Maternità Facoltativa: Cos'è? A Chi Spetta, Quando Richiederla, Indennità

Maternità Facoltativa: Cos'è? A Chi Spetta, Quando Richiederla, Indennità
Ultima modifica 19.10.2018
INDICE
  1. Generalità
  2. Che cos'è
  3. A Chi Spetta
  4. Quando Richiederla
  5. Quanto Dura
  6. Quanto si Percepisce
  7. Come si Richiede
  8. A Chi Non Spetta
  9. Possibile Alternativa

Generalità

Per maternità facoltativa s'intende un periodo di astensione dal lavoro che può essere richiesto dopo la nascita, l'affidamento o l'adozione di uno o più bambini o minori.

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Più correttamente nota come congedo parentale, la maternità facoltativa - come si può facilmente dedurre dal suo stesso nome - non è una scelta obbligata, ma la sua richiesta è a libera discrezione del genitore.

La domanda di maternità facoltativa può essere fatta da genitori lavoratori - naturali, adottivi o affidatari - secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Difatti, come si vedrà nel corso dell'articolo, la durata del congedo, così come la durata e l'ammontare della relativa indennità percepita durante questo periodo di astensione dal lavoro, possono variare in funzione della categoria di lavoratori cui i genitori appartengono.

Che cos'è

Che cos'è la maternità Facoltativa?

La maternità facoltativa è un periodo di astensione dal lavoro che può essere richiesto dal genitore dopo la nascita di uno o più figli, oppure dopo l'adozione o l'affidamento di uno o più minori. Difatti, dopo la nascita di un bambino o dopo l'entrata in famiglia di un nuovo membro minorenne, adottato o affidato che sia, i genitori potrebbero aver bisogno di un determinato periodo di tempo per fornire al nuovo arrivato (o ai nuovi arrivati) tutte le cure e le attenzioni del caso.

La richiesta di maternità facoltativa, tuttavia, non può essere avanzata da chiunque, ma solamente da lavoratrici e lavoratori che possiedono caratteristiche espressamente indicate nell'attuale normativa vigente in materia. Allo stesso tempo, anche la durata del periodo di astensione dal lavoro e l'indennità percepita dal genitore è rigorosamente regolamentata dalla legge.

La Maternità Facoltativa può essere richiesta anche dagli Uomini?

La risposta a questa domanda è assolutamente positiva.

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Difatti, la maternità facoltativa, al contrario di quanto si potrebbe pensare basandosi sul nome comune con cui si definisce questo periodo di astensione dal lavoro, può essere richiesta anche dal padre. Tuttavia, in questo caso parlare di congedo parentale è decisamente più appropriato.

A Chi Spetta

Chi può richiedere la Maternità Facoltativa?

La richiesta di maternità facoltativa può essere fatta dai genitori lavoratori e lavoratrici dipendenti il cui rapporto di lavoro è in essere nel momento in cui il congedo viene chiesto. Esistono però alcune categorie di lavoratori che possono fare domanda di congedo parentale solo se rispettano specifiche condizioni disciplinate dalla normativa vigente. Di seguito, verranno fornite alcune indicazioni in merito; tuttavia, per maggiori informazioni, è sempre bene rivolgersi direttamente agli enti preposti presenti su tutto il territorio nazionale (come, ad esempio, la sede locale dell'INPS - Istituto Nazionale di Previdenza Sociale).

Lavoratrici e Lavoratori Agricoli con contratto di lavoro a Tempo Determinato

I lavoratori e le lavoratrici agricoli con contratto di lavoro a tempo determinato possono richiedere la maternità facoltativa purché siano rispettate condizioni ben precise, quali:

  • Se la maternità facoltativa è richiesta nel primo anno di vita del bambino, è necessario che il lavoratore o la lavoratrice abbia lavorato per minimo 51 giornate in agricoltura nell'anno precedente l'evento indennizzabile.
  • Quando la maternità facoltativa è richiesta dopo il primo anno di vita del bambino, è necessario che i genitori lavoratori siano iscritti negli elenchi dei lavoratori agricoli e che abbiano effettuato almeno 51 giornate di lavoro in agricoltura nell'anno precedente la richiesta della maternità facoltativa, oppure nello stesso anno purché tutte le 51 giornate siano state effettuate prima dell'inizio del periodo di congedo.

Lavoratrici e Lavoratori iscritti alla Gestione Separata

Le lavoratrici e i lavoratori iscritti alla gestione separata (un particolare fondo pensionistico nato con la legge 335/95 di riforma dello stesso sistema pensionistico) possono richiedere la maternità facoltativa solo se:

  • Sono iscritti alla gestione separata di cui sopra come lavoratori a progetto o categorie assimilabili;
  • Sono iscritti alla gestione separata come professionisti, indicati nell'articolo 2 della legge 335/95;
  • Possono far valere almeno 3 mesi di contribuzione nei 12 mesi presi di riferimento al fine dell'erogazione dell'indennità;
  • Vi sia un rapporto di lavoro valido nel periodo di maternità facoltativa;
  • Vi sia l'effettiva astensione dal lavoro.

Per ottenere la maternità facoltativa, i lavoratori o le lavoratrici iscritti alla gestione separata non devono percepire pensioni e non possono essere iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria.

Lavoratrici Autonome

Anche le lavoratrici autonome possono richiedere la maternità facoltativa, purché abbiano versato i contribuiti relativi al mese precedente l'inizio del congedo parentale. Oltre a ciò, affinché la richiesta venga approvata, è indispensabile che vi sia la reale astensione dal lavoro.

I padri lavoratori autonomi, invece, non possono usufruire del periodo di congedo parentale.

Quando Richiederla

Quando si può Richiedere la Maternità Facoltativa?

La madre può richiedere la maternità facoltativa solo dopo il termine del periodo di maternità obbligata, ossia un periodo di astensione dal lavoro che, per legge, deve essere effettuato dalla donna. Solitamente, ove possibile, l'interruzione del lavoro avviene a cavallo fra il termine della gestazione e i primi mesi dopo il parto.

Al contrario, il padre può richiedere il congedo parentale anche mentre la donna è in maternità obbligata, purché la decorrenza sia dal giorno seguente il parto.

Normalmente, la richiesta dovrebbe essere inoltrata almeno quindici giorni prima l'inizio della maternità facoltativa. Ad ogni modo, si rinnova l'invito a informarsi in maniera più dettagliata presso gli enti preposti.

Lo sapevi che…

Se lo desiderano, madre e padre possono richiedere e usufruire contemporaneamente del periodo di maternità facoltativa.

Quanto Dura

Quanto Dura la Maternità Facoltativa?

La durata della maternità facoltativa così come il periodo di tempo durante il quale è possibile percepire l'indennità prevista possono variare in funzione della categoria di lavoratori cui i genitori appartengono.

Lo sapevi che…

Dal momento che il periodo di maternità facoltativa può mettere in crisi la produzione di alcune realtà aziendali, in alcuni casi si cerca di disincentivare il ricorso al periodo di congedo parentale fornendo al genitore strumenti che lo aiutino a conciliare il lavoro e la necessità di badare al proprio figlio.

Lavoratrici e Lavoratori Dipendenti

Per lavoratrici e lavoratori dipendenti, inclusi quelli agricoli con contratto a tempo determinato, la maternità facoltativa può essere richiesta dai genitori naturali entro e non oltre i primi 12 anni di vita del bambino.

Il periodo di astensione dal lavoro può avere una durata complessiva fra i due genitori (maternità facoltativa della madre + congedo parentale del padre) di 10-11 mesi al massimo, a seconda dei casi.

Più nel dettaglio, la maternità facoltativa può essere concessa alla madre per un periodo - continuativo o frazionato - non superiore ai 6 mesi.

Al padre lavoratore dipendente, invece, il congedo parentale può essere concesso per un periodo di 6 mesi, estendibile a 7 mesi se lo stesso genitore si astiene dal lavoro per un periodo non inferiore ai 3 mesi. Anche in questo caso, tutti i periodi di astensione dal lavoro possono essere continuativi oppure frazionati, in funzione delle esigenze di ciascun genitore.

Genitore solo

Nel caso di un genitore solo, lavoratore dipendente, la maternità facoltativa può essere concessa per un periodo di massimo 10 mesi.

Nota Bene

Quanto sopra affermato è valido tanto per i genitori naturali, quanto per i genitori adottivi o affidatari che siano lavoratori dipendenti.

Pertanto, la maternità facoltativa può essere richiesta entro e non oltre i primi 12 anni dall'entrata in famiglia del minorenne, indipendentemente dall'età da esso posseduta al momento dell'adozione o dell'affidamento. La domanda tuttavia, non può essere effettuata dopo il raggiungimento della maggiore età (compimento dei 18 anni).

Lavoratrici Autonome - Lavoratrici e Lavoratori iscritti alla Gestione Separata

Per le lavoratrici e i lavoratori iscritti alla gestione separata e per le lavoratrici autonome, la maternità facoltativa e la relativa indennità possono essere concesse per un massimo di 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino.

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Per quanto riguarda i genitori adottivi o affidatari iscritti alla gestione separata e per le madri adottive o affidatarie lavoratrici autonome, la maternità facoltativa e la relativa indennità possono essere concesse per un massimo di 3 mesi entro il primo anno dall'entrata del minorenne nella famiglia.

Quanto si Percepisce

Qual è l'Indennità che spetta ai genitori durante la Maternità Facoltativa?

Anche in questo caso, l'ammontare dell'indennità percepita dai genitori durante il periodo di maternità facoltativa può variare in funzione della categoria di lavoratori cui essi appartengono.

Nonostante ciò, è possibile affermare - anche se in maniera un po' approssimativa - che l'indennità percepita corrisponde al 30% del reddito medio del genitore calcolato su base annuale o giornaliera, a seconda dei casi. Per maggiori informazioni, si consiglia di rivolgersi agli enti preposti.

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Tuttavia, è bene precisare che per quel che riguarda i genitori che possiedono un lavoro dipendente o un lavoro di agricoltura con contratto a tempo determinato, l'indennità durante la maternità facoltativa può essere percepita solo fino all'ottavo anno di età del bambino (o dall'entrata del minorenne nella famiglia in caso di genitori affidatari o adottivi); mentre dagli 8 ai 12 anni di età del bambino (o dagli 8 ai 12 anni dall'entrata in famiglia del minore in caso di affidamento o adozione) non è previsto alcun tipo di indennizzo.

Per quanto riguarda le lavoratrici autonome e i genitori lavoratori (sia madri che padri) iscritti alla gestione separata, il problema non si pone, poiché l'indennizzo è previsto solo per un massimo di tre mesi entro l'anno di vita del bambino, oppure entro un anno dall'entrata in famiglia del minore in caso di adozione o affidamento.

Nota Bene

Durante il periodo di maternità facoltativa, le ferie, così come la tredicesima mensilità non maturano.

Come si Richiede

Come si Richiede la Maternità Facoltativa?

La maternità facoltativa può essere richiesta direttamente all'INPS, a seconda dei casi, per via telematica o per via cartacea (maggiori informazioni sono reperibili sul sito ufficiale dell'INPS).

A Chi Non Spetta

Chi NON può richiedere la Maternità Facoltativa?

La maternità facoltativa, o congedo parentale che dir si voglia, non può essere richiesto da:

  • Genitori disoccupati;
  • Genitori sospesi dal proprio lavoro;
  • Lavoratori domestici;
  • Lavoratori a domicilio;
  • Padri lavoratori autonomi.

Inoltre, è bene precisare che - se durante il periodo di maternità facoltativa il rapporto di lavoro del genitore viene a mancare - allora anche il congedo parentale è destinato a terminare.

Possibile Alternativa

Conversione della Maternità Facoltativa in Lavoro Part-Time

Per coloro che lo desiderano, la legge permette - grazie al D. Lgs. 81/2015 - la possibilità di richiedere, per una sola volta, la trasformazione del rapporto di lavoro da full-time a part-time. Tale trasformazione può essere richiesta al posto della maternità facoltativa, oppure entro i limiti del congedo parentale eventualmente ancora spettante. In qualsiasi caso, la riduzione dell'orario di lavoro in sostituzione al periodo di maternità facoltativa non può essere superiore al 50%.

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista