Linfa di Betulla: cos'è, a cosa serve, proprietà, controindicazioni
Che cos'è la Linfa di Betulla?
La linfa di betulla è un prodotto che si estrae dal tronco dell'omonima pianta e che trova impiego nell'ambito della gemmoterapia per il trattamento di svariati disturbi.
Più nel dettaglio, la linfa di betulla si estrae dalla Betula verrucosa Ehr. (sin. Betula alba L.); per tale motivo, è anche conosciuta con il nome di "Betula verrucosa linfa".
La linfa di betulla impiegata in campo gemmoterapico viene estratta e lavorata secondo una metodica ben precisa, al fine di conservarne il contenuto in sostanze attive, quindi la potenziale azione terapeutica.
Raccolta e produzione
Raccolta della Linfa di Betulla
La tecnica attraverso la quale la linfa di betulla viene raccolta è molto particolare. Innanzitutto, il procedimento di estrazione deve avvenire alla fine dell'inverno, in prossimità della stagione primaverile, più precisamente, nei primi giorni del mese di marzo.
La linfa viene raccolta solo dalle betulle adulte che crescono in zone boschive, praticando dei fori sul tronco delle piante. Tali fori devono avere una profondità di 2-5 centimetri e devono essere effettuati all'incirca a un metro da terra, preferibilmente, sul lato del tronco esposto a sud.
All'interno dei fori, poi, si posizionano dei tubicini nei quali la linfa scorre, raggiungendo così apposite taniche di raccolta posizionate sul terreno.
In linea generale, la quantità di linfa raccolta risulta maggiore quando le piante crescono a quote relativamente alte e quando le betulle incise sono di grandezza media (si stima che da un tronco avente un diametro di 50 centimetri si estraggano fino a 4-5 litri di linfa in circa quattro giorni). Anche un inverno particolarmente rigido sembra essere un fattore importante per incrementare la resa della raccolta.
Produzione della Linfa di Betulla per l'uso in gemmoterapia
Dopo essere stata raccolta con il metodo sopra descritto, la linfa di betulla viene lavorata in appositi laboratori, al fine di ottenere la Betula verrucosa linfa impiegata in gemmoterapia.
Il trasporto della linfa, solitamente, avviene all'interno di camion frigo, allo scopo di evitare che il prodotto fermenti. In caso di fermentazione, infatti, la linfa subirebbe alterazioni e perderebbe le sue proprietà.
Una volta raggiunto il laboratorio, alla linfa di betulla viene aggiunto alcol al 30% v/v: in proporzione, a un terzo di linfa vengono aggiunti due terzi di alcol. Dopodiché, la miscela linfa-alcol viene agitata, titolata e, infine, diluita alla prima decimale (1DH, il tipo di diluizione impiegato in gemmoterapia) utilizzando alcol al 30%. Il prodotto così ottenuto e diluito viene poi conservato all'interno di recipienti di vetro scuro e dev'essere assunto sotto forma di gocce.
Nota Bene
La linfa di betulla è un prodotto tradizionalmente appartenente alla gemmoterapia, anche se - a differenza degli altri prodotti impiegati in quest'ambito - essa non è né un macerato glicerico, né un gemmoderivato.
La linfa di betulla, infatti, non è un tessuto embrionale e la metodica con cui viene preparata differisce dai classici metodi di preparazione solitamente usati in gemmoterapia.
Composizione
Composizione chimica della Linfa di Betulla
La linfa di betulla vanta una ricca composizione, fatta di sostanze quali:
- Sali minerali, in particolare, potassio, calcio, magnesio, manganese, cromo e selenio;
- Amminoacidi come valina, asparagina, acido glutammico, citrullina, isoleucina, ecc.;
- Zuccheri come glucosio e fruttosio;
- Acido malico;
- Eterosidi (glicosidi), fra cui ritroviamo il betuloside e il monotropitoside.
Proprietà
Proprietà e utilizzi della Linfa di Betulla
Alla linfa di betulla sono ascritte numerose proprietà, fra cui certamente spiccano quelle diuretiche e drenanti, imputabili, con molta probabilità, al suo alto contenuto di potassio. Queste proprietà hanno fatto della linfa di betulla un rimedio largamente usato in gemmoterapia per contrastare disturbi come la ritenzione idrica, l'edema linfatico e perfino l'iperuricemia.
Oltre a ciò, grazie alle proprietà diuretiche, la linfa di betulla potrebbe rivelarsi utile anche nella prevenzione dei calcoli renali.
Al betuloside e al monotropitoside contenuti nella linfa di betulla sono, invece, ascritte proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche, che sembrano confermate da studi condotti in vitro. In particolare, l'azione antinfiammatoria e analgesica del monotropitoside è imputabile al suo aglicone - il salicilato di metile - che, in seguito a reazioni enzimatiche, viene liberato espletando così le sue attività.
L'attività drenante della linfa di betulla, associata all'azione antinfiammatoria degli eterosidi, fa sì che questo prodotto venga impiegato dalla gemmoterapia anche come rimedio anticellulite.
Inoltre, sempre in virtù delle proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie ascritte alla linfa di betulla, questo prodotto - in associazione ad altri rimedi con proprietà analoghe - viene sfruttato dalla gemmoterapia nel trattamento di diverse forme artrosiche, in particolare, quando associate a iperuricemia.
Infine, alla linfa di betulla vengono ascritte anche blande proprietà antiradicaliche, che possono essere utili nel potenziare l'effetto di altri rimedi antiossidanti assunti in concomitanza.
Quando, come e quanta Linfa di Betulla assumere
La quantità di linfa di betulla da assumere può variare in funzione del prodotto preso in considerazione.
Ad esempio, quando si utilizza la Betula verrucosa linfa 1DH, la dose abitualmente consigliata è di 20-50 gocce di prodotto (preventivamente diluite in mezzo bicchiere d'acqua) 1-3 volte al dì. in altri casi, invece, si consigliano due cucchiai di linfa di betulla al giorno, da assumersi preferibilmente al mattino.
In qualsiasi caso, di norma, indipendentemente dal prodotto, si consiglia l'assunzione a stomaco vuoto.
Ad ogni modo, per conoscere la posologia di linfa di betulla da assumere, si raccomanda di seguire le istruzioni fornite dal produttore, generalmente riportate sulla confezione o sull'etichetta del prodotto.
Interazioni
La Linfa di Betulla può interferire con l'attività di farmaci e medicinali?
È consigliabile prestare attenzione in caso di terapia concomitante a base di farmaci anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici e diuretici.
Perciò, qualora si fosse in terapia con qualcuno dei suddetti farmaci, è necessario chiedere consiglio al medico prima di assumere la linfa di betulla.
Ad ogni modo, qualora si stiano assumendo farmaci o prodotti di qualsiasi tipo (anche se non menzionati sopra), è opportuno informarne il medico prima di iniziare ad utilizzare la linfa di betulla.
Effetti collaterali
La Linfa di Betulla può causare effetti indesiderati?
Al momento, non vi sono segnalazioni circa possibili effetti collaterali derivanti dall'assunzione di linfa di betulla ai dosaggi consigliati.
Tuttavia, qualora dovessero comparire sintomi o effetti inattesi o insoliti di qualsiasi tipo dopo aver assunto la linfa di betulla, è bene interromperne subito l'utilizzo e informarne il medico.
Gravidanza e allattamento
La Linfa di Betulla può essere utilizzata in gravidanza e durante l'allattamento al seno?
A scopo precauzionale, l'uso della linfa di betulla in gravidanza e durante l'allattamento al seno non è raccomandato.
Controindicazioni
Quando la Linfa di Betulla NON deve essere usata
L'uso della linfa di betulla è controindicato in caso d'ipersensibilità nota alla stessa linfa di betulla o a uno qualsiasi dei suoi componenti.
Inoltre, la Commissione E Tedesca sconsiglia l'uso della pianta (in qualsivoglia forma) in caso di insufficienza cardiaca e/o insufficienza renale.
In qualsiasi caso, prima di assumere la linfa di betulla, è buona regola chiedere sempre il consiglio del proprio medio, al fine di individuare la presenza di eventuali controindicazioni o di potenziali rischi per il paziente.