pressione alta;
  • È affetto o ha sofferto di problemi cardiaci di qualsiasi tipo;
  • Soffre di problemi mentali di qualsiasi tipo (ad esempio, sbalzi d'umore, aggressività od ostilità che possono peggiorare, allucinazioni, paranoie, illusioni, sensazione di agitazione e ansia, sensazione depressa o avere sensi di colpa, ecc.).

Prima di iniziare il trattamento con metilfenidato, pertanto, il medico dovrà valutare lo stato di salute generale del paziente e la presenza di disturbi o malattie di qualsivoglia genere, con particolare riferimento a problemi cardiaci (anche famigliari), episodi famigliari di morte improvvisa, alterazioni dell'umore e problemi di salute mentale, presenza di tic, ecc. Ciò è molto importante per verificare l'idoneità per il paziente di una terapia a base di metilfenidato.

Durante il trattamento con metilfenidato, invece, è opportuno informare il medico se il paziente che assume il principio attivo deve sottoporsi ad interventi chirurgici che prevedono l'impiego di anestetici, poiché in caso di terapia con metilfenidato, vi è il rischio di aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca durante l'intervento.

Inoltre, è opportuno sapere che:

  • Durante il trattamento con metilfenidato, i ragazzi e gli adolescenti possono sperimentare erezioni inaspettate e prolungate che possono essere dolorose e avvenire in qualsiasi momento. È importante rivolgersi immediatamente al medico se l'erezione dura più di due ore, soprattutto se è dolorosa.
  • Il metilfenidato, soprattutto se usato in maniera scorretta, può causare dipendenza.

NOTA BENE

  • Il metilfenidato NON deve essere usato nei bambini con meno di 6 anni di età e negli adulti.
  • Per chi svolge attività sportiva, l'assunzione di metilfenidato senza necessità terapeutica costituisce doping. L'assunzione del principio attivo può comunque determinare positività ai test antidoping anche in caso di assunzione per necessità terapeutica.
  • Il metilfenidato può causare effetti indesiderati - come capogiri o visione offuscata - capaci di influire sulla capacità di guidare veicoli (inclusa la bicicletta), di utilizzare macchinari o di svolgere altre attività (come ad esempio, arrampicarsi sugli alberi o andare a cavallo). Se simili sintomi dovessero manifestarsi, è quindi necessario evitare lo svolgimento delle suddette attività.

Interazioni

Interazioni Farmacologiche fra il Metilfenidato e Altri Farmaci

Il metilfenidato NON deve essere assunto dai pazienti che stanno assumendo o hanno assunto negli ultimi 14 giorni farmaci inibitori delle monoammino ossidasi (IMAO) per il trattamento della depressione. Questo perché può verificarsi un improvviso aumento della pressione sanguigna.

Inoltre, prima di assumere il metilfenidato, è necessario informare il medico se il paziente cui è destinato il principio attivo sta assumendo altri farmaci quali:

  • Altri farmaci antidepressivi;
  • Farmaci per il trattamento di problemi di salute mentale;
  • Farmaci antiepilettici;
  • Farmaci usati per diminuire o incrementare la pressione sanguigna; farmaci o rimedi per tosse e raffreddore contenenti attivi in grado di influenzare la pressione sanguigna;
  • Farmaci che fluidificano il sangue.

In qualsiasi caso, prima di iniziare il trattamento con metilfenidato è necessario informare il medico se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si potrebbero assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, i prodotti omeopatici, ecc.

Metilfenidato con Alcol

Durante il trattamento con metilfenidato è necessario evitare l'assunzione di alcol, poiché gli alcolici possono esacerbare gli effetti indesiderati dati dal principio attivo.

Effetti Collaterali

Quali Effetti Indesiderati può causare il Metilfenidato?

Il metilfenidato, così come qualsiasi altro principio attivo, può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco, manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandone affatto.

Di seguito saranno riportati solamente alcuni degli effetti indesiderati che potrebbero manifestarsi con l'utilizzo dei diversi medicinali a base di Metilfenidato. Per informazioni più specifiche, leggere il foglietto illustrativo del medicinale che si deve assumere.

L'assunzione del metilfenidato deve essere immediatamente sospesa e il medico subito contattato se insorgono:

Effetti Indesiderati Molto Comuni e Comuni

Effetti Indesiderati Non Comuni e Rari

Il metilfenidato può causare ulteriori effetti collaterali, molto rari e a frequenza non nota. Per conoscerli, leggere il foglietto illustrativo del medicinale a base di metilfenidato che il medico ha prescritto.

Effetti sulla Crescita

Se utilizzato per periodi superiori ad un anno, in alcuni bambini il metilfenidato può determinare un ritardo nella crescita. Il medico pertanto, controllerà regolarmente peso e altezza del paziente, così come valuterà regolarmente il suo appetito.

