
Generalità
La levosulpiride è un principio attivo appartenente al gruppo sia degli antipsicotici che dei procinetici ed è utilizzata - agli opportuni dosaggi - nel trattamento di svariati disturbi in diversi ambiti.

La levosulpiride può essere somministrata per via orale (compresse, gocce orali), oppure per via parenterale (soluzione iniettabile). I medicinali che la contengono adatti all'uso orale possono essere dispensati in farmacia dietro presentazione di ricetta medica ripetibile e il loro costo è a totale carico del cittadino (farmaci di fascia C); i medicinali contenenti levosulpiride per uso parenterale, invece, sono classificati come farmaci di fascia A, pertanto, la loro dispensazione può avvenire a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
Esempi di Medicinali contenenti Levosulpiride
A Cosa Serve
L'uso della levosulpiride è indicato per il trattamento di diversi tipi di disturbi. Le indicazioni variano sostanzialmente in funzione della concentrazione di principio attivo presente nel medicinale preso in considerazione.
Indicazioni Terapeutiche della Levosulpiride: quando può essere usata?
A dosaggi più bassi, l'impiego della levosulpiride è indicato nel trattamento:
- Della sindrome dispeptica da ritardato svuotamento gastrico legato a fattori organici (ad esempio, gastroparesi diabetica, neoplasie, ecc.) e/o funzionali (ad esempio, somatizzazioni viscerali in soggetti ansioso-depressivi).
- Della cefalea sia di natura vasomotoria (emicrania classica, comune, oftalmica, emiplegica, a grappolo) che di natura muscolo-tensiva.
- Di nausea e vomito indotti da farmaci o di natura post-operatoria.
- Delle vertigini.
Ad alti dosaggi, invece, l'uso della levosulpiride è indicato nel trattamento di:
- Stati depressivi endogeni e reattivi;
- Disturbi somatoformi;
- Schizofrenie acute e croniche.
Avvertenze e Precauzioni
Cosa bisogna sapere prima di assumere la Levosulpiride
Prima di sottoporsi al trattamento con levosulpiride, è necessario informare il medico se:
- Si è anziani e/o si soffre di demenza;
- Si ha una predisposizione all'ictus cerebrale;
- Si hanno disturbi al cuore e/o alla circolazione;
- Si soffre - o qualche famigliare soffre - di sindrome del QT lungo;
- Si ha una storia, anche famigliare, di formazione di trombi, poiché la levosulpiride è stata associata alla formazione di coaguli sanguigni nelle vene.
Durante il trattamento con levosulpiride, invece, è necessario informare il medico se si manifestano: febbre, grave rigidità dei muscoli, grave difficoltà nei movimenti (acinesia), eccessiva sudorazione, battito cardiaco accelerato, pressione alterata o perdite di coscienza, poiché possono essere sintomi della sindrome neurolettica maligna. In questi casi, il trattamento con levosulpiride deve essere immediatamente interrotto e il medico subito contattato.
Nota bene
Durante il trattamento con levosulpiride deve essere evitata la guida di veicoli, l'utilizzo di macchinari e l'esecuzione di qualsiasi attività che richieda particolare attenzione. Queste precauzioni sono necessarie poiché il principio attivo può causare effetti collaterali che alterano e compromettono l'attenzione e la velocità di reazione.
Interazioni
Interazioni Farmacologiche fra la Levosulpiride e Altri Farmaci
Prima di utilizzare la levosulpiride è necessario informare il medico se si stanno assumendo, se sono stati assunti da poco o si ha intenzione di assumere medicinali o prodotti di qualsiasi tipo, compresi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, i prodotti omeopatici, ecc.
In particolare, è importante informare il medico se si stanno già assumendo:
- Farmaci neurolettici e altri farmaci impiegati nel trattamento di disturbi psichiatrici (l'associazione con levosulpiride richiede cautela);
- Farmaci che agiscono sui livelli ematici di elettroliti (l'associazione con levosulpiride deve essere evitata);
- Farmaci che prolungano il QT (l'associazione con levosulpiride aumenta il rischio di aritmie cardiache);
- Farmaci anticolinergici, farmaci per dormire e farmaci analgesici (influenzano gli effetti della levosulpiride sulla motilità gastrointestinale).
Levosulpiride e alcol
NON bere alcol o prodotti che lo contengono durante il trattamento con la levosulpiride.
Effetti Collaterali
Quali Effetti Indesiderati può causare la Levosulpiride?
La levosulpiride può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco, manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandone affatto.
Di seguito saranno riportati solo alcuni dei principali effetti indesiderati che possono manifestarsi durante il trattamento con la levosulpiride; per maggiori informazioni si rimanda alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve assumere.
Effetti indesiderati molto comuni e comuni
Fra gli effetti indesiderati che possono comunemente insorgere durante il trattamento con levosulpiride ricordiamo:
- Sonnolenza;
- Temporanea perdita della sensibilità e della prontezza dei riflessi;
- Capogiri, vertigini.
Effetti indesiderati rari, molto rari e a frequenza non nota
Fra gli effetti indesiderati che possono manifestarsi più raramente, invece, ritroviamo:
- Prolungamento dell'intervallo QT, aritmie ventricolari, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare, arresto cardiaco;
- Parkisonismo;
- Tremore;
- Movimenti di torsione ripetitivi o posizioni fisse anormali (distonia);
- Sindrome neurolettica maligna;
- Assenza di mestruazioni in donne in età fertile (amenorrea);
- Ginecomastia;
- Senso di tensione alle mammelle;
- Galattorrea;
- Alterazioni della libido;
- Formazione di coaguli (trombi venosi) specialmente nelle gambe (i sintomi includono gonfiore, dolore, rossore della gamba) che possono arrivare ai polmoni e causare dolore al torace e difficoltà di respirazione
- Sintomi da astinenza neonatale (quando assunto in gravidanza per il trattamento di disturbi psichiatrici);
- Aumento dei livelli ematici di prolattina (iperprolattinemia);
- Casi di morte improvvisa.
Sovradosaggio da Levosulpiride
In caso di sovradosaggio da levosulpiride possono manifestarsi tremori, difficoltà e lentezza nei movimenti (disturbi extrapiramidali) o disturbi del sonno. Pertanto, in caso di assunzione di dosi eccessive di farmaco - certa o sospetta - è importante contattare subito il medico o rivolgersi al più vicino ospedale, avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto.
Come Agisce
Come Funziona la Levosulpiride e con quale Meccanismo d'Azione agisce?
La levosulpiride, come accennato, è un principio attivo facente parte sia del gruppo dei procinetici che del gruppo degli antipsicotici.
L'azione procinetica è riconducibile all'attività agonista nei confronti dei recettori della serotonina 5-HT4 e all'attività antagonista nei confronti dei recettori dopaminergici D2 esercitate a livello gastroenterico.
L'azione antipsicotica, invece, è riconducibile all'azione antagonista nei confronti dei recettori della dopamina D2 esercitata a livello centrale.
Dosaggio e Modo d'uso
Dose, modo e tempo di somministrazione devono essere stabilite dal medico in funzione del tipo di disturbo che si deve trattare e della sua gravità.
In quale Dosaggio si usa la Levosulpiride?
Di seguito verranno riportate le dosi abitualmente impiegate in terapia; tuttavia, è importante attenersi alle indicazioni fornite dal proprio medico.
Levosulpiride come procinetico
- Compresse da 25 mg di levosulpiride: la dose raccomandata è di 1 compressa 3 volte al giorno prima dei pasti.
- Gocce orali da 25 mg/ml: la dose raccomandata è di 15 gocce 3 volte al giorno prima dei pasti.
- Soluzione iniettabile da 25 mg/2 ml per uso intramuscolare ed endovenoso: la dose raccomandata è di 1 fiala dalle due alle tre volte al giorno, secondo prescrizione medica, fino a scomparsa dei sintomi. La fiala potrà essere iniettata o direttamente in una vena (via endovenosa) o in un muscolo (via intramuscolare) dal personale sanitario autorizzato.
In presenza di nausea e vomito, potrebbero esserci difficoltà nel trattenere le compresse o la soluzione orale; in simili casi, perciò, il medico può prescrivere la soluzione iniettabile fino a quando i sintomi diventeranno più lievi. Successivamente, si potrà proseguire con la terapia per via orale per circa 10-15 giorni.
Se il medico dovesse prescrivere un nuovo ciclo di terapia per altre 2 o 3 settimane, farà sempre osservare al paziente un periodo di interruzione di almeno 8-10 giorni tra un ciclo di terapia e l'altro.
Trattamento del vomito causato da medicinali
Se il vomito è causato da alcuni medicinali antitumorali (cisplatino, antracicline), potranno essere somministrate 1-2 fiale per via endovenosa (attraverso una vena) lenta o per infusione con fleboclisi, 30 minuti prima o durante l'assunzione dell'antitumorale. La stessa dose potrà essere ripetuta 30 minuti dopo l'assunzione del medicinale antitumorale.
Levosulpiride come antipsicotico
Forme acute
La dose raccomandata è:
- Fiale: mezza fiala o una fiala da 50 mg/2 ml una o due volte al giorno. La fiala potrà essere iniettata o direttamente in una vena (via endovenosa) o in un muscolo (via intramuscolare) dal personale sanitario autorizzato;
oppure
- Compresse: 2 - 3 compresse da 100 mg di levosulpiride al giorno.
Terapia di mantenimento
La dose raccomandata è:
- Compresse: 3 compresse da 50 mg al giorno, o secondo prescrizione medica. Il medico può decidere di ridurre gradualmente la dose.
Gravidanza e Allattamento
La Levosulpiride può essere utilizzata nelle donne in Gravidanza e nelle madri che Allattano al Seno?
L'uso della levosulpiride come procinetico è controindicato in gravidanza e durante l'allattamento al seno. L'impiego del principio attivo negli ultimi tre mesi di gravidanza può portare alla comparsa di sintomi sia nella madre che nel feto, quali: tremore, rigidità e/o debolezza muscolare, sonnolenza, agitazione, problemi respiratori e difficoltà nell'assunzione di cibo.
L'impiego della levosulpiride come antipsicotico durante la gravidanza e l'allattamento al seno, invece, dovrebbe avvenire solo se indispensabile e solo sotto stretta sorveglianza medica.
Controindicazioni
Quando la Levosulpiride NON deve essere usata
L'impiego della levosulpiride è controindicato in tutti i seguenti casi:
- Allergia nota allo stesso principio attivo e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale a base di levosulpiride che si deve assumere;
- In pazienti con feocromocitoma o che sono a rischio di svilupparlo;
- Nei pazienti con epilessia o disturbi psichiatrici;
- In pazienti con mastopatia maligna;
- In pazienti che si trovano in stati maniacali o nelle fasi maniacali della psicosi maniaco-depressiva (controindicazione valida quando la levosulpiride è impiegata per il trattamento di disturbi psichiatrici);
- Nei pazienti con emorragie gastrointestinali, blocco intestinale o ulcere gastrointestinali;
- Nelle donne in gravidanza o che sospettano di esserlo e nelle madri che allattano al seno (in particolare, quando la levosulpiride è impiegata come procinetico).
Nota bene
Poiché le controindicazioni, così come le indicazioni, le avvertenze, gli effetti indesiderati, l'uso in gravidanza e allattamento possono variare in funzione del medicinale contenente levosulpiride preso in considerazione, per informazioni approfondite si rimanda alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale a base di levosulpiride che si deve assumere; in aggiunta o in alternativa, è possibile rivolgersi al proprio medico o al farmacista.