Sovradosaggio da Metilfenidato

I segni del sovradosaggio da metilfenidato possono comprendere: vomito, agitazione, tremore, aumento dei movimenti incontrollati, spasmi muscolari, crisi convulsive che possono essere seguite da coma, sensazione di estrema felicità, confusione, visioni, allucinazioni, sudorazione, vampate di calore, mal di testa, febbre alta, alterazioni del battito cardiaco, pressione arteriosa elevata, pupille dilatate e secchezza del naso e della bocca.

In caso di sovradosaggio da metilfenidato, pertanto, è necessario contattare subito il medico o chiamare l'ambulanza.

Come Agisce

Come Funziona il Metilfenidato e con quale Meccanismo d'Azione agisce?

Il metilfenidato agisce migliorando l'attività di determinate aree cerebrali che presentano un'ipoattività. Difatti, l'uso del principio attivo può contribuire a migliorare la concentrazione e l'attenzione, riducendo al contempo il comportamento impulsivo che si può manifestare nei pazienti con ADHD.

Il metilfenidato è un debole stimolante del sistema nervoso centrale che presenta effetti più marcati sulle attività mentali rispetto alle attività motorie. L'esatto meccanismo d'azione con cui il principio attivo esercita la sua attività nell'uomo non è ancora stato del tutto chiarito, ma si ritiene che esso inibisca la ricaptazione di dopamina e noradrenalina nei neuroni presinaptici. Tuttavia, il meccanismo attraverso cui il metilfenidato espleta la sua attività terapeutica nei bambini non è ancora stato chiaramente dimostrato.

Dosaggio e Modo d'uso

Come si Somministra il Metilfenidato e in Quali Dosi?

Il metilfenidato è disponibile in forma di capsule a rilascio modificato e in forma di compresse all'interno delle quali può essere presente in diverse concentrazioni. Sarà il medico a stabilire, caso per caso, quale formulazione farmaceutica è più indicata per il paziente e quale dosaggio utilizzare.

In linea generale, il medico inizierà il trattamento con un basso dosaggio di principio attivo che poi aumenterà gradualmente fino al raggiungimento della dose più idonea per ciascun paziente.

Allo scopo di evitare l'insorgenza di spiacevoli conseguenze, è di fondamentale importanza assumere il metilfenidato seguendo con attenzione tutte le indicazioni fornite dal medico specialista. Ricordiamo, infatti, che il trattamento con metilfenidato deve essere iniziato esclusivamente da uno specialista in disturbi comportamentali dell'infanzia e dell'adolescenza e deve essere usato sotto il suo controllo. In caso di dubbi, rivolgersi nuovamente alla suddetta figura sanitaria.

Gravidanza e Allattamento

Il Metilfenidato può essere utilizzato durante la Gestazione e nelle Madri che Allattano al Seno?

Gli effetti che il metilfenidato può avere sul nascituro o sul bambino allattato non sono noti. Le donne in gravidanza - o che pensano di esserlo - così come le madri che allattano al seno devono necessariamente informare il medico della loro condizione prima di iniziare un eventuale trattamento con metilfenidato. Questa figura sanitaria fornirà alla paziente tutte le indicazioni e le informazioni del caso.

Controindicazioni

Quando il Metilfenidato NON deve essere usato?

L'utilizzo del metilfenidato deve essere evitato in tutti i seguenti casi:

  • Allergia nota allo stesso metilfenidato e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale che si deve impiegare;
  • Pazienti con problemi della tiroide;
  • In presenza di glaucoma;
  • Pazienti affetti da feocromocitoma;
  • Pazienti con anoressia nervosa;
  • Pazienti con pressione del sangue molto alta o con restringimento dei vasi sanguigni tale da causare dolore a braccia e gambe;
  • Pazienti che hanno, hanno avuto o sono nati con problemi o patologie cardiache (insufficienza cardiaca, aritmie, infarto, ecc.);
  • Pazienti che hanno avuto disturbi e problemi a livello dei vasi sanguigni cerebrali (aneurisma, ictus, vasculite, restringimento o blocco dei vasi sanguigni, ecc.);
  • Pazienti con problemi di salute mentale, come:
  • Pazienti che hanno o che hanno sofferto di acloridria dello stomaco (grave carenza di succhi gastrici) con pH superiore a 5,5;
  • Pazienti che assumono farmaci contro l'eccessiva acidità di stomaco;
  • Pazienti che hanno assunto negli ultimi 14 giorni o che stanno assumendo tuttora farmaci antidepressivi inibitori delle monoammino ossidasi (IMAO).

NOTA BENE

In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche dei medicinali contenenti metilfenidato. Tuttavia, per ottenere maggiori e specifiche informazioni si rinnova ancora una volta l'invito all'attenta lettura del foglietto illustrativo del farmaco che si deve impiegare.

In caso di dubbi, consultare il medico.

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista